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Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 11 Mar 2016, 21:36
by Duke59
Sin da ragazzo è stato un mio grande idolo.
[:.-(] [:.-(] [:.-(]
PIaccia o meno il suo uso dell'organo e il suo contributo all'invenzione del synth insieme a Robert Moog ha rivoluzionato il mondo della musica Rock ... e non solo.

Anche un ricordo per George Martin, il quinto Beatle, scomparso pochi giorni fa.

Uno ad uno i rivoluzionatori della musica rock se ne stanno andando. E' inevitabile ma rattrista parecchio.

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 11 Mar 2016, 22:10
by Duke59
Un brano straordinario dei NICE. Per me Emerson era ed è questo: il pianoforte suonato con tecnica E sentimento. [:.-(]

"Hang on to a dream"

https://youtu.be/7RSRoM_fc9I

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 12 Mar 2016, 00:41
by Thomas Eiselberg
Bruttissima notizia, questo 2016 si sta portando via tantissimi eroi di un'epoca musicale che non tornera' piu'. Spiace ancor di piu' se davvero le modalita' della sua morte sono quelle che trapelano in queste ore [:.-(] [:.-(]

Non e' un mistero il fatto che non ho mai sopportato gli Elp e che per me rappresentino proprio cio' che nel prog non ho mai amato, detto questo e' davvero impossibile negare il valore di un musicista come lui e la sua importanza storica. Il primo album omonimo lo riascolto sempre con piacere.

R.i.p.

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 12 Mar 2016, 09:19
by Duke59
MI sembra che da tempo lo avesse colpito una malattia degenerativa e che - nel contempo - stesse avendo sempre maggiori difficoltà a suonare.
Aveva rischiato la morte già alcuni anni fa quando venne ricoverato d'urgenza per un intervento che arrivò appena in tempo.

Ho un'amica che lo ha conosciuto e che ha frequentato il suo entourage per un certo tempo. Lei mi racconta di aver scoperto con grande sorpresa che Emerson era la persona più timida e buona e persino sprovveduta che si possa immaginare (difficile crederlo giudicando da come fosse istrionico sul palco, ma sappiamo che spesso chi è timido nella vita poi sul palco si scatena).

MI racconta questa amica che è rimasta per anni in contato con Tony Ortiz, grande amico di Emerson, che spesso KE si è fidato delle persone sbagliate e la sua carriera ne ha risentito, potenzialmente avrebbe potuto fare molto di più, anche al di fuori di ELP.

Piaccia o non piaccia (per me Tarkus - il brano omonimo - resta un capolavoro inarrivabile) il suo modo di suonare le tastiere ha tracciato un solco nuovo e la sua musica ora passa alle generazioni future

https://youtu.be/1e0rw7PGv7A

https://youtu.be/ima-UijF3MY

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 12 Mar 2016, 09:28
by MKFloyd
Ero a cena e il mio "pusher" di bootlegs vhs degli ELP, un mio carissimo amico, mi scrive che "Keith è morto" .... [:0] [:0] gli ho telefonato all'istante, certe cose non si possono dire con una semplice chat e siamo stati mezz'ora al telefono... una grande perdita per tutti, da amatori e fans del gruppo la notizia ci ha distrutto. Ieri sera dovevo andare a vedere inoltre il suo collega Carl Palmer che suonava a Papozze, il quale non si è rifiutato di suonare e, anzi, ha dato il meglio di sé, ricordando inoltre il compagno suonando la loro versione strumentale di Pictures at an Exhibition.
Annata veramente letale per i pilastri della musica [:-j]

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 12 Mar 2016, 10:10
by Joes
RIP MAESTRO [:.-(]

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 12 Mar 2016, 12:47
by paolo.cordella
non ho parole.
piango.

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 12 Mar 2016, 22:40
by Duke59
Solo due mesi fa Keith Emerson sul suo sito commemorava David Bowie, e un mese prima Lemmy ...

[:.-(]

http://www.keithemerson.com/#TributeToBowie

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 13 Mar 2016, 10:17
by intermediario
[:(] [:(] [:(] [:.-(]

Senza parole

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 13 Mar 2016, 14:10
by Thomas Eiselberg

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 13 Mar 2016, 19:21
by Duke59
Il bellissimo ricordo postato da Vittorio Nocenzi su Facebook [:.-(] :
(lo copio qui sotto per chi non avesse acount Facebook)
https://www.facebook.com/vittorionocenzi/?fref=photo

L’ho saputo ieri, e non riuscivo a crederci, penso come la maggior parte delle persone che hanno amato quest’artista speciale. Keith era un uomo gentile, sorridente, ironico, l’opposto dell’icona della rock star, e io questo posso dirlo con certezza avendo avuto la fortuna di frequentarlo in un periodo della mia vita, quando cioè con il Banco eravamo a Londra a registrare il nostro primo album per la loro etichetta, la Manticore.

