Mike Portnoy rientra nei Dream Theater

[Duke59]

https://www.rockol.it/news-740215/dream ... uovo-album

La notizia mi fa molto piacere, non perchè non stimi Mike Mangini che è un batterista assolutamente stratosferico e tecnicamente superiore a Portnoy, ma perchè spero che il rientro di Portnoy contribuisca ad elevare il livello compositivo del gruppo, che negli ultimi anni è stato dominato dal duo Petrucci-Rudess, ovvero più tecnica spaziale che cuore (anche se su questo credo che a volte si sia esagerato facendolo diventare un luogo comune).

Portnoy invece, dal 2010 ad oggi, ha girato le proverbiali sette chiese, passando dal neoprogressive di Neal Morse, Neal Morse band, Transatlantic e Flying colors al rock blues dei suoi Winery dogs, al Progressive metal dei Sons of Apollo, alla fusion-progressive-metal strumentale dei Liquid Tension Experiment, ad essere il tour drummer per Avenged Sevenfold, Bigelf, Twisted Sisters più una miriade di progetti paralleli troppo lunghi da elencare, mostrando sempre di essere più un batterista "melodico" (alla Phil Collins dei tempi d'oro, per intenderci) che ipertecnico.

Conto quindi che la sua riappacificazione con il gruppo che aveva contribuito a creare nel 1985 possa portare nuova freschezza ai progetti che bollono in pentola. Non va dimenticato che Portnoy era stato elemento decisivo nella composizione dei migliori album della storia dei Dream Theater (Images and words, Awake, Metropolis pt.2, Train of thought, Octavarium) e che tutti i riferimenti diretti o indiretti delle loro canzoni a Genesis e Yes erano al 90% farina del suo sacco, così come farina del suo sacco fu l'ideazione del maestoso concept "Metropolis pt 2: scenes from a memory" che personalmente considero il picco creativo dei Dream Theater insieme ad "Images and words".

Vedremo cosa uscirà sul loro prossimo album.

Per finire due parole doverose su Mike Mangini, un batterista dalla tecnica assolutamente stratosferica (era nella band di Steve Vai e Joe Satriani). Umanamente persona umile e simpatica, insegnante di batteria, Mangini prese il posto di Portnoy nel 2011 e con i DReam Theater ha registrato 5 album in studio, 4 album live e 2 video concerti.

Ma il riavvicinamento Dream Theater-Portnoy era già stato testimoniato nel 2020 quando Petrucci, Rudess e il nostro amico Tony Levin si erano uniti a Portnoy per incidere il terzo album dei Liquid Tension Experiment "Liquid Tension Experiment 3". Qui la versione Levin-Portnoy-Rudess-Petrucci di "Rhapsody in blue" di Gershwin tratta proprio da quell'album https://youtu.be/AkrZhQLD92Y . Io la trovo godibile.

La mia impressione è che Mangini avesse un contratto a termine con la band e che la riappacificazione con Portnoy abbia fatto loro decidere di richiamare il loro membro fondatore in famiglia. Comunque sia con questi dodici anni nel gruppo come "gregario" di lusso Mangini ha potuto farsi conoscere dalle platee di tutto il mondo e questo non potrà che favorirlo nella sua carriera solista (ha messo in piedi da poco la Mangini band) e di educatore. https://www.mikemangini.com/

[highinfidelity]

Beh, sono senz'altro molto contento per chi segue i Dream Theatre, spero ovviamente che ci siano grandi idee da parte di tutti da dispiegare in un nuovo album.

Anch'io mi pongo il problema del futuro di carriera Mangini: situazione piuttosto triste, confesso di essere troppo sentimentale e di reggere male questo tipo di "benserviti" nei complessi. Per questo mi era particolarmente piaciuta la soluzione "alla Iron Maiden" di andare avanti con tre chitarristi e buonanotte al secchio. Auguro ogni bene a Mangini, spero di ritrovarlo presto "sul seggiolino" dietro qualche grande complesso.

[Thomas Eiselberg]

Li ho persi di vista da troppo tempo ormai. Non so come interpretare la "notizia". Portnoy naturalmente era tra coloro che hanno contribuito alla riuscita dei noti capolavori iniziali ma è presente pure nei successivi lavori (per me) tra il sufficiente e il mediocre. Non sono mai riuscito ad andare oltre Octavarium,gli album successivi dopo un paio di pezzi mi hanno sempre annoiato a morte.

Speriamo che che il rientro del batterista porti nuove idee (magari dalle sue esperienze in ambito più prog)

Quando un musicista è da poco in una band è più facile farlo fuori, quando invece è in un gruppo da più di un decennio tendo a storcere un po' il naso e a poco servono (anzi me lo fanno storcere ancora di più) alcune dichiarazioni lette nelle quali Mangini ci fa sapere che lui era "al servizio del gruppo", "non decideva nulla", "ha solo fatto andare avanti il gruppo in un momento complicato, ma lui contava pochissimo". Uno zerbino in pratica

[Duke59]

Quando un musicista è da poco in una band è più facile farlo fuori, quando invece è in un gruppo da più di un decennio tendo a storcere un po' il naso e a poco servono (anzi me lo fanno storcere ancora di più) alcune dichiarazioni lette nelle quali Mangini ci fa sapere che lui era "al servizio del gruppo", "non decideva nulla", "ha solo fatto andare avanti il gruppo in un momento complicato, ma lui contava pochissimo". Uno zerbino in pratica

Vero. A tal proposito anche in "casa nostra", con l'abbandono (temporaneo) di Stuermer per il CAS tour e l'allontanamento di Chester Thompson, che non comparirà nel tour d'addio del gruppo, ci sono state situazioni simili.

Comunque Mangini sta per pubblicare il suo primo album solista, a cui presumibilmente lavora già da un po', per cui non credo che per lui il rientro di Portnoy sia stata una sorpresa.

Qui un suo brano pubblicato pochi giorni fa

"Not drowning"

Words and Music by Mike Mangini

Bass: Tony Dickinson
Guitar: Ivan Keller
Guitar Solo: Gus G.
Vocals: Jen Majura
Drums: Mike Mangini

https://youtu.be/41ApZtVbHDg?si=7_o835-GWqb2CD1X

[Thomas Eiselberg]

Notizia che riguarda sempre i DT ma decisamente più triste: è morto il primo cantante della band, Charlie Dominici, che cantò nell'album d'esordio

https://metalitalia.com/articolo/dream- ... -dominici/

I Dream Theater che mi piacciono arriveranno poco dopo ma in quell'album sono già contenute delle cose decisamente apprezzabili, anche grazie a lui

R.i.p.