La rivincita del DISCO NERO

Strumenti musicali, tecniche e tecnologia del suono; inserzioni e richieste/offerte di collaborazioni; domande e risposte per addetti ai lavori.

La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 22 Apr 2021, 11:48

...leggere questo farà molto piacere a MARCO "HighInfidelity" [;)]

https://www.ansa.it/sito/notizie/cultur ... 58e4d.html

...so di un qualche thread già aperto [da tempo] in tema di vinile, ma non avendolo trovato ho aperto un nuovo topic... ovviamente la notizia linkata su rende felice anche "aor" [:D]
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 22 Apr 2021, 18:18

Sentito oggi in radio!!! [8D] Effettivamente curavo con certosina pazienza una serie di thread in cui si rimarcava come il 33 giri fosse da ormai molti anni l'unico supporto le cui vendite fossero in crescita: una crescita che negli ultimi anni era a doppia cifra, e ora leggo essere addirittura a tripla cifra!!! E finalmente è arrivato anche lo storico sorpasso!

Ovviamente festeggerò degnamente la notizia [:D] ma devo dire che comunque è una notizia non priva di ombre... Il CD per me equivale a spazzatura (non dal punto di vista sonoro, ma come oggetto collezionabile) però comunque era un supporto fisico, per quanto orrendo. La sostituzione di un supporto fisico, per quanto brutto, con "download" immateriali di vario tipo, secondo me non è comunque una buona notizia per quanto riguarda la cultura musicale, soprattutto dei più giovani (noi triassici ormai la nostra cultura ce la siamo fatta, quand'era il momento buono). Sarebbe una buona notizia se le vendite del 33 giri avessero eroso sia il mercato dei CD sia quello dei download, è questo credo sia in parte vero, ma per l'appunto solo in parte.

La conclusione gira gira è sempre la stessa: sarebbe stato meglio se il CD non fosse mai stato inventato. E pensare che i calcolatori portatili di ultima generazione sono ormai venduti privi di lettore CD/DVD, per cui è veramente come se questi supporti non fossero mai esistiti. Invece sono esistiti, han fatto del gran danno, e adesso son pure spariti. Bell'affare, no? [xx(]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 23 Apr 2021, 11:05

...ero arci-sicuro che saresti stato molto sensibile all'argomento caro Marco [;)] infatti non hai tardato a rispondere mostrando il tuo apprezzamento per la notizia; [:)]

tutti concetti molto sensati, quelli che hai esposto nel tuo post, con i quali non posso che convenire, ovviamente;

sappiamo bene entrambi che il vinile era/è un supporto dotato di grandi potenziali tecniche rivolti all' Hi-Fi e alla corretta riproduzione musicale;

commercialmente però, esso presenta delle lacune per chi ha intravisto solo il "business" commerciale su larga scala legato al supporto musicale :

1) è più costoso da realizzare (sia nelle copertine che nel vinile) di un sottile cerchietto di plastica contenente "bits" qual'è il CD (del quale è meglio evitare ogni tipo di commento sul libretto cartaceo fornito [xx(] nella confezione)...

2) è più costoso da trasportare e da stockare, essendo di dimensioni maggiori del CD

queste che ho elencato sono problematiche che a noi appassionati del "buon suono" riprodotto non importano nulla, ma che commercialmente ha fatto la fortuna delle majors e dei produttori di devices , per poco tempo finchè il gioco è durato, fino a quando non gli si è ritorto contro, a partire dal 2000, quando Sony Philips ed altri produttori di masterizzatori digitali si sono tagliati le gambe con le proprie mani, offrendo a prezzo sempre più ribassati questo tipo di prodotti alla massa di consumatori... ben gli stà!... infatti, è proprio da quegli anni che le vendite dei CD hanno iniziato la lenta discesa fino a collassare a livello mondiale, anche perchè nel frattempo è comparso all'orizzonte l'antagonista peggiore che il CD e i suoi produttori potessero immaginare, ovvero i files digitali di vario formato, sia compressi (mp3) che non (Flac)...

diciamo che, dal punto di vista strettamente commerciale, per le caratteristiche sopra citate, il CD era l'inevitabile evoluzione dell'Lp analogico in vinile, purtroppo... [':-|]

...e che "la musica liquida" per mezzo di files digitali era l'altrettanta inevitabile evoluzione dal supporto al... nulla o quasi... [:-|] ...che tristezza, alla fine... [:(-(]

Per chi -come me e Te- è appassionato di musica ed ha un età abbastanza longeva da aver vissuto in tempo reale tutta questa evoluzione, e per chi ha resistito alla tentazione di buttare alle ortiche -come hanno fatto in molti all'inizio degli anni 80- la propria collezione di vinili per il passaggio al digitale, il mio umile consiglio è : teneteveli STRETTI.
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby rkive » 24 Apr 2021, 16:20

Alcune considerazioni sui cd di un ascoltatore low cost. [:(]

Per chi non aveva dei giradischi di qualità, quando uscirono i cd (naturalmente non i primi perchè costosi come pure i lettori) fu una vera rivoluzione: non c'era più il problema del gracchiare della puntina o il vinile che s' incantava e la qualità del suono era decisamente migliore della musicassetta (altra croce e delizia di noi ascoltatori low cost).

Un problema che molti non sanno è che anche i cd non si riescono ascoltare nei lettori portatili o nei radioregistratori di media qualità, perchè s'incantano o saltano tracce (chissà perchè non succede nei cd registrati in mp3).

Oggi se acquisto un cd lo converto subito in mp3, così mi tolgo il pensiero! [:)]

Naturalmente ammiro chi acquista i vinili, ma per me questi oggetti sono troppo ingombranti. [:(]
User avatar
rkive
Lamb
Lamb
 
Posts: 1801
Joined: 14 Mar 2019, 16:24
Location: Venezia

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 24 Apr 2021, 17:04

"Un problema che molti non sanno è che anche i cd non si riescono ascoltare nei lettori portatili o nei radioregistratori di media qualità, perchè s'incantano o saltano tracce"

...potrebbe trattarsi della presenza di SW "anticopia" inserito nei CD che le majors discografiche hanno avviato, intensificandolo sempre di più specie per le nuove uscite, dal 2000 in poi, per proteggersi dal fenomeno COPIA/CLONE (da parte dei consumatori) che loro stessi hanno innescato (per essere più precisi i produttori di devices, come scrivevo più su)...

questi SW "anticopia" inseriti nei CD hanno dato problemi tipici come quelli che hai descritto, specie su lettori CD di medio/bassa qualità, come testimoniato a partire dall'intero decennio 2000 da numerosissime segnalazioni di lamentele da parte degli appassionati, che acquistata una copia originale se la trovavano nei casi più estremi ILLEGGIBILI fin dalla prima traccia dal proprio lettore; i lettori CD più costosi riuscivano a leggere le tracce, ma ci sono diverse testimonianze che la qualità audio andava udibilmente compromessa quando s'innescava il SW anticopia... [:-I]

e i fautori e i promotori del CD lo definivano "un enorme progresso tecnologico"... [:-j] ...nella mia esperienza di consumatore di supporti fisici, ho dovuto annotare diversi casi (non molti fortunatamente, ma diversi quanto basta per considerare che il problema che vado ad esporre ESISTE seriamente) di CD che sono diventati illeggibili nel tempo, a causa di uno stranissimo processo di opacizzazione/oscuramento della facciata superiore del dischetto (non quella letta dal laser)... ho dovuto ricomprare praticamente tutta la discografia del PERIGEO, gruppo fusion italiano anni 70 che apprezzo molto, dato che tutti i 5 titoli CD che avevo comprato della prima serie di masterizzazione erano tutti interessati a questo problema (con la seconda masterizzazione la casa editrice ha ovviato al problema, ma ormai la frittata era fatta, io non ho certo riavuto i soldi spesi indietro) stessa cosa per quanto riguarda l'antologia ROSSA e BLU dei Beatles (entrambi doppi, con la EMI che è la casa più costosa in fatto di dischi...) [:-!] inutile dire che dei titoli citati possedevo già da tempo anche le copie in vinile, che non mi hanno mai dato alcun tipo di problema ma che anzi ancora adesso dopo oltre 40 anni dall'acquisto e chissà quanti ascolti effettuati nel frattempo, suonano ancora più che bene...

SI, lo propagandarono come "un enorme progresso tecnologico" l'introduzione del CD nei primissimi anni 80... [:-j] in realtà si trattò di una GROSSA CASTRAZIONE per gli appassionati di musica e di un GIGANTESCO BUSINESS COMMERCIALE per i promotori, [:-j] esattamente di questo si tratta, potendolo analizzare a posteriori...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby vise60 » 25 Apr 2021, 16:49

Bene bene...ho letto anch'io la notizia e non puo' che farmi piacere [8D]
Da discreto integralista del vinile e avendo poco sopportato il CD per usare un eufemismo... da frequentatore decennale delle mostre scambio in vinile vi riporto cosa mi disse un esercente delle bancarelle presenti ad una fiera verso la fine del Millenio scorso.. testuali... "Il CD e' gia morto" [:0] lo pigliai poco seriamente ma devo dire che alla luce dei fatti ,quando avro' modo di ritrovarlo se Dio vorra'.. un paio di numeri del lotto me li faro' dare...
Il mio impianto Marantz anni settanta funziona ancora in modo spettacolare e spesso ,abitando per conto mio,lo spingo a manetta senza problemi e gli dedico , come ho sempre fatto fin da adolescente tutta la mia attenzione possibilmente senza distrazioni per tutto il tempo d'ascolto sfogliando insistentemente quell'oggetto d'arte che si chiama copertina
Forse la storia in generale insegna che dopo varie evoluzioni il ritorno al passato pur non esente da difficolta' e riportando il tutto all' idea iniziale per cui l'oggetto e' nato non e' poi cosi' strano ..
Inoltre, a parte cio' , osservando il lato veniale della rivalita' CD - Vinile, durante il monopolio del CD la mia ricerca di Dischi che nel periodo erano quasi assenti o scarseggiavano ha prodotto un discreto aumento del valore della mia non esagerata discografia ragione di più per tenerseli stretti.. [;)] come la mia Vespa [;)] [;)]
User avatar
vise60
Lamb
Lamb
 
Posts: 1204
Joined: 23 Oct 2005, 05:47
Location: Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 26 Apr 2021, 14:22

Non me ne voglia chi eventualmente si sentisse chiamato in causa - dico quanto segue in tono assolutamente amichevole - ma più passano gli anni meno riesco a comprendere le osservazioni del tipo "a casa mia i dischi saltavano, c'era un fruscio terribile" eccetera.