Indelebile è il ricordo della grande suonata a quattro mani che ci facemmo sul suo organo bianco Yamaha, nel teatro dove ELP facevano abitualmente le loro prove. Fu il suo modo di accogliermi nella sua sala prove, da musicista a musicista, mettendomi subito a mio agio nel modo più semplice e diretto che solo i grandi sanno avere. Non lo dimenticherò mai, seduti uno affianco all’altro sulla panca sopra la pedaliera dell’organo: davanti a noi le tre tastiere dello Yamaha e in alto un mini-tastierino aggiuntivo, collegato direttamente ad un synt dotato di glide, con il quale potevi eseguire il tuo assolo mentre l’altra mano si muoveva su un’altra delle tastiere per eseguire gli accordi. Era un organo pazzesco, con collegati ai pedali altri synt: per me era una gioia piena di forza e le idee si incrociavano velocissime l’una con l’altra e, in tutto questo, avevo seduto al mio fianco Keith: una sensazione parecchio vicina, credo, alla felicità.

Ne parlo oggi ancora con lo stesso entusiasmo che provai tanti anni fa (erano i primi anni ’70) ed è la prova di cosa rappresentò per me, appena arrivato a Londra per registrare il primo album in inglese del Banco e ritrovarmi a suonare, seduto uno al fianco all’altro, con Keith Emerson. E suonammo a lungo, con trasporto, come se non avessimo fatto nient’altro prima di allora, un’intesa naturale come solo la musica ti sa regalare. Questo era l’uomo che stava dietro la rockstar, lo stesso uomo che arrivò, insieme a Greg Lake, a mezzanotte di qualche giorno dopo, in sala di registrazione, quando la stanchezza cominciava a tagliarti le gambe. Ecco, con un grande sorriso, Keith che tira fuori un vassoio di roast beef e lo poggia sul mixer! E mi dice: adesso mixiamo questo. Fu il segnale per un momento di relax, ma soprattutto per sentire la vicinanza umana di ELP, mentre stavamo registrando in studio. Dal mio punto di vista non occorrono episodi più importanti per dire quanto io lo abbia sentito sempre vicino come persona.

Se parlassi di Emerson come artista, mi aggiungerei a migliaia di persone, ad altri musicisti, ad altri fan di ELP e così via. Però, a proposito di Keith come musicista, una cosa dopo tanti anni voglio dirla: ho sempre ammirato Emerson per la classe del suo fraseggio improvvisativo, mai banale e mai al servizio del virtuosismo stucchevole che altri strumentisti sfoderano per stupire l’ascoltatore. Il suo virtuosismo, la sua tecnica, sono stati (come secondo me DEVE essere) sempre al servizio dei contenuti musicali di quello che scriveva ed eseguiva e solo poi, ma come quasi un incidente inevitabile di percorso, al servizio della spettacolarità che stupisce gli ascoltatori meno preparati musicalmente.

Alcuni passaggi della sua musica dovranno essere studiati dai giovani tastieristi e pianisti ancora per tanto tempo, per capirne la profondità e l’originalità, lontana anni luce dal virtuosismo sciocco ed inutile. Inoltre l’aver ascoltato ed amato spesso gli stessi musicisti classici me lo ha fatto sentire sempre particolarmente vicino. Come non citare il suo amore per la musica di Bartok o quella di Aaron Copland? Per cui il pensiero che Keith ora non ci sia più, mi risulta particolarmente doloroso. E’ con profondo affetto che desidero abbracciare quindi anche Greg Lake e Carl Palmer, oltre, ovviamente, i suoi famigliari.
Queste sono le magie della musica, che ti fanno amare e sentire fratello di sangue chi ama le stesse immagini impalpabili dell’anima, che ti regala un ascolto profondo e partecipato. Caro Keith, non smetterai mai di suonare ancora per tutti quelli che ti hanno amato.
Vittorio N.

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 14 Mar 2016, 14:44
by highinfidelity
Ecco veramente la notizia che non ti aspetti. Come ricordava Marco Garavelli venerdi' in collegamento telefonico con Mox Cristadoro: mentre noi la sera prima ce la ridevamo in diretta a Radio Lombardia passando i Genesis a tutto spiano, nelle stesse ore Keith Emerson - cosi' almeno si dice - si toglieva la vita, addirittura (sembra) sparandosi alla testa (vero? non vero?). [:.-(]

Non riesco a darmi ragione di questa sua fine cosi' tragica, considerato che il mondo letteralmente brulica di persone che ben volentieri gli avrebbero tenuto compagnia, sarebbero passati a trovarlo, l'avrebbero rallegrato e fatto divertire. E non parlo solo di fan piu' o meno esaltati, ma di musicisti, attori, artisti del suo rango. Mi consolo pensando che purtroppo queste decisioni dipendono solo in minima parte dal nostro io cosciente; piu' spesso ci si trova con la sensazione d'essere senza fiato e senza via d'uscita, senza che gli altri possano fare alcunche'.

