The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby Betelgeuse » 04 Sep 2013, 19:36

Di solito, anche, se non soprattutto, in campo musicale, si tende ad abusare del termine " capolavoro ".
Ma ci sono dei casi in cui va usato.
Siamo probabilmente di fronte al più grande disco d'esordio di una rock-band di tutti i tempi.
Posso solo immaginare l'effetto, sicuramente bizzarro, che pervase chi ebbe la possibilità di ascoltarlo alla sua uscita, nel 1967. Scommetterei che pochi ci capirono qualcosa. Nessuno aveva mai tentato qualcosa del genere. Neppure i Beatles, la cui gestazione e registrazione di Sgt Peppers è contemporanea, nel tempo e nello spazio, dato che in una sala vicina dello stesso plesso ( gli studi di Abbey Road ), i Beatles stavano appunto registrando il loro capolavoro. Forse quei giorni, in quel luogo, sono stati i più fecondi della storia del rock.

The Piper At The Gates Of Dawn è una specie di frullato prelibatissimo, con tre ingredienti: poesia, forza evocativa e visionaria, psichedelia purissima.
Il modo di comporre i brani, gli arrangiamenti, la struttura stessa sono assolutamente rivoluzionari.
I musicisti, Syd soprattutto, sembrano essere protagonisti di una specie di viaggio cosmico. E anche dal vivo sperimentano un nuovo modo di proporre il loro prodotto, spesso con l'aiuto di diapositive e comunque di contributi visivi. Uno spettacolo nello spettacolo, di cui purtroppo non ci sono rimaste moltissime testimonianze.
Da notare la fantastica versione " in mix mono " del disco, secondo i fans del gruppo assolutamente mozzafiato.

I brani sono tutti particolari, densi di geniale originalità, peculiari nell'economia del rock del tempo in questione. Alcune considerazioni personali:
Astronomy Domine e Interstellar Overdrive, validissimi in sè, sono però assolutamente inflazionati, anche perchè sono stati riproposti in tante, troppe salse, non tutte all'altezza.
Forse nell'album si può trovare qualcosa di ancora più interessante.
Lucifer Sam suonata da qualsiasi altro gruppo poteva anche risultare banale, ma qui la voce di Syd fa assolutamente sballare, e direi che ascoltare questo pezzo è una vera goduria
http://www.youtube.com/watch?v=XAgGBWWC7xs

Stesse considerazioni, con poche differenze in questo ( Flaming ):
http://www.youtube.com/watch?v=PyBpQCY-vJo

In questa ( Take Up Thy Stethoscope and Walk ) notiamo una delle migliori performance strumentali di tutti i tempi: secondo me questo pezzo è impressionante e probabilmente il migliore dell'album.
Una curiosità: gli stacchi di batteria all'inizio seguono la progressione 1, 2, 3, 4. Alla fine del pezzo suppongo si volesse creare lo stesso effetto ma al contrario, cioè 4, 3, 2, 1 stacchi.
Invece sono curiosamente 4, 3, 3, 1 [:0]
Vuoi vedere che il buon Nick l'ha fatto apposta? [:D] In ogni caso il risultato è comunque imprescindibile, e quindi concludo con un solenne " ECCHISSENEFREGA " [:D]
http://www.youtube.com/watch?v=uMm23jTs01k
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby Thomas Eiselberg » 04 Sep 2013, 19:59

Si, un album che può non piacere, ma di sicuro molto importante per i Pink Floyd e per la musica tutta.

Non è il mio album preferito dei Pink Floyd ma diciamo che lo metto sicuramente tra i più importanti

Non so se sia "l'esordio" più importante della storia (ce ne sono altri magari meno importanti ma che gli preferisco, ad esempio il primo dei Crimson) ma contiene le basi di quella che sarà la musica da lì a qualche tempo. Molto particolari e bizzarri anche i testi.