Queste cose accadevano - e accadevano veramente - se si maltrattavano i dischi (es: li si lasciava a terra, magari li si calpestava, li si sporcava di unto della pizza ecc.) e si usava per ascoltarli qualche fonovaligia terribile o qualche radiogrammofono d'anteguerra senza mai cambiare la puntina (magari in zaffiro, che durava pochissimo).

Mi si dirà: ma noi non avevamo niente di meglio, a casa mia i soldi erano contati. E va bene, posso assicurare che nessuno meglio di me comprende questo argomento. Potrei a questo punto inserire una noiosa digressione sul fatto che sono sempre esistiti (ed esistono tutt'ora, anzi oggi c'è l'imbarazzo della scelta) giradischi molto economici ma di qualità comunque ottima o perlomeno sufficiente a garantire ascolti assolutamente rimarchevoli, bastava informarsi, ma vi risparmio questa tirata. Il vero punto è: io ho vissuto da "testimone", in piena giovinezza e nel pieno della mia vivacità e ricettività mentale, la transizione verso il CD e ricordo benissimo - anzi fin troppo bene - che i primi lettori CD costavano una fortuna, e i CD ancora di più. Non riesco quindi veramente a comprendere come sia possibile che famiglie che avevano sempre relegato la musica al fondo della lista spese, improvvisamente investissero stipendi interi nei CD, se non congetturando che le industrie musicali avevano fatto una campagna stampa promozionale veramente formidabile, al limite (o forse oltre) del lavaggio del cervello.

Sulla qualità audio del CD - lo ribadisco ancora una volta - personalmente non mi colloco tra i più critici. Ci sono aspetti su cui ridire, altri su cui ha oggettivamente qualche vantaggio, ma entrambi non sono punti clamorosamente vincenti, sebbene comunque la loro audio qualità possa essere definita sufficiente. Il problema è sempre stato ed è tuttora che è un oggetto orrendo, una baracchina di plastica che non si può guardare, e i lettori fanno più schifo ancora. Oggi in più si assiste a patetici tentativi di proporre materiali differenti: copertine di cartoncino che si strappano solo a guardarle, da cui è impossibile sfilare il CD senza impugnarlo saldamente tra le dita lasciando impronte dappertutto, e altre amenità simili che non fanno che peggiorare il quadro e rendere sempre più evidente la "pochezza" di questo supporto, che è una porcheria "by design" e quindi non migliorabile.

Senza voler rubare la "palma" di profeta al negoziante amico di Vise, nel mio piccolo anch'io vagai profetizzando presso i mercanti di Torino, argomentando principalmente su due punti: 1) guardate che questa baracca sta facendo sparire i 45 giri, quello dei singoli è un bel mercato, tanta gente non ha voglia di comprare album interi pieni di "filler", per di più a quei prezzi folli, ve ne pentirete amaramente, e 2) guardate che il gioco si riduce ad infilare un oggetto brutto di plastica dentro un lettore brutto di plastica e poi non si vede più niente, la gente è abituata a vedere la cassetta che gira o il disco che gira, passata l'infatuazione iniziale è impossibile che sul lungo periodo qualcuno si innamori di questa ignobile schifezza, farà passare del tutto la voglia di mettersi lì ad ascoltare musica in modo serio. In molti suscitai risate e lazzi, e immancabilmente chiusero bottega nel volgere d'un paio d'anni. Gli unici che ancora sopravvivono sono i 3-4 mohicani che decisero comunque di tenere aperto un reparto 33 giri (ma onestamente non posso dire che avvenne perché mi diedero ascolto [:D] diciamo che avevano già autonomamente maturato le stesse convinzioni).
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 26 Apr 2021, 16:46

"Non me ne voglia chi eventualmente si sentisse chiamato in causa - dico quanto segue in tono assolutamente amichevole - ma più passano gli anni meno riesco a comprendere le osservazioni del tipo "a casa mia i dischi saltavano, c'era un fruscio terribile" eccetera"

ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO CON QUANTO SCRITTO SU.

Nella mia esperienza posso testimoniare che " i dischi saltavano, c'era un fruscio terribile" solo quando ebbi in possesso giradischi di infima qualità (le famigerate "fonovaligie" tanto popolari nei primi anni 70 dotate di puntine piezoelettriche che più che puntine sarebbe meglio definire [:-!] "aratri"...); appena riuscii a dotarmi di un giradischi di qualità (o meglio, quando riuscii a convincere i miei a comprarmelo, Thorens TD160 abbinato a testina magnetica SHURE M75ED con puntina diamante a taglio ellittico, tutti i fruscii e gli scricchiolii magicamente cessarono con i dischi nuovi; purtroppo, la mia dannata ex fonovaligia si prese su di me un amara rivincita mediante un eredità non desiderata, quando mi accorsi che i (fortunatamente pochi) Lp che avevo acquistato, più volte letti con quella dannata puntina avevano i solchi irrimediabilmente compromessi, che il nuovo sistema di lettura descritto più su EVIDENZIAVA IN TUTTA LA SUA GRAVITA'... fui perciò costretto a ricomprarmi quella dozzina di titoli Lp (tra i quali in maggioranza "Genesis") relativi ai miei primi acquisti... [:|] ...e per uno studente qual'ero, dipendente dalla classica "paghetta" dei genitori, la cosa non fu affatto piacevole...

Proprio per questo, vorrei ammonire chi legge su ciò che segue: quando è ritornata la moda del vinile (con l'arrivo del nuovo millennio) si sono visti spuntare come funghi nei mercatini dell'antiquariato di ogni dove molti espositori che vendevano LP usati a prezzo nemmeno poi tanto economico... FATE ATTENZIONE -detto a chi fosse interessato- perchè non potrete mai sapere da quante e quali testine sono stati letti ed usati negli anni quei dischi... [:-I] ...a volte vi può andare bene, ma molte volte no : un disco vinile letto più volte con quegli "aratri" come li ho descritti più su è IRRIMEDIABILMENTE COMPROMESSO, non esiste "macchina lavadischi miracolosa" (come mi hanno decantato alcuni di questi rivenditori ambulanti, anche questa mi è toccata sentire...) che riesca a rimettere in sesto "come nuovi" quei poveri microsolchi rovinati... il disco in vinile è un supporto che si basa su classiche leggi della fisica e della meccanica, essendoci contatto fisico tra i solchi e la puntina di lettura... se il sistema di lettura non è di buona qualità ma soprattutto SE NON E' TARATO BENE come lo dovrebbe, i problemi derivanti saranno certi e permanenti, pertanto diffidate altamente se qualcuno vi dice il contrario, promettendovi [PUR DI VENDERE] "dischi usati rigenerati a nuovo con uso di macchine lavadischi"... [:-!]
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby maomac 2 » 26 Apr 2021, 19:42

Quello che non capisco è il prezzo dei vinili in questi mercatini dell'usato, costano uguale se non di più del nuovo hanno delle copertine usurate e se hai da ridire qualcosa si offendono pure.
User avatar
maomac 2
Nursery Crymer
Nursery Crymer
 
Posts: 125
Joined: 20 May 2020, 20:06

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 27 Apr 2021, 07:27

È "l'effetto vintage"... [:D] Ti piace?

Purtroppo non c'è niente da capire: il mondo odierno è talmente triste e grigio che qualunque fesseria del passato viene venduta a peso d'oro.

