The great adventure (Neal Morse band)

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

The great adventure (Neal Morse band)

Postby Duke59 » 15 Feb 2019, 14:21

Neal Morse (ex Spock's Beard, ex Transatlantic) a quasi 60 anni continua la sua carriera inarrestabile e super prolifica. Il nuovo doppio album della Neal Morse Band che vede la seguente formazione

Neal Morse – tastiere, chitarra, voce
Eric Gillette – chitarra, voce
Bill Hubauer – organo, pianoforte, sintetizzatori, voce
Randy George – basso, bass pedals, voce
Mike Portnoy – batteria, voce

si intitola The great adventure e continua da dove il precedente "The similitude of a dream" terminava.
Come il precedente album anche questo è ispirato al libro "Il pellegrinaggio del cristiano" di John Bunyan (1628-1688).

Come nello stile di Morse la musica passa dal pop beatlesiano al prog stile Yes fino a toccare occasionalmente alcune punte quasi metal.
Nel gruppo cantano tutti per cui le armonie a 4 voci di sapore beatlesiano sono frequenti, ma non mancano le galoppate strumentali in stile neo progressive.

Meglio di tante parole possono dire i video di tre delle canzoni del lungo concept

Welcome to the world, una canzone molto catchy con una bella e aggressiva parte strumentale
https://youtu.be/k18EfI42NsQ

Welcome to the world 2, una versione più rockeggiante e cupa del breno precedente con un bellissimo assolo di tastiera verso la fine ad opera di Bill Hubauer che emula una chitarra elettrica
https://youtu.be/S2Y8DXcjOQY

infine

I got to run, che parte con un potente riff per poi diventare cupo e infine sfociare in un chorus arioso. interessanti i cambi di atmosfera
https://youtu.be/neuM9Roo9UM

Per chi non avesse ascoltato nulla del precedente album del quale "The great adventure" è la continuazione ecco qua un brano da "The similitude of a dream"

Makes no sense con una interessante outro strumentale
https://youtu.be/H0VYqB8Imr0
Duke59
Lamb
Lamb
 
Posts: 1432
Joined: 28 Oct 2005, 16:26
Location: Italy

Re: The great adventure (Neal Morse band)

Postby Duke59 » 19 Feb 2019, 19:40

Sono' stati pubblicati anche altri due brani tratti dall'album

Vanity Fair, dove Beatles e Beach Boys sono l'evidente riferimento.
https://youtu.be/Zk-UN3iBtFU

qui lo stesso brano eseguito live nel tour da poco iniziato
https://youtu.be/fQ1Rc9oqUDs

e infine la title track "The great adventure", un brano con un bel tiro e alcune divagazioni strumentali e un azzeccato chorus un po' Yes che resta in mente (il video invece devono averlo assemblato davvero in fretta e - tolte la parti dove "suonano" - si può dimenticare anche subito)

https://youtu.be/hcq6xc26WQI
Duke59
Lamb
Lamb
 
Posts: 1432
Joined: 28 Oct 2005, 16:26
Location: Italy

Re: The great adventure (Neal Morse band)

Postby Duke59 » 24 Feb 2019, 11:29

Sto ascoltando il doppio album e devo dire che lo trovo molto gradevole. Pieno di virtuosismi strumentali (soprattutto d parte del trio Portnoy, Hubauer e Gillette) e parti cantate spesso armonizzate a tre/quattro voci, l'opera integra con tutto ciò la straordinaria capacità di Morse di forgiare melodie pop catchy alla Beatles, la sua nota passione per le parti solenni e classicheggianti alla Genesis, EL&P e Yes e le occasionali virate metal del duo Portnoy - Gillette.

Probabilmente alcuni puristi del prog potranno considerarlo un minestrone di cose già sentite e potrebbero pensare che "tanto vale sentire gli originali".
Io non la penso così, anche perchè oltre agli elementi che si rifanno ad un glorioso passato Morse riesce ad inserisce un suo stile personale, una sua firma. In un mondo in cui Genesis, Yes, EL&P, ecc.. sono (di fatto o non) defunti sono contento del fatto che qualcuno porti avanti con creatività e passione la fiaccola del prog/art rock. E anche se qualcuno proprio lo volesse considerare un minestrone ... beh ... secondo me si tratta comunque di un piatto dal sapore piacevolissimo privo di controindicazioni.

Quando possibile seguirà mia recensione.
Devo anche ascoltare i nuovi album di Hackett e dei Dream Theater (relativamente al lavoro di Hackett ho letto in reete di alcune perplessità, mentre quello dei DT sembra promettere cose egregie a quanto sto leggendo in giro. saprò dire dopo qalcher ascolto).

