TRAMONTO DEI SUPPORTI FISICI ?

Strumenti musicali, tecniche e tecnologia del suono; inserzioni e richieste/offerte di collaborazioni; domande e risposte per addetti ai lavori.

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Postby aorlansky60 » 25 Nov 2009, 10:19

Questa -per l'importanza rivestita storicamente da questa azienda in qualche modo in grado di "influenzare" il mercato come poche altre- è una di quelle notizie direi "epocali" :

http://www.tnt-audio.com/editoriali/novembre09.html
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Postby smiroldo » 25 Nov 2009, 15:22

la notizia farà impazzire di gioia molti audiofili, immagino...[;)]
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Postby highinfidelity » 26 Nov 2009, 04:32

La mia opinione in merito e' gia' stata espressa molte volte, quindi mi sforzo di non ripeterla per evitare di annoiare persino Alain, l'unica persona che conosca che ami dissezionare come me queste distorsioni del mercato audio. Cerco quindi di limitarmi a commentare questa specifica notizia.

Personalmente ritengo che l'idea di eliminare i supporti fisici non possa funzionare, dal punto di vista del mercato (non dal punto di vista tecnico, quello non e' un problema), ne' ora ne' mai. L'uomo e' sempre l'Homo Sapiens delle caverne: se cede una ROBA, vuole in cambio un'altra ROBA, da tenere li', cosi' poi se la guarda e se la rigira ed e' convinto di aver fatto un buono scambio. L'idea di dare MONETA SONANTE in cambio di ARIA FRITTA (accesso a un file, tra l'altro indistinguibile da qualsiasi altra copia del file medesimo reperibile gratis) e' CONTRO GLI ISTINTI NATURALI. Chiunque, anche un asceta tibetano in grado di astrarsi totalmente dalla materia, si sentirebbe "infinocchiato".

Il CD non ha avuto successo non perche' "non suona bene": siamo in quattro gatti ad accorgerci che non suona bene, per il 99% della popolazione suona bene piu' che a sufficienza. Non ha avuto successo perche' e' BRUTTO e STUPIDO. L'Homo Sapiens non si porta nella caverna degli oggetti BRUTTI, vuole oggetti BELLI con cui far schiattare di invidia gli altri uomini della tribu'. In piu', se questo oggetto brutto l'ha pagato molto caro mentre il resto della tribu' ne ha fatto una copia uguale identica ma gratis, passa pure per DEFICIENTE; e questo, si sa', da che mondo e' mondo fa molto innervosire l'Homo Sapiens.

Il segreto del 33 giri e' tutto li': ormai anche i ragazzini si stanno attrezzando per poterli ascoltare in casa. Perche' per tirare su due soldi, grandi o piccini che si sia, ci si fa un sedere cosi', e quindi quando se ne spende (molti...) non si vuole comprare un po' d'aria (che poi non si sa dove va a finire), ma un 33 giri BELLO GROSSO di un complesso BELLO GROSSO con una copertina BELLA GROSSA da tenere in casa e da rimirare in eterno fino alla fine dei tempi.

Faccio anche una considerazione laterale. Il CD ormai e' morto e sepolto, non c'e' piu' nulla da dire, non lo vuole piu' nessuno, prendiamolo come un dato di fatto. Le leggi del mercato con cui i capitalisti ci stressano da mane a sera recitano che in casi come questi, in cui la domanda e' ormai praticamente inesistente, i prezzi necessariamente precipitano, pena giacenze colossali di invenduto. Qualcuno mi spiega come mai invece persino io, che ho un lavoro regolare invidiato da molti, continuo a non potermi nemmeno avvicinare agli scaffali dei CD?
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Postby aorlansky60 » 26 Nov 2009, 06:29

Tranquillo HIGH [;)]
i tuoi scritti e pensieri sono ben lungi dall'annoiarmi, li leggo sempre attentamente con estremo interesse, compreso l'ultimo qui che hai esposto, [:)] per di più in una materia che mi vede appassionato da lungo tempo.

Temo però che così come se n'è andata la linfa vitale quale sorgente creativa della buona musica che amiamo nata però ormai 30 anni fà, anche l'evoluzione tecnologica dell'uomo in materia stia giocando e cospirando a far si che abitudini e concetti che credevamo radicati ed incrollabili stiano per sfuggirci di mano per passare al cassetto dei ricordi e dei bei tempi che furono.

