Let it be

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

Let it be

Postby aorlansky60 » 19 Sep 2006, 12:00

beh, questo non sapevo proprio dove collocarlo, doveva essere una risposta a John Outside e Smiro e CY riguardante "let it be" nel topic "Genesis novità!!!!" che niente ha a che fare con i Genesis...
Se qualche moderatore lo riterrà opportuno, lo sposti pure in un altro topic più consono...[:)]

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Se dovessi fare una recensione di LET IT BE, mi piacerebbe proprio partire dalle dichiarazioni di JOHN (LENNON) a proposito dell'opera(?) poco tempo dopo la sua publicazione:
"...abbiamo dato a Phil Spector il più grande ammasso di m..beep della storia e lui ne ha tirato fuori qualcosa.". [:-|]

Già questo commento dovrebbe essere sufficiente a descrivere un disco che non avrebbe mai dovuto essere publicato, se non altro per assoluto bisogno di "far cassa" (lo fece Allen Klein, allora boss-manager della Apple, per cercare di "tirare un pò sù" economicamente le dissanguate finanze della quasi fallita società dei 4), tanto era povero il materiale, lontano anni luce dagli standard compositivi e di produzione della band.

La storia è nota: nei primi giorni del Gennaio '69, i 4 si riuniscono negli studi cinematografici di Twickenham-London per dar vita ad un progetto ambizioso: la produzione di un opera multimediale - disco, libro documentario, concerto e film dell'evento - dal titolo GET BACK. Il progetto era frutto della mente del Beatle che più degli altri si stava sforzando per tenere in vita ed unito il gruppo: Paul McCartney.
Voleva essere un tentativo di ritorno alle origini (get back, appunto) senza troppe manipolazioni da studio e suoni più sinceri e reali, nelle intenzioni di Paul, facilmente riproducibili anche dal vivo.
Le tensioni che già avevavo accompagnato le sessions del WHITE ALBUM qui ritornano con furore: il film, che doveva essere un documento provante lo stile compositivo di Lennon&McCartney, rivela invece un gruppo allo sfascio, con McCartney disperatamente teso a tenere vivo l'interesse, Lennon assolutamente ed incredibilmente assente, vuoi per droga, vuoi per Yoko, vuoi perchè già cominciava in lui a delinearsi l'idea che della band non gliene fregava più di tanto, Harrison sulla difensiva e frustrato dal fatto che gli altri due non gli permettevano la publicazione di più di due songs per album - in quell'anno, ammucchierà tanto di quel materiale da scoppiare letteralmente l'anno dopo con ALL THINGS MUST PASS - e un rassegnato quanto pacifico Starr.
Famoso il momento del litigio tra Harrison e McCartney, quando quest'ultimo tenta di fare da maestro, suonando gli accordi al basso, allo scolaretto George recalcitrante...
Dopo due settimane di riprese, i 4 ammucchieranno tonnellate ed ore ed ore di nastri a dir poco imbarazzanti...
Forse, il momento più intenso, vero e godibile di tutta la storia è la scena che riprende il famoso concerto sui tetti dell'edificio che ospitava la Apple a Savile Row, la loro ultima esibizione dal vivo: Get Back, Don't let me down, I've Got a Feeling ed altre, e Lennon alla fine dire ironico ai microfoni "...grazie da parte mia e del gruppo, e spero che la band abbia superato l'audizione...", e l'arrivo della polizia chiamata a mettere ordine da vicini piuttosto "infastiditi" da quel baccano(sic).[V]
Per ragioni contrattuali, e soprattutto per il grande kasino burocratico/economico nel quale versava la Apple, quei nastri furono accantonati; c'era inoltre ancora troppo lavoro di levigatura da fare prima di riuscire ad ottenere un prodotto finito e vendibile, Paul e John rabbrividivano al solo pensiero di doverlo fare; solo "Get Back" sarà publicata su 45, per altro unica vera gemma di quelle registrazioni con Don't let me down come B-side, nell'aprile '69.

Abbey Road fu publicato nel settembre '69, con ancora quei nastri sonnecchianti negli archivi Apple... Il mese successivo, nel corso di una riunione a dir poco "concitata" tra i 4, mentre McCartney tentava di abbozzare nuove idee per il futuro, uno sprezzante Lennon gli ribattè "tu devi essere matto, io ho intenzione di lasciare la band!"; e così fece, anche se in modo ufficioso, senza cioè divulgare la notizia alle cronache; per la situazione economica nella quale versava la Apple, una notizia del genere avvrebbe avuto un effetto catastrofico (la Northern Song, la società editrice delle canzoni a firma Lennon&McCartney era quotata alla borsa di Londra...). I Beatles, di fatto, cessarono l'esistenza come gruppo nel corso di quella storica riunione d'affari.

Si arriva così all'Aprile '70, quando anche McCartney annuncia alle stampe, in modo ufficiale, di volere lasciare i Beatles (i Beatles non esistevano più come gruppo dalle sessions di ABBEY ROAD, di fatto) e di volere publicare un album da solo ("McCartney") che uscirà un giorno prima di "Let it be"; il publico lo accolse come l'ultimo disco dei Beatles quando invece non era così; era sicuramente e solo il frutto di tensioni, rancori e litigi che caratterizzarono tutto quel disordinato '69 per la storia della band.

