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Timoria

PostPosted: 25 Apr 2016, 11:46
by Duke59
A volte capita di sbagliare nel giudicare un artista o, come in questo caso, un gruppo.

Di abbagli indubbiamente ne ho presi ... tanto per citare quelli che mi vengono in mente per primi direi "Wish you were here" dei Floyd, che al primo ascolto mi parve una ciofeca di proporzioni galattiche ( [:0] ) tanto che mi spinsi fino al punto di liberarmi dell'album (poi riacquistato); oppure "In absentia" dei Porcupine Tree, di cui scrissi peste e corna, salvo poi rivalutarlo tantissimo solo qualche settimana dopo.

Ed ora è il turno dei Timoria.

La prima volta che sentìi Renga cantare fu a Sanremo del 2001 (o 2002, ora non ricordo) e lo classificai come cantante melodico italiano dotato di una voce notevole, ma niente di più. Una specie di Al Bano o Morandi di nuova generazione.

<PARENTESI> Forse troverete strano che un appassionato di Rock non sapesse nulla dell'esistenza dei Timoria, ma c'è una spiegazione: nel periodo 1993-2000 aderìi (purtroppo) ad uno dei cosiddetti "movimenti del potenziale umano" https://it.wikipedia.org/wiki/Movimenti_del_potenziale_umano con l'obiettivo di risolvere alcuni grossi problemi famigliari, per cui quel periodo per me è rimasto quasi equivalente ad un black out.
Di tutta questa storia potrei scrivere un libro, e non è detto che un giorno non lo farò, ma qui preferisco non entrare troppo nello specifico se non per dire che fu sicuramente l'errore più grosso commesso nella mia vita, da cui solo negli ultimi anni sono riuscito a riprendermi. In quell'arco di tempo quindi abbandonai tutto, musica inclusa (il che è paradossale perchè all'interno del movimento ebbi modo di conoscere anche alcuni musicisti pop, jazz e persino progressive piuttosto noti, ma il ruolo che avevo non mi permetteva di dedicare tempo ai miei interessi) e smisi di suonare e di comporre canzoni.</PARENTESI>

Ebbi poi modo nei primi anni 2000 di ascoltare super frettolosamente "Viaggio senza vento" dei Timoria (una cosa tipo 20 secondi per traccia, saltando da un brano all'altro) e ne ebbi una cattiva impressione, pensando erroneamente che i Timoria fossero stati il gruppo di Renga così come Nico e Gabbiani erano stati il gruppo di Nico!

Nell'equazione però mi mancava il fattore Pedrini, la mente dei Timoria, il Ian Anderson del gruppo.

Dopo che qui sul forum - in risposta alla mia affermazione di trovarli sopravvalutati - mi era stato fatto presente che i Timoria hanno rappresentato
un capitolo assai importante del rock italiano, sono andato a controllare per vedere se nel caso mi fossi sbagliato.

Ebbene ascoltando l'album "2020 Speedball" mi si è aperto un mondo.

Dopo aver sentito Renga cantare cose tipo "Speedball" o "Europa 3" che ci presentano da una parte chitarre quasi metal e dall'altra richiami floydiani

https://youtu.be/LvrUYIsCWFA


https://youtu.be/8c71MwVCCWs

devo dire che questo album è tra le cose più emozionanti che band italiana abbia mai prodotto.

Li trovo pari, se non addirittura superiori, ai migliori Litfiba (quelli di "17 re") e mi sto apprestando ad ascoltare anche gli altri due album che - a quanto leggo - dicono siano i migliori della band: "Viaggio senza vento" e "El Topo Grand Hotel".

Ho letto anche un po' della loro storia, dei litigi, della loro fine, e anche della sfiga che in seguito ha colpito Pedrini e Pellegrini.
Fortunatamente sono entrambi qui a potercela raccontare.

