Chi rimase grande?

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

Chi rimase grande?

Postby L. Vertighel » 16 Oct 2013, 19:44

Salve! Manco da un po', e riprendo a scrivere ora da quando il forum è risorto (mitico!).

In un periodo come questo di nuova esplorazione progressive (me ne capitano molti) cominciavo a pensare che gli anni '70 ormai sono arrivato a conoscerli a fondo, e, nel loro splendore progressivo (e non), li sento ormai miei.
Sappiamo più o meno tutti che alla fine di questo decennio il prog perse popolarità, inventiva, interesse, per numerosi motivi detti altrettante numerose volte, e i suoi alfieri cambiarono strada, alcuni svendendosi proprio (chissà chi...).

Quindi sono arrivato a chiedermi: quali dei gruppi storici che suonavano prog nei 70s rimasero fedeli a loro stessi, magari innovandosi, ma continuando comunque a produrre anche nel decennio successivo roba di buona o talvolta ottima qualità?* Chi rimase, insomma, un grande gruppo?

*Preciso che intendo roba di qualità coerentemente a quella per cui divennero celebrati; se alcuni di voi ritengono comunque grandi e qualitativi i Genesis degli 80s (legittimissimo) sappia che non è ciò a cui mi sto riferendo io.

PS: bello essere di nuovo qui! :D
User avatar
L. Vertighel
Trespasser
Trespasser
 
Posts: 62
Joined: 30 Aug 2010, 08:53
Location:

Re: Chi rimase grande?

Postby Thomas Eiselberg » 16 Oct 2013, 20:29

Bentornato. [:)]

Quanto all'argomento in oggetto, io ritengo che quasi tutti (ma vale per tutti i gruppi che sono vissuti per tanto tempo) i gruppi di quella grande stagione non siano risuciti a mantenere gli stessi standard per moltissimo tempo.

- Dei Genesis sappiamo (a me alcuni album pop come Duke, Abacab e WCD non dispiacciono, ma come dici tu è altra musica)
- Gli Yes non mi hanno mai entusiasmato nemmeno negli anni d'oro, poi anche loro hanno virato verso il pop rock facendo poi marcia indietro, sfornando qualche album interessante ma comunque lontano come qualità da a quelli storici.
- Gli ELP non mi sono mai piaciuti e comunque poi sono evaporati già prima degli anni 80'
- I Jethro Tull hanno sfornato tantissimi album dopo il periodo d'oro, alcuni riusciti altri meno, ma comunque diversissimi da quelli degli esordi.
- I Caravan si sono dati anche loro alla musica pop
- I VDGG sono sopravvissuti fino ai giorni nostri con album ben visti dalla critica, li ho ascoltati di sfuggita ma non mi sembra proprio che come qualità siano paragonabili a quelli di un tempo.
- I King Crimson hanno sfornato degli album interessanti anche in tempi più recenti (The Power to Believe ad esempio) ma io l'ho sempre considerato un "progetto musicale" più che un gruppo, quindi normale che i loro album risultino più "freschi" di quelli di altri visti i frequentissimi cambi di formazione
- I Gentle Giant hanno mantenuto uno standard buono, ma già nel 1980 non c'erano più

Se devo fare dei nomi di gruppi o musicisti che mi sembra abbiano mantenuto uno standard qualitativo piuttosto simile a quello dell'epoca d'oro dico i Camel (a parte qualche incidente di percorso anche gli album anni 80' e 90' sono godibilisssimi), Steve Hackett, che a parte gli anni 80' piuttosto controversi, ha sfornato dagli anni 90' in poi album davvero eccellenti (ma sono di parte),

Io quindi sono dell'idea che a parte rari casi pochi siano riusciti a mantenere elevati standard per tutta la carriera (per mille motivi), i Genesis hanno una brutta fama sotto questo punto di vista ma se andiamo ad analizzare le carriere dei gruppi simili a loro ci accorgiamo che l'evoluzione non è stata molto più rosea.
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

E' buona cosa leggere sempre leFAQ
User avatar
Thomas Eiselberg
GLOBAL MODERATOR
GLOBAL MODERATOR
 
Posts: 7735
Joined: 21 Oct 2005, 15:51
Location:

Re: Chi rimase grande?

