Addio Eddie Van Halen.

[highinfidelity]

Notizia choc ieri sera: è morto a soli 65 anni il grande, grandissimo Eddie Van Halen, l'olandese volante che aveva sospinto il suono della chitarra elettrica verso timbri nuovi mai uditi prima. Per chi - come me - non era informato delle sue condizioni di salute che negli ultimi anni s'erano fatte molto precarie, è stata una vera doccia fredda, la fine di un'epoca.

https://www.lastampa.it/spettacoli/musi ... 1.39389694
https://www.repubblica.it/spettacoli/mu ... 4-S1.12-T1
https://www.repubblica.it/spettacoli/mu ... =269696529

Qualche ascolto secondo me molto significativo:
https://www.youtube.com/watch?v=Y-IUB62zDlA
https://www.youtube.com/watch?v=l66etP7mBJU

[rkive]

Jump del 1984 è la hit che rimarrà nella storia, grazie all'intro di brass (simile a Behind The Lines dei Genesis), la supervoce di David Lee Roth e l'assolo del compianto Eddie Van Halen.

L'unico album che possedevo era Balance del 1995, e non mi ero accorto che Lee Roth era stato sostituito con il cantante Sammy Hagar (comunque bravo).

Van Halen Balance.
https://open.spotify.com/embed/album/2g ... 6uuibDnTft

Riascoltandolo segnalo le hit Can't Stop Lovin' You, Don't Tell Me, gli strumentali Doin' Time-Baluchitherium e la struggente Not Enough.

Rest In Peace, Eddie!

[Thomas Eiselberg]

Devo dire che pur essendo un estimatore di quel genere musicale non sono mai stato un grandissimo fan del gruppo in questione, anche a causa della voce di David Lee Roth che non mi ha mai fatto impazzire, diciamo pure che la trovo indigesta.
Detto questo le doti di Van Halen erano indiscutibili e il suo tocco era inconfondibile, vero anche che ha portato al rock e alla chitarra innovazioni destinate a fare la storia (alcune come sappiamo non proprio farina del suo sacco ma da lui portate alla ribalta).

R. I. P.

[highinfidelity]

Devo dire che - storicamente - concordo con te: praticamente tutti i dischi dei Van Halen a mio personalissimo giudizio hanno 2-3 pezzi (quando va bene) fantastici e il resto in larga parte filler, a volte addirittura indigesti. David Lee Roth mi piace abbastanza ma forse lo trovo più bilanciato in certi suoi lavori solisti - per esempio Skyscraper - che non con i Van Halen.

Comunque, quando ci azzeccavano, ci azzeccavano veramente di brutto. Molti riff di Eddie Van Halen, non solo alla chitarra ma anche ai sintetizzatori, sono veramente immortali. Inoltre, come per combinazione avevo avuto occasione di scrivere proprio di recente in un altro thread, va ricordato anche per il lavoro di elaborazione elettronica che ha effettuato su chitarre ed amplificatori alla ricerca di un suo proprio suono firma. Sotto questo aspetto è accostabile a Jimi Hendrix. E quando gli girava bene era anche capace di piazzarti lì un bel ponte in tempo dispari!

[Starless74]

Una bellissima intervista di tre anni fa nella quale EVH racconta alcuni dettagli tecnici, come Jimmy Page gli ispirò il tapping («non ho mai detto di averlo inventato ma sono sicuro di come e quando ho scoperto il modo di farlo»), la nascita della sua chitarra "Frankenstein" autocostruita (fondamentalmente una Fender Stratocaster con un magnete humbucking, tipo Gibson Les Paul, al ponte) ma soprattutto ce lo mostra come una bella persona o almeno questa è l'impressione che mi ha lasciato.

https://youtu.be/yb26D8bBZB8

[highinfidelity]

Bellissima intervista davvero, grazie per il link! Lui forse anche grazie all'età non proprio più verdissima è molto simpatico e molto modesto, anche commovente in alcuni tratti. Bellissimo vederlo rivolgersi continuamente al fratello, soprattutto se uno considera come spesso all'interno di un complesso i rapporti possano diventare tesi. Conoscevo gran parte della sua storia familiare e la sua vita difficile da bambino e da ragazzo (era uscito da poco anche un articolo su Il Fatto) ma ovviamente sentirla raccontare dalla sua viva voce è un'altra cosa. Ovviamente strabiliante come sempre la sua esibizione alla chitarra.