Come sempre in queste occasioni, dal mio piccolissimo canto sto ricordando Emerson riascoltando tutto quanto ho della sua discografia. E tutto, molto stranamente per un musicista che e' stato cosi' celebre e cosi' osannato, da' il senso dell'incompiuto: i Nice sciolti senza ragione e proprio sul piu' bello, poi il fuoco artificiale degli ELP che ha lasciato una manciata di dischi con belle cose ma anche tutti imbottiti di filler e brani assurdi, parcheggiati infine su un binario morto proprio quando sembrava che avessero preso una direzione precisa... Mistero, per me. Ma forse e' tipico di noi che amiamo i dischi "squadrati" dei Genesis, "con capo e coda", capire solo in minima parte la musica improvvisativa e di genio e sregolatezza dei Nice / ELP.

Addio Keith. Si spegne per sempre con te anche il sogno di rivedere assieme i Nice, o Emerson, Lake e Plamer. [:.-(]

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 15 Mar 2016, 20:53
by Salmacis
Ho appreso la notizia ma non ho potuto collegarmi prima e me ne rammarico... Una perdita devastante per il panorama musicale... RIP Keith [:.-(] [:.-(] [:.-(]

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 15 Mar 2016, 23:03
by Duke59
Keith Emerson insieme a Robert Moog, con cui collaborò al perfezionamento dell'omonimo e ormai famosissimo strumento musicale elettronico

Image

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 16 Mar 2016, 00:14
by Duke59
Il ricordo di Peter Gabriel

http://petergabriel.com/news/keith-emerson-rip/

The music world suffered yet another loss last week with the very sad suicide of Keith Emerson.

Tony Banks and I were both big fans of Keith’s first successful group, The Nice. It was sometimes a four piece with Davey O’List, Lee Jackson on bass and Ian Hague on drums. With ‘Rondo’ and ‘America’ and Keith’s theatrics, it was without doubt one of the most exciting live groups in the UK. The group was initially produced and managed by Andrew Loog Oldham, but brought in sports journalist Tony Stratton Smith when they fell out with Oldham. It was because of The Nice that Genesis ended up with Tony Stratton Smith.

Many more people were aware of ELP (Emerson, Lake and Palmer), which played to much bigger audiences, but for me it was the intensity, excitement and musicality of The Nice’s music that was particularly inspiring. Not many people know that Jimmy Hendrix was so impressed that he asked to join the band, and I was always sad I never saw them play together.

Keith’s passion for good music, whether it was classical, jazz or rock, was in itself one of the things that led the progressive rock movement.

It is sad to say goodbye to him.

- pg

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 20 Mar 2016, 08:35
by Dalex_61
Che perdita...! La critica non l'ha mai risparmiato. Il suo pubblico, però, non si è fatto convincere.

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 20 Mar 2016, 09:45
by Duke59
Un bell'articolo che riassume l'importanza di Emerson per la musica.
Merita davvero la lettura

http://www.artistsandbands.org/ver2/articoli/biografie/7987-keith-emerson-ars-longa-vita-brevis

Re: Keith Emerson R.I.P.

PostPosted: 21 Mar 2016, 09:03
by highinfidelity
Bella letura, un articolo molto ben scritto. Per la quasi totalita' si tratta di cose che su questo forum son state dette da tempo, anche se magari in ordine sparso. Ad ogni modo fa piacere vederle ben riorganizzate in un articolo strutturato.

Certo e' stato un anno duro... Tra Squire ed Emerson sono scomparsi non solo due assi del rock progressivo, ma due musicisti che hanno gettato le fondamenta di un nuovo modo d'intendere il rispettivo strumento, e non solo nell'ambito del rock ma in tutti gli ambiti. Resta la consolazione che il rock progressivo ha ormai completato il transito (un po' difficoltoso all'inizio) verso l'iperuranio dei grandi generi classici. Ormai il rock progressivo e' come il jazz: venerato da moltidudini, rispettato da tutti, trattato con deferenza da chi non si sente in grado di capirlo. Non e' un fatto di poco conto. Davvero, sotto questo aspetto, per quanto la vita sia stata breve, l'arte e' stata e sara' lunga. [/:-|]