Postby highinfidelity » 17 Oct 2013, 07:13

Concordo praticamente su tutto quanto ben esposto da Thomas.

Molti risponderebbero: ma come? E' ovvio: Pink Floyd [:-j] e King Crimson! [:-I]

Sui Pink Floyd e' meglio stendere un velo pietoso... A me gia' Money fa ribrezzo (e siamo solo al 1973!!! [:0] ). Salvo l'intermezzo di Wish You Were Here, poi boccio tutto quello che segue tranne qualche episodio di Momentary Lapse of Reason.

Sui King Crimson ripeterei quanto scritto da Thomas: i cali qualitativi sono stati obiettivamente pochissimi, praticamente tutti i loro dischi presentano spunti d'interesse; pero' bisogna intendersi su cosa vogliamo chiamare progressive. In senso lato, forse si', sono sempre stati progressivi nel senso di mai fermi e sempre sperimentali, ma certo cose come in In The Wake Of Poseidon, o anche in Lizard, che a sua volta era gia' diversissimo, non ce ne hanno fatte piu' sentire.

Si potrebbe dire, e anche qui ricalco Thomas, Gentle Giant se solo fossero ancora andati avanti per qualche anno. Anche loro, comunque, in quanto a cambi di formazione non e' che abbiano scherzato. Musicalmente pero' erano un goccio piu' coerenti con la linea intrapresa in principio, anche perche' legata a doppio nodo con le capacita' strumentali classiche dei fratelli Minnear, che piu' di tanto non potevano discostarsi da cio' che sapevano fare.

Forse i piu' coerenti alla fin fine sono stati certi gruppi un po' al margine del progressive. Per esempio Barclay James Harvest: in fondo non si sono mai staccati molto dal loro rock sinfonico. [:-I]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8079
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: Chi rimase grande?

Postby aorlansky60 » 17 Oct 2013, 07:28

highinfidelity wrote:Forse i piu' coerenti alla fin fine sono stati certi gruppi un po' al margine del progressive. Per esempio Barclay James Harvest: in fondo non si sono mai staccati molto dal loro rock sinfonico. [:-I]


Mi hai letteralmente "rubato" [:D] uno dei pensieri che volevo esprimere relativamente all'argomento qui proposto da Vertighel :

se c'è stato qualcuno davvero COERENTE -granitici!- con le proprie scelte artistiche di partenza, questi sono stati di certo BARCLAY JAMES HARVEST, che fregandosene altamente di mode e virate, hanno continuato a proporre "at libitum" la loro formula originaria, ricreandosi nel tempo un ristretto ma devotissimo seguito di appassionati. [:)]
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: Chi rimase grande?

Postby chvfrc » 17 Oct 2013, 09:34

concordo con thomas anche io.
Ma mi chiedo anche: a che punto la coerenza diventa ripetitività? poca adattabilità ai propri tempi?
se negli 80 avessero continuato a fare quello che facevano nei 70 (magari...) certi gruppi però si sarebbero "squagliati", imho
User avatar
chvfrc
Lamb
Lamb
 
Posts: 1952
Joined: 09 Sep 2010, 06:42
Location: Fossano (CN)

Re: Chi rimase grande?

Postby Thomas Eiselberg » 17 Oct 2013, 11:48

highinfidelity wrote:...
Forse i piu' coerenti alla fin fine sono stati certi gruppi un po' al margine del progressive. Per esempio Barclay James Harvest: in fondo non si sono mai staccati molto dal loro rock sinfonico. [:-I]


Vero, si, i BJH ci possono stare, assieme ai Camel hanno continuato a proporre il loro tipo di musica a costo di ripetersi ma rimanendo fedeli a loro stessi.

chvfrc wrote:concordo con thomas anche io.
Ma mi chiedo anche: a che punto la coerenza diventa ripetitività? poca adattabilità ai propri tempi?
se negli 80 avessero continuato a fare quello che facevano nei 70 (magari...) certi gruppi però si sarebbero "squagliati", imho