EDIT SUCCESSIVO.
Devo ritrattare quanto riportato nel Post Scriptum qui sotto ora evidenziato in colore e font diverso. Sto leggendo "Testimony" l'autobiografia di Neal Morse e - sebbene la storia del musicista non sia priva di episodi avventurosi, curiosi e sorprendenti - sono giunto al punto in cui Morse compiva 35 anni (1995 anno della pubblicazione di The Light, primo esperimentoin assoluto degli Spock's Beard) e sinora non ho trovato alcuna traccia di suoi vagabondaggi europei. Dubito che essi possano essere avvenuti negli anni successivi [:0]

PS: scopro dalle note biografiche di Neal Morse che da ventenne o poco più egli lasciò gli USA per girare l'Europa mantenendosi come musicista di strada per alcuni anni. Chissà ... magari ad alcuni di noi, stagionati come me, potrebbe essere successo di imbattersi in lui negli anni '80 passando per Piazza Duomo a Milano oppure per le vie di Torino, Firenze, Venezia o Roma [:)] e di fermarsi qualche minuto a sentirlo cantare accompagnato dalla sua chitarra.
E magari qualcuno di noi potrebbe pure avergli lasciato una moneta da cento/duecento lire se non addirittura un biglietto da mille [:D]

Che romanzo è la vita!
Duke59
Lamb
Lamb
 
Posts: 1432
Joined: 28 Oct 2005, 16:26
Location: Italy

Re: The great adventure (Neal Morse band)

Postby Duke59 » 27 Feb 2019, 17:20

Devo ritrattare quanto riportato nel Post Scriptum del messaggio sopra (ora evidenziato in colore e font diverso). Sto leggendo "Testimony" l'autobiografia di Neal Morse e - sebbene la storia del musicista non sia priva di episodi avventurosi, curiosi e sorprendenti - sono giunto al punto in cui Morse compiva 35 anni (1995 anno in cui venne pubblicata "The light" prima incisione degli Spock's Beard) e sinora non ho trovato alcuna traccia di suoi vagabondaggi europei. Dubito che essi possano essere avvenuti negli anni successivi con gli Spock's Beard in attività. [:0]

Ho comunque trovato un episodio davvero molto singolare che fornì ai fratelli Morse (Neal e suo fratello Alan) l'occasione per scegliere il batterista dei (futuri) Spock's Beard. Di più su questa chicca prossimamente in altra sezione del Forum.
Duke59
Lamb
Lamb
 
Posts: 1432
Joined: 28 Oct 2005, 16:26
Location: Italy

Re: The great adventure (Neal Morse band)

Postby highinfidelity » 27 Feb 2019, 17:50

Ma scusa, quindi chi se li è inveantati questi suoi vagabondaggi come artista di strada?
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: The great adventure (Neal Morse band)

Postby Duke59 » 28 Feb 2019, 10:38

Wikipedia

https://en.wikipedia.org/wiki/Neal_Morse

"After about ten years, Morse grew tired of the Los Angeles music scene and traveled through Europe for several years, busking and playing in small clubs. On his return to the U.S. he formed the band Spock's Beard with his brother Alan. "

PS: La pagina di Wikipedia su Neal Morse in inglese è stata in seguito corretta

https://it.wikipedia.org/wiki/Neal_Morse

Dopo circa 10 anni, Morse si stancò della scena musicale di Los Angeles e viaggiò attraverso l'Europa per molti anni facendo il musicista ambulante e suonando in piccoli club con gruppi quali i Burlesque. Quando tornò negli Stati Uniti d'America fondò gli Spock's Beard insieme a suo fratello Alan.


PS: La pagina di Wikipedia su Neal Morse in italiano è stata in seguito corretta

Mah ... Nella sua autobiografia lui non ne parla proprio, per cui .... a meno che non ci si riferisca a cosa accadute DOPO la formazione degli Spock's Beard (una mezza idea di che cosa possa trattarsi ce l'ho ma attendo di aver concluso la lettura del libro per verificare se è cosa penso) .. .il che sarebbe comunque un'inesattezza.

A chi si chiedesse perchè scrivere un'autobiografia quando sei ancora in attività? la risposta va cercata nella conversione religiosa avuta da Neal Morse appena dopo l'uscita dell'album "Snow" degli Spock's Beard, cosa che lo spinse a lasciare il gruppo. Il libro "Testimonianza" infatti racconta la sua vita con frequenti riferimenti religiosi, distinguendo tra un prima della conversione peccaminoso e dedito ai vizi (i classici sesso, droga, rock'n'roll) e un dopo in cui la presa di coscienza spirituale lo avrebbe portato a contatto con Dio e Gesù Cristo e a liberarsi della sua parte peggiore (cosa ampiamente descritta nei suoi album post Spock's Beard). Ma questo fatto non rende il libro pesante o meno interessante nemmeno per un agnostico come me.
Duke59
Lamb
Lamb
 
