Pendragon - Men who climb mountains

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

Pendragon - Men who climb mountains

Postby Thomas Eiselberg » 03 Nov 2014, 21:04

Qualche settimana fa è uscito l'ultimo album di un gruppo che seguo da parecchi anni, i Pendragon. Non saranno una band per tutti i palati (la voce di Barrett non è certo tra le più belle del panorama musicale) ma sono pur sempre un gruppo che con costanza continua a produrre musica prog di buon livello. Strano ormai constatare come questi gruppi, all''epoca visti come cloni dei Genesis o dei Pink Floyd, destinati a sparire nell'arco di qualche anno, siano ormai arrivati praticamente a 30 anni di carriera.

Comunque questo ultimo lavoro lo trovo decisamente godibile, nulla per cui strapparsi i capelli, certo,ma è sicuramente pieno di ottime cose. Il precedente Passion virava un po' troppo verso il prog metal, qui invece tornano a sonorità più melodiche (bravo Barrett a mettere un po' da parte i riffoni e a tornare quel chitarrista di classe che si ispirava a Hackett e Latimer).

Pezzi migliori

In bardo https://www.youtube.com/watch?v=NVitXXu9NhM
Explorers of the infinite https://www.youtube.com/watch?v=0G9zxnqpYfY
Come home Jack https://www.youtube.com/watch?v=lWXUD3ILzn0


Qualcuno lo ha ascoltato? Che ne pensate? [:-I]
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby chvfrc » 03 Nov 2014, 22:48

ottimo spunto per andare a scoprire la discografia del gruppo, di cui conosco solo, ma molto bene, The Masquerade Overture. che trovo un buon album
consigli per gli ascolti oltre a quello del 3d?
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby highinfidelity » 04 Nov 2014, 08:55

La cosa che trovo piu' sorprendente di questi gruppi e' come si siano in seguito sempre tenuti aggiornati riguardo l'evoluzione dei musicisti che imitano (e continuano ad imitare). Per esempio il primo brano assomiglia moltissimo ad alcune cose che Steve Hackett sta facendo di recente. I successivi due per alcuni versi potrebbero essere stati presi da Dimensionaut dei Sound of Contact di Collins Jr.

Non capisco se e' l'evoluzione della strumentazione che porta verso direzioni simili (una somiglianza di arrangiamenti) o se continua attivamente l'opera di "ispirazione" a modelli superiori. Forse una miscela di entrambe le cose.

I brani postati comunque non sono male (il terzo e' quello che mi piace meno) e il cantante e' vero che non ha una voce strepitosa pero' se non altro ne e' conscio e non si avventura in territori per lui irraggiungibili... [;)]
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby paolo.cordella » 04 Nov 2014, 11:16

bel disco, l'ho preso e lo ascolto con piacere; decisamente migliore degli ultimi due, probabilmente il cambio di batterista (troppo metal, anche se simpaticissimo, il precedente) li ha fatti tornare un po' sui loro passi, rispolverando i caratteristici solo di chitarra molto melodici e atmosfere plumbee ma più "morbide", notevole il brano sugli zombie.
li seguo con affetto dal primo ep, Fly high fall far, e anche se ovviamente derivativi hanno sempre avuto come tutte le altre band della prima ora della rinascita del new-prog (IQ, Pallas, Twelfth Night) un tocco personale che li distingue come sonorità, imho, anche se a differenza degli altri citati dopo The Jewel sono stati praticamente una one-man band con collaboratori fissi, visto che Barrett scrive tutto e produce i dischi (un po' come Ian Anderson dei Tull, con tutte le differenze stilistiche e musicali del caso).
spero continuino ancora a lungo.
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby Thomas Eiselberg » 04 Nov 2014, 12:41

chvfrc wrote:ottimo spunto per andare a scoprire la discografia del gruppo, di cui conosco solo, ma molto bene, The Masquerade Overture. che trovo un buon album
consigli per gli ascolti oltre a quello del 3d?