Io preferisco di gran lunga, a parte rari casi, il prog anni '80-90' alla Marillion o alla Pendragon (e gruppi affini) piuttosto che quello dei gruppi storici (che poi tra l'altro di gruppi storici che facevano prog negli anni '80 ce ne stavano pochissimi): riprendevano certe sonorità del passato mescolandole con influenze pop, new wave, addirittura punk (Twelfth night) di quegli anni, proprio quello che serviva al prog sulla scia di quanto avevano fatto i Genesis con album (che ripeterò fino alla morte, belli o brutti che siano, saranno fondamentali per il prog a venire) come ATTWT e Duke (poi purtroppo hanno deciso di semplificare ulteriormente la formula e vabbè).

I Genesis hanno avuto il merito di adattarsi ai loro tempi, probabilmente quelli che si sono adattati meglio rispetto agli altri, io credo che non sia un caso se i gruppi prog anni 80' che ho citato hanno scelto come punto di partenza proprio loro: erano quelli che pur facendo musica complessa e affascinante negli anni 70' erano pur sempre un gruppo che badava più alla sostanza che alla forma, che col sopraggiungere del nuovo decennio hanno intravisto gli sbocchi che il prog poteva avere.

Un po' la stessa cosa fecero in un altro genere musicale ad esempio i Maiden quando, accorgendosi che il metal stava diventando ripetitivo, cominciarono a rimpinzare i loro album di tastiere, tempi dispari, sonortià epiche ecc. tracciando la via per quello che in anni successivi verrà definito prog-metal. All'epoca (per entrambi i gruppi) tutti storsero il naso.

Ovviamente i fan e buona parte della critica all'epoca demolirono quei lavori, la stessa critica che oggi dice che i Maiden "fanno sempre gli stessi album".

Mah, certe cose non le capirò mai. [:-|]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

E' buona cosa leggere sempre leFAQ
User avatar
Thomas Eiselberg
GLOBAL MODERATOR
GLOBAL MODERATOR
 
Posts: 7735
Joined: 21 Oct 2005, 15:51
Location:

Re: Chi rimase grande?

Postby aorlansky60 » 18 Oct 2013, 10:13

"Chi rimase, insomma, un grande gruppo?"


beh, gli YES della re-UNION 1991 non possono non essere definiti "UN GRANDE GRUPPO"; per chi li ha apprezzati -come me- è pazzesco (beato chi ha potuto vedere on stage [:p] quella task-force all'opera!) pensare di vedere suonare una meravigliosa macchina da musica composta da Bill BRUFORD e Alan WHITE, Tony KAYE e Rick WAKEMAN, Trevor RABIN e STEVE HOWE più gli immancabili JON e CHRIS, tutti insieme all'unisono!!...

Però, il fatto è che se vai poi a valutare le composizioni del nuovo album da studio create per l'occasione e le confronti con il materiale anni 70 riproposto on stage durante quel tour, le prime non sono assolutamente in grado di reggere il lustro e la ricchezza dei brani storici della band, e qui ho già detto tutto per rispondere al topic.

Sembra proprio che per un artista (mi riferisco alla musica pop-rock), per quanto è stato dato vedere e valutare a posteriori, il periodo di maggiore ispirazione e creatività sia stato limitato nel tempo (conosco pochissimi che siano riusciti a mantenere un alto livello espressivo attraverso tre decenni di carriera; gli unici che mi vengono in mente sono FRANK ZAPPA nel rock-ma non solo- e MILES DAVIS),
infatti, già la domanda del topic è palesemente rivolta a questo dubbio, e la risposta è diretta :

se andiamo a considerare il periodo più fulgido e le pagine migliori espresse dalle storiche prog-band degli anni 70 (già definirle così è sintomatico!!) non si esce da quel magico lustro di anni racchiuso tra il 1969 e il 1974.
Le eccezioni sono veramente poche; quelle che mi vengono in mente ora mentre scrivo :

Camel : nel 1981 pubblicano il meraviglioso(per me) "NUDE" un album che è ancora degno di essere comparato con la migliore tradizione prog (non si può certo dire la stessa cosa di "Abacab" [:-I] che i Genesis pubblicano quello stesso anno...) ma dopo questo, anche loro saranno inesorabilmente rissucchiati dalla mediocrità di base che impose un certo tipo di standard agli anni 80.