Personalmente, salvo rarissime e sottolineo rarissime eccezioni, considerato anche quanto scriveva molto propriamente Alain riguardo l'incognita di come i dischi fossero stati ascoltati dai proprietari precedenti, ormai tendo ad evitare le edizioni originali e mi butto direttamente sulle ristampe nuove, le quali molto spesso costano pure meno. L'acquisto di stampe d'epoca ormai è riservato a dischi a cui tengo moltissimo o che non sono stati ristampati con le stesse caratteristiche dell'originale, e solo da negozianti e bancarellisti che conosco bene e ai quali so che posso riportare indietro i dischi "with compliments" [:D] in caso di insoddisfazione...
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby vise60 » 02 May 2021, 10:00

Purtroppo vista l'emergenza sanitaria le mostre mercato del vinile ormai da tempo non si tengono piu'...personalmente ,come spiegavo, le frequento abitualmente in particolare Bologna e Padova e devo confermare che negli ultimi anni sia la presenza del pubblico e sia il prezzo dei dischi abbia subito un considerevole aumento, confermo "l'effetto Vintage" e noto acquirenti svenarsi per stampe originali ,per carita' ognuno con i propri soldi fa' quello che vuole ma un limite ci deve pure essere [:-I]
Il mio modo di agire e' comunque sempre stato lo stesso …
Settimane prima prepararmi a risparmiare per definire un budget ..
Consulto http://www.discogs.com dal quale ogni tanto acquisto online che mi fornisce notizie dettagliate sulle varie edizioni di vinili con relativi prezzi
Farmi un giro per tutte le bancarelle e devo confermare che da molte non ho mai acquistato niente... e vedo di cercare solo quello che mi interessa , non vi e' peggior acquisto di un disco che sta li a prendere polvere solo perché il prezzo era conveniente( purtroppo ne ho [:-I] [:-I] ) la mia pietra di paragone e' "A Trick Of The Tail" aprendolo e valutando i solchi con copertina naturalmente integra in genere non deve superare i 10/15 € , poi visto che davanti a tutti ci sono sempre gli ABBA una controllatina ai loro prezzi che devono essere sempre bassi
A questo punto se mi sta bene ritorno da chi ha soddisfatto la mia ricerca altrimenti niente ... [:-I] [:D] [:D] mi saro' fatto un bel giro..
Ultimamente comunque per via dei prezzi alti quasi non acquisto più nulla ,nessuna pazzia ... forse perché quello che mi piace ed ascolto ce l'ho gia' in casa mi limito a comprare solamente delle nuove uscite tipo Steven Wilson o Steve Hackett oppure come fa High a qualche ristampa nuova che sia per il prezzo che per il prodotto ne vale sempre la pena [8D]
User avatar
vise60
Lamb
Lamb
 
Posts: 1204
Joined: 23 Oct 2005, 05:47
Location: Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 03 May 2021, 15:43

vise60 wrote:poi visto che davanti a tutti ci sono sempre gli ABBA una controllatina ai loro prezzi che devono essere sempre bassi


[:-D] [:-D] [:-D] criterio fantastico, non ci avevo mai pensato!!! [:D]

Mi ritrovo pienamente in quanto racconti... Poi ogni bancarellista ha la sua strategia: chi tiene i prezzi bassi e bon, chi li tiene alti ma se gli chiedi il prezzo ti dice che ti applicherà uno sconto consistente (secondo me strategia priva di senso, ma tanti fanno così, forse si divertono a contrattare), chi tiene i prezzi alti e sembra quasi contento se vende poco o nulla (altra strategia che non capisco, ma ognuno ha il suo stile).

Sì secondo me ogni oggetto ha un valore oltre il quale è assurdo e in un certo senso anche immorale andare, per quanto si tenga ad averlo. Una "prima stampa" ha sempre il suo fascino, ma personalmente, forse anche per il modo in cui sono stato educato, se l'avessi pagata prezzi folli mi sentirei in colpa e non riuscirei nemmeno a godermela appieno. Per cui se c'è qualche buona occasione non mi tiro indietro, ma quando si superano certe soglie - come criterio di massima da non oltrepassare per nessun motivo direi un prezzo doppio rispetto a quello di una ristampa nuova sigillata - passo volentieri ad altri la mano e compro la mia brava ristampa nuova sigillata, che quasi sempre dà anche meno problemi e spesso si sente pure meglio.

Poi ci sono generi come il rock progressivo italiano del quale credo di avere ristampe in ragione del 95%... Evviva le ristampe, senza di loro sarebbe stato tutto territorio inesplorato!
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 14 Mar 2023, 07:53

...questo è un 'feedback' e allo stesso tempo una domanda che intendo dare/fare a tutti coloro qui (penso in particolare a High [;)]) che trattano maggiormente il supporto in VINILE rispetto al 'digitale'...
Ieri pomeriggio dopo tanto tempo che non lo facevo (un paio di anni almeno) ho messo piede in un centro commerciale di Parma, alla curiosa ricerca di titoli in formato digitale (CD e DVD), ebbene è stata grande la mia sorpresa [:-I] nel notare due aspetti:
rispetto a quello che ricordavo in fatto di offerta di titoli esposti, gli scaffali CD e DVD si sono ridotti ai minimi termini, [:-I] con un calo di oltre il 60% da me stimato per entrambi (ragionandoci su alla ricerca di una spiegazione, ne ho dedotto che la gente ormai non compra piu supporti come prima, ma preferisce evidentemente lo scarico o lo streaming dalla rete)... invece, ho notato con piacere un grosso aumento di titoli in VINILE esposti, di vari generi musicali... ammetto [:D] di essere stato tentato all'acquisto di 'Selling England by the pound' che era stato messo in bella vista, salvo poi desistere perchè ne posseggo già diverse copie, ma il dettaglio principale a bloccarmi è stato quello del prezzo: 35€! [&:-S] ed ho notato che anche gli altri LP in esposizione variavano da un minimo di 27€ fino ad un massimo di 50€!!! [:0] (singolo LP, non titolo a doppio disco)...
prezzi non certo bassi ed accessibili... infatti volevo chiedere ad alcuni di voi che ancora girano alla ricerca di vinili (non nei mercatini dell'usato, ma materiale nuovo e sigillato in punti vendita quali negozi specializzati), dalle vs parti avete anche voi notato prezzi simili a quelli che ho citato???
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 14 Mar 2023, 11:39

Dipende moltissimo dalle edizioni. In generale comunque la qualità del supporto è molto aumentata, direi che sono del tutto scomparse quelle stampe degli anni '70-'80 che sembravano fatte su pellicola da cucina tanto erano leggere e flessibili. Oggi i 180 grammi (peso un tempo sbandierato come qualcosa di eccezionale) sono abbastanza la norma, anzi ci sono edizioni lusso che raggiungono i 200-210 grammi. E la qualità, ovviamente, si paga.

Ad ogni modo si trovano anche edizioni relativamente a buon prezzo. Per esempio la collana del Progressive Italiano della De Agostini, che era costituita tutta da dischi 180 grammi con custodia ad anta apribile e con abbinata pure una simpatica rivista di una dozzina di pagine, era vanduta a 18€ ad uscita, che secondo me era veramente un ottimo prezzo. Dischi considerati più "modaioli" o "da collezione" possono essere messi in vendita ai prezzi superiori che hai visto.

In ogni caso quando si tratta di queste cose io mi sintonizzo su due proverbi inglesi/americani, che in italiano suonano all'incirca così: <<non ti pentirai mai di aver acquistato la qualità>> e <<la qualità sarà ancora lì quando il prezzo pagato sarà stato scordato da lungo tempo>>. [;)]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby Duke59 » 14 Mar 2023, 21:30

Da NON appassionato di HiFi, ma da musicofilo più o meno consapevole delle varie tecnologie, mi sono sempre chiesto un paio di cose relativamente al discorso Vinile vs CD.

Ora lasciando da parte l'evidente superiorità artistica del vinile dovuta alle grandi dimensioni delle copertine, cosa che mi fa rimpiangere l'epoca in cui si poteva aprire la copertina di un album e ammirarne i disegni e leggere agevolmente testi e note, ci sono un paio di considerazione tecnico scientifiche a cui non ho trovato risposta e che vedo essere alla base di discussioni e "tifoserie" varie in rete .

Ad esempio, rimanendo alla pura analisi scientifica della fedeltà di riproduzione, non dovrebbe essere più fedele un dispositivo (il CD) dalla risposta in frequenza più ampia (senza tirare in ballo il SACD) e con velocità di lettura laser-solco costante dall'inizio alla fine delle tracce (la velocità di rotazione del CD varia in modo da mantenere costante quella lineare) nei confronti di un altro dispositivo (il vinile) dalla risposta in frequenza inferiore e con il grosso limite della velocità lineare variabile dovuta alla velocità di rotazione costante? Infatti la circonferenza dei solchi esterni del vinile è assai più lunga rispetto a quella dei solchi interni per cui la puntina li percorre a velocità assai superiore rispetto a quella con cui percorre quelli interni, con conseguente differenza di risposta in frequenza tra i primi brani di un album e gli ultimi.

Questi due fattori non dovrebbero rendere tecnicamente il vinile meno fedele rispetto al CD??

Per quanto riguarda il CD certamente entra in ballo il discorso della conversione analogico-->digitale che teoricamente può influenzare la resa audio; questo fu molto evidente nell'epoca iniziale del CD (il suono "freddo" del CD); ma oggi - in un mondo ormai quasi del tutto digitalizzato - non siamo forse al paradosso per cui musica incisa in studio con registratori multitraccia digitali viene poi ri-convertita in analogico per essere pubblicata su vinile?

Sono cose su cui mi interrogo più che altro a livello accademico ... perchè all'atto pratico oggi ascolto musica solo da CD (spesso in auto) o da file audio; l'ultima volta in cui ho ascoltato musica da vinile credo sia stato alla fine degli anni '80.

Eh si perchè oggi tra computer, casse monitor per le mie registrazioni amatoriali e strumenti musicali vari non saprei nemmeno dove trovare posto dove posizionare un giradischi.
Duke59
Lamb
Lamb
 
Posts: 1432
Joined: 28 Oct 2005, 16:26
Location: Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 15 Mar 2023, 17:44

Carissimo Duke, quanto scrivi è teoricamente giusto, almeno sulla carta. Sono comunque sempre esistite tecniche per minimizzare la diversa velocità lineare dei solchi interni dei dischi, la più impiegata delle quali consiste nel chiudere ogni lato con un "acustico" o un "lento", magari con charleston spazzolati [:D] , di modo che impegni meno la risposta in frequenza in gamma acuta. Di recente poi la masterizzazione ha raggiunto livelli tali di perfezione che anche dischi di notevole lunghezza si tengono molto al largo dall'etichetta e dai solchi terminali. La tecnica consiste nell'incidere vicinissimi tra loro i solchi dei passaggi silenziosi, i quali quasi non presentano oscillazioni, e nel ridare spazio nei passaggi forti e fortissimi. L'idea ovviamente non è nuova e veniva eseguita "a mano", con diversi livelli di maestria, già in passato; ma oggi grazie a una fase di pre-masterizzazione molto curata (e immagino assisita dal computer) viene spinta a livelli davvero micidiali.