Posts: 1432
Joined: 28 Oct 2005, 16:26
Location: Italy

Re: The great adventure (Neal Morse band)

Postby Duke59 » 30 Sep 2019, 22:35

Dopo aver postato alcune cose relative a Neal Morse nel post riferito al nuovo album dei Transatlantic in lavorazione mi sono ricordato di questo thread di cui - orrore - mi ero del tutto dimenticato. [I8)]

Pongo quindi rimedio completando il discorso che avevo iniziato alcuni mesi fa. Nel frattempo ho anche corretto alcuni punti errati delle pagine Wikipedia dedicate a Neal Morse (è la prima volta che provo a fare questa operazione, speriamo bene) tenendo come riferimento l'autobiografia scritta dallo stesso Neal Morse.

Il punto relativo ai "misteriosi" viaggi in Europa del musicista viene ben spiegato nel seguente estratto del suo libro:

"(...)

Durante il primo anno del nostro matrimonio (NdT: 1995), Cherie e io eravamo davvero al verde. Il primo disco degli Spock's Beard era uscito ma non c'erano soldi veri. Provai a trovare lavoro nei club locali di Nashville, ma vidi che i musicisti di Nashville spesso suonavano solo per le mance, quindi i soldi avrebbero potuto essere addirittura meno di quanto non fossero in L.A.

Un giorno mi stavo lamentando della mia situazione economica con mio fratello Richard, e lui mi disse che poteva organizzare delle serate per suonare in un pub in Germania, dove lui viveva. "Pagano abbastanza bene e amano i musicisti americani nei pub", ha detto. “Potrei prenotare per un paio di settimane alla volta e potresti fare $ 200 - $ 400 a serata e tornare a casa con un po 'di grana." " Sì, facciamolo ", gli dissi.

E così ho suonato nei pub irlandesi in tutta la Germania per i primi anni del nostro matrimonio, suonando per alcune settimane alla volta e poi tornando in aereo dalla mia famiglia. Ero davvero entusiasta perché ti davano cibo e bevande gratuiti, dovevi solo suonare tre set a notte con pause di 45 minuti tra loro, e in genere trattavano i musicisti meglio che nei club americani. Stavo diventando davvero bravo (cioè sapevo come ubriacarmi e come divertirmi con gli ubriachi) ma dopo che la novità se ne fu andata, divenne deprimente come qualsiasi altra cosa.

La parte peggiore era la sistemazione. Di solito avevano una stanza che chiamavano la "stanza del musicista" che era in genere sopra il pub ... e quasi sempre abbastanza orribile. Ricordo di aver provato a dormire sopra il pub al Molly Malone's sulla Reeperbahn di Amburgo (il famoso "quartiere a luci rosse" dove suonavano i Beatles ad Amburgo) mentre la "Macarena" suonava e la gente urlava "Heeeeey, Maca- rena! ”Lo sentivi in ​​fondo alla strada. Mentre giacevo sul materasso macchiato sul pavimento sterile e polveroso, potevo sentire l'odore dell'alcool rancido sul cuscino ruvido. Il più delle volte queste cose non mi davano fastidio.

Nostro figlio, Wil, era nato e io amavo così tanto mia moglie e mio figlio che a quei tempi era difficile abbattermi. Ricordo di essere rimasto fuori da un pub a Saarbrucken in una cabina telefonica con il piccolo Wil che mi cantava al telefono le canzoni dei "Barney". La sua vocina, il suono più felice che avessi mai sentito, mi fece venire le lacrime agli occhi. Ero contento di fare soldi per lui ... non importa quante volte avrei dovuto cantare "Knockin 'On Heaven’s Door" e "American Pie!"

(...)"

[da "Testimony" di Neal Morse]

Molto interessante anche il racconto di come Neal e suo fratello Alan incontrarono il futuro batterista degli Spock's Beard: Nick D'Virgilio.

Neal racconta di come in alcuni locali californiani frequentati da musicisti venisse messo un cestino in cui i frequentatori inserivano un bigliettino con su scritto il loro nome. Poi venivano estrati alcuni nomi che venivano chiamati sul palco per improvvisare qualcosa insieme, anche se perfetti sconosciuti fino ad un secondo prima.

Una sera del 1992 accadde che Neal e suo fratello Alan si trovassero in uno di quei locali

"(...)

Al e io abbiamo messo i nostri nomi nel cestino. "Amico, questi ragazzi sono piuttosto bravi ... questo potrebbe
essere un po 'imbarazzante ”, dissi preoccupato. "Andrà tutto bene", mi rassicurò Alan.

Dal momento che c'erano così tante persone lì, le jam session sembravano andare avanti per sempre, mi stavo annoiando un po ', così uscii per fumare una canna nel parcheggio.

