System of a Down

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

System of a Down

Postby Salmacis » 29 Jun 2014, 10:44

Considerando l'OT che rischiava di diventare eccessivo nel topic sul documentario e probabile reunion ( [:-j] ) dei Genesis, apro in effetti un topic sui System of a Down perché, ehi, una volta ne fu aperto uno sulle Spice Girls! [:(-(] [:D]

Questa la frase che ha fatto nascere la discussione:

pino lettieri wrote:[...] Oggi le influenze da dove possono giungere dai "SYSTEM O A DOWN"? con quella inutile e mostruosa Chop SUey? (Se non la conosci fanne a meno, non ti perdi nulla...) [...]


a cui è seguita la mia risposta:

Salmacis wrote:OT: Se posso, i System of a Down non faranno certamente prog e sicuramente il loro genere può non piacere a tutti, ma sono bravi e riescono a trasmettere qualcosa, benché trattasi di "emozioni" di tipo diverso rispetto a quelle che può suscitare la musica dei Genesis della prima ora. Tra l'altro, i System of a Down fanno spesso e volentieri (soprattutto?) denuncia della società occidentale moderna; inoltre, aggiungono nei loro brani svariati accenni di musica armena e folk, praticamente una sorta di "world music" ( [;)] ), nonché qualche stacco jazzato in alcuni brani (ti sconvolgerei molto se ti dicessi che c'è chi li ha definiti prog? La band stessa è rimasta scioccata [:D] ). Il fatto che facciano denuncia con un genere diverso dal prog, oppure che lo facciano con lunghi pizzetti, facce luciferine e growl prolungati non toglie loro né bravura né rispetto, in questo caso il mio, dato che li ascolto molto volentieri. Chop Suey (bella, tra l'altro!) non sarà la migliore, ma se vuoi provare qualcosa di più "melodico", caro Pino (bentornato!), puoi provare con Aerials o Lonely Day. Immagino che tu non possa darmi della giovane ignorantella, considerando che amo visceralmente i Genesis di Gabriel [;)]

Se volete aprire un dibattito sui System of a Down, ci conviene aprire un nuovo topic [;)]


Eccoci quindi: vi piacciono, non vi piacciono, urlano, sono inutili, roba già vista? A voi [;)]
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Re: System of a Down

Postby Salmacis » 29 Jun 2014, 10:44

pino lettieri wrote:ciao Nadia, e bentrovata. purtroppo, ho perso un po di dimestichezza nell argomentare via forum... certi argomenti sono spettacolarmente discutibili vis a vis,... scriverne è difficile perchè sono troppe le direzioni da intraprendere... gli esempi da fare... e poi quando si scrive non si vede l espressione facciale che inevitabilmente dà il tono piú o meno leggero o serioso...
un topic sui SOad addirittura... debbo stare attento quando " guido" ( disquisisco) all interno della ferrea autostrada (un post) del forum, perchè ogni seppur minima leggerissima deviazione rispetto alla corsia praticata, vieni immediatamente " notato" .

non voglio esprimere un giudizio assoluto sui soad soprattutto perchè non li conosco cosi profondamente. ma ciò che di primo acchitto ravvedo, è la componente commerciale ben studiata dal loro produttore, abbigliamento, suoni, arrangiamento, atteggiamento... cose che servono per attecchire nelle menti immediatamente e facilmente influenzabili dal look e ciò sopradetto.
i soad possono passare per tanto come espressione di un desiderio di protesta...di fatto, non inventano nulla ma ricalcano la storia come accadde 40/50 anni fa con il rock quando agli albori, a partire dai capelli ( lunghi) si sovvertivano i canoni, le consuetudini e si sconvolgenano gli obiettivi. il punk... e prima gli atteggiamenti degli Who... i Rolling, insomma niente di davvero nuovo, dai.

il messaggio che deriva dai soad, intriso forzatamente da questi atteggiamenti spavaldi, comprende tutto il repertorio degli atteggiamenti tipici comprendenti la violenza, sonorità ossessive, abbigliamento coerente e il desiderio di far credere di essere sotto cocaina o una qualche droga perchè fa fico.
il produttore, certamente attento e capace, nel video di Soad utilizza pertanto tutte le tecniche coerenti come ad esempio le tecniche cinematografiche tipiche dei film demoniaci...

