Dato che da oggi sono finalmente iniziate le mie ferie 2006 (era ora, finalmente, non ne potevo più di lavorare!) mi sono messo a sfrucugliare tra i miei tentativi "artistici" degli ultimi anni.
E così mi sono riascoltato "The Wave".
Breve spiegazione: nel 2000 la mia vita ebbe una brusca svolta, cambiai lavoro, mi dovetti trasferire in un altra città dove non conoscevo nessuno e praticamente persi quasi tutte le amicizie che avevo fino a quel momento.
Fu un momentaccio, insomma.
E così, sistemato nella mia nuova e desolante realtà, mi misi a pasticciare con il software Notation della Magix e con una versione mini di CUBASE.
In casa non avevo tastiere MIDI, ma solo la tastiera del pc ed il mouse.
Inizai perciò la folle opera di scrivere TUTTE le tracce musicali dei brani che volevo comporre utilizzando solo il mouse e la funzione pentagramma di Cubase e Notation.
Ora, io so scrivere e leggere pochissimo la musica, per cui mi ritrovai impegnato in un lavoro massacrante, fatto di tentativi e correzioni continue, cercando di far suonare al computer ciò che avevo in mente.
Se avessi avuto una tastierina midi sarebbe stato tutto molto più semplice, perchè avrei potuto suonare le varie parti registrandole nel frattempo .. ma ormai avevno iniziato così ed era diventata una sfida: decisi che avrei portato a termine il lavoro in quel modo.
L'unico ausilio "suonatorio" che avevo era rappresentato da una chitarra acustica, con la quale provavo le idee, studiavo gli arrangiamenti e cercavo note ed accordi "giusti".
Insomma, nel giro di 2/3 mesi alla fine composi 8 brani e li registrai con il nome d'arte originalissimo di "MG Project" tutti in questo modo massacrante; tutti a parte uno, nel quale la traccia base era costituita da una serie di arpeggi di chitarra acustica.
Tutto il resto (sintetizzatori, percussioni, batteria, basso, mandolini, campane tubolari, ecc.. ecc.) era stato scritto a colpi di mouse sul pentagramma. Unica eccezione la mia voce (orrenda - ributtante [xx(]), che per fortuna si limita a fare solo qualche vocalizzo annegato nel riverbero e a canticchiare minuscole parti.
Per il resto i brani erano praticamente tutti strumentali.
Tra questi brani, nei quali ho tentato di fare esperimenti di orchestrazione e arrangiamento, ce n'è uno che è venuto fuori come se fosse un omaggio a Mike Oldfield.
Si tratta di "The Wave", un brano di quasi 10 minuti composto nello stile (o quasi) dell'Oldfield "di mezzo" (quello di QE2).
Nel finale, a tutti gli strumenti che suonano la melodia conclusiva, si aggiungono - nella miglior tradizione oldfieldiana . anche le campane tubolari [:D]
Quasto brano cercava di rappresentare il mio stato d'animo di quel periodo, quando "un'ondata" improvvisa mi travolse rischiando di farmi annegare ... ma siccome ero (e sono) un inguaribile ottimista, nel finale il tutto prende una piega più solare, con una melodia che apre al futuro in senso positivo (almeno spero che sia questa l'idea che trasmette).
Lo strambo assolo di marimba a circa a 3/4 del brano è stato ottenuto trascinando il mouse a caso sul pentagramma, e poi cancellando qua e là le note che quadravano meno [:D]
Se qualcuno avesse voglia di ascoltare questo esperimento-omaggio (che forse dovrei spedire ad Oldfield [:D] .. [:-I] no meglio di no, se no mi cita in giudizio per plagio [:-D] ) può scaricare l'MP3 da questo link
http://s8.quicksharing.com/v/9461643/MG ... 7.mp3.html
Buon ascolto.
Duke59