Dream Theater tour 2022

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

Dream Theater tour 2022

Postby Duke59 » 13 May 2022, 00:06

Sabato sera ho assistito insieme ad alcuni amici allo show del "A view from the top of the world" tour dei Dream Theater.

Trattandosi di uno dei primi show internazionali post pandemia ho notato una partecipazione di pubblico inferiore all'usuale (andai a sentirli nel Febbraio 2020 e il Forum era pieno, Sabato scorso era riempito a malapena per metà).

Ho poi scoperto che anche altri show andati in scena pochi giorni prima al Forum avevano avuto lo stesso destino: spettatori più o meno dimezzati rispetto all'usuale.

Speriamo per noi e per gli artisti che si riesca a tornare presto ad una quasi normalità.

Avevamo scelto i posti basandoci sull'ultima esperienza, ottima, del 2020 in cui ci eravamo posizionati in tribuna al secondo anello, vicinissimi al lato destro del palco osservando dal pubblico (ovvero lato Petrucci). Avevamo goduto di acustica e visuale notevoli grazie alle casse di amplificazione laterali dritte di fronte a noi e alla vicinanza.

L'altra sera però abbiamo trovato l'impianto montato in modo diverso, senza casse laterali [&:-S] , e nella nostra posizione l'audio arrivava decisamente rimbombante e confuso. Fortunatamente, anche se a show iniziato da un po', abbiamo potuto spostarci in una zona più lontana dal palco ma meno laterale e da lì la situazione acustica è migliorata notevolmente.

Ma veniamo alla musica.

La setlist proposta contiene 4 brani dell'ultimo album, tutti molto godibili e - secondo me - almeno nel caso della title track "A view fron the top of the world", superiori alla media delle composizioni dei DT degli ultimi anni.

Dei 10 brani suonati 5 appartengono all'era Portnoy e 5 al periodo successivo, mantenendo un buon equilibrio tra brani più storici ("6:00", Endless Sacrifice) e quelli nuovi.

Questa la scaletta completa

The Alien
6:00
Awaken the Master
Endless Sacrifice
Bridges in the Sky
Invisible Monster
About to Crash
The Ministry of Lost Souls
A View From the Top of the World
Encore:
The Count of Tuscany

Sui musicisti inutile addentrarsi in dettagli già noti.
I virtuosismi di Petrucci alla chitarra, di Rudess alle tastiere, di Mangini alla batteria e di Myung al basso (questa volta più percepibile del solito nel mix) sono la norma e non ci stupiscono più (o quasi). Da segnalare invece la prestazione tutto sommato accettabile del sempre criticato LaBrie (59 anni da poco), che mi è sembrato abbastanza in forma sia fisicamente (si muoveva in modo molto più sciolto del solito) che con la voce. E devo anche dire di aver trovato un Mike Mangini più divertito di quel che ricordavo. Forse sarà anche perchè questa volta, dietro ad una batteria di dimensioni normali, risultava molto più visibile rispetto al passato. Anche la sua prestazione nello show e nell'ultimo album mi è sembrata meno rigida e più scorrevole e fluida.

Che si stia Portnoyzzando?

L'unica lieve annotazine che mi sento di fare allo show riguarda gli assolo di Rudess al synth/tastiera che spesso vengono suonati con lo stesso timbro e con la leva dell'intonazione usata per produrre frequenti glissati di quasi un 'ottava, il che dopo un po' li fa sembrare molto simili tra di loro. Per il resto il tastierista è un mostro di bravura e gli si perdona anche il suo vizietto di voler infrangere spesso i limiti di velocità.

A Petrucci invece l'unico "difetto" che potrei trovare è la barba ormai lunga come quelle dei ZZ Top ... infatti che si tratti di ritmiche distorte intricate e aggressive o di linee melodiche angeliche la chitarra di Petrucci resta una delle migliori di sempre tanto per la tecnica strabiliante quanto per sentimento. Volendo essere pignoli anche lui a volte tende a premere sull'acceleratore, ma questo è il destino dei virtuosi che per mantenere la capacità fisica di suonare a quei livelli ... devono suonare sempre a quei livelli, proprio come gli atleti.

LaBrie ha cantato in modo tutto sommato accettabile ma a onor del vero qualche sfarfallamento di note ce lo ha regalato, il che testimonia dell'assenza di autotune (cosa positiva tutto sommato). Comunque, pur con tutti i suoi noti problemi di voce che lo affliggono sin dal 1994, James resta la voce iconica (nel bene e nel male) dei Dream Theater.

John Myung è stato semplicemente perfetto, così come Mangini.

A parte queste considerazioni comunque si è trattato di un ottimo spettacolo che ci siamo goduti con piacere.
Dei begli effetti scenici e un riuscito mix di grinta, romanticismo ed ipertecnica hanno reso la serata emozionante e piacevole..

