aorlansky60 wrote:è indubbio che è stato uno dei più importanti e dotati chitarristi italiani
Anni fa avevo sentito raccontare da qualche altro protagonista della scena di quegli anni che inizialmente Radius era molto richiesto soprattutto perché era riuscito ad entrare in qualche modo in possesso di una Gibson Les Paul, chitarra che in quegli anni in Italia non si vedeva manco in fotografia...
Ma diciamo che ha saputo sfruttare con intelligenza questo suo "vantaggio" iniziale, e che col trascorrere del tempo si è messo in luce non solo come "fortunato possessore" di uno strumento magico, ma anche come bravo e versatile strumentista, agile in più generi diversi, richiesto da autori del calibro del già ricordato Battisti ma anche di Franco Battiato e tanti altri.
Con il "suo" complesso Formula 3 era sconfinato in territorio progressivo soprattutto col disco Sognando e Risognando, nel quale - come già il titolo lascia intuire - il
power trio aveva ripreso alcune canzoni di Battisti, riproposte in versione quasi-progressiva molto più elaborata e prolungata.
Era poi venuta la già ricordata esperienza del supercomplesso Il Volo (assolutamente da non confondere con l'attuale omonimo trio-monnezza di tenorini col vizietto di sfasciare le stanze d'albergo). Si trattava di un gruppo di musicisti tutti eccellenti nel loro ambito e tutti più o meno provenienti dall'orbita di Battisti grazie a cui si erano conosciuti tra loro in sala d'incisione, e poi audacemente associatisi in un'operazione in stile Crosby Stills Nash & Young. C'era dentro gente del calibro di Vince Tempera, tanto per capirci. Su quell'esperienza - e non vorrei essere frainteso - ho un'opinione ambivalente: incisero musica di altissima qualità, ma considerati i nomi dei muscisti e l'epoca in cui operarono, mi sarei aspettato qualcosa di ancor più marcatamente progressivo. Paradossalmente trovo qualcosa di più progressivo nel loro secondo album
Essere o Non Essere? del 1975 rispetto all'omonimo album d'esordio
Il Volo, del 1974.
Nella produzione solista di Radius ritengo particolarmente interessante
America Good-Bye, disco quasi
concept di anti-propaganda che si segnala anche per una collezionabilissima copertina con un
overlay sollevabile, alzando il quale si può far sparire la bandiera americana dal ritratto di Radius. Il disco contiene musica che suona incredibilmente datata, ed è per questo interessante e affascinante.
L'avevo visto l'ultima volta un anno fa quasi esatto (o sono forse due?) nella "serata duetti" di Sanremo. Non avevo avuto la percezione che stesse male e non avevo idea che l'avremmo salutato così presto, ma si legge ora di una "lunga malattia". Spero non abbia sofferto; che possa riposare in pace.