Comunque, almeno a titolo personale, come ho già avuto modo di precisare più volte, non mi vedrai mai scrivere "suona meglio un 33 giri": ci sono 33 giri che suonano benissimo e altri che suonano irrimediabilmente male, come ci sono CD che suonano molto bene ed altri che fanno desiderare d'esser sordi dalla nascita. Ciò che veramente importa, dal mio punto di vista, è quanto complessivamente un supporto o un sistema massimizza il piacere d'ascoltare la musica, e il piacere immenso che mi dà l'ascolto di un buon 33 giri non è nemmeno lontanamente paragonabile all'ascolto di un CD. C'è naturalmente tutto un contorno: l'arte di preparare bene il giradischi e il disco, la maestria nello scegliere la testina migliore per un determinato ascolto, e poi ovviamente il piacere di tenere in mano una copertina che, sovente, è concepita come un'opera d'arte. Spesso anche l'etichetta del disco lo è, e di recente anche il cloruro di polivinile stesso è colorato oppure marmorizzato (i dischi colorati sono sempre esistiti, ma un tempo erano rarissimi) con trovate cromatiche che spesso sono meravigliose - su queste aggiungo per inciso che il nostro Steve Hackett ha raggiunto il top in almeno un paio d'occasioni.

Lo stesso piacere, nel CD, non lo trovo proprio, sotto nessun aspetto. Per rendermelo un po' meno inviso (anche qui cosa già scritta più volte) ho acquistato un lettore CD a valvole: se non altro il desiderio di usare questa macchina stupenda mi porta di quando in quando ad ascoltare un CD. Tu pensa come sono messo. [:D]

In ogni caso, tornando al dibattito strettamente tecnico, il fatto stesso che a distanza di 40 anni gli audiofili continuino ad avere visioni differenti su quali dei due supporti suoni meglio, indica che al di là di qualsiasi dato tecnico un 33 giri è perfettamente in grado di dar battaglia ad un CD sul campo, alla prova dei fatti. Altrimenti, come per tanti altri supporti, sarebbe chiaro quale sia il migliore; per esempio nessuno si sognerebbe di scrivere che le videocassette VHS si vedevano meglio di un DVD.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 15 Mar 2023, 18:13

Attenzione caro Duke, la risposta in frequenza del CD che Tu scrivi essere "più ampia" (rispetto a quella del vinile) si è rivelato proprio IL PROBLEMA principale del SUONO [così tanto criticato] del CD specie se messo a confronto col suono riprodotto dal vinile.
Il "red book" standard del primo formato digitale introdotto nella storia (il CD) stabiliva fin dalla sua genesi, tra i vari parametri tecnici una risposta in freq. da 20Hz a 20kHz -perchè i progettisti del formato digitale CD ritennero, sbagliando, che era più che sufficiente. E così rimase.
Non per caso, ma proprio per riparare a questo errore, per i 'nuovi formati digitali' ad alta risoluzione (SACD e DVDaudio) introdotti negli anni 90, la prima miglioria che i progettisti adottarono (rispetto ai parametri tecnici del CD) fu l'ampliamento della risposta in freq. soprattutto verso le alte freq.

Anche il vinile nel suo potenziale tecnico annovera una risposta in freq. più estesa di quella del CD.

Anche se l'orecchio umano non arriva a percepire oltre un certo limite di frequenze (credo che arrivi non oltre i 15kHz), sembra essere proprio quella la ragione "del perchè" alla fine, nell'atto pratico confrontando all'ascolto un titolo CD con il pari titolo in vinile, a parità di catena audio il vinile esce vincente con un suono più naturale, più 'arioso' e meno costretto. (*)
Anch'io nel corso del tempo ho fatto le mie dovute prove, anche solo per curiosità, avendo accumulato un bel numero di titoli 'doppioni' Lp e CD... e non c'è niente da fare: anch'io mi sono dovuto arrendere all'evidenza che il vinile SUONA meglio, in modo più naturale all'ascolto. Anche se molti parametri tecnici (non la risposta in freq. però) sono teoricamente tutti a vantaggio del CD...

(*) A questo riguardo, è rimasto celebre un evento che la LINN Audio (casa scozzese famosa nel mondo per essere stata la prima a porre la questione circa 'la sorgente' come fattore determinante [in bene o in male] di tutta la catena di riproduzione audio, e altrettanto famosa per essere la produttrice del celebre LP12, un giradischi entrato nella storia dell'Hi-Fi) organizzò a metà anni 90:
in una sala di un hotel di Edimburgo, la LINN allestì un impianto audio di alto livello qualitativo, inserendo come sorgenti un giradischi e un lettore digitale allora della massima reputazione a livello mondiale, appunto il LP12 (al suo massimo step evolutivo, corredato di braccio EKOS e testina 'moving coil' TROIKA) e il CD12 (il lettore CD della LINN allora di massimo livello tecnico); agli invitati all'ascolto il giochetto era semplice: si trattava di un confronto tra le due sorgenti che gli invitati non potevano vedere (quando erano in azione) mentre di volta in volta veniva loro proposto l'ascolto di determinate opere musicali, lo stesso titolo sia in formato analogico che digitale 'switchate' di volta in volta; l'evento si tenne nel corso di più giorni, per dare la possibilità ad un buon numero di persone di partecipare per fornire una base statistica sufficientemente ampia; finito il loro turno di ascolto, al gruppetto di ascoltatori veniva chiesto di votare quale dei due SUONI avevano preferito, ebbene se non ricordo male quasi l'80% del totale ottenuto si schierò a favore dell'analogico (Lp, il disco nero) [:D]

A oltre 20anni da quell'evento, certamente il digitale ha fatto molti passi avanti ed è stato migliorato (lo provano le performances dei formati digitali ad alta risoluzione SACD e DVDaudio) ed anche il CD pur dovendo rimanere forzatamente entro i suoi limiti tecnici nei quali è stato creato è migliorato nel suono, non lo metto in dubbio, certo però è anche che il tanto vituperato vinile (credo solo per scopi esclusivamente commerciali a cercare di favorire i formati digitali), ancora oggi se letto da un "buon" sistema analogico di qualità (base+braccio+testina) ben tarato, non necessariamente ultra costoso, riesca a regalare all'ascolto molte soddisfazioni per un appassionato audio e di musica riprodotta in genere.
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 16 Mar 2023, 14:17

Sì caro Alain, 15 KHz è un limite molto più realistico dei 20 KHz puramente teorici, e alla nostra età se si arriva decentemente a 12 KHz c'è già da festeggiare. [O:-)]

È per questa ma anche per altre ragioni che sono convintissimo che la differenza di piacevolezza del suono non può risiedere nella risposta in frequenza più estesa: è uno dei tanti assiomi indimostrabili e come tali spesso errati inventati di sana pianta dal guru di turno dell'alta fedeltà.

Svolgendo come seconda attività quella di radiotecnico, posso liberamente gingillarmi con i generatori d'onda. Già attorno ai 10 KHz un'onda quadra diventa indistinguibile da un'onda senoidale; e dire che l'onda senoidale è completamente priva di armoniche mentre l'onda quadra ne è per sua natura strapiena. E quindi come mai? La ragione è che le armoniche, avendo frequenza ancora superiore, iniziano a diventare inudibili, e quindi che ci siano o no inizia a non far più nessuna differenza, non si distingue più un timbro dall'altro, due onde in teoria diversissime (e le vedi pure disegnate sullo schermo dell'oscilloscopio!) vengono udite come identiche. Altroché "ok non si sentono più le armoniche ma c'è comunque un effetto anche se non misurabile": non c'è proprio nulla, non si sente più niente e fine del discorso. Invito chiunque abbia la strumentazione a fare una prova: bastano un generatore e una cuffia di alta qualità. Se siete cultori dell'Hi-Fi fatelo da seduti con davanti una bella camomilla perché potreste avere notizie non entusiasmanti in merito al vostro udito. [:D]

Quindi certamente la ragione non è quella. A mio parere il motivo è di ordine più generale e consiste nel modo globale con cui il segnale è trattato: com'è inciso vs com'è quantizzato, com'è letto fisicamente vs com'è letto otticamente, com'è rilevato elettromagneticamente vs com'è rilevato fotoelettricamente, com'è re-equalizzato vs com'è de-quantizzato, e via dicendo. È tutto radicalmente diverso, quindi è del tutto ovvio che alla fine il suono risulti diverso. Chi sostiene che "sono entrambi Hi-Fi quindi devono essere uguali per definizione" significa che non ha capito niente della natura del suono e di come viene percepito. Come se due pianoforti dovessero per forza suonare uguali solo perché sono entrambi pianoforti per definizione.