Beh, del "nuovo corso" ti straconsiglio Pure, del 2008 che è simile come sonorità a questo ultimo album ma non ha davvero punti deboli (a differenza del successivo che ha troppe strizzate d'occhio al metal), per me uno dei migliori della loro discografia.
Believe (datato 2005) è molto più melodico e acustico, se ti piace un sound meno rock è ottimo, contiene delle parti di chitarra davvero bellissime ed emozionanti.
Tra gli album invece più "vecchiotti", il primo "The jewel" rimanda a sonorità simil-Genesis/Camel molto molto diverse da quelle attuali, mentre The world è in pratica una specie di Misplaced childhood dei Pendragon ed è uno dei miei preferiti in assoluto [:p] [:p]

Ti consiglio questi per cominciare, gli altri non sono brutti, almeno non tutti, ma sono un po' più derivativi (The Window of Life è troppo citazionista, a tratti ti sembra di sentire i Genesis o gli Yes, anche se è sempre un bel sentire), del tutto fuori posto (Kowtow che è un album new wave e non ha nessuna traccia di prog a parte un paio di pezzi) o pesantucci e a tratti noiosetti (Not of This World).



highinfidelity wrote:
Non capisco se e' l'evoluzione della strumentazione che porta verso direzioni simili (una somiglianza di arrangiamenti) o se continua attivamente l'opera di "ispirazione" a modelli superiori. Forse una miscela di entrambe le cose.

I brani postati comunque non sono male (il terzo e' quello che mi piace meno) e il cantante e' vero che non ha una voce strepitosa pero' se non altro ne e' conscio e non si avventura in territori per lui irraggiungibili... [;)]


Si, entrambe le cose.
Quanto alla voce, purtroppo bisogna ricordare il fatto che Barrett è il chitarrista, più che il cantante del gruppo, sono un po' le stesse considerazioni che bisogna fare con Steve. [;)]


paolo.cordella wrote:bel disco, l'ho preso e lo ascolto con piacere; decisamente migliore degli ultimi due, probabilmente il cambio di batterista (troppo metal, anche se simpaticissimo, il precedente) li ha fatti tornare un po' sui loro passi, rispolverando i caratteristici solo di chitarra molto melodici e atmosfere plumbee ma più "morbide", notevole il brano sugli zombie.
li seguo con affetto dal primo ep, Fly high fall far, e anche se ovviamente derivativi hanno sempre avuto come tutte le altre band della prima ora della rinascita del new-prog (IQ, Pallas, Twelfth Night) un tocco personale che li distingue come sonorità, imho, anche se a differenza degli altri citati dopo The Jewel sono stati praticamente una one-man band con collaboratori fissi, visto che Barrett scrive tutto e produce i dischi (un po' come Ian Anderson dei Tull, con tutte le differenze stilistiche e musicali del caso).
spero continuino ancora a lungo.


Concordo su tutto, sono contento che ti piacciano e che ti piaccia l'ultimo album [8:-x] [8:-x] [^] [:)]

Solo su una cosa non concordo, per me è vero che questo album è migliore del precedente ma è peggiore di quello prima ancora che trovo più compatto e molto più emozionante (ma sono gusti)
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby Dalex_61 » 06 Nov 2014, 08:53

Ho ricevuto anch'io il CD in versione Deluxe (2 CD, including una sessione acustica per intimi). Il disco è buono, IMHO, anche se effettivamente nel nuovo corso "Pure" sembra il più interessante, ha ben detto Thomas. Le chitarre distorte sono tornate sotto controllo e il nostro Nick non ha dimenticato come scrivere belle melodie e assolo sognanti. Insomma, sono d'accordo con Paolo Cordella: il passo avanti rispetto a "Passion" c'è stato e mi ha fatto piacere. Se a questo aggiungiamo che anche gli IQ con l'ultimo "Road of Bones" mi hanno stupito in positivo, be'... prog's not dead.
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby paolo.cordella » 06 Nov 2014, 10:21

