Nuovo Marillion

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Postby vise60 » 24 Sep 2012, 19:10

So che e' stato dato alle stampe l'ultimo lavoro dei Marillion
Qualcuno l'ha gia' ascoltato ?
Thomas... ? [:-I] [:)] [:)] [:)]
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Re: Nuovo Marillion

Postby Thomas Eiselberg » 24 Sep 2012, 19:19

Eh, mi deve arrivare (spero in questi giorni), quando lo ascolto naturalmente vi faccio sapere. [;)]
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Re: Nuovo Marillion

Postby paolo.cordella » 26 Sep 2012, 10:40

gran bel disco, arrivato lunedì e ascoltato due volte e mezza: davvero ottimo!
intendiamoci: ti devono piacere (come a me, e molto) i Marillion di oggi, ormai poco a che vedere con quelli fishiani...
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Re: Nuovo Marillion

Postby Sanvean » 26 Sep 2012, 13:54

"Sounds That Can't Be Made"
Strano, il titolo.
Quali sarebbero questi suoni?
Forse quelli che loro vorrebbero riuscire a creare ma che non riescono a produrre?
Ascoltato più volte, le prime impressioni lasciano spazio all'opinione che su questa ennesimissima produzione si va formando.
Otto brani, di cui tre long, forse quelli che maggiormente risaltano.
Dico forse poiché ad alcuni potranno invece piacere maggiormente gli episodi in cui si fa evidente il marchio pop-rock di qualità che contamina ormai da molti anni il suono dei Marillion, ballate schitarranti cucite addosso ai due Steve.
Il Prog c'è sempre, a volte a sprazzi, a volte invece come nelle lunghe suites si riscontra, per forza di cose, più facilmente.
Ma la domanda è la solita.
Se questo è il Prog, può esserlo anche quello di 'In the Court of the Crimson King'?
Come cambia, il Prog?
Nessuna novità quindi, i Marillion continuano a riscaldare la stessa minestra, non si nota alcun rinnovamento, niente che possa definirsi nuovo, soliti ritmi e solite strutture, Hogarth che deborda more solito (se possibile), solite tonalità e passaggi armonici, solite atmosfere in movimento tra il soft e il soft-drammatico.
Certo, non è affatto obbligatorio cercare nuovi percorsi o lanciarsi in spericolate sperimentazioni (forse qualcosa di diverso si manifestò in Happiness is on the Road del 2008, forse)
Del resto ormai il pubblico dei Marillion sa da molto tempo cosa aspettarsi dal loro prossimo album, e loro da questo punto di vista non si smentiscono, fanno la loro musica, tenendosi strettissima la loro fetta di audience, quindi avanti così.
L'ascolto è piacevole, a mio avviso i momenti migliori sono nel primo e nell'ultimo brano, Gaza (17:31) La più hard dell'intero lotto, chitarre heavy e molta energia che lasciano poi il posto al romanticismo, e The Sky Above the Rain (10:34) e forse soprattutto in quest'ultimo brano ottengono il risultato migliore, c'è qualcosa di Neverland nell'aria soprattutto nella seconda parte, ma questo è da prendere con il beneficio del dubbio, chi scrive è innamorato di Neverland e tende a scovarla un po' ovunque e può essere facilmente un abbaglio.
Comunque molto belle le chitarre, su The Sky Above the Rain (non so quante siano, ce n'è molte...!) che scorre via come un bicchier d'acqua fresca d'estate.
La title-track, Pour my Love e Power sono brani che non hanno molta intensità, senza eccessive pretese, più piatti rispetto al resto, mentre una menzione particolare la merita sicuramente Lucky Man (06:58), la cui intro ci riporta anche se per trenta secondi al Prog più vero, il cui riff verrà poi ripetuto un paio di volte, indovinati gli intervalli di voce e soprattutto il finale, gli ultimi due minuti in cui si sovrappongono a tratti le peripezie dei due Steve, un po' Hey Jude ma comunque emozionante (anche qui echi di Neverland, sarà il caso che me la riascolti...!!)
Invisible Ink dopo un paio di minuti di intimismo si trasforma nel solito rock straabusato, poi di nuovo un po' di atmosfera e si ricomincia subito con le schitarrate, basso e batteria in patterns standard.
Giudizio sospeso, ma forse è un episodio anch'esso da non inserire tra quelli che restano.
Montreal (14:04) è forse anch'essa sopra la media, stessa struttura di molti brani già ascoltati, bella l'intro piano, voce e basso dondolante che promette ma poi forse mantiene...meno, si sviluppa più che altro grazie alla linea melodica di Hogarth (che ripete alcune note di This Strange Engine) poi buona batteria, e stacco di piano e voce che introduce il solito finale in cui cambia il ritmo, 4/4 e dominio hogarthiano sopra le solite note di Ciccio.
Lavoro sufficiente, forse da 6,5, non sembra ci sia qualcosa di epico, di suggestivo sicuramente sì, gli ultimi due minuti di Gaza, dove finalmente Hogarth abbassa il tono della voce, Lucky Man, e l'ultimo brano The Sky Above the Rain.
Mi è venuta la voglia di riascoltarmi Marbles (e anche High Voltage)
Sì, vado.
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Re: Nuovo Marillion