Ti faccio un esempio che esce dal contesto ma che Tu, conoscendoti, puoi certamente capire: sabato scorso sono stato ad un passo dall'acquistare la mia prima macchina fotografica digitale, o almeno ero convinto in questo.
Abituato da anni all'uso di macchine reflex analogiche, e mai accostatomi ad alcuna macchina digitale, mi sono trovato al cospetto di oggetti che letteralmente mi hanno messo paura; pulsanti grandi e piccoli da tutte le parti, un manuale istruzioni ridicolo(per grandezza)quale una tesi di laurea, ma soprattutto un mirino ottico RIDICOLO per angolo, ampiezza ed assenza di brillantezza se paragonato a quello delle mie reflex che sono progettate SOLO per fare fotogrammi singoli. Ed ancora, abituato come sono alla dolcezza di rotazione privi di attriti delle ghiere di messa a fuoco degli obiettivi tradizionali, mi sono trovato a fare i conti con obiettivi dalle ghiere in plastica (sui quali spiccava un vistoso "made in China") la cui rotazione palesava attriti di ogni tipo (sic).
Morale: me ne sono andato perplesso e disorientato. Temo di essere troppo radicato per filosofia nell'uso delle belle macchine prevalentemente meccaniche, con poca elettronica, figlie però di un era sulla via del tramonto.

Il fatto incontrovertibile è che il mercato muove in quella direzione (digitale e made in China) punto e basta, prendere o lasciare. E l'appassionato (o consumatore) si deve adeguare.

Lo stesso tipo di discorso è trasferibile alla fruizione della musica registrata.
Credo che sia il progresso dettato dalla legge dei profitti al quale non possiamo e non riusciamo ad opporci.

Il fatto che la LINN, come avrai letto dal link, che possiede da tempo una sua divisione indipendente per quanto riguarda registrazione e realizzazione di supporti -sia vinili che digitali- abbia già iniziato a vendere agli utenti files non compressi risultanti dalle proprie registrazioni digitali la dice lunga; evidentemente esiste un mercato che predilige la fruizione tramite questa modalità che è sempre più in espansione.

Prova ne è il fatto che non solo LINN ma anche NAIM(marchio UK analogo per blasone e tradizione) ed altre case hanno ormai da tempo nel proprio catalogo macchine "files-server" dotate di HD sui quali si può decodificare in vari formati di compressione a scelta(ed anche non compressi) un CD in lettura per poi trasferirlo su HD per poterne fare lo stesso uso di un supporto fisico. Con maggiore velocità di archiviazione e ricerca rispetto allo scaffale sul quale poniamo i ns CD o LP. La qualità di riproduzione è un discorso a parte, però è l'ultimo dei problemi ai quali guarda l'industria. Resta l'incognita del fattore affidabilità nel tempo. So per esperienza che un HD è soggetto a rottura, così come un lettore CD nelle sue parti meccaniche più delicate quale per es. il vano di appoggio del supporto estraibile. Questi però sono problemi scaricabili verso il consumatore di cui l'industria non si preoccupa troppo. Per esperienza, so che un giradischi analogico è assai meno soggetto a problemi di questo tipo, e questo era di certo fattore di preoccupazione per l'industria che non vedeva logici ricambi se non nell'arco di 20 anni o giù di li, tempi troppo dilatati per alimentare il continuo ricambio e consumo che è alla base dei profitti.

In un file "liquido" da vendere solo come tale, il vantaggio per una casa discografica è evidente:
un periodo come quello attuale in cui "tagliare i costi" è priorità assoluta e quasi legge di fatto,
abbattere i costi del supporto fisico, abbattere i costi del suo trasporto, stockaggio etc e veicolare il tutto esclusivamente "via etere" facendo scaricare legalmente dalla rete può rivelarsi una strategia vincente in grado di risollevare le sorti di un mercato come quello discografico palesemente in crisi ormai da anni.

Per l'utente finale cambia poco: il CD ha di suo una confezione orribile e ridicola se paragonata ai fasti dell'LP, per cui può benissimo farne a meno con non troppa nostalgia, soprattutto se il costo finale da affrontare sarà più basso; in tempi di crisi come quelli attuali l'aspetto economico non è da sottovalutare e bisognerà vedere quanto l'industria discografica sarà sensibile nel capire questo fattore (quando ci propose il CD non lo fece, ma i tempi erano assai diversi, sia sotto l'aspetto tecnico nel suo potenziale sia nell'economia mondiale di allora).


Era il panorama che già da anni mi prefiguravo potesse apparire e puntualmente si stà verificando.

Resta solo da vedere quanto questa "rivoluzione" toccherà anche il mondo del vinile che ultimamente aveva risvegliato antichi interessi anche nelle nuove generazioni di appassionati di musica, perchè per quanto riguarda il mondo digitale e relativi supporti, pare che la fine sia iniziata.
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Postby highinfidelity » 26 Nov 2009, 07:29

Il confronto con la fotografia regge fino ad un certo punto per due ragioni 1) di fotografia l'acquirente medio non ha mai capito letteralmente un tubo e gia' in precedenza il mercato era dominato da macchine compatte o usa-e-getta di qualita' paragonabile o inferiore al pattume 2) il grosso del guadagno non si ha dall'acquisto del supporto (difatti la carta fotografica a colori e' rimasta esattamente la stessa di prima, cioe' una porcheria) ma dal vendere macchine-immondizia che sono continuamente da cambiare.