Se i gravissimi problemi di salute di Pedrini possono spiegare il suo cambio di direzione musicale, resta invece incomprensibile l'involuzione di Renga che da cantante degno di figurare tra le migliori voci rock a livello internazionale ha scelto di passare nella categoria dei Toto Cutugno, Al Bano e Morandi.

L'esuberante Pino Scotto sintetizza così questa scelta

https://youtu.be/B1oT_woZxX8

"Un talento buttato nel cesso"

Re: Timoria

PostPosted: 27 Apr 2016, 12:38
by highinfidelity
Non coerente bensì irragionevole e' colui il quale non rivede mai le proprie posizioni ed i propri giudizi. Si matura, si acquisiscono esperienze, s'affina il gusto... O semplicemente si trova finalmente il giusto tempo da dedicare ad una materia prima affrontata solo superficialmente! [;)]

Sono lieto che quei dischi ti siano piaciuti! Come forse avevo gia' accennato nel topic precedente, non arrivai ai Timoria "da solo", ma li ascoltai giocoforza nel momento in cui fui preso in un complesso che aveva alcuni loro pezzi in repertorio. Per coincidenza all'epoca erano all'apice della loro creativita', e infatti sebbene fossero un po' fuori dai canoni dei miei generi prediletti del periodo, ne apprezzai subito lo spessore e l'originalita'. Il tuo paragone coi Litfiba degli esordi secondo me e' congruo. Successivamente pero', cosi' come li avevo per caso incrociati, altrettanto distrattamente li persi di vista, per le solite ragioni di studio, soldi, lavoro, eccetera. Mi ripropongo comunque di approfittare di questa discussione per riascoltarli, forse la highinfidelita ha persino qualche disco che io non avevo. [;)]

Pino Scotto e' un personaggio "a tutto tondo"... L'estate scorsa ha suonato nientemente che a Lauriano (evento storico, di sicuro il massimo concerto mai tenuto in paese...) e ho avuto anche la possibilita' d'incontrarlo di persona, poiche' non solo a fine concerto non ha l'abitudine d'imboscarsi nel backstage, ma ha anzi quella di calare in piazza per un bagno di folla. Umanamente e come artista da' sempre il massimo di se' stesso, e per cio' lo rispetto moltissimo. Tra l'altro e' veramente bravo. Tuttavia sul suo personaggio spesso "ci marcia" e si lascia andare a volgarita' anche gratuite per il puro gusto di imbarazzare chi ascolta, e secondo me potrebbe evitarlo (anche se forse il nocciolo duro dei suoi fan si aspetta proprio certe sue sparate!). Nel caso di Renga, pero', ci ha preso in pieno: lessico, sintassi, grammatica e tutto il resto inclusi!

A me quel che rattrista piu' di tutto della carriera di Renga non e' il fatto che sia diventato il Toto Cutugno del 2000. Difatti, forse, a pensarci bene gia' all'epoca avrei potuto intuire che il contributo compositivo non fosse proprio fifty-fifty tra lui e Pedrini, ma che il "mugnaio" della farina dei Timoria fosse soprattutto il secondo. Che poi: se uno vuole sbracare, pace... A noi del progressive, dopo aver visto cos'hanno combinato Alan Sorrenti o Michele Zarrillo, non ci stupisce piu' nulla! Il fatto e' che non ce la faccio proprio a risentirlo cantare certi testi - spesso molto molto impegnati - dei Timoria, pensando che chi li sta cantando e' un berlusconiano d.o.c. (se non peggio) a cui quei testi medesimi evidentemente facevano vomitare. Son cose che veramente non riesco a concepire. [xx(]

Re: Timoria

PostPosted: 27 Apr 2016, 12:47
by Thomas Eiselberg
Duke59 wrote:
Li trovo pari, se non addirittura superiori, ai migliori Litfiba (quelli di "17 re")


Eresia [:0] [:0] [:0] [:0]

