La Batteria, Il basso...

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

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Postby pino lettieri » 29 Aug 2012, 10:52

Non vi tragga in inganno il titolo, Battisti nun centra nulla.
La domanda, la riflessione che vi invito a fare è:
Ma come cavolo è che due dei più famosi gruppi della storia,Beatles, Rolling Stones, in pratica avevano dei batteristi che non sapevano suonare?
la cosa che fa specie davvero è vedere Ringo Star, Nik Mason(Pink Floyd(!!!!) o Charlie Watts suonare(???) la batteria: ecchecavolo...manco li cani!

Mi state odiando? [:D] [8:-x] [:-|] [8D] [O:-)] [:-j]
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby marco86 » 29 Aug 2012, 11:23

Proprio quel genere di batterista serviva a quei gruppi..uno non invadente,che suonava per accompagnare e nulla più..
Pensate che Phil Collins,da estimatore dei Beatles ammira e non poco Ringo Star,attribuendogli uno stile molto preciso ed efficace!
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby Thomas Eiselberg » 29 Aug 2012, 11:28

Magari proprio in questo sta la loro grandezza, produrre lo stesso ottima musica anche con batteristi non eccelsi [:D]
Sicuramente Ringo non era un fenomeno ma aveva un suo stile, di sicuro dei tre è quello che ha un suo perchè, Mason effettivamente lo trovo il più scarsetto dei Floyd anche se insomma se l'è cavata, Watts credo ci si trovasse bene negli Stones visto che Richards non è che fosse tanto dotato diciamo (eufemismo) [:D]

Vabbè dai, forse Pilippo ci ha abituati troppo bene [:D]
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby pino lettieri » 29 Aug 2012, 13:13

[:-D] [:-D] AH BEH NON FA UNA GRINZA.
Non che Phil sia una bestia, intendiamoci. Ha sì, lui un suo stile questo sì. Ha ideato alcuni tra i pattern ritmici più innovativi e geniali della storia della batteria.
Ma i batteristi, sono un'altra cosa. Dave Weckl, giusto per citarne uno che mi piace molto come , Will Kennedy, Todd Sucherman, e poi in ordine sparso Steve Smith Jojo Mayer Chris Adler Vinnie Colaiuta Steve Gadd Lars Ulrich Nicko McBrain Danny Carey Ginger Baker Joey Jordison Travis Barker Thomas Lang Mitch Mitchell Dave Grohl Chad Smith Mike Portnoy Neil Peart Keith Moon Buddy Rich senza contare quella miriade di bambini prodigio in giro per il mondo cominciata da quel Tony Roister (non mi ricordo se si scrive così) che a soli 10 anni fece impallidire la platea ad un memorial di Buddy....

In ogni caso Ringo; Charlie, E Mason, sono dei cani, non dei batteristi. [8D] [xx(]
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby aorlansky60 » 29 Aug 2012, 13:24

non capirò mai perchè nell'opinione generalmente diffusa tra appassionati e soli ascoltatori formatasi negli ultimi decenni, Ringo possiede fama di pessimo drummer, mentre invece se vai a chiedere a batteristi professionisti, famosi e non, di bands affermate o solo turnisti session-men, questi ti diranno tutti quanti che Ringo è un batterista che si rispetti... magari non un "super tecnico", questo no, però ricordo l'affermazione comune di due drummer "con i cosiddetti", Jim Keltner e Jack DeJohnette, dire che "lo senti, e ti rendi conto immediatamente che quello non può che essere Ringo Starr, un groove caratteristico ed inconfondibile"
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby highinfidelity » 29 Aug 2012, 13:37

Anche questo discorso e' gia' stato affrontato a piu' riprese. Inserendo "Ringo Starr" o "Nick Mason" nella funzione di ricerca usciranno vecchi thread molti interessanti.