[rkive]

Non voglio fare il moralista, però nel mondo della musica ci sono troppe pressioni (l'industria discografica, il successo, i fan), e spesso un artista cerca di superarle con l'aiuto dell'alcool e della droga.

Penso a volte sia meglio non essere una rockstar.

[windshield74]

La notizia purtroppo non mi ha sorpreso perché sapevo della malattia di Eddie, però speravo che riuscisse a superarla o quantomeno a vivere tanti altri anni, visto che aveva solo 65 anni.
È una perdita pesantissima, Eddie è stato un rivoluzionario nel modo di suonare la chitarra, al di là che piaccia o meno: c'è stato un modo di suonare la chitarra prima di Van Halen e uno dopo, questo è indubbio.
Tra l'altro, non mi ricordo quando e dove l'avevo letto, lo stesso Van Halen riconosceva al nostro Steve Hackett il fatto di aver usato il tapping anni prima di lui ed in generale era uno che non si vantava troppo del suo status di guitar hero e di fuoriclasse dello strumento.

Personalmente sono sempre stato un grande fan dei Van Halen, approcciandomi al mondo della musica heavy a fine anni '80 sapevo che il gruppo era un'istituzione, nello specifico la formazione con David Lee Roth alla voce; paradossalmente il primo loro disco che ho acquistato è stato "F.U.C.K." (For Unlawful Carnal Knowledge) nel 1991, credo l'unico lavoro con Sammy Hagar davvero notevole. Cantante che stimo tantissimo ma, personalmente, non ho mai ritenuto davvero adatto al gruppo.
David Lee Roth forse non era il migliore, però la sua personalità istrionica e un approccio più leggero, anche ironico e di più ampio respiro alla musica, allargava e arricchiva notevolmente la qualità musicale del gruppo. Canzoni come "Ice cream man" o "Little dreamer" dal disco d'esordio, "Push comes to shove" da Fair Warning, "Could this be magic" da Women and children first (e tante altre), senza di lui non sarebbero state incise e il suono del gruppo sarebbe stato molto più monotono e unidirezionale, come in effetti è stato da 5150 in più, eccetto il disco sopracitato.
Roth riusciva a dare quel tocco di follia e di imprevidibilità al gruppo, dando un valido contributo ad una sperimentazione sonora non indifferente, tenendo conto che si trattava di un genere abbastanza conservatore come quello della musica heavy rock.

Alcuni aneddoti sul gruppo e su Eddie:
- Prima che registrassero il disco d'esordio Eddie era solito suonare i suoi assoli dando le spalle al pubblico, per paura che capissero il suo stile e lo copiassero.
- Uno dei papabili a prendere il posto di David Lee Roth fu Eric Martin, che successivamente diventò il cantante dei Mr. Big.
- In questo video David Lee Roth spiega la mitica leggenda degli MM'S marroni che non dovevano essere assolutamente presenti nel backstage dei loro concerti: sembrava il classico vezzo da rockstar, era invece un ottimo modo per capire il livello di professionalità degli organizzatori locali dei loro concerti...
https://www.youtube.com/watch?v=_IxqdAgNJck
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[highinfidelity]

Fantastico, trovata geniale, non sapevo di questo particolare...

Qui vediamo Eddie presentato da Les Paul nel corso d'una serata di gala della quale Les era il conduttore. Due generazioni a confronto... Come Eddie raccontava nell'intervista poco più sopra, i due chitarristi erano grandi amici nonostante la differenza d'età. Eddie si mostra molto cerimonioso e affettuoso nei confronti di Les, poi parte una sua esibizione indiavolata:

https://www.youtube.com/watch?v=I0EwfXA-apE