IQ - The road of bones

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

IQ - The road of bones

Postby Thomas Eiselberg » 09 May 2014, 11:55

Come è risaputo non sono un grande fan degli IQ, ma negli ultimi giorni ho avuto modo di ascoltare la loro ulltima uscita, The road of bones e devo dire che lo trovo davvero un album godibile. Le sonorità sono più asciutte, più dure, ma sempre molto curate, la voce di Nicholls continuo a non gradirla tantissimo ma negli ultimi album riesce a sfruttare meglio la voce e mi risulta meno irritante.
Ci sono un paio di brani davvero eccellenti, From outside in e Until the end e soprattutto un brano meraviglioso, la title track http://www.youtube.com/watch?v=ob0OYmSQukk

Qualcuno ha avuto modo di ascoltarlo, impressioni?
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Re: IQ - The road of bones

Postby Sanvean » 24 May 2014, 23:35

Credo che stavolta si siano, finalmente, superati.
Se gli avessero chiesto, una trentina d'anni fa, 'Cosa volete fare da grandi...?' The Road of Bones credo sarebbe stata la risposta.
Già in Frequency si era notato (anche se solo in un paio di brani) uno scatto qualitativo decisivo, ma qui siamo alla summa.
A volte capita che il figliol prodigo...siano due.
E così sono tornati all'ovile Paul Cook e Tim Esau per una festa...ritmica che accompagna gran parte dell'opera.
Migliore sicuramente il primo dei due Cd, per chi ha preso l'edizione 'doppio'.
Il secondo l'ho trovato più 'light'.
Benvenuto all'eccezionale tastierista Neil Durant, in alcuni brani fantascientifico.
Del resto rispetto a Frequency tornano dominanti le tastiere rispetto a una chitarra sovrastante.
Nicholls è in splendida forma.
Scorrendo i titoli trovo sopra gli altri la suite Without Walls (sì, non è Supper's Ready o Close to the Edge, chiaro, ma passa nelle orecchie il miglior prog del 'momento storico'), una ventina di minuti che trovano il culmine in un minuto di climax di caos/rumore che per gli IQ era un territorio inesplorato, finora.
Qui tutti, ma in special modo Paul Cook alla batteria, sono al loro limite.
Quanta forza, nel voler scardinare i soliti schemi prefissati.
La title-track si impone d'impeto come brano tra i migliori del lotto, e Hardcore, che chiude il secondo Cd, trovo sia...eccellente.
Ma è l'omogenità a colpire, sembra un concept-album in cui ogni nota, ogni passaggio ed ogni fraseggio sembra siano necessari, mai troppo scollati dal mood generale, e l'impressione è proprio quella della completezza, della pienezza, di una maturità artistica rincorsa attraverso (anche) lunghe pause meditative ma alla fine...raggiunta.
Non credo potranno dare più di questo, gli IQ.
Poiché siamo a livelli davvero alti.
Per chi come me, individuava in The Wake, Ever e Dark Matter le tappe principali del loro sviluppo musicale, se non le produzioni meglio riuscite, con The Road of Bones si quadra il cerchio.
Davvero un ottimo lavoro.
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Re: IQ - The road of bones

Postby Thomas Eiselberg » 05 Jun 2014, 11:54

Concordo su tutto, come detto da non fan del gruppo (anzi, a tratti li ho detestati) trovo che alla fine abbiano imbroccato il disco della maturità. Un lavoro decisamente riuscito, pure Without walls che all'inizio mi faceva storcere il naso è diventato uno dei pezzi che preferisco dell'album. Nicholls l'ho trovato spesso insopportabile vocalmente, qui a tratti la sua voce MI PIACE, un mezzo miracolo insomma quest'album. [:D]
E' vero che forse il secondo disco non è all'altezza del primo, anche se Constellations e Hardcore sono molto gradevoli.
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Re: IQ - The road of bones

Postby highinfidelity » 05 Jun 2014, 12:34

Ho ascoltato anch'io il pezzo suggerito. Com'e' noto non sono un grande esperto di neo-progressive, pero' mi sembra notevole, ben bilanciato, senza quelle esagerazioni inutili che spesso si sentono. La voce del cantante, ma anche tutta l'impostazione del brano, mi sembra molto ispirata ai lavori solisti della recente (vabbe', recente... [:-j] ) carriera di Gabriel.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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