No, seriamente, per quello che ho ascoltato pur piacendomi a certi livelli non ci arrivano, anche perchè i Litfiba ci sono arrivati prima e avevano trovato davvero una via molto personale e originale che non ho più ritrovato in nessun gruppo, anche affine (chessò, i Diaframma, simili a tratti ma troppo "grezzi" per altri). Nella mia testa i Timoria li associo a gruppi interessanti e sottovalutati come i Marlene Kuntz o gli Afterhours: bravi, preparati ma che non sono riuscito ad amare completamente. I primi Negrita forse ci arrivavano vicino ai Litfiba ma anche loro si fermavano poco prima dello step finale [:D]

Re: Timoria

PostPosted: 27 Apr 2016, 13:25
by Duke59
Thomas,
[:D]
tieni conto che si tratta di un work in progress. E comunque I Litfiba mi piacciono moltissimo.

Accade che in questa fase di scoperta tardiva, emotivamente mi trovo (per ora) più preso dai Timoria.

Forse perchè è una scoperta recente, forse anche perché qua e là nella loro musica riecheggiano frammenti degli Who - ho infatti sentito un'intervista a Pedrini (ammazza com'è cambiato fisicamente nel dopo malattia) che si proclama loro estimatore.

C'è stato un periodo (primissimi anni '80) in cui ero davvero molto preso dagli Who, di cui apprezzavo l'energia selvaggia (e a volte disordinata) tenuta insieme dal fil rouge dei testi di Townshend, spesso profondi. E molte canzoni dei Timoria sono caratterizzate da potenza sonora "grezza" e semplice - quattro, cinque power chords che fanno tutta una canzone - unita a testi non banali. E la cosa emotivamente mi prende. Anche la voce del Renga dell'epoca ha un suo grandissimo fascino, piena di modulazioni emozionanti. Davvero un enorme talento sprecato.

Questo senza nulla togliere ai Litfiba, che erano certamente più raffinati e tecnici sia nel comporre che nell'uso degli strumenti.

Re: Timoria

PostPosted: 27 Apr 2016, 15:07
by Duke59
highinfidelity wrote:A me quel che rattrista piu' di tutto della carriera di Renga non e' il fatto che sia diventato il Toto Cutugno del 2000. Difatti, forse, a pensarci bene gia' all'epoca avrei potuto intuire che il contributo compositivo non fosse proprio fifty-fifty tra lui e Pedrini, ma che il "mugnaio" della farina dei Timoria fosse soprattutto il secondo. Che poi: se uno vuole sbracare, pace... A noi del progressive, dopo aver visto cos'hanno combinato Alan Sorrenti o Michele Zarrillo, non ci stupisce piu' nulla! Il fatto e' che non ce la faccio proprio a risentirlo cantare certi testi - spesso molto molto impegnati - dei Timoria, pensando che chi li sta cantando e' un berlusconiano d.o.c. (se non peggio) a cui quei testi medesimi evidentemente facevano vomitare. Son cose che veramente non riesco a concepire. [xx(]


Eh si .... pensa lo shock per me che ho conosciuto Renga a ritroso! Una voce pazzesca, intonata al millesimo, espressiva e potente ... utilizzata per cantare le "canzoni della nonna" (cit. Pino Scotto).

Un po' tutti maturando tirano i remi in barca e diventano più concilianti, ma nel caso di Renga si parla di uno che la barca se l'è proprio venduta.

Re: Timoria

PostPosted: 29 Apr 2016, 10:37
by highinfidelity
Peggio: perche' non e' una questione squisitamente artistica, ma proprio politica. L'area politica a cui afferisce Renga e' emersa da varie interviste in cui i giornalisti si mostravano interessati al menàge domestico di Ambra Angiolini, a lungo compagna di Renga, e a come i due potessero conciliare visioni sociali e politiche diametralmente opposte. La "sorpresa" difatti era che Ambra non era diventata una delle tante donne-immagine berlusconiane, ma dichiarava apertamente idee di matrice progressista-laburista. E questa per me tutto sommato era una bella scoperta. La brutta scoperta invece era che, per contrasto, Renga era evidentemente di parere opposto.