per chi come me di lustri ne ha gia attraversati diversi, l aspetto esteriore, è ovviamente irrilevante; oltretutto,essendo un esperto nel settore cinetelevisivo, comprendo benissimo il fine giustificato dal mezzo. ma nella testa di giovani ragazzi, certe espressioni possono essere molto pericolose.

mi scuso per l OT, ma l' argomento era se si riunissero i G, cosa ne poteva scaturire. e d cosa nasce cosa, ... una discussione, come sempre molto piacevole.

ciao a tutti
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Re: System of a Down

Postby Salmacis » 29 Jun 2014, 11:18

Beh, caro Pino, la "deviazione", come tu la definisci, è stata da me notata semplicemente perché è un argomento che mi interessa e che conosco, il che dovrebbe farti piacere: è sempre una cosa positiva far nascere dibattiti, no? [:)]

Sulla commercialità: posto che oggi è difficile trovare qualcosa di non commerciale - a meno che non si vada a scavare tra i generi di nicchia e, sfortunatamente (o fortunatamente?) per noi, il prog lo è - direi che la questione è opinabile. Ritengo personalmente più commerciali i Limp Bizkit, tanto per restare tra gruppi che qui trovano pochi riscontri [:D]. Oppure, ancora peggio, i Linkin Park, che hanno compiuto una caduta libera devastante, passando da un buon metal rap a un qualcosa di assurdamente elettronico che mi ricorda troppo l'house per ascoltarli ancora. I System of a Down non sono poi così spu**anati, e il genere che fanno (non quello ampio a cui appartengono - ogni gruppo, bene o male, "appartiene" a un genere - ma il loro nello specifico) non è così commerciale, semplicemente perché - a mio avviso - non è commercializzabile. La generazione attuale, che ascolta Miley Cyrus e Justin Bieber - questi non li vogliamo mica definire commerciali? - non ha la più pallida idea di chi siano i System of a Down, che - tanto per dirne una - non vengono (o venivano, fa lo stesso) nemmeno passati in radio. Né penso che dei discendenti dei superstiti del genocidio armeno avvenuto tra fine ottocento e inizio novecento farebbero mai di questa tragedia un fatto commerciale. Oddio, attenzione, non voglio dire che non si possa fare e che loro non possano marciarci sopra: dico semplicemente che il modo in cui ne parlano nelle loro canzoni non sembra - a me, ci mancherebbe - commerciale. Non è desiderio di protesta, è una reale protesta contro qualcosa di realmente accaduto.

L'abbigliamento è, appunto, relativo, perciò non è importante cosa si mettano addosso questi individui per cantare e suonare. Noi siamo troppo abituati alle magliette a righe di Tony, forse, ma probabilmente stonava più lui nel grande magazzino della musica degli anni settanta, considerandolo esponente di una vena del rock. Il rock è stato anche quello, capelli lunghi, droga, spavalderia, lo sappiamo. Allora fuciliamo i Deep Purple e i Led Zeppelin? E poi, la protesta non sarà un argomento originale, ma è sempre attuale, c'è sempre un motivo per protestare, e non tutti trovano il modo di farlo.

I System of a Down sono essenzialmente pacifisti, sono contro la guerra, sono stati contro Bush: se questo è un messaggio pericoloso, allora non so dire cosa siano i messaggi di, boh, Ozzy Osbourne o Marilyn Manson, che non conosco approfonditamente e che quindi non posso giudicare, e che nonostante i messaggi potenzialmente pericolosi da loro veicolati, sono pur sempre due "esperti" e grandi del loro settore, c'è poco da fare. E loro sì che hanno creato un personaggio che fa scalpore e che deve per forza stare sulla bocca di tutti.

Infine: lasciamo stare i video. Il video è un contorno, non è che Phil Collins in Illegal Alien sembrasse tanto normale (ma da piccola mi faceva morire dal ridere! [:-D]). Proviamo per un attimo a lasciar perdere le urla, perché quelle possono infastidire, mi rendo conto. Ci sono belle rullate, begli accordi, e Serj (Tankian, il cantante) ha una bella voce che riesce a modulare un po' come gli pare, facendo varie cose.

Il primo disco può essere eccessivo (P.L.U.C.K. è pesantuccia), ma Sugar e Spiders potrebbero sorprendere.

Del secondo disco adoro Needles e Deer Dance - anche Bounce, ma non piacerebbe ai più - perciò c'è la già citata Aerials, che è più "facile". Chicche sparse in tutto l'album, comunque.