Ricordo in particolare un topic (mi pare mio ma non sono sicuro) in cui si discuteva dell'opposto, cioe' di batteristi che si riconoscono dal tocco. Collins appena tocca i tom con la sua accordatura speciale sai che e' lui, idem Copeland col suo rullante tesissimo, e via discorrendo. Una interessante annotazione (di Thomas Eislberg, sempre se ricordo bene) poneva in risalto l'aspetto opposto: cioe' che anche i batteristi considerati molto scarsi lasciano la "firma", mentre spesso batteristi molto piu' bravi sono anonimi e non la lasciano. Ed e' vero: Starr si riconosce quasi subito. Idem Charlie Watts: solo lui ha quel modo di non toccare il charleston quando batte sul rullante, e' inconfondibile. I rullatoni del nostro John Mayhew rientrano sicuramente tra i tocchi molto riconoscibili. Stesso discorso per il batterista dei Crazy Horse di Neil Young: suona malissimo, come tutto il resto dei Crazy Horse d'altro canto (probabilmente a Young piacciono proprio perche' hanno un suono sporco e grezzo) ma quando senti quel rullante appena sfiorato e niente tom (tanto non saprebbe gestirli) sai che e' lui.

E' comunque quasi paradossale pensare che i Beatles presero Starr perche' era stato loro caldamente raccomandato come uno dei batteristi piu' brillanti sulla piazza di allora. Il che probabilmente, e qui si raggiunge l'assurdo, era anche vero visto che alla fine l'hanno effettivamente ingaggiato. Cio' significa in altre parole che, con un po' di fortuna e una macchina del tempo, anch'io avrei potuto suonare coi Beatles. Altri tempi, altra tecnica! O meglio: poca tecnica e molta creativita' (quella che manca oggi un po' a tutti).

In fondo, comunque, bisogna ammettere che sono batteristi funzionali alla musica che facevano. Se si pensa a Love Me Do, piu' che un Ringo Starr che fa tum-ta-ta-tum ta tum-ta-ta-tum non e' che ci voglia molto altro. Se ci si mette Nicko McBrain col doppio pedale e quindici tom verrebbe solo la classica ciofeca. Sarebbe come montare un motore Ferrari su una 500.
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby pino lettieri » 29 Aug 2012, 14:15

Beh, certo...
Il fatto che i citati fossero funzionali al genere musicale della band, ci può stare. Ritenere che fossero "personali" cioè che avessero una loro identità sonora/tecnica, mi lascia un po' perplesso. Ringo non sa suonare. Tenere il tempo è il minimo sindacale richiesto ad uno che si siede sullo sgabello fregiandosi del sostantivo "batterista".
Però vorrei tentare di approfondire la tua tesi cioè che fossero funzionali alla musica del tempo. Il tempo in cui vennero suonate "quelle cose" ha certamente una importanza enorme così come il genere suonato, ovviamente. Come dici tu per fare Love me do, non serviva Weckl. Ma è pur vero che con il tempo molte composizioni a forza di essere suonate e risuonate, avrebbero potuto modificare l'impatto ritmico del brano in virtù del cambiamento dei tempi. Un esempi per tutti:
The cinema show versione studio e le successive versioni live degli anni 80. In studio un Phil quasi timido, esegue un groove spettacolare jazzistico che negli anni si trasforma in un dirompente 7/8 da paura con stacchi accenti, rullate esplosive che non solo hanno messo in bella mostra le qualità di drumming del Nostro, ma che hanno addirittura reso immensamente più bella l'intera song.
Se ascolti oggi un brano dei Rolling, il disegno è sempre banalmente identico con quella assenza del chaleston sul secondo tempo del rullante.
Gente che non sa nemmeno tenere in mano le bacchette e che è comunque diventata miliardaria. Non è obbligatorio essere dei mitragliatori alla Mike, ma neanche dei paralitici come Mason... [:)]
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby Thomas Eiselberg » 29 Aug 2012, 20:14

pino lettieri wrote:Beh, certo...
Il fatto che i citati fossero funzionali al genere musicale della band, ci può stare. Ritenere che fossero "personali" cioè che avessero una loro identità sonora/tecnica, mi lascia un po' perplesso. Ringo non sa suonare. Tenere il tempo è il minimo sindacale richiesto ad uno che si siede sullo sgabello fregiandosi del sostantivo "batterista".