Postby Thomas Eiselberg » 26 Sep 2012, 19:37

Sanvean wrote:Lavoro sufficiente, forse da 6,5, non sembra ci sia qualcosa di epico, di suggestivo sicuramente sì, gli ultimi due minuti di Gaza, dove finalmente Hogarth abbassa il tono della voce, Lucky Man, e l'ultimo brano The Sky Above the Rain.
Mi è venuta la voglia di riascoltarmi Marbles (e anche High Voltage)
Sì, vado.


Le recensioni in giro sono praticamente tutte molto positive (lo si definisce album migliore con Hogarth dopo Brave e Marbles [:p] ), il tuo voto è uno dei più bassi che leggo fino ad ora sull'album [:-I]

La durata dei pezzi (negli ultimi album avevano un po' abbandonato le suites) e i giudizi che ho letto in giro mi fanno ben sperare.
Non mi aspetto il disco epocale, anche perchè non vedo come si possa chiedere tanto ad un gruppo con una carriera ormai ultratrentennale, mi aspetto buona musica e buon melodie, l'originalità ho smesso di cercarla anni fa (per me ormai c'è ben poco di nuovo da dire in campo musicale) e soprattutto non la cerco dai Marillion, gruppo neo prog che ha sempre dato il meglio in quel campo (quando invece ha cercato di affrontare musica a loro totalmente estranea se ne sono usciti con delle ciofeche alla Radiation, Marillion.com o Holidays in Eden).

Comunque leggendo la tua recensione seppur non positivissima mi sono ancora più convinto che l'album mi piacerà un sacco. [:)]

Vedremo
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Re: Nuovo Marillion

Postby Sanvean » 27 Sep 2012, 00:50

Thomas Eiselberg wrote:Le recensioni in giro sono praticamente tutte molto positive (lo si definisce album migliore con Hogarth dopo Brave e Marbles [:p] )

Sempre nel rispetto di qualsiasi opinione, se quest'album è sufficiente o poco più, e posto che Brave (soprattutto) e Marbles siano irripetibili lo trovo inferiore sicuramente a This Strange Engine e ad Afraid of Sunlight, e leggermente sotto anche ad Anoraknophobia.
E' certamente migliore delle indecenze che hai opportunamente nominato (e a cui aggiungerei Seasons End), ed è insieme a Somewhere Else e a Happiness is on the Road qualcosa che sta lì, che galleggia tra luci ed ombre, senza che siano ben definite, materiale musicale giunto alla stampa quasi per inerzia, nello stesso modo in cui forse il gruppo procede da molti anni.
Chi definisce questo l'album migliore con Hogarth dopo Brave e Marbles avrà sicuramente le sue rispettabili ragioni.
Mi piacerebbe conoscerle.
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Re: Nuovo Marillion