Dal terzo suggerirei Innervision, dal quarto non mi azzardo neanche a tirar fuori titoli (ma Radio/Video la canto in duetto con un mio amico e ci esce benissimo [:D]), e dal quinto ho già suggerito Lonely Day (bella anche Holy Mountains). Altre non sarebbero apprezzate [;)]

Tankian ha fatto anche pezzi suoi, anche quelli molto belli. Ma tant'è... non sono i Genesis. A me, ad ogni modo, piacciono. E non stiamo comunque parlando di Gigi D'Alessio [;)]
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Re: System of a Down

Postby Thomas Eiselberg » 29 Jun 2014, 13:51

Non li conosco molto bene, anzi conosco soltanto un album, Toxicity, che devo dire non trovavo affatto male.
In generale non sono un fan del Nu Metal, non perche' non amo le sonorita' dure o quel tipo di look (come e' noto adoro i Maiden, gli Helloween, gli Judas Priest, i Manowar ecc.) ma perche' non vado pazzo per l'hip pop e i generi con il quale viene fuso il metal da quei gruppi (Korn, Limp Biskit).

Certo magari abituati a parlare di musica di 40 anni fa questi ci sembrano dei novellini o dei gruppi che piacciono ai giovani d' oggi poi si scopre che questi hanno 20 anni di carriera sul groppone. Giorni fa ho sentito alla radio che i "veterani" Blink 182 hanno alle spalle 22 anni di carriera e mi sono sentito immediatamente vecchio [:(]

Concordo quindi con Salma quando dice che la musica commerciale, di moda, per ragazzini non sia rappresentata certo dai SOAD (e' molto probabile che venga ascoltata dai trentenni), ma dal Justin Bieber di turno.

La figlia di mia cugina:

- Che stai ascoltando?
- Gli Helloween
- Ma questi ancora usano le chitarre, sono cose che si usavano anni fa
[:D] [V]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

E' buona cosa leggere sempre leFAQ
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Re: System of a Down

Postby pino lettieri » 01 Jul 2014, 15:11

Ciao a tutti.
Quando si "argomenta", si utilizzano moltissimi elementi, esempi, dettagli, considerazioni; e se ne escludono altri per affinare l'analisi e completare avvantaggiandosene, l'argomentazione così come noi vogliamo che giunga a chi ci ascolta. ( " se non consideriamo il look...se non consideriamo il sound,... se non consideriamo questo ...se non consideriamo quello.... " ) [:)] [:)] [:)] [:)]
Se volessi argomentare su qualcosa che mi aggradi, ne considero gli aspetti compiacenti, e poi li colloco come meglio posso al fine di tentare di convincerti che la cosa merita una tua comprensibile approvazione ( " ...consideriamo l'aspetto del messaggio.... la protesta...l'impegno sociale...") Allora considero qualsiasi aspetto; quello tecnico, quello artistico, morale, i vestiti, eccetera Questo è normale ed è accettabilissimo, niente da eccepire. "Ci" chiamano FANS. Ma la musica? [:0] [:0] [:0] [:0] [:0] [:0] [:0]

Negli anni 70, la musica era certamente un fatto industriale, più che meramente commerciale (nell'accezione che gli attribuiamo oggi, intendo): ma è assodato, che la componente artistica fosse di livello [;)] .
C'era un'industria, e c'erano Artisti; una convergenza di qualità e di esperienze che spesso generava capolavori, Album che sarebbero diventati in seguito pilastri su cui appoggiare l'architettura della nostra discriminante musicale. (Ovvio che si stampasse anche robaccia, ma il rapporto tra qualità e cazzate, era favorevolmente orientato alla prima, dai). L'anamnesi della Musica degli anni 70, si concretizza a mio avviso partendo da alcuni assunti: qualità, onestà, capacità. L'entusiasmo il desiderio profondo di "fare" Musica, la potenza di alcuni riff, strofe, ambientazioni sonore (consideriamo anche l'epoca...) IMHO non è confrontabile con niente di ciò che viene prodotto "oggi" in ambito rock , e sottolineo oggi, proposto da "quelli di oggi"; ovviamente non lo è per questioni oggettive (la diversità degli stili) e le enormi differenze circostanziali legate alla capacità di diffusione offerta da Internet e conseguentemente all'apporto commerciale. Se consideriamo la facilità con cui oggi viene diffusa e divulgata la musica, i risultati ottenuti dalle Band degli Anni 70 in proporzione farebbero impallidire tutto ciò che accade oggi... Pensa solo se i "vecchi" avessero avuto la potenza divoulgativa di You tube! Certo, questo meraviglioso modo di diffondere musica,ha generato la necessità di emergere anche in virtù di altre motivazioni, portandosi dietro la componente più meramente commerciale dovuta al fatto che "se non stupisci, non esisti":
Es: gli " OK go" per capirci (senza criticarli assolutamente, sia chiaro, li apprezzo per la complessità meccanica e tecnica dei lovo video, ma non mi ricordo un solo ritornello... eppure fanno decine di milioni di views sul tubo.
Ma desidero essere chiaro: NON critico i System a prescindere. A me non piacciono; mi piacevano i primi Limp Bizkit e i primi Linkin Park.

