Quando si dice...innamorarsi di un disco dopo anni di indifferenza...ma è successo!
Nel disco ci sono due tra le più belle canzoni mai incise dal gruppo. La prima è " Let There Be More Light ", dal mitico insistente basso, pur con qualche variazione, con il proseguimento con indimenticabili strofe cantilenanti, seguite da ritornelli più "aggressivi ", soprattutto nella voce, e con una parte finale strumentale e più rock.
L'altro è uno stupendo gioiello " Remember A Day ", con un tappeto di magnetiche percussioni, su cui viene ricamata una bellissima prova vocale. E altrettanto bellissima è la frase di pianoforte che conclude ogni volta il cantato. Con questa incantevole gemma, i Pink Floyd svoltano, perchè, frammiste ad elementi psichedelici ancora ben presenti, fanno la comparsa fulminanti atmosfere prettamente progressive. Assolutamente stupendo e sognante!
La suite omonima è camaleontica, anche se questi 12 minuti di architetture e armonie piuttosto ardite e impegnative, non sono propriamente apprezzate da tutti.
Belle anche la violenta " Corporal Clegg ", dalla performance vocale piuttosto aggressiva, ma anche " Set The Controls For The Heart Of The Sun ", piena di geniali rifiniture su una base ritmica piuttosto regolare.
" Jugband Blues " è l'ultimo pezzo del gruppo a portare la firma del grande Syd Barrett, e sua è anche la voce.
Conclude questo indimenticabile disco ( ma solo nelle mie personali preferenze ), See Saw.
Finiscono dunque i Pink Floyd arcaici ma geniali, finisce l'era di Syd Barrett, ma la sensazione è quella di un capolavoro vero, ma poco pubblicizzato, poco ricordato, poco clamoroso.
http://www.youtube.com/watch?v=m9pgnvWCamw