Per la cronaca, la coppia secondo Ambra si reggeva su un "rispetto reciproco" che a quanto pare ad un certo punto ha mostrato la corda. Ma non e' questo il punto.

Il punto e' che risentire certi testi cantati da una persona la quale - e' chiaro - pensava che certe liriche fossero tutte delle boiate, non e' affatto una cosa facile ne' da digerire ne' da ricacciare nel retro della mente. Non riesco proprio piu' a godermele: mi viene sempre in mente Renga che gorgheggia a Sanremo, Renga a un raduno di azzurri di forzitalia, Renga che prende l'acqua alle sorgenti del Po assieme a Bossi e Salvini... L'atmosfera e' rovinata! [xx(]

Possibile che la sua presenza nei Timoria sia stata fino a tal punto una farsa?!? [:(-(]

Re: Timoria

PostPosted: 30 Apr 2016, 14:40
by Duke59
Argomento Renga:

Io spero che all'epoca Renga condividesse il senso dei testi che cantava (composti al 99% da Pedrini).

Nelle poche liriche dei Timoria composte da lui, come quelle de "Il guardiano di cani" (musica di Pellegrini)
http://www.rockol.it/testi/49619008/timoria-il-guardiano-di-cani
o "Il Sogno" (musica sempre di Pellegrini)
http://www.rockol.it/testi/15975006/timoria-il-sogno

direi infatti che non emerge ancora una visione del mondo da "fighetto da bar berlusconiano" degli anni 2000, quale diventerà post rottura con Pedrini.

Solo per spiegare meglio il concetto che ho espresso nel mio post precedente: se per quelli che conobbero Renga con i Timoria la sua metamorfosi post 2000 deve essere stata una cosa devastantemente negativa. Per me che l'ho conosciuto a Sanremo, lo scoprire il Renga "maledetto rocker" è stato un enorme shock positivo.

Per chi fosse interessato c'è una bella (e lunga, ben 50 minuti) intervista a Pedrini relativamente recente https://youtu.be/fLY3WKmuZEE

L'intervista è un po' appesantita da un intervistatore-ammiratore che spinto dall'entusiasmo parla troppo, ma merita.

Qui Pedrini racconta dei Timoria, di cosa ne è stato degli ex componenti del gruppo, di tutti i suoi guai e degli ultimi suoi album post malattia.
Nell'intervista parla anche di Renga e spiega la sua versione di quel che accadde alla fine degli anni '90 con il suo ex amico; si racconta anche della loro recente "reunion" del 2011 durata lo spazio di una canzone, dopo di che le loro strade si sono di nuovo divise, probabilmente per sempre. Io l'ho trovata interessante.

Argomento Timoria:
Al momento preferisco "2020 Speedbal" rispetto a "Viaggio senza vento" (pur fantastico). L'infilata d'apertura dell'album con quattro brani pazzeschi come "2020" (molto Black Sabbath)--> "Brain machine" --> "Senza far rumore" --> "Speed ball" è bellissima.
Inoltre un brano come "Mi manca l'aria" (sempre tratto da "2020 speedball") https://youtu.be/uHYCugIubOg con la voce semi rap-semi growl di Ghedi e una ritmica che usa frequentemente la doppia cassa, da una band italiana non me lo sarei aspettato. Da notare anche come in questo album le chitarre di Pedrini fossero diventate più taglienti, dure, scure e metal. Bellissimo.