La mia contestabile opinione è posta solo sul piano del limite ULTIMAMENTE ampiamente superato del concetto di look; look che in alcuni casi si sostituisce alla musica che a sua volta soccombe a improbabili tecnicismi, che esaspera atteggiamenti violenti giustificati a volte con e dal ( famoso ) "messaggio" che ritorna spessisimo durante queste deliziose discussioni.
Cioè "mandare" un messaggio di protesta assumendo come veicolo di diffusione atteggiamenti violenti, linguacce, canottiere strappate, catene al collo, occhi neri...
Certo, come dicevo, PERSONALMENTE non mi srtabiliano: negli anni 90, da Maurizio Costanzo se ne vedevano di più estremi, ergo, questi" non inventano nulla e paradossalmente esteticamente potrebbero addirittura essere vecchi, pensa un po'. Il brano che ho citato (Chop suey) lo definirei tecnicamente geniale come lo è " Who dunnit" così come lo fu il mitico "Da da da" (musica?) [&:-S] .
Può (ovviamente) piacere o no. A me non piace, e (per me) ha l'aggravante del portarsi dietro atteggiamenti troppo inutilmente violenti. Il testo contesta e tratta la morte e induce a nascondersi (dietro al trucco per non far vedere le cicatrici) ma poi urla "svegliati!" . Banalotto, no?
Boh. MA questa è un'altra disamina legata alla "funzione" tecnica del testo nelle canzoni anglosassoni che spesso(?) NON usano la poesia ma usano parole metricamente compatibili ripetute (I FEEL GOOD, una per tutte...)
In ogni caso, "dove c'è gusto, no ci si smena..." ( Cit. mia Nonna Filomena...) [^]

Dal mero punto di vista musicale, in vent'anni SOAD hanno fatto 5 album e alcuni singoli, e hanno anche venduto oltre trentamilioni di dischi, pressochè in America. (Wikipedia)
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Re: System of a Down

Postby aorlansky60 » 02 Jul 2014, 08:33

non so che ci faccio qui [:D] in un topic dedicato ai System of a Down che manco conosco,
ma -come al solito- le riflessioni di Pino sono acute e stimolanti; per es. :



"Negli anni 70, la musica era certamente un fatto industriale, più che meramente commerciale (nell'accezione che gli attribuiamo oggi, intendo): ma è assodato, che la componente artistica fosse di livello.
C'era un'industria, e c'erano Artisti; una convergenza di qualità e di esperienze che spesso generava capolavori, Album che sarebbero diventati in seguito pilastri su cui appoggiare l'architettura della nostra discriminante musicale.
Ovvio che si stampasse anche robaccia, ma il rapporto tra qualità e cazzate, era favorevolmente orientato alla prima...
"


Sono d'accordissimo con queste parole, non potrei non esserlo perchè oltre al pensiero di Pino è la storia musicale che lo ha dimostrato nei fatti.