Postby Thomas Eiselberg » 27 Sep 2012, 10:52

Mah, la penso in maniera diversa sugli album che citi (e questo mi fa ben sperare sul fatto che mi potrà piacere anche Sounds that can't be made): come ho detto metto Brave e Marbles sopra tutti, poi Afraid of sunlight e Seasond end (che per me è uno dei migliori con Hogarth, contiene 3/4 pezzi strepitosi, altro che indecenza [:D] ).
Un gradino sotto ancora metto Happiness is the road,This strange engine e Anoraknophobia, mentre Somewhere Else lo considero un album mal riuscito, per non dire brutto
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Re: Nuovo Marillion

Postby Dalex_61 » 29 Sep 2012, 09:56

Ho ricevuto e ascoltato più volte "Sounds That Can't Be Made". A me piace molto, davvero molto. [:)]
I tre brani lunghi mi soddisfano in modo particolare, ma anche gli altri, più influenzati da quello che Sanvean definisce correttamente "pop-rock di qualità", suonano bene alle mie orecchie. Non mi lancio in una recensione per due buoni motivi: a) non sono all'altezza di farlo e b) sono decisamente di parte. Mi sembrava però giusto scrivere che sono molto contento, perché i Marillion, ancora una volta, mi hanno fornito quello che mi aspetto da loro: "sense and sensibility".
Una nota aggiuntiva: il disco è in classifica un po' ovunque in Europa (perfino in Italia!) in posizioni di rincalzo, ma significative. Occorre dire, infatti, che i fans avevano già da tempo acquistato l'album sul sito della band e le vendite attuali sono tutte dovute ad altri acquirenti. [;)]
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Re: Nuovo Marillion

Postby chvfrc » 09 Oct 2012, 13:48

ascoltato una sola volta, quindi le impressioni vanno prese con le pinze. Però non mi sembra eccelso. Tutto sulla stessa linea. Niente che risalti, se non forse l'ultimo brano. per ora...
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Re: Nuovo Marillion

Postby Thomas Eiselberg » 10 Oct 2012, 12:06

Lo sto ascoltando in questi giorni, mi piace, è un disco che va metabolizzato e che non esprime il suo meglio nei primi ascolti. Purtroppo non è un capolavoro (Marbles e Brave) ma per fortuna non è nemmeno assimilabile ai peggiori.

I tre brani lunghi contengono delle ottime cose:

- Gaza ha un testo particolare (e controverso) e un ottima seconda parte (la prima parte pur non dispiacendomi la trovo meno esaltante) con un Rothery finalmente di nuovo in primo piano Voto 8,5
- Montreal ha un inizio strepitoso, a tratti sembra uscita da This strange engine (la canzone) e ha anche qualcosa di Memory of water, una bella parte centrale molto suggestiva che porta a un bel crescendo con un Hogarth molto bravo. Forse è quella con più potenziale, quella che mi piacerà di più e che ricorderò con più piacere di questo album. Voto 9
- The sky above the rain delle tre "suites" è la meno varia ma è allo stesso modo interessante e scorre via che è una bellezza (ha effettivamente qualcosa di Nerverland, brano molto molto bello, ma non tra i miei preferiti in assoluto di Marbles, gli preferisco altri 3/4 pezzi) con un bel finale impreziosito ancora una volta (per fortuna) da Ciccio. Voto 8,5

Poi si sono altri due brani che durano di meno ma qualitativamente stanno quasi allo stesso livello:

- Sounds that can't be made ha una struttura piuttosto classica, ma è molto molto piacevole soprattutto (così come Gaza) ha anche una grandissima parte finale. E' quella che mi ha catturato di più dopo il primo ascolto. Ancora una volta mitico Ciccio Rothery. Voto 8-
- Power è ben costuita, ha un Trewavas in primo piano, mi piace molto l'interpretazione di Hogarth. E' (tra i pezzi "radiofonici" del disco) quello più interessante. Decisamente riuscita. Voto 7,5