Il mercato musicale viceversa si regge sul VENDERE DISCHI, il fatto che poi uno abbia un bell'hi-fi molto costoso o un walkman taroccato marca "SONJ" e' un discorso di contorno: quello interessa te, me e pochi altri. Il mercato e' VENDERE DISCHI, credo che questo punto sia chiaro.

Ora: secondo me una persona che compra un disco e' come una persona che compra un libro: vuole UN OGGETTO, da tenere in bell'ordine in biblioteca. Se tu gli vendi ARIA anziche' un oggetto, quella persona non paga: va a respirare cola' ove l'aria si trova gratis in abbondanza. [:-j]

Difatti, come si diceva, il disco in vinile e' l'unico supporto con parametri di vendita in continua crescita da dieci anni a questa parte.
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Postby aorlansky60 » 26 Nov 2009, 12:28

caro High, [;)]

capisco benissimo il tuo punto di vista relativamente al "possesso" dell'oggetto rappresentato nella sua forma e bellezza, poi con me sfondi una porta aperta. [;)]

Ma stò anche cercando di mettermi sul piano di un normale consumatore e fruitore di musica che non ha mai vissuto l'epopea del vinile. Uno che è nato nella realtà musicale del digitale già affermatasi.
Così come stò cercando di immaginare le prossime mosse dell'industria discografica a livello di marketing in unione con lo sviluppo tecnologico.


Dici giustamente che "il mercato è vendere dischi".

Io aggiungo che per il mercato l'importante è vendere.

Non credo gli importi tanto la forma -vinile, plastica, bytes- quanto invece i bilanci.


Ora, è chiaro quanto la facilità irrisoria con la quale sia possibile navigare, cercare e reperire nel web qualsiasi cosa si desideri abbia decretato il tracollo dell'industria discografica.

Tu dici "secondo me una persona che compra un disco è come una persona che compra un libro:
vuole UN OGGETTO, da tenere in bell'ordine in biblioteca."


Sono stra-d'accordo anche su questo concetto, ma... credo e temo possa essere una filosofia legata al passato.
Per non dire quasi obsoleta o sul punto di esserlo.

Per molti come me nati con la passione di ascoltare e collezionare musica attraverso supporti, la scomparsa di quest'ultimo è improponibile trattandosi di un LP; meno dolorosa pensando al CD, dal quale passare ad un formato "liquido" rappresenta un passo molto più breve.

Per un appassionato "standard" attuale dell'ultima generazione nato nell'era digitale, il distacco dal CD quale supporto penso sia praticamente indolore.


Mettendomi poi nei panni di ciò che può pensare una major discografica come una casa produttrice di lettori sorgenti nel considerare l'andamento del mercato attuale:

è ormai chiaro che la "competizione" supporto CD vs file liquido illegale è definitivamente persa, lo provano le statistiche di vendita in continuo calo; il recente proliferare di apparecchi sorgenti cosiddetti "files-server" nei cataloghi di molte case audio -non ultimo proprio il clamoroso annuncio da parte di LINN a rinunciare alla costruzione di sorgenti CD- è il logico risultato di questo andamento anomalo, che ha visto primeggiare il fattore "economia" rinunciando consapevolmente alla massima qualità audio possibile; così come deve essere chiaro che il "mercato" lo fà una massa di consumatori standardizzata e livellata per accettazione di bassa qualità purchè questa sia resa al minimo costo possibile (meglio se a zero) del software, e l'entità del numero di files compressi che hanno letteralmente invaso e saturato il web e divenuti ormai di possesso ed uso comune in tutte le case(o quasi) di consumatori mondiali stanno proprio a confortare e testimoniare questo.

Quindi: visto che tale tipo di pratica ormai non è più da considerare una eccezione bensì la regola -caso mai l'eccezione sembra essere diventata ascoltare musica attraverso un supporto-

io mi chiedo: non è proprio in quella direzione che il mercato intende muovere i consumi cercando di cambiare drasticamente le attuali "regole del gioco" ?

e mi chiedo quanto tempo ci vorrà, presupposto che sia legale, per unire produttori audio, produttori hardware(Pc) e majors discografiche a prendere la decisione unanime : NIENTE PIU' CD.