beh, gli IQ, come i Pendragon (anch'io ho la versione 2 cd), sono una di quelle band che compro a scatola chiusa perchè so sempre che non mi deluderanno; Road of Bones (da prendere assolutamente in versione doppia) è un gran bel disco che non dice niente di nuovo ma che appaga davvero le orecchie; come dicevo nel mio precedente post, a queste band sono molto affezionato, le seguo praticamente dagli inizi della carriera, dai primi anni 80 (comperavo i loro dischi - per posta - da negozi come Contempo a Firenze, o me li ordinavo da Discoland qui a Venezia o da Sgt. Pepper a Mestre) e non mi hanno mai deluso, anche nelle fasi più critiche (Kowtow per i Pendragon, Nomzamo per gli IQ) perchè ci trovavo sempre - ripeto, nella loro evidente derivatività - un approccio personale e di autentica passione per il prog. nonostante la perdita (gravissima, imho) di un tastierista come Martin Orford, colonna portante della formazione e autore di uno splendido album solista (The old road), sono riusciti a continuare a ottimi livelli: una rassicurante certezza, sai sempre cosa trovi come in un ristorante tradizionale, ma hai sempre la sicurezza che ti propongano un ottimo piatto!
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby highinfidelity » 06 Nov 2014, 10:39

paolo.cordella wrote:da Discoland qui a Venezia o da Sgt. Pepper a Mestre

Mamma mia che nomi che mi hai ritirato fuori dal cappello a cilindro... Ah, la nostalgia... [8:-x] Quei viaggi settembrini in bicicletta, motonave e treno per raggiungere quelle "Mecche", con le ombre ormai lunghe... Fino a Padova ci si spingeva ogni tanto... [8:-x] Sigh sob, i bei tempi andati... [:.-(]
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby paolo.cordella » 06 Nov 2014, 11:31

non dirlo a me... ormai quei negozi non esistono più, a Venezia ormai vendono la solita paccottiglia per turisti mentre a Mestre credo che l'ultimo indirizzo di Sgt. Pepper in via Caneve (prima era in una laterale di via Cappuccina, via Premuda) sia attualmente sfitto [:.-(]
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby Thomas Eiselberg » 06 Nov 2014, 12:12

Non amo gli Iq, è cosa nota, ma anche io (come da topic su questo foum) ho molto apprezzato l'ultimo lavoro del gruppo che ho trovato davvero molto curato e godibile. Se quindi anche un gruppo che non mi ha mai dato grosse soddisfazioni se ne esce con un ottimo album, se i Pendragon continuano su questa strada, se i Marillion (tra alti e bassi) mi regalano album come l'ultimo, se i Big Big Train mantengono questi standard elevati, se i quasi sconosciuti Millenium ormai sfornano perle su perle.... direi anch'io che il prog non è morto [:D]
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby chvfrc » 10 Nov 2014, 16:49

thomas, se non sbaglio di Passion non mi hai detto nulla. y?
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby Thomas Eiselberg » 10 Nov 2014, 20:08

L'ho scritto in precedenza: degli album dell'ultimo corso Passion è quello che mi piace meno, non è una schifezza eh, è un album discreto, però diciamo che è un po' troppo "freddo" per gli standard del gruppo e soffre di troppe ripetizioni e troppe strizzatine d'occhio al metal.
Ci sono 2 ottimi pezzi: "Empathy" e "This Green And Pleasant Land" che pur con accenni metal sono sostanzialmente nello stile del gruppo (ottimi assoli, bei cambi di tempo...) e un più che discreto pezzo prog-metal, Skara Brae (nobilitato dagli ottimi assoli di Barrett). Il resto è un po' piatto e abbastanza moscio.

Tutt'altra cosa Pure che, saranno gli assoli più emozionanti, sarà il maggior spazio riservato alle tastiere, sarà la tematica concept molto cruda e evocativa, sarà che è molto più compatto come lavoro, preferisco di gran lunga.
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby 11mo Conte di Mar » 18 Nov 2014, 10:28

Per Chvfrc,

Se vuoi ridurre all' osso l'approccio ai Pendragon:

1) The World 1990
2) Masquerade overture (che hai già) 1996
3) Pure 2008

Sono probabilmente i 3 migliori lavori della band di Nick Barret e abbastanza rappresentativi della metamorfosi avvenuta all'interno di una carriera comunque decorosa, tra alti e bassi.
Se ti appassioni puoi passare a Window of life (1993), questo uscito adesso che comunque ha ottimi momenti e al massimo Believe.

