Come ogni volta in queste tristi occasioni, ho riascoltato tutti i (non molti, ma amplierò!) dischi dei Rush che possiedo per commemorare Peart. Vi propongo di riascoltare assieme quella che al momento attuale è la mia loro canzone preferita: Circumstances. Credo di poter affermare che, in un brano tra l'altro estremamente sintetico per un gruppo progressìvo (tre minuti e mezzo, ci sarebbe stato perfino su un 78 giri!), vi sia riassunta una lunga lista di aspetti che delineano la loro grandezza:
- una sequenza di tempi dispari e sincopi micidiale ma al tempo stesso energetica e godibile
- una progressione di accordi veramente stupenda
- un timbro di chitarra fenomenale da parte di Lifeson (meglio ascoltabile nell'incisione in studio)
- una performance al basso e alla voce strepitosa di Lee
- liriche di Peart con una metrica esaltante, a cui sia aggiunge l'intuizione geniale della coppia di versi ricorrenti in francese
https://www.youtube.com/watch?v=i9dHL7GA1nkCon quell'espressione sempre imperturbabile anche nei passaggi più concitati e quella curvatura della bocca involontariamente un po' malinconica, Peart mi era spontaneamente simpatico, mi spiace davvero molto che non ci sia più.
Chissà se Liefson e Lee avranno voglia di proseguire. Con tutto quel talento vien voglia di fantasticare che radunino qualche altro "reduce" della scena progressiva (o anche metal volendo) per mettere assieme un supergruppo e fare qualcosa di strepitoso. Ma temo non accadrà.