Brani preferiti la storica Astonomy domine (sarà pure inflazionata ma resta un grande pezzo), la simpatica e sfiziosa Bike, la doorsiana (musicalmente parlando) See Emily play (si lo so, in teoria non fa parte dell'album ma fa lo stesso).
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby highinfidelity » 05 Sep 2013, 07:47

Non me ne si vorra' se non mi accodo all'entusiasmo per quest'album, che a mio parere gode di una fama dovuta piu' ad un'aura mitica che non ad effettivi meriti artistici. Non riuscirei a qualificarlo con aggettivi di portata superiore a "bizzarro" e "divertente".

Personalmente, in generale non mi piace proprio il cosiddetto "psichedelico" e tutto cio' che ha un suono tipo vecchio film di James Bond 007, o peggio ancora da colonna sonora di Austin Powers. Per carita', per chi era giovane nei '60 quei suoni riportano allla mente la gioventu' ed il divertimento di quegli anni ricchi e spensierati, e questo si capisce. Certamente a fine anni '60 la psichedelia era la moda del momento e come tale va studiata e preservata; e sicuramente e' stata prodroma di interessanti sviluppi del rock. Ma come genere a se' stante a me sinceramente non e' mai sembrato un movimento di spessore e, come tutte le mode passeggere, logicamente e' declinata in modo assai rapido.

Riguardo Syd Barrett... cosa vi devo dire. Saro' sicuramente io che non lo capisco e non riesco ad entrare in sintonia con lui. [O:-)] Piu' passano gli anni e meno mi sembra quel genio assoluto che molti ritengono egli sia. La sua voce, poi, e' oggettivamente nulla di eccezionale e il modo in cui la usa... che dire... a meta' tra un cliente di bar che ha alzato un po' troppo il gomito e un simpatico mattacchione a cui manca qualche rotella... "puo' piacere e non piacere": diciamolo cosi', con un cortese eufemismo. [O:-)]

A mio modo di vedere, i brani piu' significativi restano proprio i due piu' inflazionati: Astronomy Domine e Interstellar Overdrive, e di nuovo non tanto per i brani in se', che lasciano il tempo che trovano (in tutti i sensi), ma perche' lasciano intuire la strada sinfonica e sperimentale che di li' a breve imboccheranno i Floyds.
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby chvfrc » 05 Sep 2013, 09:26

highinfidelity wrote:Non me ne si vorra' se non mi accodo all'entusiasmo per quest'album, che a mio parere gode di una fama dovuta piu' ad un'aura mitica che non ad effettivi meriti artistici. Non riuscirei a qualificarlo con aggettivi di portata superiore a "bizzarro" e "divertente".

Riguardo Syd Barrett... cosa vi devo dire. Saro' sicuramente io che non lo capisco e non riesco ad entrare in sintonia con lui. [O:-)] Piu' passano gli anni e meno mi sembra quel genio assoluto che molti ritengono egli sia. La sua voce, poi, e' oggettivamente nulla di eccezionale e il modo in cui la usa... che dire... a meta' tra un cliente di bar che ha alzato un po' troppo il gomito e un simpatico mattacchione a cui manca qualche rotella... "puo' piacere e non piacere": diciamolo cosi', con un cortese eufemismo. [O:-)]


ecco, hai descritto PERFETTAMENTE cosa penso. Soprattutto il sottolineato.
Aggiungo che i PF, che ascolto da quando ero bambino, conosco bene etc etc... sono a MIO AVVISO bravi e sopravvalutati e non sopporto più da qualche anno tutto l'entusiasmo che ci gira attorno.
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby Thomas Eiselberg » 05 Sep 2013, 12:10

Anche io ho sempre considerato i Pink Floyd sopravvalutati, ma i Pink Floyd successivi (diciamo dal 1973 in poi), questi se non altro sono più genuini e originali, magari più ingenui ma meno costruiti.

Secondo me il disco della maturazione sarà Meddle (il mio preferito del gruppo), poi si lasceranno andare un po' troppo alle logiche del mercato e del denaro, diventando un'istituzione più che un gruppo musicale.