I King Crimson di "Discipline" sono ancora abbastanza coerenti con lo spirito degli inizi.

Un esempio di granitica coerenza (oltre a quella che ho già ricordato di BJH) caso più unico che raro :
Peter Hammill; dagli anni 80, abbandonato il progetto originario VDGG, egli si dedicherà ad una carriera solista completamente all'opposto (come suoni, stile e composizioni) da quello che voleva ed esigeva il mercato del tempo (majors discografiche e massa di pubblico)...

Però poi bisogna mettersi d'accordo sul concetto di "grande" : se per esso si vuole intendere uno che sia rimasto sulla cresta dell'onda ancora a cavalcare la tigre dopo i tempi passati cosiddetti "d'oro", allora i Genesis formato "trio" sono quelli che rispondono al meglio a questa esigenza, volendo prendere in considerazione gli storici gruppi che hanno dato vita alla corrente prog.
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: Chi rimase grande?

Postby Sanvean » 18 Oct 2013, 12:08

Quali dei gruppi storici che suonavano prog nei 70s rimasero fedeli a loro stessi, magari innovandosi, ma continuando comunque a produrre anche nel decennio successivo roba di buona o talvolta ottima qualità?* Chi rimase, insomma, un grande gruppo?

King Crimson.
User avatar
Sanvean
Foxtrotter
Foxtrotter
 
Posts: 277
Joined: 26 Jul 2007, 21:07
Location: Melancholia

Re: Chi rimase grande?

Postby highinfidelity » 18 Oct 2013, 12:23

aorlansky60 wrote:I King Crimson di "Discipline" sono ancora abbastanza coerenti con lo spirito degli inizi.

E' un po' quello che dicevamo Thomas ed io: come spirito si', musicalmente proprio per nulla. In The Court e Discipline non si assomigliano neanche per sbaglio.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8079
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: Chi rimase grande?

Postby Betelgeuse » 20 Oct 2013, 18:59

highinfidelity wrote:tranne qualche episodio di Momentary Lapse of Reason.


Concordo, bel disco, probabilmente il migliore dei Pink Floyd dal 1975 in poi ( considerando la dispersione monumentale di The Wall ).
Il terzetto " The Dogs Of War / One Slip / On The Turning Away " è assolutamente da urlo.

Per quanto riguarda il titolo del topic, secondo me, i gruppi che hanno mantenuto un notevole standard qualitativo anche in anni recenti sono i Deep Purple, i Genesis e i Pink Floyd.
Betelgeuse
Lamb
Lamb
 
Posts: 2733
Joined: 24 Feb 2008, 13:58

Re: Chi rimase grande?

Postby highinfidelity » 21 Oct 2013, 07:54

Mi fa piacere che qualcun altro lo apprezzi, di solito e' un disco piuttosto bistrattato. [:)]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8079
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: Chi rimase grande?

Postby kobaia » 24 Oct 2013, 13:55

stavo pensando anche io ai deep.. che però non sono certo prog e fanno una musica che si presta più alla "ripetibilità" negli anni.

in ambito prog secondo me gli unici a "salvarsi" sono gli yes.
non vedo differenze a livello di qualità, grinta e metodo tra un Yes e un 90125 .. lasciamo perdere la hit "howner of a lonely heart", ma ascoltiamo il resto dell'album..
molti lo associano a big generator, ma onestamente se 90125 almeno 2 o 3 volte l'anno lo ascolto volentieri, big generator dopo il primo ascolto l'ho riportato al mercatino di vinili.. quindi direi BG l'unico passo completamente fuori schema.
poi la union e una serie di album che non conosco granchè ma che hanno sempre proprosto un genere di composizione progressive (e non progressivo).. un po' insulso e un po' ripetitivo, ma sempre yes.
kobaia
Trespasser
Trespasser
 
Posts: 97
Joined: 20 Mar 2013, 21:20

Re: Chi rimase grande?