Questo, almeno, è il mio pensiero a ragion veduta.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 17 Mar 2023, 08:35

caro Marco,
di fronte alle tue competenze tecniche (in qualità di radiotecnico) di sicuro più elevate delle mie,
non posso che inchinarmi [/:-|] e credo che ci sia del vero in quello che hai rilevato in questo dettaglio :

"A mio parere il motivo è di ordine più generale e consiste nel modo globale con cui il segnale è trattato: com'è inciso vs com'è quantizzato, com'è letto fisicamente vs com'è letto otticamente, com'è rilevato elettromagneticamente vs com'è rilevato fotoelettricamente, com'è re-equalizzato vs com'è de-quantizzato, e via dicendo. È tutto radicalmente diverso, quindi è del tutto ovvio che alla fine il suono risulti diverso."

Due modi assai differenti di arrivare ad un oggetto pratico (il supporto, che sia esso in vinile analogico o in polimero digitale) pronto da essere "letto e suonato"... la differenza finale all'ascolto tra i due 'sistemi' esiste eccome, e si avverte molto bene. Non può essere che così, data l'enorme differenza di tecnologia e di metodologia che separa i due. [:)]
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 20 Mar 2023, 07:11

@ HIGH

Leggendo più attentamente un tuo intervento, emergono due curiosità :

"l'arte di preparare bene il giradischi e il disco, la maestria nello scegliere la testina migliore per un determinato ascolto..."

[:-I] ...stai dicendo che sostituisci 'di volta in volta' la testina di lettura in relazione al LP (o al genere di musica) che intendi ascoltare?...



"il piacere di tenere in mano una copertina che, sovente, è concepita come un'opera d'arte. Spesso anche l'etichetta del disco lo è, e di recente anche il cloruro di polivinile stesso è colorato oppure marmorizzato (i dischi colorati sono sempre esistiti, ma un tempo erano rarissimi) con trovate cromatiche che spesso sono meravigliose... "

Nel 1976 acquistai l'album di Elton John "Goodbye Yellow Brick Road" che ancora posseggo nella mia collezione... avresti dovuto vedere la mia faccia [:0] quando estrassi il primo disco dalla sua custodia (l'album è a doppio LP): vinile GIALLO! [8D] Quello che allora non potevo sapere, è che avevo appena acquistato una copia d'importazione (USA) di quell'opera, a rara tiratura limitata in vinile colorato (appunto di GIALLO in onore al titolo della title track e dell'album)... e il dettaglio deve essere sfuggito anche al titolare del negozio, un tempo l'unico della mia città dove era possibile reperire materiale originale d'importazione (la ragione principale perchè mi servivo da lui)...



"...ho acquistato un lettore CD a valvole..."

Si tratta per caso di un Lector? (marchio italiano che progetta e produce lettori CD valvolari, peraltro decisamente 'ben suonanti', lo affermo a ragion veduta perchè ho avuto occasione di ascoltarli nel recente passato)...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 20 Mar 2023, 09:38

aorlansky60 wrote: [:-I] ...stai dicendo che sostituisci 'di volta in volta' la testina di lettura in relazione al LP (o al genere di musica) che intendi ascoltare?...


In teoria sarebbe da fare, ma da un lato non ho praticamente mai abbastanza tempo da dedicare a queste quisquilie, e dall'altro mi rifiuto di diventare talmente maniacale da annotarmi quale disco andrebbe ascoltato con quale testina. Comunque sì, ne ho quattro che - come posso dire - sono tra loro agli antipodi per taglio del diamante e carateristiche acustiche. La Stanton 681EEE ha un taglio Stereohedron molto complesso che è l'ideale con dischi perfetti, è anche molto brillante, caratteristica piacevole ma solo se non ci sono eccessi. Al suo opposto c'è la Shure "PHI" con taglio ellittico che è super-tollerante verso i dischi che hanno un eccesso di sibilanti oppure sibilanti distorte, è la migliore in quel caso perché non enfatizza il problema. A lato una Grado Gold3 che è un'ottima testina tuttofare di caratteristiche intermedie, più una vecchia Excel sempre a taglio ellittico che tipicamente riservo per dischi particolarmente usurati - ma ogni volta che la monto penso che suona talmente bene che forse meriterebbe di diventare lei "l'ammiraglia"! [:D]

Per inciso: complimenti per il bel disco di Elton John, che spero sia sempre parte della tua collezione! A me Elton John non piace a dire il vero, ma quell'edizione gialla dev'essere veramente una chicca da non poco!

aorlansky60 wrote:Si tratta per caso di un Lector? (marchio italiano che progetta e produce lettori CD valvolari, peraltro decisamente 'ben suonanti', lo affermo a ragion veduta perchè ho avuto occasione di ascoltarli nel recente passato)...


No, no... Le mie abitudini e i miei gusti sono totalmente incompatibili con l'attuale tendenza ad eliminare i pulsanti dal frontale degli apparecchi e a montare un display monoriga. Possiedo un (ormai vecchissimo, in ambito digitale) Luxman D-105u, appartenente ad una celebre serie di apprecchi ibridi transistor-valvolari che certamente ricorderai. Finora sono sempre riuscito a mantenerlo perfettamente funzionante grazie ad un paio di bravi e pazienti tecnici torinesi, la cui opera è molto costosa, ma almeno per quanto mi riguarda sono sempre stati soldi ben spesi perché sono estremamente meticolosi nella ricerca di ricambi introvabili e nella messa a punto dell'apparecchio.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 20 Mar 2023, 18:03

@ HIGH

ah! parbleu! [:D]
Caro Marco, lasciami dire che sei "un vero appassionato" e genuino cultore di VINILE,
questa tua precisione certosina con le varie testine di lettura in tuo possesso che hai elencato lo dimostra! [:D]

Io non sono mai arrivato a tal punto, ma so che nell'ambiente (di appassionati e convinti analogici) non sei l'unico a farlo.

Peraltro, il fatto di possedere un braccio a conchiglia fissa (REGA RB900, e in passato i vari giradischi che ho posseduto, dal 1985 in poi, erano tutti corredati di bracci dall'architettura simile) mi obbligherebbe a fare di volta in volta un lavoro extra davvero estenuante (cosa ben diversa è scollegare la conchiglia 'alloggia testina' dal braccio, per quei modelli che seguono quella tipologia, per poi lavorare comodamente solo su di essa) che unita alla mia perdita di vista (normale dopo i 50anni) sarebbe semplicemente massacrante. [:D]

per quanto riguarda l'LP di Elton John, è l'unico 'colorato' che posseggo nella mia collezione (non sono mai stato un fanatico alla ricerca di simili edizioni comunque) essendo a tiratura limitata credo che possegga un certo valore... e molto bello e particolare da vedere con quel suo colore giallo... [:D]

Complimenti per la scelta del lettore LUXMAN, [;)] marchio storico di cui ho posseduto un paio di prodotti nella mia lunga vita da appassionato di prodotti Hi-Fi, un marchio che ha sempre prodotto devices qualitativamente ben al di sopra della 'media', soprattutto amplificatori e appunto lettori digitali.
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby Ender » 22 Mar 2023, 13:31

Vedo solo ora questa discussione e vorrei dire la mia.
Nei primi anni '90 è avvenuto il sorpasso del cd rispetto al vinile: ricordo che nel giro forse di un paio di mesi non erano più disponibili i supporti neri.
Vista l'esperienza precedente (sparizione totale delle cassette a nastro nei vari formati) e ritenendo che non fosse possibile tornare indietro, visto che di solito succede questo; considerando che anche i giradischi, le puntine, le spazzole per pulire la polvere dei solchi non si trovavano, più decisi di vendere i miei LP e partire con una cdteca.
Si trattava di LP originali di (perdonatemi, non lo faccio più! [:-I] [:-I] [:-I] ) Genesis (tra cui l'originale TLLDOB), Rush (Caress of steel, Hemispheres, ecc.) ELP (tra cui Brain salad surgery con l'inserto apribile) e altre cose di cui non voglio ricordare l'attuale valore (mia vergogna plurima, innegabile e inestinguibile! [:(-(] [:(-(] ).
Certo il cd i suoi vantaggi li ha e mi sembrano innegabili: praticità d'uso, di trasporto, custodia rigida, ecc). Però c'è una cosa che mi è rimasta impressa: il taglio brutale delle frequenze più alte e più basse. Mi rimane in mente il suono cristallino, vivace dei piatti in Siberian Khatru da Yessongs LP. Confrontato con lo stesso brano in cd che suona smorto al confronto. Per quanto buono ho l'impressione che ai suoi vari vantaggi il cd abbia un solo grande svantaggio: far perdere il suono pieno dell'originale.
Ehm...se avessi avuto la sfera di cristallo e avessi immaginato che dopo 30 anni le cose sarebbero come sono ora...col cavolo che vendevo i miei LP! [!:-!]
Looking behind me, the water turns icy blue
The light are dimmed, and once again the stage is set for you...
User avatar
Ender
Nursery Crymer
Nursery Crymer
 
Posts: 177
Joined: 07 Jan 2009, 08:04
Location:

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 22 Mar 2023, 16:15

aorlansky60 wrote:Peraltro, il fatto di possedere un braccio a conchiglia fissa (REGA RB900, e in passato i vari giradischi che ho posseduto, dal 1985 in poi, erano tutti corredati di bracci dall'architettura simile) mi obbligherebbe a fare di volta in volta un lavoro extra davvero estenuante (cosa ben diversa è scollegare la conchiglia 'alloggia testina' dal braccio, per quei modelli che seguono quella tipologia, per poi lavorare comodamente solo su di essa) che unita alla mia perdita di vista (normale dopo i 50anni) sarebbe semplicemente massacrante. [:D]