Qui invece cercavano ancora una loro strada e si percepisce nettamente la loro voglia di fare qualcosa di nuovo e di sensazionale, poi magari si potrà dire che è un disco più importante che bello e non è che mi sentirei tanto di contraddirlo, ma un disco importante lo è.
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby Betelgeuse » 05 Sep 2013, 15:52

Pareri freddini su questo disco, vedo. E vabbè, il mondo delle 7 note è vario almeno quanto i gusti di ognuno di noi.
Si può certamente discutere sulla bellezza delle composizioni, ma è innegabile che sia un'opera affascinante, anche se stralunata e bizzarra finchè si vuole.
Vorrei trovare il tempo e la volontà, comunque, di analizzare scientificamente la discografia dei Pink Floyd, che conosco ( altrimenti non potrei parlare di loro ), ma non come vorrei.
Per ascoltarli come si deve bisogna comunque, appunto, " ASCOLTARLI COME SI DEVE " [:D] , cioè con un buon impianto e da supporti di qualità.
Credo che sia impossibile apprezzarli tramite auricolari.
Io lo farò, perchè secondo me lo meritano.
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby highinfidelity » 06 Sep 2013, 10:29

Beh direi piuttosto che i giudizi, per una volta tanto, non sono state le consuete trite lodi apologetiche bensi' sobrie valutazioni dell'effettivo spessore di questo disco, interessante per alcuni aspetti ma non certo stratosferico. [O:-)]

Non posso far altro che sottoscrivere appieno il commento circa l'assoluta necessita' di munirsi di mezzi d'ascolto adeguati, se si e' veramente appassionati di musica e non la si considera solo un banale passatempo come tanti altri. Tuttavia questo discorso si applica molto marginalmente ai primi due dischi dei Pink Floyd, registrati in malo modo, con in mente le fonovaligie portatili dell'epoca e non certo gli impianti ad alta fedelta', e con un concetto quantomeno travisato della tecnica stereofonica, limitata in questo caso ad un'effettistica di facile presa e non ad un bilanciato riempimento delle dimensioni spaziali.

Questo comunque non e' un limite dei Pink Floyd ma un limite generale, che affligge pressoche' tutte le incisioni coeve, e che pero' non ha natura tecnica ma direi piuttosto concettuale. Anzi, successivamente i Pink Floyd faranno dell'accuratezza dell'incisione un vessillo, e si assicureranno la collaborazione di tecnici del suono e produttori tra i migliori al mondo.
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby Thomas Eiselberg » 06 Sep 2013, 12:59

Betelgeuse wrote:Per ascoltarli come si deve bisogna comunque, appunto, " ASCOLTARLI COME SI DEVE " [:D] , cioè...


Per un attimo avevo pensato che stessi per scrivere che per apprezzarli vanno ascoltati "come si deve", cioè sotto l'effetto di allucinogeni [:D]
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby Montecristo » 19 Sep 2013, 18:53

flaming è magica.

barrett è magico.

il resto è plastica.
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby aorlansky60 » 24 Sep 2013, 12:36

Thomas Eiselberg wrote:Non so se sia "l'esordio" più importante della storia, ce ne sono altri magari meno importanti ma che gli preferisco, ad esempio il primo dei Crimson...


...se ci aggiungiamo "MUSIC IN A DOLL'S HOUSE" dei FAMILY pubblicato nel 1968, abbiamo 3 esordi assolutamente pirotecnici, spettacolari.
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby highinfidelity » 26 Sep 2013, 09:42

aorlansky60 wrote:"MUSIC IN A DOLL'S HOUSE" dei FAMILY pubblicato nel 1968

Mamma mia, fenomenale, ancora adesso quando leggo la data di pubblicazione stento a credere che quel disco possa essere uscito veramente nel '68...!!! [/:-|]
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby aorlansky60 » 27 Sep 2013, 07:29

Perdonatemi l'OT, ma a questo punto non posso resistere (chissà se in passato ne abbiamo disquisito in un topic relativo, non ricordo...),
ma a proposito di "esordi" spettacolari, non posso non citare un autentico colosso del genere :