Si, ma come ho detto è che in tanti, troppi citano Ringo quando parlano di batteristi, qualcosa ce l'ha, anche secondo me non è un batterista fenomenale ma ha un tocco particolare, tipico, anche Phil mi sembra ne abbia parlato in qualche intervista.

pino lettieri wrote:Non che Phil sia una bestia, intendiamoci. Ha sì, lui un suo stile questo sì. Ha ideato alcuni tra i pattern ritmici più innovativi e geniali della storia della batteria.
Ma i batteristi, sono un'altra cosa. Dave Weckl, giusto per citarne uno che mi piace molto come , Will Kennedy, Todd Sucherman, e poi in ordine sparso Steve Smith Jojo Mayer Chris Adler Vinnie Colaiuta Steve Gadd Lars Ulrich Nicko McBrain Danny Carey Ginger Baker Joey Jordison Travis Barker Thomas Lang Mitch Mitchell Dave Grohl Chad Smith Mike Portnoy Neil Peart Keith Moon Buddy Rich senza contare quella miriade di bambini prodigio in giro per il mondo cominciata da quel Tony Roister (non mi ricordo se si scrive così) che a soli 10 anni fece impallidire la platea ad un memorial di Buddy....


No, lascia stare, Phil è un vero è proprio mosto, e alcuni di quelli da te citati gli puliscono le scarpe [:D] [:D]

Ogni volta che ascolto Nucklear Burn o Born Ugly sbavo [:p] [:p] [:p] [:p]



highinfidelity wrote:In fondo, comunque, bisogna ammettere che sono batteristi funzionali alla musica che facevano. Se si pensa a Love Me Do, piu' che un Ringo Starr che fa tum-ta-ta-tum ta tum-ta-ta-tum non e' che ci voglia molto altro. Se ci si mette Nicko McBrain col doppio pedale e quindici tom verrebbe solo la classica ciofeca. Sarebbe come montare un motore Ferrari su una 500.


E pensare che il batterista preferito di Nicko McBrain è proprio Ringo Starr. [:0] [:0]

Quando l'ho sentito non ci credevo. Mah, misteri della vita, un po' come se Steve Harris dicesse che adora i Genesis. Ah, già anche questo è vero [:-D]
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby pino lettieri » 30 Aug 2012, 08:24

Beh, Nuclear Burn...avevo 15 anni quando ho comprato quell'album(Unorthodox Behaviour) in cui gustavo i rimandi al grove in 7/8 di "The Cinema show" una invenzione di Phil a tutto tondo.
Non c'è che dire grande drumming in questo brano. Sia chiaro, quando esprimo giudizi su batteristi come Phil, su una scala che va da 1 a 10, parto da 8. Dico che da questi batteristi ci si attende ciò che dovrebbe attendersi. Nel brano in questione alla fine, sembra che Phil suoni col doppio pedale! Questo stupisce ma da "PHIL COLLINS" ce lo si potrebbe anche aspettare. Questo dico. Da Ringo, Mason, Watts cosa ti puoi aspettare più di un Taa taa tum ta? Phil..adoro il suo drumming con quella postura impossibile il rullante sotto le ginocchia...mah eppure... [:)]
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby aorlansky60 » 30 Aug 2012, 10:59

...la padronanza tecnica è importante... ma non è tutto. [:)] In musica serve anche altro. Il genio della creatività.
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby highinfidelity » 30 Aug 2012, 11:04

Parole sante, mi stupisce che ci si ritrovi ancora a parlarne.

Sai che incubo se TUTTE la canzoni contenessero assoli alla Steve Vai e raffiche di doppio pedale? [xx(] Dio ce ne scampi.
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby pino lettieri » 30 Aug 2012, 11:13