Postby aorlansky60 » 25 Oct 2013, 14:07

"non vedo differenze a livello di qualità, grinta e metodo tra un Yes e un 90125"

beh, le intenzioni sono buone per entrambi, senza dubbio... [:-I] ...però a livello di pura forma esteriore -non dimentichiamo che tra i due ci sono 14anni a separarli, nei quali concorrono l'evolversi del pop come linguaggio ma anche delle tecnologie strumentali a disposizione dei musicisti(pensa solo alle tastiere e ai mezzi di registrazione nel 1969 e nel 1983...)- un certa differenza si sente, e forte anche...

ciò non toglie nulla a 90125 analizzandolo per il tempo in cui fu pubblicato : per fare un confronto "feroce" con un suo antagonista diretto, devo dire che a livello personale ascolto abbastanza spesso "90125" apprezzandolo anche, praticamente (quasi) mai "Genesis".
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: Chi rimase grande?

Postby Thomas Eiselberg » 25 Oct 2013, 19:56

Anche io non vedo grosse differenze tra Yes e 90125, non mi piacciono allo stesso modo. [:D]

A parte gli scherzi, le differenze sono abbastanza evidenti, uno è un disco progressivo e "centrato", di un gruppo in piena fase di crescita (che per me raggiungerà il picco con Fragile per poi crollare), l'altro uno che non si capisce dove voglia andare a parare, con pezzi ultracommerciali (Leave it sembra uscita da Invisible Touch), altri commerciali ma abbastanza interessanti (Owner), altri pseudo-prog ma di fatto meno prog del neo prog dell'epoca.

Insomma io tutta sta "coerenza" musicale e qualità simile negli Yes degli anni '80 non ce la vedo affatto, pur non essendo fan del gruppo per me Yes e Fragile stanno 5 spanne sopra a 90125 [:-I]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

E' buona cosa leggere sempre leFAQ
User avatar
Thomas Eiselberg
GLOBAL MODERATOR
GLOBAL MODERATOR
 
Posts: 7735
Joined: 21 Oct 2005, 15:51
Location:

Re: Chi rimase grande?

Postby kobaia » 28 Oct 2013, 12:31

vabè fragile si parla del periodo d'oro dell'oro del progressive..

l'avessero proposto pari pari nell'83 sarebbe stato sì onesto ma un po' "vecchio"...
tornando al paragone degli altri Grandi che son passati dal prog al rock, al pop, al poppettino, gli yes son passati dal pop, al prog, al proghettino, al pop con intenzioni progressive e adesso a non-so-come-definirlo che però ha almeno l'odore del prog...
kobaia
Trespasser
Trespasser
 
Posts: 97
Joined: 20 Mar 2013, 21:20

Re: Chi rimase grande?

Postby highinfidelity » 28 Oct 2013, 13:26

kobaia wrote:vabè fragile si parla del periodo d'oro dell'oro del progressive..
l'avessero proposto pari pari nell'83 sarebbe stato sì onesto ma un po' "vecchio"...


Direi che la risposta a questa affermazione si trova gia' nel post di Thomas, quando folgorantemente (e sono d'accordo con lui, anche se non ci avevo mai pensato prima) afferma:

Thomas Eiselberg wrote:...altri pseudo-prog ma di fatto meno prog del neo prog dell'epoca.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8079
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: Chi rimase grande?

Postby Montecristo » 11 Nov 2013, 20:04

i vdgg, non negli 80 ma nei 2000, ancora meglio. per dare la caratura e la possanza di questi signori.

tutti gli altri si sono indecorosamente sfaldati, come il loro genere prima di loro.
Montecristo
Foxtrotter
Foxtrotter
 
Posts: 241
Joined: 12 Jan 2013, 12:33


Return to Rock progressivo (e non...)

Who is online

Users browsing this forum: No registered users and 5 guests