LED ZEPPELIN I (1969)

insieme agli altri tre, abbiamo proprio un bel poker! [:D]
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby maomac » 15 Dec 2013, 13:43

Ho letto che alconi dicono che iPink Floyd sono stati sopravalutati, ma allora gli U2 cosa sarebbero???????????
Dopo Joshua Tree fanno pena e Bono chi c...,, si crede di essere
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby Thomas Eiselberg » 15 Dec 2013, 15:55

Come in tutte le cose è una questione di gusti, ad esempio per me sono sopravvalutati entrambi [:D]
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby maomac » 15 Dec 2013, 20:27

E quali sarebbero allora i gruppi che hanno una giusta valutazione??????????????
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby Thomas Eiselberg » 16 Dec 2013, 11:54

Essendo pareri soggettivi, per alcune persone ci sono alcuni gruppi sottovalutati, altri sopravvalutati, altri con una giusta valutazione.

Per me ad esempio i Pink Floyd, assieme agli Elp, agli U2 e ad altri gruppi sono sopravvalutati (e ribadisco per me), mentre altri sono sottovalutati, tipo i Genesis (quelli degli anni 70'), i Marillion o i Camel.

Per altri magari può essere il contrario [;)]

Comunque siamo O.T.
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby aorlansky60 » 17 Dec 2013, 08:39

comunque tornando all'oggetto del topic, si tratta senza ombra di dubbio di uno degli esordi più micidiali mai messi in mostra in campo rock; se poi lo rapportiamo all'anno di pubblicazione (1967) l'effetto apportato dalla sua novità in fatto di suoni è ulteriormente amplificato; un tentativo di rappresentare su disco -riduttivo, di certo- ciò che i Pink Floyd avevano iniziato a fare nell'underground Inglese dal 66 attraverso i loro happening show dal vivo; poi si può discutere se sia invecchiato bene oppure no, certo, ma ripeto, per il 1967 un album del genere per quello che conteneva non era una cosa "ordinaria" persa tra il dozzinale comune che il mercato discografico proponeva alla gente...
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby Montecristo » 21 Dec 2013, 18:54

vabè..gli u2 come i pink froyd hanno dato tutto all'inizio

anche se barrett e co. hanno fatto la Storia, mentre bono e co. no.
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Re: The Piper At The Gates Of Dawn ( Pink Floyd )

Postby Hogweed » 10 Jan 2014, 13:15

highinfidelity wrote:Non me ne si vorra' se non mi accodo all'entusiasmo per quest'album, che a mio parere gode di una fama dovuta piu' ad un'aura mitica che non ad effettivi meriti artistici. Non riuscirei a qualificarlo con aggettivi di portata superiore a "bizzarro" e "divertente".

Personalmente, in generale non mi piace proprio il cosiddetto "psichedelico" e tutto cio' che ha un suono tipo vecchio film di James Bond 007, o peggio ancora da colonna sonora di Austin Powers. Per carita', per chi era giovane nei '60 quei suoni riportano allla mente la gioventu' ed il divertimento di quegli anni ricchi e spensierati, e questo si capisce. Certamente a fine anni '60 la psichedelia era la moda del momento e come tale va studiata e preservata; e sicuramente e' stata prodroma di interessanti sviluppi del rock. Ma come genere a se' stante a me sinceramente non e' mai sembrato un movimento di spessore e, come tutte le mode passeggere, logicamente e' declinata in modo assai rapido.

Riguardo Syd Barrett... cosa vi devo dire. Saro' sicuramente io che non lo capisco e non riesco ad entrare in sintonia con lui. [O:-)] Piu' passano gli anni e meno mi sembra quel genio assoluto che molti ritengono egli sia. La sua voce, poi, e' oggettivamente nulla di eccezionale e il modo in cui la usa... che dire... a meta' tra un cliente di bar che ha alzato un po' troppo il gomito e un simpatico mattacchione a cui manca qualche rotella... "puo' piacere e non piacere": diciamolo cosi', con un cortese eufemismo. [O:-)]


Mi ritrovo a quotare parola per parola [/:-|]
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