A testimonianza vi linko un paio di momenti particolarmente riusciti dello show che ho trovato su youtube

La seconda metà di "A view from the top of the world" con una parte di "violoncello" pazzesca.
https://youtu.be/B2vuZ6pN5Rg?t=541

La parte finale di "The Count of Tuscany" ancor più da brividi e con Petrucci che fa un po' il verso ad un certo Steve di nostra conoscenza (+ citazione di Gershwin)
https://youtu.be/5DG8eAvEHTk?t=663
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Re: Dream Theater tour 2022

Postby highinfidelity » 13 May 2022, 07:53

Grazie per la "rece" Duke. [:)] Onestamente continuo a registrare problemi molto ma molto grossi nel venire a sapere che ci sono concerti o eventi interessanti, nonostante io sia da sempre una persona molto attiva su internet. Non saprei quindi dire quanto della sala mezza vuota fosse imputabile al covid, e quanto invece ad una scarsa promozione.

In effetti la batteria di Mangini sembra essere appena tornata dalla clinica "7 chili in 7 giorni", ma non necessariamente è un male, come anche tu hai potuto constatare. LaBrie appare in grandissima difficoltà in numerosi passaggi, c'è un intero fraseggio in cui sembra addirittura cantare su una tonalità completamente sbagliata... Non sapevo di questa sua "particolarità" dal vivo... Ma spesso come ben sappiamo il cantante di un complesso non è solo "quello che canta meglio", si occupa anche delle liriche, delle linee melodiche principali, per cui il suo valore va misurato complessivamente, non solo dalla sua resa dal vivo a 59 anni.

Sebbene i brani che hai linkato mi siano tutt'altro che dispiaciuti, come di consueto devo registrare che i Dream Theater non riescono a colpire il mio immaginario. Questa volta è principalmente per la loro messa in scena sul palco, veramente uninspiring. La pedaliera di Petrucci (ammesso che ne abbia una) è completamente nascosta dietro a un aggeggio che non si capisce neanche bene cosa sia, sembra un grosso portachincaglierie per bigiotteria. Deludente anche il synth corner, in realtà inesistente in quanto ridotto a un monotastiera, tra parentesi con sospensioni mobili che devo francamente dire mi sembrano palesemente "ispirate" (= scopiazzate) a quanto fa il nostro Boosta dei Subsonica. Niente, che dire... Ormai sono 30 anni e più che mi trasmettono questo tipo di sensazioni, credo che difficilmente ci sarà ancora occasione di cambiarle. [':-|]
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Re: Dream Theater tour 2022

Postby Duke59 » 13 May 2022, 15:23

Concordo con alcune delle tue osservazioni.

I DT nacquero da musicisti che amavano Led Zeppelin, Black Sabbath, Metallica, Rush, Pink Floyd, Yes (e anche i Genesis, ma se non ricordo male solo Portnoy li cita tra le sue influenze).

E da quel crogiolo prese vita ciò che venne definito prog metal: appunto i Dream Theater, Symphony X, Fates warning, Queensryche, Echolyn, per certi aspetti anche gli Iron Maiden ...

Personalmente i DT mi piacciono, ma nelle giuste dosi. Li trovo comunque più leggeri e godibili rispetto... che so ... ai Metallica pre Black album o a certe geometrie sequenziali un po' fini a se stesse degli ultimissimi King Crimson.

Inoltre quei richiami al prog classico diluiti nel metal mi sono sempre piaciuti.

Dovendo suonare cose difficili nei live sono inevitabilmente un po' statici (appunto come musicisti classici) però è vero che potrebbero studiare una messa in scena più calda e coinvolgente. Data la struttura dei loro pezzi che hanno parti strumentali preponderanti, il cantante risulta quasi un ospite di passaggio che per il 60 % dello show resta fuori dal palco e questo (comunque la si pensi su laBrie)
aumenta un po' la distanza dal pubblico (anche se Petrucci, Portnoy/Mangini e Rudess cercano di sopperire come possono).

Il palco spoglio non aiuta in tal senso.

A tal proposito rilevo che scenografie basate su videoproiezioni totali o semitotali su palchi quasi vuoti mi sono capitate due volte quest'anno.

Infatti un 2/3 mesi fa sono andato a vedere Carmen Consoli e anche lei era in tour con una scenografia piuttosto fredda: sull'intero palco erano presenti solo due amplificatori piccolissimi, qualche pedale effetti, un'asta con microfono e una batteria in configurazione minima, Tutto il resto, pareti e pavimento incluso, era completamente bianco.

Durante lo show sulle pareti e sul pavimento bianchi venivano proiettati effetti video o filmati .

Però vedere i musicisti molto distanti tra loro, in un ambiente spoglio, sempre fermi, effettivamente fa un effetto strano;
soprattutto per noi abituati a muri di amplificatori, strati di tastiere, cavi dappertutto e frontman che corrono di qua e di là.

Oggi i palchi, soprattuto quando sono grandi, appaiono un po' vuoti ed asettici.

Indubbiamente ciò facilita montaggio/smontaggio, ma l'effetto scenico ne soffre un po'.

highinfidelity wrote:La pedaliera di Petrucci (ammesso che ne abbia una) è completamente nascosta dietro a un aggeggio che non si capisce neanche bene cosa sia, sembra un grosso portachincaglierie per bigiotteria. [':-|]


In merito al set up di Petrucci linko un video dove lo spiega lui stesso.
Ho messo il segnalibro dove racconta perchè tiene i due parallelepipedi argentati ai lati della pedaliera
Nelle parti precedenti dello stesso video Petrucci spiega l'intero setup degli amplificatori e degli effetti usati in questo tour
https://youtu.be/up7TBEOYpYg?t=1119
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