Infine ci sono 3 brani tutt'altro che appariscenti e che anzi sono piuttosto ordinari e purtroppo abbassano un po' il livello dell'album:

-Pour my love è forse la migliore delle tre, classica struttura strofa ritornello ma è cantata bene e scorre via senza particolari problemi. Non sono però questi i Marillion che voglio, sono la Hogarth band. Voto 6.5
- Invisible ink è in teoria abbastanza interessante e forse migliore di Pour my love, purtroppo Hogarth qui non mi piace come canta, anzichè esaltare il brano un po' lo affossa. Non che compositivamnete sia un capolavoro comunque. Voto 6,5
- Lucky man. Strano che Sanvean la consideri tra le migliori del disco perchè a me sembra l'unico vero brano brutto di questo Sounds that can't be made. Sembra uscita da Radiation (ed effettivamente ricorda Three minute boy in maniera impressionante) e siccome Radiation era proprio brutto, ma proprio brutto...
Certo non è Most toys, per fortuna. Voto 5

Insomma niente male, non si raggiungono le vette di Brave e Marbles (e purtroppo credo che non si raggiungeranno più visti gli anni sul groppone) ma nemmeno le bassezza di un Radiation, un Holidays in Eden o un Somewhere else. Siamo dalle parti di Afraid of sunlight (che aveva 3 brani strepitosi in mezzo a pezzi molto meno interessanti) e Happiness is the road (che era più "compatto" ma al di là del fatto di essere un doppio era molto più pop e Rothery era relegato ai margini. Non a caso il brano che ricordo con più piacere e che mi da la pelle d'oca ancora adesso è uno che ho rivalutato col tempo: This train is my life, che poco ha a che fare col progressive).
Sono contento quindi che abbiano aumentato il tasso di prog rispetto agli ultimi album e che Ciccio sia più "presente" (ma io volevo lo fosse ancora di più, mi toccherà accontentarmi [:D] )

Difficile aspettarsi un nuovo capolavoro da un gruppo ormai dalla carriera ultratrentennale (e che a parte il cambio alla voce ha praticamente da 30 anni la stessa formazione, cosa non trascurabile), buona musica si, questa ce la possiamo aspettare, e Sounds that can't be made di buona musica ne ha [:)]

Voto 8-
(credo di aver dato lo stesso voto ad Happiness che però col tempo ho un po' svalutato e giudico un pelino sotto)
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Re: Nuovo Marillion

Postby Dalex_61 » 10 Oct 2012, 22:11

Quoto la tua recensione parola per parola. Unica differenza, dò un bel 7 ai tre pezzi "minori". [;)]
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Re: Nuovo Marillion

Postby Thomas Eiselberg » 11 Oct 2012, 10:49

Dalex_61 wrote: Unica differenza, dò un bel 7 ai tre pezzi "minori". [;)]


7 pure a Lucky man? [:-I]
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Re: Nuovo Marillion

Postby Dalex_61 » 12 Oct 2012, 08:08

Diciamo 7-. [:D]
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Re: Nuovo Marillion

Postby Thomas Eiselberg » 12 Oct 2012, 10:42

Ah, ecco, così va meglio [:D]
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Re: Nuovo Marillion

Postby Dalex_61 » 12 Oct 2012, 15:37

Tutto pur di compiacerti. [;)]
Scherzi a parte, più ascolto l'album e più mi piace. Come dici tu, nella discografia marillica c'è di meglio, ma questo è un disco molto compatto, tutto di buon livello. Dà l'idea che il gruppo abbia voluto riassumere i tratti distintivi dell'intera carriera in un solo CD. E il bello è che, nonostante questo, "Sounds That Can't Be Made" ha una sua spiccata personalità. Bravi ragazzi... [8:-x]
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Re: Nuovo Marillion

Postby Thomas Eiselberg » 12 Oct 2012, 19:10

Dalex_61 wrote:Scherzi a parte, più ascolto l'album e più mi piace. Come dici tu, nella discografia marillica c'è di meglio, ma questo è un disco molto compatto, tutto di buon livello.