E' inutile rigirarsela, il fenomeno della musica rock oltre a possedere il suo indubbio connotato commerciale (mi vien da ridere a pensare agli anni 70 in italia, quando i cosiddetti impegnati pretendevano la musica "gratis" ai concerti facendoli regolarmente saltare per proteste, fino a far decidere le rock bands straniere di disertare il ns paese per 5 anni almeno) aveva il suo target verso un pubblico ben preciso, quello giovanile che dalla fine degli anni 50 ha praticamente costituito da propellente (acquistando a valanga dischi, fanzines e altri prodotti correlati) al mercato discografico facendolo nascere ed espandere come fenomeno mai conosciuto prima, miti compresi (Elvis, Beatles, e tutto il seguito)

così come non posso che essere d'accordo con Pino circa il fatto che negli anni 70 non fosse solo l'ORO in campo rock ad essere pubblicato ma anche stagnola e zirconi, ma come ha detto Pino c'era un rapporto tale tra i due versanti da accontentare tutti; nel corso del tempo arrivando ai giorni nostri, il rapporto è gradualmente scemato facendo scomparire molta qualità e facendo emergere molto, molto trash : questo però è il mio punto di vista da 50enne nato col rock anni 70 che potrebbe essere obiettato da un teen-ager attuale che afferma che per lui il trash è quello degli anni 60 e 70 in cui non si ritrova, riconoscendosi solo nelle proposte musicali attuali come per es. questi System...

E allora, quando guardo al fenomeno attuale dei "one direction" e alle loro proposte che ai miei occhi è cosa poco più che sciocca e puerile, la mia mente torna indietro a 50anni fà quando esplose la Beatlemania e mi rispondo che in fondo, nella società occidentale, ogni generazione si crea i propri gusti e i propri miti; da parte del pubblico anche inconsapevolmente per alimentare il business che ci gira inevitabilmente dietro... niente di nuovo sotto la luce del sole.



"L'anamnesi della Musica degli anni 70, si concretizza a mio avviso partendo da alcuni assunti: qualità, onestà, capacità."

anche qui hai detto bene : qualità e onestà. E idee. E tecnica.

Negli anni 70 non esisteva MTV progenitrice di tutte quelle emittenti nate poi come funghi che hanno trasmigrato, in campo rock, il fattore "SUONO" al fattore "immagine" agli occhi del pubblico... e ho detto tutto.

50 anni fà uno che decideva di mettersi in campo musicale come professionista doveva contare prima di tutto sulla sua originalità di idee e sulle proprie capacità tecniche (è pur vero che dal '72 inizò a brillare la stella di Ziggy stardust/David Bowie tra i primi a portare il lato visuale nel rock, ma Bowie possedeva anche e soprattutto idee musicali! prima di esibire quel lato glam), invece dagli anni 80 in poi, molti che avrebbero dovuto fare gli imbianchini o i fattorini per guadagnarsi da vivere si sono ritrovati una carriera musicale costruita e cucita appositamente su di loro da furbi managers grazie solo al loro fortunato lato "visuale" (in fondo che t'importa? basta che fai vedere il tuo bel faccino che al resto ci pensa il playback e la band di supporto per farci guadagnare un sacco di soldi!...) ...quanti ne ho visti e sentiti di gente simile... [:-j]




"L'entusiasmo il desiderio profondo di "fare" Musica, la potenza di alcuni riff, strofe, ambientazioni sonore (consideriamo anche l'epoca...) IMHO non è confrontabile con niente di ciò che viene prodotto "oggi" in ambito rock , e sottolineo oggi, proposto da "quelli di oggi"; ovviamente non lo è per questioni oggettive (la diversità degli stili) e le enormi differenze circostanziali legate alla capacità di diffusione offerta da Internet e conseguentemente all'apporto commerciale."


sono convinto -e lo rimarrò sempre- che a far "sedere" mentalmente nei compositori la pratica per lo sviluppo di idee da convergere nella buona musica sia stato il progresso tecnologico degli strumenti; un esempio classico lo abbiamo proprio "in casa" pensando alla band a noi cara : negli anni 70 Banks e Collins erano più che impegnati a far emergere il proprio lato compositivo(Banks) e tecnico(Collins); con l'alba degli anni 80 e conseguente arrivo di nuove diavolerie elettroniche messe a disposizione (penso in particolare alle famigerate Simmons elettroniche e a tutti quei nuovi tipi di tastiere e campionatori) il mio dubbio è che questi due si siano proprio "seduti e adagiati" impigrendosi anche per questo, non solo per andare incontro a nuovi gusti di mercato... del resto, la differenza tra le mirabili esplosioni pirotecniche messe in mostra da Collins nei BRAND X fanno impallidire le sciatte e ripetitive dimostrazioni di solo professionismo dei Genesis anni 80...
Ho ancora in mente un film documentario visto una dozzina di anni fà (una specie di "incontro" tra Phil Collins e pubblico invitato per l'occasione) in cui il batterista illustra la nascita del suo primo fortunato Lp da solista (quello pubblicato nel 81), dimostrando al pubblico presente la facilità di composizione grazie all'uso di uno di questi nuovi dispositivi -una tastiera, figurarsi per uno come lui nato percussionista- messo lì per l'occasione...