Appena tornai dentro, un uomo urlò "Morse, Morse e ... D 'Virgilio."

D 'Virgilio. "Al e io ci siamo diretti al palco e un ragazzo molto giovane, magro e di bell'aspetto si unì a noi alla batteria. Suonammo una progressione blues a 12 battute di qualche tipo e quando si trattò del mio assolo io lo suonai nella tonalità sbagliata, ma ero così fatto che non me ne resi conto fino a quando non fui quasi alla fine. Fu terribile ed ero completamente imbarazzato. Mi allontanai dal palco sperando che nessuno se ne accorgesse.

Quella è stata la prima volta che ho visto Nick D 'Virgilio ed è stato davvero impressionante.
(...)
Mentre eravamo seduti a un tavolino a bere qualcosa gli dissi: "Ehi, stiamo mettendo insieme una band." "Sì, che tipo di musica?" "È rock progressivo ... sai, come i primi YES e Genesis, quel genere di cose. ”
Con il prog, devi sempre usare una sorta di riferimento con cui le persone possano relazionarsi, altrimenti non avranno idea di cosa stai parlando.

Gli occhi di Nick si illuminarono. “Adoro quella roba! Sono cresciuto con i Genesis. Phil Collins è il mio batterista preferito! ”

Fu uno shock. Non avrei mai immaginato che questo giovane gatto dall'aspetto elegante potesse persino sapere che Phil Collins era stato un batterista prima di diventare grande come cantante pop. Parlammo ancora un po' quella sera, ma lui doveva andare. Gli dissi di venire a casa mia il giorno dopo e prendere il nastro di una demo. Pensavo di non vederlo mai più. Non c'è nessuno più inaffidabile dei musicisti di L.A. Eravamo i ragazzi manifesto dell'inaffidabilità. Ma ecco, Nick si presentò il giorno successivo, e prese una copia dei demo, si dichiarò entusiasta di quanto ascoltato e si unì immediatamente alla band.
(...)
"

[da "Testimony" di Neal Morse]

La storia di questo incontro casuale da cui in seguito si svilupparono molte cose (non dimentichiamo che Nick D'Virgilio venne chiamato da Banks e Rutherford quando Collins abbandonò nel 1996 e registrò alcune parti di batteria per Calling all stations) la trovo bellissima.
Duke59
Lamb
Lamb
 
Posts: 1432
Joined: 28 Oct 2005, 16:26
Location: Italy

Re: The great adventure (Neal Morse band)

Postby rkive » 02 Oct 2019, 17:49

Ho trovato su Amazon una piccola antologia, magari per iniziare...

The Neal Morse Band Collection

1-City of Destruction
2-The Ways of a Fool
3-The Call
4-Agenda
5-Welcome to the World
6-Vanity Fair
7-I Got to Run
8-The Great Adventure

https://www.amazon.it/Neal-Morse-Band-C ... ref=sr_1_2
User avatar
rkive
Lamb
Lamb
 
Posts: 1801
Joined: 14 Mar 2019, 16:24
Location: Venezia

Re: The great adventure (Neal Morse band)

Postby Duke59 » 02 Oct 2019, 22:47

La collection è essenzialmente una selezione dai tre album "The grand experiment", "The similitude of a dream" e "The great adventure" con canzoni che passano dal pop beatlesiano al prog più intricato al quasi prog metal.
Tieni conto del fatto che se poi la collection ti dovesse piacere ti verrà voglia di ascoltare anche gli altri brani degli album, che non sono da meno di quelli della collection, e a quel punto rischieresti di trovarti dei doppioni.

La scelta è tua, comunque.

A mio parere se se ne ha l'occasione la Neal Morse band andrebbe vista live, la combinazione dei megamusicisti del gruppo (a parte il noto Portnoy c'è Eric Gillette che suona la chitarra con l'abilità di un Petrucci mentre il suo vero strumento sarebbe la batteria [:0] e inoltre canta benissimo ) con un Neal Morse che si dà al 100% al pubblico passando dalle chitarre alle tastiere mentre canta, salta, si inginocchia e rotola sul palco (nonostante abbia poco meno della mia età ovvero 60 anni) senza mai stonare di un millesimo è un'esperienza davvero entusiasmante.
Duke59
Lamb
Lamb
 
Posts: 1432
Joined: 28 Oct 2005, 16:26
Location: Italy

Re: The great adventure (Neal Morse band)

Postby highinfidelity » 09 Oct 2019, 17:30

Bellissima la storia dell'incontro con D'Virgilio! A volte la vita per qualche ragione ti regala queste coincidenze stupefacenti. [:)]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino


Return to Rock progressivo (e non...)

Who is online

Users browsing this forum: No registered users and 33 guests