Si, è un album che va ascoltato molte volte per apprezzarlo appieno, consiglio a coloro che non lo gradiscono al primo o al secondo ascolto di dargli qualche altra possibilità: sarà ripagata [:)]
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Re: Nuovo Marillion

Postby chvfrc » 15 Oct 2012, 13:15

Thomas Eiselberg wrote:- Gaza ha un testo particolare (e controverso) e un ottima seconda parte (la prima parte pur non dispiacendomi la trovo meno esaltante) con un Rothery finalmente di nuovo in primo piano Voto 8,5
- Montreal ha un inizio strepitoso, a tratti sembra uscita da This strange engine (la canzone) e ha anche qualcosa di Memory of water, una bella parte centrale molto suggestiva che porta a un bel crescendo con un Hogarth molto bravo. Forse è quella con più potenziale, quella che mi piacerà di più e che ricorderò con più piacere di questo album. Voto 9
- The sky above the rain delle tre "suites" è la meno varia ma è allo stesso modo interessante e scorre via che è una bellezza (ha effettivamente qualcosa di Nerverland, brano molto molto bello, ma non tra i miei preferiti in assoluto di Marbles, gli preferisco altri 3/4 pezzi) con un bel finale impreziosito ancora una volta (per fortuna) da Ciccio. Voto 8,5

Poi si sono altri due brani che durano di meno ma qualitativamente stanno quasi allo stesso livello:

- Sounds that can't be made ha una struttura piuttosto classica, ma è molto molto piacevole soprattutto (così come Gaza) ha anche una grandissima parte finale. E' quella che mi ha catturato di più dopo il primo ascolto. Ancora una volta mitico Ciccio Rothery. Voto 8-
- Power è ben costuita, ha un Trewavas in primo piano, mi piace molto l'interpretazione di Hogarth. E' (tra i pezzi "radiofonici" del disco) quello più interessante. Decisamente riuscita. Voto 7,5

Infine ci sono 3 brani tutt'altro che appariscenti e che anzi sono piuttosto ordinari e purtroppo abbassano un po' il livello dell'album:

-Pour my love è forse la migliore delle tre, classica struttura strofa ritornello ma è cantata bene e scorre via senza particolari problemi. Non sono però questi i Marillion che voglio, sono la Hogarth band. Voto 6.5
- Invisible ink è in teoria abbastanza interessante e forse migliore di Pour my love, purtroppo Hogarth qui non mi piace come canta, anzichè esaltare il brano un po' lo affossa. Non che compositivamnete sia un capolavoro comunque. Voto 6,5
- Lucky man. Strano che Sanvean la consideri tra le migliori del disco perchè a me sembra l'unico vero brano brutto di questo Sounds that can't be made. Sembra uscita da Radiation (ed effettivamente ricorda Three minute boy in maniera impressionante) e siccome Radiation era proprio brutto, ma proprio brutto...
Certo non è Most toys, per fortuna. Voto 5

dopo una serie di 5 ascolti posso esprimere un giudizio che in larga parte concorda con questo.
i 3 brani migliori citati sono anche per me i più belli, ma aggiungo però che di Gaza non mi piace il riff iniziale stile Kashmir.
Negativi Pour e Power.
Lucky invece mi piace.
C'è un problema, però. Devo aver "comprato" un cd fallato, perchè la seconda canzone è un pezzo dei Pendragon e NON dei Marillion [:D]
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Re: Nuovo Marillion

Postby Thomas Eiselberg » 15 Oct 2012, 19:19

chvfrc wrote:dopo una serie di 5 ascolti posso esprimere un giudizio che in larga parte concorda con questo.


Beh, però mi fa piacere che ti sei in parte ricreduto, è una conferma del fatto che non è un album che piace subito ma richiede molti ascolti [;)]

chvfrc wrote:i 3 brani migliori citati sono anche per me i più belli, ma aggiungo però che di Gaza non mi piace il riff iniziale stile Kashmir.