Il resto, pre-1990 sono pessime produzioni e sound molto derivativo.
Not of this world (2001) e Passion (2011) risparmiateli, Kowtow idem.

Dopo la delusione Passion, su cui avevo molte aspettative anche dopo l'indurimento delle sonorità con Pure, dove salvo solo TGAPL e Skara Brae, temevo peggio dall'ultimo dove
invece i Pendragon si riapproriano del loro vecchio stile ma senza eccedere nell' autocitazione. Buone idee diffuse qua e là.

Gli IQ invece hanno sfornato un capolavoro che attendevo dai tempi di Ever o Subterranea.
Disco dell'anno, per me.
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby chvfrc » 18 Nov 2014, 10:50

aggiornamento.
ho ascoltato una decina di volte Pure. MOLTO bello!
bei suoni, belle melodie.
soprattutto, mancano alla grande quegli special tipici dei Pendragon banalotti e del tutto incongruenti col resto del pezzo.
Mi viene da dire, inoltre, che per fortuna Steven Wilson ha fatto scuola anche con i veterani... [;)]

ho ascoltato a volo d'uccello anche tutto il resto. e confermo i vostri giudizi. bei dischi ma niente che spicchi.
Effettivamente Masquerade è un gradino sopra e Pure è molto vicino, pur essendo abbastanza diverso
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby 11mo Conte di Mar » 18 Nov 2014, 12:06

Dai un' altra occasione a The World.
Derivativo, certo, ma se la merita.
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby chvfrc » 18 Nov 2014, 12:30

beh, a pare pure, il resto è stato a malapena toccato... va ripreso con calma
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby Thomas Eiselberg » 18 Nov 2014, 14:00

Sostanzialmente sono d'accordo col Conte (però The Jewel a mio avviso è un gioiellino che non va sottovalutato), anche se da fan tendo a farmi piacere anche le cose meno riuscite [:D]

Ora buttati su The world, superata la sensazione di derivatività iniziale è un album che affascina ed emoziona [:)]
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby paolo.cordella » 18 Nov 2014, 14:53

a mio parere, The Jewel è il più bel disco dei Pendragon (quando erano una band e non come ora una one-man-band) e Alaska forse il pezzo più bello scritto da loro, derivativo o no, ma forse anche meno derivativo dei dischi più recenti, comunque meritevoli di acquisto (ricordiamoci che di queste band, se vogliamo continuare a sentirle, bisogna comperare i dischi, visto l'assottigliarsi delle vendite - Barrett a questo proposito aveva fatto un appello sul sito - perchè continuare a produrre musica e registrarla costa)
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby chvfrc » 18 Nov 2014, 15:04

oppure fai come fanno tutti, da qualche anno a questa parte. usi i dischi per promuoverti e vai a suonare in giro per guadagnarci... cosa che schifo non fa ai fans...
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby paolo.cordella » 19 Nov 2014, 12:50

secondo me, per queste band non è così semplice, per mille motivi.
con più tempo potrei provare a spiegarli, ma ci vorrebbe un thread apposito, probabilmente.
di sicuro la musica non può e non ha mai potuto essere gratis e internet se da un lato è un grossissimo incentivo alla sua diffusione dall'altro sta dimostrando di essere anche la sua condanna a morte.
sempre IMHO
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby Thomas Eiselberg » 19 Nov 2014, 13:12

paolo.cordella wrote: Alaska


[:p] [:p] [:p] [:p] [:p] [^] [^] [8:-x] [8:-x]

Meravigliosa.


Comunque i Pendragon purtroppo non possono fare come ad esempio Hackett (usare gli album come "promozione" per gli spettacoli dal vivo), hanno un seguito troppo ridotto, la fan base è di pochi affezionatissimi appassionati, non possono contare su ascoltatori che li seguono magari distrattamente
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Re: Pendragon - Men who climb mountains

Postby chvfrc » 19 Nov 2014, 14:10

secondo me, guadagnano di più suonando in giro che non vendendo dischi...
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