Ho finito poco fa di vedere la parte 2 e ho solo una parola: fenomenale!
aorlansky60 wrote:Spero che ne pubblichino presto la versione su supporto (DVD) dato che non ho abbonamento SKY e neppure intendo sottoscrivere un pre contratto -seppure a costo irrisorio- di un mese a Disney Chanel...
Io, spinto dall'assioma "Tomorrow never knows", ovvero "del doman non v'è certezza"
, ho preferito non rinviare la visione, però spero lo stesso nella pubblicazione in DVD o in blue ray del lavoro di Peter Jackson perchè il restauro audio e video applicato a quelle vecchie riprese è davvero notevole e magari nel cofanetto potrebbero includere qualche "dietro le quinte" interessante.
aorlansky60 wrote:Vero che i Quattro rimasero alquanto scossi e colpiti dalla scomparsa di Epstein (che per loro non era "solo" un manager, ma anche un amico, uno dei pochi e sinceri su cui poter contare -da quando divennero celebri sono innumerevoli le "sanguisughe parassite" che cercarono di legarsi in qualche modo ai nuovi "Re Mida" del POP- dato che era appena più anziano di loro solo di qualche anno e dato che i quattro SAPEVANO BENE quanto BRIAN "si spese" per farli emergere, fin da quando i Beatles non erano ancora nessuno...) ma quei primi tentativi non li citerei a livello di "inizio carriera solista":
Vero. Forse il termine "carriera solista" è un poco eccessivo. Diciamo però che con il White album (1968) molti nodi erano venuti al pettine e i Beatles avevano iniziato a lavorare separatamente su un numero consistente di canzoni assaporando il gusto della "libertà". In retrospettiva è opinione comune che il White abum sia stato l'inizio della separazione, come spiegato in questo documentato articolo di RS
https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/quando-i-beatles-sono-diventati-quattro-artisti-solisti-la-storia-del-white-album/340427/#Part1Da qui nasce l'idea del progetto Get back al fine di ricucire gli strappi e ricreare lo spirito di squadra: comporre e registrare 14 canzoni inedite, prive di sovraincizioni così da poter essere eseguite live in uno show finale. Tempo a disposizione circa 3 settimane a partire dal 2 Gennaio 1969 perchè Ringo aveva già impegni per girare un film a inizio Febbraio di quello stesso anno.
aorlansky60 wrote:Durante le riprese del film "Get Back" (che poi fu reintitolato "Let it Be" quando venne pubblicato nel 1970) non passa inosservato l'atteggiamento APATICO di Lennon mentre ad emergere è l'atteggiamento "iper attivo" di McCartney: proprio perchè quest'ultimo era DECISAMENTE intenzionato a "portare avanti" la carriera del quartetto, mentre Lennon (a differenza del suo partner artistico) stava iniziando a maturare l'idea che nella vita "ci potesse essere qualcosa di diverso" oltre al solo fatto di essere "un Beatle"...
Bisogna anche considerare che uno dei fattori che contribuì all'apatia di Lennon fu l'uso di eroina, da cui lui e Yoko erano divenuti abituali consumatori proprio in quel periodo alla fine del 1968, come si può constatare dalla loro intervista del 14 gennaio 1969, fatta proprio nei giorni in cui le sessioni di Get back presso Twickenham avevano luogo. Per fortuna le cose cambieranno parecchio circa una settimana dopo e John tornerà "normale".
https://youtu.be/WOxnqwco7CwIn quelle condizioni John non sarebbe stato in grado di portare avanti il progetto, per cui Paul si sentì in dovere di sopperire alla sua "assenza" a volte esagerando un po'.
Sul rapporto John-Yoko si potrebbero scrivere libri (e probabilmente lo hanno fatto) ma quello che si percepisce a pelle è un attaccamento esagerato, morboso tra i due. A me John è sempre stato molto simpatico anche per via del suo humour tagliente e stralunato e l'indubbia intelligenza, ma occorre ammettere che come persona aveva dei lati oscuri irrisolti (chiedere per questo a suo figlio Julian " Hey Jude" Lennon ..).
Paul al contrario era ben ancorato alla realtà, pur non disdegnando le esperienze alternative; il suo carattere a tratti un poco prevaricatore (ma in alcuni casi per necessità) lo può rendere un po' meno simpatico dei suoi più remissivi compari.
In alcune delle molte scene inedite si parla anche di Yoko e mentre ne discutono (in assenza di lei e John) Paul esprime i suoi pensieri dicendo che, da quando sta con Yoko, John si è allontanato dai Beatles.
Ma sa anche che se i Beatles dovessero dividersi Yoko non ne avrebbe alcuna responsabilità, e ci scherza su dicendo “It’s going to be such an incredible, comical thing in 50 years time. ‘They broke up ’cause Yoko sat on an amp." (Sarà una cosa incredibilmente comica tra 50 anni: "Si sono divisi perchè Yoko si è seduta su un amplificatore")
https://decider.com/2021/12/06/the-beatles-get-back-yoko-ono-john-lennon/ aorlansky60 wrote:Generalmente comunque, a parte i motivi -primo tra tutti l'inizio dei problemi finanziari della loro etichetta Apple- che avrebbero potuto innervosirli, i rapporti tra i quattro durante tutto il mese di Gennaio 69 che li vide insieme per quel progetto furono buoni, a parte qualche eccezione come il celebre episodio (documentato dalla prima versione del film ufficiale che fu messa in circolazione già dai primi anni 70) nel quale si vede "il maestrino Paul" cercare di istruire "lo scolaretto George" sulla progressione armonica di note da eseguire nel pezzo che stavano provando... ciò che il film non documenta è che poco dopo quella scena, Harrison si alzò dallo sgabello, salutò freddamente i colleghi lasciandoli da soli e se ne ritornò a casa, dove si mise immediatamente a comporre quella che diventerà "Wah-Wah" (poi pubblicata in "All Things must pass") che
nel testo contiene un deciso attacco critico nei confronti di Paul... quando si dice che, a volte o molto spesso, "certe" canzoni possono nascere dall'ispirazione di un fatto personale vissuto...