Ti capisco benissimo, difatti io deploro questo approccio costruttivo, che viene spacciato per "migliore" in quanto privo di connessioni ecc. mentre è semplicemente più economico da fabbricare, vale a dire è più remunerativo per il produttore (soprattutto se riesce a far passare per una feature ciò che sostanzialmente è solo una scomodità). Questo senza nulla togliere a Rega, che produce giradischi molto ben suonanti (tutta polpa e niente buccia) a prezzi veramente accessibili. [;)]

Ora, io di solito sono restio a mostrare certe finezze al di fuori di un ristretto ambito di cultori, perché queste cose fomentano l'idea che gli appassionati di dischi siano sostanzialmente dei maniaci, e hanno anche l'effetto di allontanare eventuali nuovi appassionati poiché questi si convincono che per ascoltare dischi sia necessario munirsi di una strumentazione pazzesca (nulla di più falso). Comunque visto che mi hai chiesto esplicitamente dettagli, ribadendo ancora una volta che quanto illustrato sotto non è minimamente necessario per ascoltare dischi a 33 giri ma è piuttosto il coronamento di una passione vivissima coltivata per almeno 40 anni (dei quali 30 di lavoro retribuito e quindi con una discreta disponibilità di denaro per gingilli come questi), in fotografia puoi vedere la cassetta fabbricata a mano da me per tenere i braccetti del Thorens TD 126 MarkII e relative testine. Difatti questo giradischi, che io adoro perché all'epoca era tra i pochissimi veramente al vertice dell'Hi-Fi ad offrire ancora la velocità di 78 giri, non impiega le conchiglie standard SME, ma se si vuole passare rapidamente da una testina ad un'altra occorre cambiare l'intero braccetto. Non ti dico la fatica a reperire due braccetti extra completi di ogni parte ed in buone condizioni, e ti lascio anche immaginare se mi sono stati regalati...

Image

Per i 78 giri forse sono andato persino oltre adottando una testina Stanton 500 (che per qualche ragione è uno standard in questo settore, forse perché sono disponibili ottimi stili di ricambio non originali a basso costo e con sospensioni molto rigide, ideali per i dischi a 78 giri che sono come un ottovolante) e mi sono fatto preparare una serie di stili di diverse sezioni da un artigiano inglese specialista nel taglio di diamanti. Difatti i dischi a 78 giri possono avere solchi di larghezze molto diverse tra loro, a seconda dell'epoca d'incisione. Ribadisco ancor più in questo caso che tutto questo non è affatto necessario per ascoltare un 78 giri: è solo la proverbiale "ciliegina sulla torta" che decora una vasta raccolta di dischi e complementa un interesse che dura costantemente senza mai conoscere crisi da almeno 40 anni. La cassettina, di nuovo, è costruita a mano da me.

Image
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 22 Mar 2023, 16:17

Ender wrote:(perdonatemi, non lo faccio più! [:-I] [:-I] [:-I] )

Tranquillo, tranquillo... [:D] Anzi magari qualcuno dei tuoi dischi è finito tra i miei... [:D]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 23 Mar 2023, 08:13

@ HIGH

caro Marco, complimenti anche per le tue realizzazioni amatoriali in legno! [:)] [;)]
Davvero belle. E funzionali anche. [:)]

Per quanto riguarda il tuo appunto sulla tipologia dei bracci di lettura, a conchiglia fissa o smontabile, occorre però dire che all'alba degli anni 80, dopo la comparsa sul mercato delle prime testine "Moving Coil" (per es. la celeberrima Fidelity Research degli anni 70 che aprì 'un solco' -è proprio il caso di dirlo- alle successive), che suonavano all'ascolto meglio e più fedeli rispetto alle altre, però al contempo presentando IL PROBLEMA della tracciabilità assai più critica rispetto alle normali testine 'MM', a livello tecnico si diffuse la teoria (credo giusta) tra i costruttori, che data la bassissima cedevolezza di queste testine rispetto alle più tradizionali 'MM', occorresse fornire loro la massima rigidità possibile del braccio di supporto (cosa che un braccio a conchiglia smontabile non poteva garantire) per tirar fuori da questa tipologia di testine le massime performances di cui erano capaci. Non credo sia stata una 'moda' o per solo risparmio, che la casa più reputata al mondo per i bracci di lettura (progettava e costruiva SOLO bracci per giradischi) come la SME, ad un certo punto della sua storia abbia dovuto rivedere tutte le sue teorie e filosofie costruttive (bracci ultraleggeri per testine MM ad elevata cedevolezza capaci di leggere a peso bassissimo -1gr o meno) iniziando a progettare e realizzare bracci a conchiglia fissa, dritti (ovvero non a forma di "S", questo per ridurre la massa ed aumentare la rigidità) con canna dalla sezione più larga "a forma di sigaro", dei veri capolavori di ingegneria come lo storico primogenito SME di quella serie, il mod. V, peraltro già allora (parlo di oltre 30anni fà) dal costo decisamente elevato...

"del Thorens TD 126 MarkII " ...macchina che ho avuto per un paio d'anni ad allietarmi negli anni 80, corredato di braccio SME 3009 Mark III sul quale avevo montato una testina Stanton 881EEE, il tutto suonava davvero molto bene... solo che quelli erano i miei anni giovanili 'furenti' [:D] alla ricerca del Sacro Graal (ovvero la perfezione meccanica/elettronica rivolta in Hi-Fi) ed un giorno di primavera del 86 ebbi modo di ascoltare in un negozio della mia città un giradischi che avevano appena acquistato, si trattava del LINN Sondek LP12 corredato di braccio LINN ITTOK LVII (dritto, canna a forma di 'sigaro' e conchiglia rigorosamente pressofusa al braccio) con testina "Moving Coil" LINN mod. ASAKA (c'è da dire, lo seppi poi in seguito approfondendo l'argomento, che sia braccio che testina erano costruiti in GIAPPONE -il Paese più tecnologico al mondo ancora adesso- su specifiche LINN)... beh senza tergiversare molto, capii immediatamente che quel setup della LINN, ascoltato in negozio con a valle stessa marca di amplificazione e diffusori pari ai miei di allora (Rogers Ls3/5), era un notevole salto di qualità rispetto a quello che possedevo... infatti da li a qualche mese mi portai a casa il LINN, dopo aver venduto il Thorens...
[8D] bei tempi...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 23 Mar 2023, 17:04

Eh guarda queste son le cose che secondo me han fatto malissimo all'alta fedeltà.

<<Attenzione signori e signori, il massimo è avere una testina con la cedevolezza più alta possibile e di conseguenza un braccio ultraleggero per compensarne la risonanza, chi non ce l'ha ha le orecchie foderate di prosciutto!>>
<<Controordine signore e signori, buttate via tutto quello che avete comprato finora perché adesso vi diciamo che il massimo sono testine MC durissime, quindi anche i bracci che prima vi dicevamo di comprare se no eravate fessi adesso non van più bene, e anche dei vostri amplificatori non ve ne farete più niente perché il segnale è troppo debole, correte a cambiare tutto, vi diremo noi quando buttare via tutto di nuovo!>>

...e infatti s'è visto che fine ha fatto l'Hi-Fi.

Ma non ricordo: come mai non hai più il Linn Sondek che ti piaceva tanto? [:-I]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 23 Mar 2023, 19:15

"Ma non ricordo: come mai non hai più il Linn Sondek che ti piaceva tanto?"

Per un motivo molto semplice [:D] :
non ti ho forse detto che quelli erano "i miei anni ruggenti" alla ricerca della perfezione sonora? [:D]

Accadde che dopo un altro paio di anni in compagnia del LINN che mi diede davvero molte soddisfazioni e prelibatezze sonore (in quegli anni, parlo della seconda metà anni 80, nonostante fosse già stato introdotto il CD non ero ancora passato al digitale), un giorno da un mio amico (anche lui super appassionato) vidi (e soprattutto sentii all'opera) un oggetto misterioso di colore NERO laccato...
giradischi SOTA mod. COSMOS (quello con la pompa di risucchio, un telaio a parte, per fare aderire meglio l'LP al piatto in fase di lettura) corredato di braccio SME mod.V e testina "moving coil" DYNAVECTOR 'XXI' a bassa uscita (ne costruivano anche la versione ad alta uscita) [:p] ...un setup analogico di livello 'stellare' appunto come la denominazione della base... la differenza di qualità di riproduzione sonora del LINN a favore del SOTA era per me avvertibilissima...

beh, quello si è trattato del massimo step qualitativo, in fatto di lettore analogico, che abbia mai posseduto... quel mio amico lo doveva vendere per ragioni economiche (aveva bisogno urgente di soldi contanti) così decisi di comprarlo io. Il LINN lo rivendetti senza alcun problema, quella era una di quelle macchine che anche da usata (per modo di dire, due anni e unico proprietario, cioè io, peraltro trattata benissimo con una cura certosina come sono solito fare con questi 'giocattoli') [:D] conservava gran parte del suo valore, ed allora era ricercatissima, soprattutto di "secondo polso" (per risparmiare un pò).
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 24 Mar 2023, 07:33

Eh ma allora la domanda diventa ciclica... [:D] Come mai non hai più il Sota Cosmos? [:D]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 24 Mar 2023, 12:06

@ HIGH

Curiosità lecita la tua, [:D] caro Marco... [;)]

Nel corso della vita [di ognuno di noi] possono accadere eventi che ti 'guidano' a prendere determinate scelte, anche forzate e magari non proprio desiderate... Nel mio caso, accadde che nel 1991 decisi di sposarmi, i soldi 'erano quelli che erano' e di conseguenza 'per far cassa' decisi di vendere tutto il mio impianto audio (che al tempo era da considerarsi Hi-End più che Hi-Fi, data la bontà indiscutibile dei componenti, incluso appunto il SOTA 'Cosmos') e con parte del ricavato mi riservai un impiantino audio ai 'minimi sindacali' (uno come me non poteva certo restare 'senza' musica riprodotta in casa...); la mia scelta andò quindi sul giradischi dotato allora del migliore rapporto qualità/prezzo, il celebre REGA Planar 3 dotato del 'suo' inseparabile braccio RB300 (un autentico 'best buy' anni 80-90, dalla qualità costruttiva molto elevata in grado di poter ospitare e tracciare senza problemi impegnative testine MC) con testina moving coil AUDIOTECNICA di cui non ricordo ora il modello, ma anch'essa dotata del miglior rapporto qualità/prezzo allora in giro tra le testine... piccolo amplificatore integrato Rotel (di cui non ricordo nemmeno di questo il modello) e diffusori Rogers economici e meno critici delle mie precedenti Ls3/5.