"Se consideriamo la facilità con cui oggi viene diffusa e divulgata la musica, i risultati ottenuti dalle Band degli Anni 70 in proporzione farebbero impallidire tutto ciò che accade oggi... Pensa solo se i "vecchi" avessero avuto la potenza divoulgativa di You tube!"


uhhh, non sono particolarmente d'accordo su questo, proprio per quello che affermavo prima : i compositori e musicisti rock anni 70 avrebbero corso il rischio di impigrirsi proprio per eccessiva possibilità tecniche messe loro a disposizione.
Faccio un altro esempio, quello di G.Harrison che con l'intenzione di arricchire una canzone di Lennon (I'm only sleeping, ndr) usò 8 ore di duro lavoro in studio di reg. per riprodurre un suono -"quel suono" che aveva in mente- che nessuna chitarra elettrica o altro strumento era in grado di poter fare nel '66; già negli anni 80, "quel suono" poteva essere tirato fuori in pochi minuti da un campionatore... il dubbio è che G.Harrison non avrebbe potuto essere stimolato nella ricerca di quell'obiettivo senza che il suo cervello si fosse messo in opera per trovare "quel suono" così faticosamente, con i pochi mezzi che aveva a disposizione quando lo fece...

Ma tu parlavi anche di veicolazione della propria musica attraverso i moderni mezzi odierni, "youtube" su tutti :

per quello che ne sò, certe rock bands si erano costruite una reputazione tale (per originalità, potenza, tecnica e coesione) da poter fare tranquillamente a meno di youtube o simili ;
penso in particoalre ai LED ZEPPELIN : ogni loro tourneè annunciata durante gli anni 70 raccoglieva puntualmente il "tutto esaurito", ed era un tutto esaurito da 50/60.000 spettatori ogni volta...

"Certo, questo meraviglioso modo di diffondere musica ha generato la necessità di emergere anche in virtù di altre motivazioni, portandosi dietro la componente più meramente commerciale dovuta al fatto che "se non stupisci, non esisti"...

beh, è certo che molta acqua sotto i ponti è trascorsa nel frattempo... un altro dubbio che ho in merito è che ormai, giunti nel 3zo millenio (dopo tutto quello che è stato sperimentato e realizzato in campo rock negli ultimi 50anni prendendo in esame l'esplosione del fenomeno da metà anni 50 con l'avvento del rock'n'roll in USA, Elvis e Chuck Berry in testa, passando per Beatles, Rolling Stones, Dylan e proseguendo per tutte le sue infinite diramazioni successive), ci sia rimasto veramente poco o nulla che non sia già stato espresso... da qui la difficoltà, per un musicista attuale che si voglia esprimere in campo strettamente rock, di riuscire ad essere veramente originale in modo tale da distaccarsi dalla media... da qui i modelli fatti per "stupire" che molte volte sfociano nel ridicolo... fermo restando che anche un "deja-vu" proposto con tecnica, stile e buon gusto rimarrà sempre piacevole da ascoltare e quindi ben accolto da chi ascolta.
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Re: System of a Down

Postby pino lettieri » 02 Jul 2014, 09:56

[8:-x] applausi.
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Re: System of a Down

Postby aorlansky60 » 02 Jul 2014, 12:26

Apprezzamenti che contraccambio nei tuoi confronti caro Pino; [8D]

sapendo dell'esperienza che hai maturato in campo professionale in vari decenni, so bene che le tue considerazioni in argomento musicale non sono cose "campate per aria" o azzardate (come purtroppo capita spesso di leggere da parte di sprovveduti che hanno preso possesso del web...) ma basate su solidi fondamenti, quindi per questo sempre degne della massima attenzione, al di là dei propri gusti soggettivi. [:)]
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Re: System of a Down

Postby pino lettieri » 02 Jul 2014, 14:21

[I8)] [I8)] [I8)] [I8)] [I8)] [I8)] [I8)] [I8)]
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