George arrivò alla sessioni di Get back reduce da collaborazioni musicali con altri artisti (Jackie Lomax, Bob Dylan) che si erano svolte in clima rilassato ed amichevole. L'impatto con i freddi studi di Twickenham dove si doveva comporre musica sotto il costante occhio delle telecamere, con i giorni contati e un Paul nei panni del boss, fu per lui certamente traumatico. Se a questo aggiungiamo il poco spazio che Paul e John gli concedevano come compositore (caratteristica comune con un altro chitarrista britannico chiamato Steve, non vi pare?) si può capire l'evidente nervosismo che George mostra nella prima parte delle sessioni.
Nella nuova versione di Get back l'abbandono di Harrison è documentato in tutte le sue sfumature con registrazioni sorprendenti; stupisce ad esempio la reazione immediata di John che dice come se fosse la cosa più naturale del mondo "George ha lasciato i Beatles? Va bene. Allora possiamo chiamare Clapton per continuare". Ma penso fosse solo una delle battute sarcastiche per cui va famoso.
Poi in altra scena "rubata" (grazie ad un microfono nascosto in un vaso di fiori) Paul e John discutono dell'abbandono di George e qui John - tornato lucido e determinato - rimprovera a Paul di non permettere a George di essere se stesso ma di volerlo far suonare come suonerebbe Paul, e ammette che lui stesso, per timore, ha spesso consentito a Paul di fargli fare cose che non avrebbe voluto fare.
La conversazione tra John e Paul diventa piuttosto animata pur senza trascendere in un combattimento, poi procede andando in profondità e sviscerando il loro rapporto ed è francamente emozionante sentire John dire a Paul direttamente cosa pensi del suo modo di gestire il gruppo; sono cose che non avevo MAI letto da nessuna parte. Non in questi termini.
Dopo questo "chiarimento" Paul cambierà nettamente atteggiamento.
Quello che il film originale "Let it be" però non mostrava è quanto migliorò il clima quando le sessioni si spostarono nei più famigliari Apple Studios.
[Nota a margine: ma perchè mai Steve Jobs decise di chiamare Apple la propria azienda sovrascrivendo così di fatto un tassello importante della storia della discografia e della musica? Ho ancora in mente la mela presente sulle etichette dei Long Playing dei Beatles e non posso fare a meno di chiedermi come reagirebbe oggi un diciottenne se gli venisse detto che la Apple era in origine una casa discografica!]
In questo il lavoro compiuto da Peter Jackson è decisamente prezioso in quanto ci restituisce uno sguardo più equilibrato su quel periodo della storia dei Beatles.
Infatti dopo il trasferimento agli Apple studios Harrison torna nel gruppo e tutti riprendono a sorridere; anche Lennon torna in se' e ridiventa loquace, partecipativo e scherzoso. Ora scherza e parla continuamente, suggerisce idee, conferma, contesta, propone: un'altra persona rispetto ai primi giorni a Twickenham! Poi con l'arrivo di Billy Preston le cose migliorano ancora e i Beatles suonano mostrando di divertirsi davvero tanto e recuperano l'affiatamento dei vecchi tempi.
Nel vecchio Let it be questa trasformazione veniva completamente ignorata.
Assolutamente irresistibile la scena in cui suonano un brano rock'n'roll mettendo in musica un articolo di giornale (scritto da un certo Mike Housego che John sfotte ripetutamente) che parla malissimo di loro e che descrive avvenimenti mai accaduti come veri.
Altra chicca un'improvvisazione vocale "strillata" da scorticare i nervi di Yoko con McCartney alla batteria e John alla chitarra.
aorlansky60 wrote:A proposito della "solita vecchia storia" che ogni tanto emerge ancora dopo 50anni, cioè che "Ringo non sapesse suonare" dovrebbe far riflettere che molti suoi "colleghi" di strumento (alcuni di loro tecnicamente a livello "stellare") abbiano sempre espresso forti e convinti apprezzamenti "sul suo modo di suonare la batteria" e mai critiche... molti di loro dicono che Ringo avesse una capacità unica nel leggere "il tempo" oltre a possedere un "groove" di esecuzione particolarmente originale...
Ringo non era certamente Dave Grohl o Phil Collins o Mike Portnoy o Mike Mangini ... ma il fatto che Grohl, Collins, Portnoy e Mangini lo citino come una delle loro influenze la dice lunga sull'importanza del simpatico batterista con gli anelli.
Qui ad esempio Todd Sucherman (batterista degli Styx, Brian Wilson, Spinal Tap, ecc..) spiega perchè considera Ringo un batterista ampiamente (e ingiustamente) sottovalutato mostrando alcuni brevi esempi
https://youtu.be/Yr8BE1M7qPcE ora resta la parte 3, si quella dove ci sarà l'esibizione sul tetto, questa volta in versione integrale e su cui dicono che Peter Jackson, usando lo split screen, abbia fatto meraviglie.