Re: Timoria

PostPosted: 03 May 2016, 13:50
by highinfidelity
Va beh, dai, allora sposo ciecamente la tua teoria: Renga all'epoca era veramente "convinto" di quello che cantava!!! [O:-)]

Comunque rivederlo nei tuoi link bello inc.z.to coi capelli lunghi fino a mezza schiena e' stato traumatico... Che bel passato e che brutto presente. [:|]

Gran pezzo Mi Manca L'Aria, all'epoca lo apprezzavo meno di oggi per via delle voce growl molto avanti rispetto ai tempi (ora il growl continua a farmi letteralmente schifo, ma essendo diventato come il prezzemolo ci ho fatto un po' l'abitudine per cui posso reggerlo su un brano da urlo come quello). Secondo me sono veramente cool anche quei cambi lentissimi di armonizzazione sui cori: sarebbero piaciuti a Ronnie James Dio.

Re: Timoria

PostPosted: 03 May 2016, 15:50
by Duke59
highinfidelity wrote:(ora il growl continua a farmi letteralmente schifo, ma essendo diventato come il prezzemolo ci ho fatto un po' l'abitudine per cui posso reggerlo su un brano da urlo come quello).


[:D] Come il mezzo-growl elettronico di Hackett su "In memoriam".

EDIT: Non è "In memoriam" ma "Darktown"

Re: Timoria

PostPosted: 05 May 2016, 10:47
by Thomas Eiselberg
Duke59 wrote:
highinfidelity wrote:(ora il growl continua a farmi letteralmente schifo, ma essendo diventato come il prezzemolo ci ho fatto un po' l'abitudine per cui posso reggerlo su un brano da urlo come quello).


[:D] Come il mezzo-growl elettronico di Hackett su "In memoriam".

EDIT: Non è "In memoriam" ma "Darktown"


In quel caso però non era un vero e proprio growl o meglio quando Hackett utilizza quel modo di cantare in realtà non canta ma "parla" (si capisce tutto quindi). A me invece da fastidio il growl "assoluto", quello che è parte integrante del modo di cantare e alla fine un brano si riduce solo in un insieme di ahahgaffafaafagfagagjuahjah [:D]
Per questo motivo pur amando il metal non mi definisco un metallaro a 360 gradi, le correnti che prevedono il growl proprio non mi vanno giù. [J-,]

Re: Timoria

PostPosted: 05 May 2016, 11:29
by highinfidelity
Allora stai passando un periodaccio...! [:-D] Lo dico perche' il sabato/domenica sera ascolto sempre Hard & Heavy a Radio Lombardia e mi pare di poter dire che più del 50% delle nuove uscite in campo metal prevedano un cantante che vomita sul microfono la caratteristica voce growl al cantato... [xx(]

Re: Timoria

PostPosted: 05 May 2016, 17:31
by Thomas Eiselberg
Gia', gli ultimi album metal da me acquistati appartengono tutti a gruppi "classici" e stagionati. Se nel new prog qualche gruppo "nuovo" interessante ogni tanto lo pesco, all'interno del metal sto trovando sempre piu' difficolta' [:-|] [:-|]

Re: Timoria

PostPosted: 19 May 2016, 08:35
by highinfidelity
Finalmente ho trovato il tempo di ascoltare l'intervista a Pedrini (anche se non concentratissimo al 100%). In effetti l'intervistatore-fan, piu' che dare spunti per il discorso, fa da agente di disturbo e alla fine parla più lui di Pedrini. [:(-(] Tra l'altro il suo parallelo Timoria-Oasis (e pure Blur) e' una puttanata abominevole, non so come possa essergli venuta in mente un'idiozia simile!!! Pedrini comunque la prende con fair play. Devo dire infatti che e' diventato proprio un bonaccione, e' molto tranquillo e rilassato, ha messo su un'aria proprio simpatica. Me lo ricordavo (forse a torto) piu' spigoloso.

Comunque le ragioni dello scioglimento dei Timoria rimangono un mistero assoluto chiuso tra lui e Renga. Anche in quest'intervista ci sorvola solo, e alla fine non si capisce veramente cosa sia successo. Concordo in ogni caso appieno col suo giudizio piuttosto esplicito sul valore artistico delle attuali canzoni di Renga... [:D] Quasi pari a quello inarrivabile dato da Pino Scotto... [:-D]