Si, come ho detto la seconda parte è decisamente migliore.

chvfrc wrote:Negativi Pour e Power.


Power non è eccezionale ma ha un bel lavoro di basso e mi piace come la canta Hogarth

chvfrc wrote:Lucky invece mi piace.


Mah, sarà, a me sembra pessima, la title track (non le tre suites che sono ancora meglio) se la mangia a colazione. Adori Radiation? [:D]

chvfrc wrote:C'è un problema, però. Devo aver "comprato" un cd fallato, perchè la seconda canzone è un pezzo dei Pendragon e NON dei Marillion [:D]
Non mi piace...


Sarà per questo che la adoro, a me i Pendragon piacciono tantissimo, sono uno dei miei gruppi preferiti. [:p]

No, comunque non ci trovo tantissime somiglianze, certo appartiene allo stesso genere musicale, ma Barrett se la sogna un'interpretazione come quella (quanto inizia la parte "Aurora Borealis mi viene la pelle d'oca [8D] [8D]) e anche lo stile è molto diverso: molto sbilanciato sulle tastiere laddove i Pendragon ci avrebbero messo un assolo di chitarra di 6/7 minuti [:D]

Dopo vari ascolti le cose migliori in assoluto comunque sono il crescendo di Gaza (da dove comincia "You ask for trouble if you stray too close to the wall..."), il finale della title track (Il già citato "Aurora Boeralis", da lì in poi è una goduria, peccato per la prima parte), buona parte di Montreal (ci sono tante cose che adoro di quel pezzo), e alcune cose di The sky above the rain (quando comincia il verso "They said they'd never lie).

Per me queste parti potrebbero stare anche su Marbles senza sfigurare affatto, e sono la dimostrazione che l'album è davvero bello. Peccato che non tutto sia a quei livelli, ma mi accontento [:)]
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Re: Nuovo Marillion

Postby chvfrc » 16 Oct 2012, 09:33

beh, non è che avessi detto che è brutto, ma non eccelso. grossomodo lo trovo ancora un album non eccelso, MA bello, con alcuni spunti interessanti. ovviamente come ogni buon album o bottiglia di barolo, il tempo gioverà.
su lucky, no, non conosco radiation. andrò a recuperarlo. Ma anche questa, mi piace ma non è un pezzo stratosferico. ad esempio, Pour my la skippo, lucky la ascolto. [;)]
il riferimento ai pendragon non era un'accusa. anche a me piacciono! però l'inizio mi suona proprio pendragoniano. poi il pezzo prosegue in maniera differente e non mi fa impazzire. skipp... [:D]
comunque si, alcune parti sono degne di marbles e di positivo c'è che le parti minori sono più ascoltabili di quelle di marbles, che forse presentava vertici sia di alta che di bassa qualità maggiori...
ddetto ciò, a quest album dò un bel 7 [;)]
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Re: Nuovo Marillion

Postby Thomas Eiselberg » 16 Oct 2012, 11:12

chvfrc wrote:su lucky, no, non conosco radiation andrò a recuperarlo.


E' la cosa più orrenda partorita dal gruppo, ma se ti piace Lucky man che ne riprende le atmosfere ti può anche piacere, chi lo sa. [:D]

chvfrc wrote:comunque si, alcune parti sono degne di marbles e di positivo c'è che le parti minori sono più ascoltabili di quelle di marbles, che forse presentava vertici sia di alta che di bassa qualità maggiori...


Io invece trovo Marbles uno degli album più omogenei sfornati dall'arrivo di Hogarth (certo, ci sono brani più belli di altri), quali sono i pezzi che per te sono di bassa qualità? [:-I]
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Re: Nuovo Marillion

Postby chvfrc » 16 Oct 2012, 12:49

purtroppo a suo tempo, quando lo ascoltavo di frequente, non avevo fatto attenzione ai titoli. vado a recuperarlo e ti dico [;)]
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