Telegraph Road da (ri)scoprire

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

Telegraph Road da (ri)scoprire

Postby Duke59 » 22 Aug 2021, 22:31

Probabimente la cosa più vicina al prog mai composta da Knopfler/Dire Straits, con una durata di circa 14 minuti che da un inizio ambient passa poi per interludi blues-rock che si alternano ad altri più delicati ed intimisti fino al crescendo finale. Non una nota fuori posto con particolar riferimento a chitarra e pianoforte che cesellano emozioni pure.

Mi impressionò la prima volta che la sentìi negli anni '80 (anche se all'epoca non amavo molto i Dire Straits perchè li ritenevo troppo pop) e ancor oggi riesce a rapirmi, tanto la musica quanto il testo bellissimo e sempre attuale.
Se non la conoscete merita di essere scoperta.
Se invece la conoscete già riascoltatela e sentite quanto suona fresca ed attuale ancor oggi.

https://youtu.be/bznDXlX3ti4

Strada del telegrafo

Parecchio tempo fa venne un uomo su un sentiero
Camminando per trenta miglia con uno zaino in spalla
E mise a terra il suo bagaglio dove pensò che fosse meglio
Costruì una casa nel deserto
Costruì una capanna e delle provviste per l'inverno
E arò il terreno lungo la gelida riva del lago
E altri viaggiatori giunsero cavalcando lungo il sentiero
E non andarono oltre e non tornarono più indietro
Poi arrivarono le chiese e poi arrivarono le scuole
Poi arrivarono gli avvocati e poi arrivarono le leggi
Poi arrivarono i treni e i camion con i loro carichi
E il vecchio sentiero polveroso divenne la Strada del Telegrafo


Poi arrivarono le miniere e i minerali da estrarre
Poi ci furono i tempi duri, poi ci fu la guerra
Il telegrafo cantava una canzone sul mondo là fuori
Strada del telegrafo diventava così profonda e ampia
Come un fiume impetuoso

E la radio dice che stasera farà molto freddo
La gente torna a casa dalle fabbriche
Ci sono sei corsie di traffico
Tre corsie scorrono lentamente

Mi piaceva andare al lavoro ma hanno chiuso la fabbrica
Ho il diritto di lavorare ma non si trova lavoro
Si e dicono che dobbiamo pagare quanto dovuto
Dovremo raccogliere da qualche seme che è stato seminato
E gli uccelli lassù sui fili e i pali del telegrafo
Loro possono sempre volare via da questa pioggia e questo freddo

Li puoi sentir cantare nel loro codice telegrafico
Per tutta la via lungo "Strada del telegrafo"

Dimenticheremo presto ma io ricordo quelle notti
Quando la vita era solo una scommessa su una corsa tra le luci
Poggiavi la testa sulla mia spalla e passavi la tua mano fra i miei capelli
Ora ti comporti in modo un po' più freddo come se non te ne importasse
Ma abbi fiducia in me, dolcezza, e ti porterò via
Da questa oscurità e alla luce del giorno
Da questi fiumi di fanali, questi fiumi di pioggia
Dalla rabbia che vive in queste strade con questi nomi
Perchè ho passato ogni semaforo rosso sulla via dei ricordi
Ho visto la disperazione esplodere in fiamme
E non voglio vederla di nuovo

Da tutti questi cartelli che dicono "Ci dispiace, ma siamo chiusi"
Per tutta la via, lungo Strada del Telegrafo
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Re: Telegraph Road da (ri)scoprire

Postby aorlansky60 » 23 Aug 2021, 14:17

@ Duke

assolutamente d'accordo circa la [giustamente] alta valutazione del brano in oggetto;

assai meno d'accordo circa la collocazione dei DIRE STRAITS in "ambito pop";
già dal primo album omonimo (pubblicato nel 1978) dimostrarono di essere decisamente e più che dannatamente ROCK, oltre al fatto che la chitarra elettrica di Mark Knopfler eseguita con le sue immense doti tecniche tramite quel suo "tocco" così unico stabiliva un nuovo standard di riferimento.
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Re: Telegraph Road da (ri)scoprire

Postby rkive » 23 Aug 2021, 14:29

Anche qui come per i Talk Talk di Spirits of Eden, presi quasi una cantonata, perchè mi aspettavo un album tipo Making Movies, invece...

Meno male che la voce e la superchitarra di Mark Knopfler bastano e avanzano per salvare qualsiasi album degli Dire Straits! [8D]
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Re: Telegraph Road da (ri)scoprire

Postby aorlansky60 » 24 Aug 2021, 09:52

Tra l'altro, oltre al pregevolissimo accompagnamento strumentale, il testo non è da meno: a leggerlo sembra quasi di ripercorrere l'epopea della "frontiera" in terra nord americana (di cui Mark Knopfler era notoriamente attento cultore) dai primi pionieri, ai primi insediamenti rurali, alla rapida crescita economica, fino al crollo della borsa di W.S. dell'Ottobre 1929 con la successiva Grande Recessione che martoriò gli USA e la loro popolazione (e non solo loro, visto che "esportarono" la loro crisi economica al resto del mondo) per un intero decennio, che poi culminò con lo scoppio della IInd W.W.