Con me, su questo argomento, sfondi una porta aperta. Mike P non lo si può ascoltare per più di due minuti. Però in quei due minuti senti la simbiosi con lo strumento.
Bisogna fare una precisazione.
In alcuni ambiti ristretti, la batteria ha lo scopo di definire e mantenere il ritmo per tenere insieme il resto dei musicisti. Tum ta tum tum ta tumtum.
Sarebbe sufficente una drum machine. In altri ambiti, il batterista esegue parti che sorreggono la struttura arrangiamentistica del brano: in questi casi, il batterista non solo è fondamentale, ma deve essere un "ghesso" perchè il suo pattern si fonde con la melodia e non con l'armonia (vedasi molti brani dei Dream Theater...)
Quindi la mia distinzione non prescinde da questi aspetti. Il genere musicale della band, determina e incide profondamente con la scelta del batterista. Per fare Hotel california, basta lui. Ma per fare Supper's ready, serve Phil. Ringo non saprebbe tenere un tempo dispari per più di una battuta. Cosa che invece Nik Mason è riuscito a fare, porca miseria(!) in Money, e quasi riusciva a farmi credere che fosse capace di suonare la batteria [:D] [:D] [:D] .
Scherzi a parte: fare delle distinzioni sgangherate come temo di aver fatto, senza definire il campo, serve a poco; per questo oltre a scusarmi, ho ritenuto opportuno chiarire da quale punto di vista affermo che i tre "batteristi" citati, NON sono dei batteristi [^] [^] [>:-D] [>:-D]
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby Thomas Eiselberg » 30 Aug 2012, 11:18

highinfidelity wrote:Sai che incubo se TUTTE la canzoni contenessero assoli alla Steve Vai e raffiche di doppio pedale? [xx(] Dio ce ne scampi.


[^] [^]

pino lettieri wrote:Quindi la mia distinzione non prescinde da questi aspetti. Il genere musicale della band, determina e incide profondamente con la scelta del batterista. Per fare Hotel california, basta lui. Ma per fare Supper's ready, serve Phil. Ringo non saprebbe tenere un tempo dispari per più di una battuta. Cosa che invece Nik Mason è riuscito a fare, porca miseria(!) in Money, e quasi riusciva a farmi credere che fosse capace di suonare la batteria [:D] [:D] [:D] .


Ecco, come dice High, erano funzionali per la musica che facevano, non sono grandi batteristi, è innegabile, ma facevano quello che dovevano fare. Nicko McBrain è un signor batterista ma avrebbe rovinato tutti i pezzi dei Beatles [:D] Phil probabilmente jazzando sui pezzi monolitici dei Pink Floyd ne avrebbe stravolto il senso psichedelico trasformandoli in pezzi prog. Phil invece era percetto per i Genesis: tecnica senza sacrificare la creatività.

Anche secondo me Ringo non era un granchè però come ho detto tutto sommato un suo stile ce l'aveva, e probabilmente per molti ha contato questo nel giudizio su di lui più che la tecnica (effettivamente non certo eccellente) in se.

Quanto a Portnoy lo ritengo un grande batterista, ma per larghi tratti insopportabile, perfettamente funzionale ai Dream theater, così funzionale che appena è uscito dal gruppo gli altri hanno reagito così: "Ah, te ne vai? Tanti saluti, chiamate un nuovo batterista" [:D]
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby pino lettieri » 30 Aug 2012, 15:27

[:D] vero.
MA di Mitragliatori come Mike, è pieno il mondo. Nel senso che ci sono migliaia di batteristi con quelle caratteristiche di tecnica a doppio pedale dominante.
Altra cosa è individuarne uno che oltre a "sparare sessantaquattresimi con i piedi" abbia anche un cervello per capire quando deporre "le armi" e suonare.
Bella discussione anche qui.
Grazie
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby chvfrc » 09 Oct 2012, 14:15

aorlansky60 wrote: "lo senti, e ti rendi conto immediatamente che quello non può che essere Ringo Starr, un groove caratteristico ed inconfondibile"

caratteristico e inconfondibile non sempre vuol dire bello. Per quanto riguarda RINGO, più che bravo era "adatto" a quello che stava facendo...
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby chvfrc » 09 Oct 2012, 14:18

pino lettieri wrote: Mike P non lo si può ascoltare per più di due minuti.

si può si può... [8:-x]
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Re: La Batteria, Il basso...

Postby chvfrc » 09 Oct 2012, 14:24

Thomas Eiselberg wrote:Quanto a Portnoy ... appena è uscito dal gruppo gli altri hanno reagito così: "Ah, te ne vai? Tanti saluti, chiamate un nuovo batterista" [:D]

mi sa di no, sai... [;)]
e comunque la sua produzione più marcatamente prog (Transatlantic, Flying colors...) dimostra in minima parte che non è solo chiacchiere, doppiacassa e distintivo...
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