Phil Spector si vide assegnare da Klein e Lennon il compito di "tirare fuori" e produrre, da quelle ore ed ore di prove di un anno prima, un lavoro accettabile come vendibile ai fans ... Ci aggiungerà quel sound noto nell'ambiente come "muro del suono" che caratterizzava tutta la sua produzione, un esempio su tutti "The long and winding road", elegante ballata di McCartney alla quale verranno aggiunti cori celestiali ed archi a profusione, trasformando l'idea originale a qualcosa di stucchevole a dir poco; quando lo stesso McCartney e G.Martin avranno modo di ascoltare il nastro, non crederanno alle loro orecchie; lo stesso Paul, disgustato, farà di tutto per cercare di impedirne la publicazione, invano...
La versione originale di Paul è quella del film, la stessa che sarà publicata nel progetto del 2003 "Let it be...naked", ripulito dalle sgrinfie di Spector...
Un altro pessimo esempio dello stile Spector è la manipolazione di ACROSS THE UNIVERSE di John (la versione originale, quella originariamente composta per il WWF e che poco o niente aveva a che fare con tutto il progetto GET BACK è sempre udibile nel film).

Per quanto mi riguarda, l'LP contiene un autentica perla (GET BACK) alcuni episodi buoni (LET IT BE, TWO OF US, ACROSS THE UNIVERSE) e molto di trascurabile (praticamente tutto il resto) per non dire altro; risalta lo striminzito contributo di Lennon, a prova di quanto avesse poco a cuore, in quel momento, il destino della band, e di uno stranamente poco ispirato Harrison, considerato il periodo a lui più fecondo; risalta infine il disperato sforzo di Paul di dare un futuro alla band (i brani migliori sono opera sua); quando si renderà conto di non potere controllare nemmeno più la sua musica e di come essa veniva pubblicata (vedi la storia di THE LONG...) anche lui si arrenderà... Let it be, lascia perdere, appunto.
Il vero problema di questo disco è che non è un opera compiuta e pensata, è solo il risultato di un collage di suoni decenti e salvabili, elaborati da Spector un anno dopo, per altro frutto soprattutto di una sola mente(Paul), con le altre 2 (Lennon e Harrison) stanche ed annoiate all'idea, quasi infastidite...
Un triste finale per una delle storie musicali più avvincenti del XX secolo.
(solo cronologicamente, perchè sappiamo tutti che il vero ultimo disco del quartetto è ABBEY ROAD, altra conduzione, altro rigore, altra produzione - G.Martin, tutta un altra cosa, insomma).
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Postby cymbaline » 19 Sep 2006, 12:50

The long and winding road secondo me è STUPENDA, e mi rappresenta "malinconicamente" la fine dei Beatles come gruppo... quando la sento, provo una tristezza e un rimpianto infinito...[:.-(] il potere della bella musica[;)]
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Postby Rael » 19 Sep 2006, 12:57

I Beatles sono stati la prima musica "seria" che ho ascoltato da piccino: hey jude e lady madonna in 45 giri!!![:0]
Ormai fanno parte dei miei cromosomi musicali....e ho detto tutto![8:-x]
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Postby SQUONK64 » 19 Sep 2006, 18:56

bah..non capiro' mai certi atisti..paul come tony, ...posso capire che magari stravolgere un pezzo che nelle intenzioni dell' autore era in un certo modo,puo' lasciare lo stesso sconcertato, pero' addirittura disgustato...come cym, dico che x me long and winding road è bellissima...anche con gli archi e i cori angelici, un po' melensi, pomposi...mi ricorda appunto tony con le sue varie inefelici dichiarazioni..
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Postby Rael » 19 Sep 2006, 19:14

Complimenti ad Aor per la sua competenza in campo beatlesiano ! [;)]
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Postby aorlansky60 » 20 Sep 2006, 05:47

grazie Rael;
non è per vantarmi, ma sui Beatles posseggo ed ho divorato kili di libri, alcuni dei quali assolutamente al di là di ogni sospetto per quanto riguarda la veridicità storica; quello che ho scritto è ampiamente documentato da fonti bibliografiche serie e certe.

Più anche dei Genesis (il che è tutto dire[;)]) la storia e l'evoluzione musicale compositiva di JOHN&PAUL è una mia passione da quando ero adolescente.

Capisco, seppure senza condividerlo, anche il punto di vista di chi trovi "THE LONG..." già bella nella sua versione storica finale costruita da Spector, ma per quanto mi riguarda, è lontanissima dagli intenti del suo autore, la cui versione per così dire "pulita" è un piccolo gioiello, insieme a "Let it be" e "Get Back".

Lo sosterrò sempre: quando Paul riusciva a trovare quel magico equilibrio stilistico/compositivo, magari anche "aiutato" e levigato da JOHN, che gli impediva di cadere nel mieloso, pericolo al quale era particolarmente esposto per sua natura, le sue creazioni erano di un gusto e di una raffinatezza uniche. Veramente pochi come lui.
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Postby Rael » 20 Sep 2006, 15:17

Parli di due veri "giganti" della musica . Sono entrati nella storia come i vari Bach, Beethoven ed Elvis Presley.Immortali!!! [^]
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Postby aorlansky60 » 21 Sep 2006, 04:45

quote:
Originally posted by Rael

Parli di due veri "giganti" della musica . Sono entrati nella storia come i vari Bach, Beethoven ed Elvis Presley.Immortali!!! [^]



eh si![:)]
Quei 2 ragazzi hanno lasciato UN BEL SEGNO, anche più di Elvis.
L'influenza da loro tramandata tramite la loro musica è pari a pochissimi, in campo pop&rock e nel XX secolo; forse solo Dylan, a livello compositivo, ha un autorevolezza pari o superiore.
[:)]
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