Joe Jackson - Fool + tour in Italia

[Starless74]

Il nuovo album del buon vecchio Joe, 65 anni il prossimo agosto, è uscito in tutto il mondo venerdì scorso.
Come ampiamente pubblicizzato sul suo sito ufficiale, Jackson ha voluto registrare l'album subito dopo il termine di un tour degli USA, l'ultimo legato al precedente (e a mio parere bellissimo) Fast Forward del 2015, in modo da avere la band "calda" e convogliarne tutta l'energia nel nuovo disco.

Fool è un album "cotto e mangiato", molto più breve del precedente (8 brani, 42 minuti... come ai vecchi tempi insomma) e registrato con una line-up essenziale, appunto quella vista sul palco negli ultimi anni: accanto a lui il fido Graham Maby al basso, Teddy Kumpel alla chitarra e Doug Yowell alla batteria: in questo senso il disco è più vicino a Rain del 2008, meno "pensato" e più immediato, senza orchestrali o ospiti illustri a rendere più varia l'atmosfera; il che è al contempo la sua forza ed il suo limite. Personalmente, preferisco Jackson quando spende più tempo a rifinire le sue opere e a dar loro maggior spessore e coerenza (come in Night and Day, Blaze of Glory, Heaven & Hell, Fast Forward, solo per fare qualche esempio).

Tuttavia anche su questo disco non mancano momenti "alti", su tutti la splendida Strange Land che chiude il lato A del vinile e che sembra un po' il seguito di The Blue Time dall'album precedente, col testo intriso di quella poetica misantropia e del malinconico disincanto che tanto mi fanno amare questo autore:

https://youtu.be/Px1dqzlQkcI

...il brano richiede più ascolti e, possibilmente, la comprensione del testo.

In ogni caso, con Fool Joe Jackson si conferma songwriter di prim'ordine, con un senso della melodia e della struttura che, oggidì, sono merce sempre più rara.
Sì, musicalmente sono un reazionario ed autori idiosincratici / non allineati come lui sono una benedizione per le mie "vecchie" orecchie; specie poi se anche la voce tiene alla grande (vero, Sir Paul? ). Parliamo pur sempre, giova ricordarlo, di un musicista preparatissimo che nei suoi dischi "pop" (si fa per dire) mette in media assai meno di ciò che realmente sa fare.
E, vivaddìo, ha ancora qualcosa da dire e voglia di creare, senza sterili calcoli di convenienza o "pigrizie" ben note a chi frequenta questo forum.

La band che suona sul disco è già pronta per un nuovo tour con il quale JJ celebrerà, fra l'altro, il quarantennale del suo album di esordio Look Sharp e, di conseguenza, un po' tutta la sua carriera.

A marzo tornerà a trovarci in Italia; per chi fosse interessato, ecco le date:

19/03/2019 Roma - Auditorium della Conciliazione
21/03/2019 Bologna - Teatro Auditorium Manzoni
22/03/2019 Milano - Teatro Dal Verme
23/03/2019 Torino - Teatro Colosseo

[Duke59]

Grazie per la segnalazione.

Essendo un "seguace" di Joe sin dai tempi di "Night and Day" - da lì in poi ho seguito tutte le sue giravolte che hanno attraversato DAVVERO ogni genere musicale . confesso che mi ero perso le sue mosse dopo "Rain".

Devo recuperare quanto perso e probabilmente andrò a vederlo in uno dei suoi prossimi spettacoli.

Un vero artista, una spanna sopra a tantissimi altri, purtroppo meno noto di quanto meriterebbe.

Il tour di Blaze of glory fu un vero orgasmo musicale e ancora lo ricordo come uno dei migliori concerti cui abbia mai assistito.