Ad occhi attenti, questo testo è ritornato prepotentemente di attualità anche dal 2007 per quanto riguarda i maggiori Paesi "occidentali" (quelli maggiormente progrediti industrialmente)...
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Re: Telegraph Road da (ri)scoprire

Postby Duke59 » 24 Aug 2021, 12:07

aorlansky60 wrote:Tra l'altro, oltre al pregevolissimo accompagnamento strumentale, il testo non è da meno: a leggerlo sembra quasi di ripercorrere l'epopea della "frontiera" in terra nord americana (di cui Mark Knopfler era notoriamente attento cultore) dai primi pionieri, ai primi insediamenti rurali, alla rapida crescita economica, fino al crollo della borsa di W.S. dell'Ottobre 1929 con la successiva Grande Recessione che martoriò gli USA e la loro popolazione (e non solo loro, visto che "esportarono" la loro crisi economica al resto del mondo) per un intero decennio, che poi culminò con lo scoppio della IInd W.W.

Ad occhi attenti, questo testo è ritornato prepotentemente di attualità anche dal 2007 per quanto riguarda i maggiori Paesi "occidentali" (quelli maggiormente progrediti industrialmente)...


Concordo con ogni parola.

Tra l'altro leggo da wikipedia che

"Nella capitale britannica Mark ebbe numerose opportunità per perfezionare la sua tecnica(...) Successivamente lavorò presso il college di Loughton come insegnante di inglese per stranieri e per ragazzi con problemi psicologici nell'apprendimento"

Questo spiega in parte il suo approccio alle liriche mai banale, che mi ricorda per alcuni versi quello di Sting.
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Re: Telegraph Road da (ri)scoprire

Postby highinfidelity » 25 Aug 2021, 10:52

Beh, non proprio "da riscoprire" perché la si sa un po' tutti a memoria [:D] comunque concordo col fatto che anche nel mio caso la stima per i Dire Straits è cresciuta con un certo ritardo rispetto al picco del loro successo.

Quando divennero celeberrimi a livello mondiale il mio entusiasmo per i Genesis era al livello massimo, e la musica proposta dai Dire Straits, particolarmente dal vivo, mi appariva terribilmente piatta e priva di dinamica. A dire il vero in larga parte mi appare ancora così, credo per ragioni miste dovute alla tecnica d'incisione e alla voce veramente monocorde di Mark Knopfler. Comunque sopportavo molto malamente questo continuo parlare di loro, mentre a mio modo di vedere c'era "ben altro" da ascoltare. Mal sopportavo anche il loro essere un complesso per modo di dire, con Knopfler tuttofare e gli altri sostituibili da chiunque altro passasse in quel momento sul palco: di nuovo il confronto con le ricche personalità dei Genesis - ciascuno a suo modo fondamentale ed insostituibile - mi risultava fastidioso.

Poco dopo comunque un amico di liceo mi suggerì di ascoltare con maggiore attenzione qualche loro album pre-boom, in particolare Communiqué (che all'epoca, giova ricordarlo, si trovava dai remainders alla folle cifra di 4000 L pari a ben 2€!!!), di cui in effetti apprezzai la compostezza e la finezza. Rimisi dunque le cose in prospettiva e presi ad ammirare maggiormente quanto avevano fatto, soprattutto dopo aver osservato la particolare tecnica a mani nude di Knopfler, credo unica nel suo genere e difficilmente imitabile (è raro vedere tribute band dei Dire Straits, personalmente non ne ho mai vista una).

Oggi, a bocce ferme, fa sempre piacere riascoltare di quando in quando le loro migliori canzoni, e li considero un complesso di cui sia giusto traghettare la memoria verso il futuro.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Re: Telegraph Road da (ri)scoprire

Postby aorlansky60 » 25 Aug 2021, 16:27

@ High

"...un amico di liceo mi suggerì di ascoltare con maggiore attenzione qualche loro album pre-boom, in particolare Communiqué..."

...e devo riconoscere che ti consigliò bene; il "boom" per i DIRE STRAITS coincise con l'album "Making Movies" del 1981, un album che non mi è mai piaciuto molto, soprattutto perchè prima di esso avevo già nella mente i decisamente più raffinati "Dire Straits" del 1978 e "Communiquè" del 1979, che sono i miei preferiti in assoluto di questa rock band.

Il modo di cantare di Knopfler in effetti non concedeva nulla allo stile e alla facile melodia, riprendeva di fatto lo stile vocale volutamente "aspro" e grezzo di un grande che aveva iniziato prima di lui: Bob DYLAN.
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Re: Telegraph Road da (ri)scoprire

Postby SteelyGen » 14 Feb 2022, 13:09

Ahhhhhhhhh, Telegraph Road, che Meraviglia!
Una delle canzoni che mi hanno estasiato, folgorato sullla via per Damasco!
E che mi hanno fatto scoprire La vera Grande musica.
Love over gold é uno dei primissimi album da me acquistati, quando ero giovinetto.
Anche la title track é da brividi!
E poi la mitica Private investigations
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