Questo set-up mi accompagnò per diversi anni fino al 96, quando una volta accumulati un pò di soldini sufficienti ad un up-grade significativo, arriviamo a quello che è da allora il mio impianto audio attuale, che non ho più cambiato, sia perchè nel frattempo mi si sono spenti i 'ruggenti' bollori giovanili per le apparecchiature audio, [:D] sia perchè tutto sommato penso di aver raggiunto un livello più che adeguato alle mie esigenze :

giradischi REGA : base Planar 9 (con stadio di alimentazione separata), braccio REGA RB900, testina REGA MM mod. "Exact" (il braccio RB900 è di fatto un RB300 con tolleranze meccanico/costruttive più restrittive)

lettore digitale : PINK TRIANGLE mod. "Litaural" (con filtro 20bit, possiede anche uno stadio di decodifica HDCD)

amplificazione : EXPOSURE, pre mod. 17, 2 finali mono mod.18 "regulated" (50w per canale, ad alimentazione stabilizzata)

diffusori: TOTEM mod. 'ManiTwo' (diffusori bass-reflex da stand dall'architettura molto particolare, doppio woofer con quello interno nella cassa armonica, con la capacità di scendere 'in basso' sorprendente per le loro dimensioni, bassa efficienza(86dB), piuttosto critici da pilotare -4ohm di impedenza- richiedono un amplificazione 'piuttosto stabile' e 'muscolosa' in erogazione di corrente, da qui la mia scelta per EXPOSURE, marca inglese che conoscevo già bene fin dai primi anni 80, che progettava e costruiva SOLO amplificatori audio... poi all'inizio degli anni 2000, il suo 'guru' progettista e fondatore, John Farlowe, ha deciso di vendere ai cinesi e ritirarsi a vita migliore, il che ha decretato la fine di quel marchio, per quelle che erano le sue ben note caratteristiche soniche, verso un nuovo tipo di prodotti assai più "consumers"...)

fine della storia... [:D] [;)]
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 24 Mar 2023, 14:18

[:D] ...e quindi ora la domanda ciclica diventa: come mai se avevi fatto tutto il percorso che hai descritto per dotarti di una testina moving coil, sei finito a montare di nuovo una moving magnet? [:D]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 24 Mar 2023, 19:00

A mia memoria, non c'è davvero paragone tra la mia attuale testina MM REGA "Exact" (che ho sostituito già due volte dal '96, la "Exact" è una MM che non permette la sostituzione del cantilever, quindi una volta 'esausta' nella sua puntina in diamante, va sostituita tutta, anche se il servizio clienti della REGA permette una 'rigenerazione' della testina, pagandolo ovviamente, ma questo significa doverla spedire in UK alla casa madre, con conseguenti lunghi tempi di attesa prima di averla di nuovo a disposizione) rispetto alla qualità sonica STRAORDINARIA di certe testine MC (penso soprattutto alle DYNAVECTOR che ho avuto sia nel modello XI che XII, entrambe a bassa uscita) semplicemente il motivo è che mi sono "adattato" al set-up della REGA e del suo 'Planar 9', un giradischi a prima vista 'spartano' nelle scelte tecniche di progettazione di questa casa, ma tremendamente EFFICACE sotto l'aspetto SONORO per quello che riesce a 'scavare' dai solchi del disco e restituire come segnale al preamp, con una praticità d'uso semplicissima e soprattutto una macchina stabile che mantiene le sue regolazioni nel tempo grazie alla sua architettura costruttiva a base fissa (al confronto, il Sondek LP12 a controtelaio sospeso su molle era/è, assai più di altri giradischi con quella architettura, un autentico INCUBO da tarare (si deve operare 'dal di sotto' dello chassis dopo averne rimosso il coperchio inferiore) e per di più tende a perdere le regolazioni nel tempo e con l'uso prolungato, obbligando il proprio utente a regolazioni e controlli periodici per riuscire a fornire il massimo delle sue prestazioni).
Per rispondere all'ultima tua domanda caro Marco: Intendiamoci, su quel braccio (l'RB900) potrei montare un ottima testina MC, ma diciamo che ormai per le mie esigenze una MM come l'"Exact" (portata al massimo del suo potenziale, perchè studiata proprio per l'uso col braccio RB900 o RB1000 che è stata l'evoluzione del precedente) mi va più che bene. E' una MM tutto sommato di ottima qualità. [:)]
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 18 Jul 2023, 10:02

Una piccola notizia di contorno, che comunque a suo modo dà la misura di quanto il caro vecchio disco 33 giri abbia raggiunto lo stato di culto presso i giovani: anche Ikea ha messo in produzione un giradischi!!!

Chiaramente non è un modello audiophile grade ma devo dire che comunque costruttivamente non è nemmeno una delle tante baracche in plastichetta che fanno inorridire, e occorre riconoscere che ha uno stile semplice ma che al contempo lo distingue da tutti gli altri: plinto parallelepipedo di dimensioni rimarchevoli (secondo i designer "deve dare l'impressione della fisicità della musica"), piatto in posizione angolare ed aggettante, nessuna connessione sul retro in modo da poter spingere il giradischi contro il muro. Prezzo contenutissimo, attorno ai 130 €.

Image
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 18 Jul 2023, 10:53

il 'reflusso' post-modern alla massificazione digitale... [:D]
comunque io a quel 'coso li' che vedo in foto, di affidargli i miei [preziosi] vinili in lettura non ci penserei nemmeno... chiaro che un giovane di oggi simili problemi non se li pone... a vedere l'oggetto, non si riesce a capire da 'dove esca' il cavo con relativa presa elettrica, boh?... [:-I]

l'idea 'di design' non sarebbe neanche male, peccato solo che [ci scommetto] un vinile letto da 'quel coso', poi dato in pasto come segnale ad un qualsiasi stadio preamp perde miseramente la competizione contro un file digitale di buona risoluzione audio (FLAC per intenderci)... e allora tanto vale ritornare al digitale... [:D] il 'vinile' è una faccenda seria che merita di essere affrontata (per chi desidera farlo 'per bene') in tutt'altro modo, credo... [:-I]

A parte i dubbi sull'aspetto meccanico, ci sono anche quelli elettronici... [:-I] al prezzo cui viene proposto, non penso che si saranno presi la briga di inserirci dentro il classico circuito (stadio phono MM) RIAA, infatti vedo due uscite standard RCA sul plinth, che devono essere poi collegate ad un preamp phono esterno... immaginando la 'scarsa' qualità del segnale in entrata (e voglio essere 'buono' senza infierire), non voglio nemmeno immaginare cosa potrà uscirne una volta amplificato da dare poi 'in pasto' ai diffusori... [:-|] il mio guaio è che in fatto di riproduzione AUDIO sono [da tempo] abituato a standard di riproduzione elevato... torno a ripetere che la platea cui è destinato questo oggetto non si farebbe i miei problemi...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 18 Jul 2023, 11:53

Suvvia, non scoraggiamo i giovani neofiti... Anche tu hai cominciato con una fonovaligia Reader's Digest, io con un radiogrammofono CGE, al confronto di entrambi i quali il giradischi Ikea è un gioiellino di meccanica fine. [;)]

L'alimentazione si ottiene mediante un alimentatore per cellulari, che ormai sono diventati uno standard universale (di recente ho acquistato alcuni sintetizzatori della linea Roland Boutique, e non senza sorpresa ho scoperto che anche questi si alimentano con alimentatori per cellulari!).

E infine ebbene sì: nonostante il prezzo c'è un pre-pre con curva RIAA integrato, di modo che il giradischi si possa collegare a qualunque amplificatore, anche se privo di un ingresso fono specifico! [:D]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 18 Jul 2023, 15:57

"E infine ebbene sì: nonostante il prezzo c'è un pre-pre con curva RIAA integrato, di modo che il giradischi si possa collegare a qualunque amplificatore, anche se privo di un ingresso fono specifico! [:D]"

ah! [:0] mais parbleu!! [:D]
ci avrei scommesso [tanto] che non ne fosse dotato, e invece che sorpresa!
beh allora a quel prezzo, tutto sommato, tanto vale... [:-I] [:D]

però caro Marco,
permettimi (so che sei una mente aperta ed elastica [;)]) una nota 'polemica' su queste tue parole :

"Anche tu hai cominciato con una fonovaligia Reader's Digest, io con un radiogrammofono CGE"

Il fatto è che noi non avevamo [altra] scelta. Quand'ero ragazzo, l'LP vinile era il massimo della fedeltà musicale disponibile, a patto di possedere un impianto audio di qualità seria; chi invece come me (e tanti altri) si doveva accontentare della 'fonovaligia' con puntina piezoelettrica [:(-(] doveva sorbirsi anche tutte le distorsioni palesemente udibili che fuoriuscivano da un ridicolo 'altoparlantino' integrato a banda estesa, [:-j] pilotato da un ancor più ridicolo ampli integrato a stato solido [J-,] di cui serbo i ricordi... [:-|]

al confronto, la fedeltà di riproduzione musicale che hanno a disposizione i giovani d'oggi (come quelli di 10anni fà) è decisamente superiore: in questo momento mentre ti scrivo, sono deliziato dalle note di pianoforte di Erik Satie, che il processore del mio pc stà riproducendo tramite files mp3 a 320kb di bitrates, poi dati in uscita ad un impiantino audio composto da due casse bass reflex due vie, pilotate da un amplificatore in classe D integrato in una delle casse (costo del sistema: 160€, acquistato 3anni fà)... ti posso assicurare che IL SUONO che viene fuori da questo sistemino è in grado di far impallidire (e nascondersi dalla vergogna) la fonovaligia della mia gioventù...

Volevo dire che, a differenza nostra, i giovani d'oggi hanno più scelte per fruire di musica riprodotta in ambiente domestico, e che a parità di costi da sostenere, la qualità digitale del 3zo millennio non ha assolutamente nulla da invidiare (se mai il contrario) alla qualità analogica dei sistema base di partenza (fonovaligie) di 50anni fà... proprio per questo motivo, non riesco a comprendere "il succo" di quella iniziativa commerciale di Ikea con quel 'giradischi'... perchè chi è appassionato di musica al giorno d'oggi, ed è giovane e non ha molte disponibilità economiche, può trovare nel 'digitale' (con files liquidi di tipo lossless) un ottimo compromesso di qualità, che secondo me quel giradischi che vedo in foto non arriva a dare... mentre se la passione lo prende a tal punto da cominciare ad assortire una collezione di vinili, sono convinto che procederà a fornirsi di una sorgente analogica alquanto più seria (e di qualità) rispetto al modello Ikea che vedo...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 19 Jul 2023, 09:07

Ma sono d'accordo su tutto Alain. Però, come ben sai, a me il digitale non piace al di là di qualunque considerazione qualitativa: sicuramente ci sono tanti modi per farlo suonare bene, ma proprio non mi interessa ascoltare musica in quel modo: voglio la copertina, voglio il disco che gira, voglio vedere il braccio che si muove (voglio i VU-meter sull'amplificatore, voglio vedere il nastro che passa da una bobina all'altra, voglio le valvole, ecc ecc ecc). Ci sono tante cose che si comprano perché esaltano il nostro immaginario, e in quel senso rendono la vita più bella: la Stratocaster di Jimi Hendrix (ci sono migliaia di chitarre tecnicamente più avanzate e più versatili) la Triumph di Marlon Brando (qualunque moto da strada moderna se la mangia a colazione) e via dicendo. Io sono molto "giapponese" da questo punto di vista: nella vita per me non importa tanto cosa si fa, importa molto più il modo in cui lo si fa, o per meglio dire il bello stile con cui si raggiunge un obiettivo.

Dunque cosa vogliamo dire a un giovane che è già giunto alla conclusione che il digitale è stata la morte della bella musica, e non ci vuole stare? O anche solo che ha il mito delle cose di una volta e vuole un giradischi in camera? Niente, cosa vuoi dirgli...? Che cominci pure col giradischi Ikea, poi se son rose fioriranno e quando avrà un po' di denaro passerà a qualche giradischi più di classe. In ogni caso, se grazie al giradischi Ikea inizia ad acquistare qualche disco, le aziende produttrici di dischi prospereranno a vantaggio anche nostro. [^]

Il giradischi comunque si inserisce in un discorso più ampio, ossia un'intera linea di arredamento chiamata OBEGRÄNSAD (eschizzibur... escansibar... [:D] ), la quale si rivolge a ragazzi "aspiranti musicisti" desiderosi di arredare la propria stanza in modo tale da far apparire questa loro "aspirazione". Se gli va bene finiranno impiegati in banca come tutti gli altri [:D] ma comunque come cantava Bobby Solo è stato bello sognare. [:D]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 19 Jul 2023, 09:21

"voglio la copertina, voglio il disco che gira, voglio vedere il braccio che si muove, voglio i VU-meter sull'amplificatore, voglio vedere il nastro che passa da una bobina all'altra, voglio le valvole, ecc ecc ecc"

ah, che bei tempi e che bei ricordi, quelli dei due VU-meter sull'amplificatore!! [:p] [8D]
un mio ampli 'Japan' che possedevo nei '70 (Kenwood KA6100) li aveva, ed ogni tanto tra un solco e l'altro [:D] una sbirciatina a quegli indicatori, coll'ago che oscillava mentre erogava potenza, era d'obbligo... [:D]

eh caro Marco, [;)] capisco benissimo quello che intendi dire e quello che ti piace, da cui deriva la tua filosofia di vita ristretta al campo musicale (strumentazione e dischi)... sei riuscito a spiegarlo benissimo con la Stratocaster di Hendrix e la Triumph di Brando... [:)]
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 11 Aug 2023, 16:50

...ennesimo feedback a provare quanto ero stato [buon] 'profeta' quando a suo tempo 2 anni fà intitolai al "disco nero" 'la rivincita' come da titolo del topic... ieri pomeriggio sono andato a fare un giro nel centro commerciale più vicino a dove abito, l'ultima volta che ci ero stato risale a 6 mesi fa circa... ebbene, con mia grande sorpresa (ma forse nemmeno poi tanto), ho notato un deciso ampliamento degli scaffali dedicati ai VINILI (di nuova stampa ovviamente) rispetto alla mia ultima visita, mentre con altrettanta sorpresa ho notato che lo spazio dedicato ai formati digitali (sia CD audio che DVD video e 'blue ray' video) si è ulteriormente assottigliato (per 'scelta commerciale' come mi è stato confermato dagli inservienti) dandomi l'impressione di essere veramente sul viale del tramonto... come mi hanno detto gli inservienti coi quali mi sono fermato a parlare sulla faccenda, mi hanno confermato quanto già supponevo : "la gente e i consumatori in genere non comprano più supporti digitali, perchè ormai guardano films su piattaforme streamings tipo NETFLIX, stessa cosa per quanto riguarda la musica che scaricano dalla rete o ascoltano in streamings" mentre invece hanno registrato "un maggiore interesse della gente, i genere i più giovani, sugli LP vinile che vengono acquistati più del digitale, da qui la decisione della direzione ad ampliare la scelta"...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby cjstrummer » 14 Oct 2023, 12:48

la verita' che non volete ammettere e' che il CD e' stato e sara' per sempre il migliore formato ma e' stato ucciso dai vinili e dall MP3 per volere dei poteri forti.
cjstrummer
Trespasser
Trespasser
 
Posts: 86
Joined: 27 Aug 2012, 18:10

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby aorlansky60 » 15 Oct 2023, 09:28

@cjstrummer

non so come interpretare 'il tono' del tuo ultimo intervento, se 'serio' o 'ironico'... [:-I]
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby rkive » 12 Mar 2024, 16:56

Volevo solo segnalare il bel programma di Riccardo Rossi I Vinili di... disponibile su Raiplay! [8D]
User avatar
rkive
Lamb
Lamb
 
Posts: 1801
Joined: 14 Mar 2019, 16:24
Location: Venezia

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 13 Mar 2024, 11:19

Ah, grazie per la segnalazione! Non mi ero accorto che la trasmissione fosse tornata, proverò a guardarla!
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 13 Mar 2024, 11:20

Anzi no, come non detto: va in onda a mezzanotte e 40! Bella scemenza. [!:-!]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby rkive » 13 Mar 2024, 12:03

Con il tablet o il pc si possono vedere in qualsiasi momento su Raiplay. [;)]
User avatar
rkive
Lamb
Lamb
 
Posts: 1801
Joined: 14 Mar 2019, 16:24
Location: Venezia

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby highinfidelity » 13 Mar 2024, 13:41

Sì grazie, lo so. Io davanti ai calcolatori ci passo normalmente 13 ore al giorno. Almeno la sera dopo cena vorrei non sentirne più neanche parlare. [:|]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8087
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby vise60 » 13 Mar 2024, 17:45

Si e' quella trasmissione con l'urlatore Riccardo Rossi ...ha ripreso il format devo dire interessante che andava in onda gia' su Sky qualche anno fa sempre da lui stesso condotto ,ho tenuto d'occhio le prime puntate e devo dire che le scelte dei primi intervenuti non mi hanno propriamente entusiasmato ,attendo al varco i prossimi ospiti [;)] [;)]
User avatar
vise60
Lamb
Lamb
 
Posts: 1204
Joined: 23 Oct 2005, 05:47
Location: Italy

Re: La rivincita del DISCO NERO

Postby rkive » 13 Mar 2024, 17:57

L' aneddoto di Michael Jackson che chiede scusa a Daryl Hall e John Oates perché ha copiato l' intro di Billy Jean, è da vedere! [:D]
https://www.raiplay.it/video/2024/02/I- ... 9110b.html
User avatar
rkive
Lamb
Lamb
 
Posts: 1801
Joined: 14 Mar 2019, 16:24
Location: Venezia


Return to Il Melody Maker dei poveri

Who is online

Users browsing this forum: No registered users and 45 guests

cron