Via qualsiasi tipo di riproduttore laser in grado di leggere dischi ottici, sia in sorgenti audio che in personal computers - le memorie fisiche di tipo USB hanno raggiunto capacità, dimensioni e prezzo tali da rendere inutile l'uso di un CDR o CDRW come archiviazione dati, io stesso non uso più da tempo sia a casa che in uff. il masterizzatore proprio perchè non ne sento più il bisogno, sostituendoli con chiavette USB tramite le quali vado a riporre i files di transito in HD sia interni che esterni-


per fornire al mercato solo quanto segue:

- componente hw rappresentata da riproduttori "files-server" (alimentabili esclusivamente via USB o FIRE-WIRES, non è un problema, basta mettersi d'accordo sugli standards che già esistono) quale sorgente collegabile al resto di una catena audio(non solo, anche personal computers).

- componente sw rappresentata da files liquidi scaricabili legalmente a pagamento.


Si potrebbe obiettare che... si, ma il problema della massa di "mp3" attualmente presente nel mondo sarebbe lo stesso fruibile...

e se si decidesse che nello standard di riproduzione per gli apparecchi sorgenti da dare in pasto al mercato non sia più compreso il formato "mp3"? e "wma", "ma4", "mp4"? ed altri formati attualmente in voga?

Ci hanno già provato con il SACD, proponendolo agli audiofili con parvenza di sostanziale miglioramento audio ma che di fatto non era che un nuovo tipo di formato sw non ancora "rippabile" e quindi ancora non copiabile, salvo poi il dovere considerare quanto questo formato sia diventato un flop perchè non sostenuto dagli acquirenti finali...

È chiaro che si tratterebbe di una misura drastica da intraprendere a livello globale coinvolgente più marchi di produttori, quindi abbastanza problematica... ma se penso all'enorme e COLOSSALE torta di profitti che vengono sottratti annualmente a questi grandi marchi per pirateria(non che alla fine io sia particolarmente dispiaciuto, soprattutto nei confronti di chi ha cercato di inculcare nel consumatore il concetto che digitale = migliore resa audio), di cui la musica è solo una componente (ultimamente anche il settore home-video è diventato preponderante come fattore di entertainment) mettendomi nei panni di questi produttori io non penso ci mettano troppo tempo per decidere in merito, se servisse a fargli riguadagnare porzioni erose dalla pirateria.

Si potrebbe obiettare ulteriormente che la storia della riproduzione digitale ha visto che qualsiasi algoritmo proposto è stato regolarmente "aperto", ed allora la soluzione finale non potrebbe che essere: NIENTE PIU' FILES SCARICABILI LEGALMENTE ma solo abbonamenti tramite web verso giganteschi servers proprietari dai quali potere solo fruire tramite abbonamento temporaneo di un servizio quale lo può essere la visione di un evento visivo come una riproduzione audio, senza la possibilità di scaricarne il contenuto fisico.

Scenario davvero cupo e definitivo.

mi piacerebbe conoscere i vs pareri in merito.
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Postby highinfidelity » 27 Nov 2009, 04:20

Alain, il tuo ragionamento fila, e sul fatto che il passaggio da CD a "niente" sia facilissimo mi vede d'accordo: come detto piu' volte si tratta di uno dei migliori esempi di suicidio commerciale della storia. Tuttavia non vedo in alcun punto del tuo scritto dove ci sarebbe un "prodotto" che un acquirente "paga", ed e' quello il punto chiave.

Non c'e' alcuna strategia da parte delle majors, perche' semplicemente non puo' esserci. E non solo perche', come da tradizione, le majors sono in mano a vecchi tromboni che di tecnologia e di tendenze del mercato non capiscono un tubo, ma proprio perche' non c'e' molto da fare. Non c'e' "streaming" o blocco che tenga: qualsiasi contenuto digitale lo smonti e te lo giri e rigiri come vuoi. Magari non tu ed io, ovvio, ma qualche geniaccio in grado di farlo c'e' SEMPRE. E basta UNA persona che ti "smantelli" il tuo bello streaming e lo carichi da qualche parte, e nel giro di cinque minuti (forse anche meno) ce ne sono MILIONI di copie sparse su server di tutto il mondo a disposizione (gratis) di chiunque, anche del piu' scemo.

La mia opinione, quindi, e' quella esposta prima: c'e' la necessita' di tornare ad un supporto "FICO", che i clienti VOGLIONO, e che sono disposti a PAGARE in quanto "FICO". Ma non perche' io sia un nostalgico o perche' l'LP sia meglio, ma perche' e' l'unica cosa (nel senso dell'ultima in ordine di tempo) che ha dimostrato di VENDERE, e vende perche' e' BELLO, la gente LO VUOLE.

Venendo agli scenari futuri, secondo me invece i genii delle majors prima tenteranno ancora un'ultima boiata, quella che gli assestera' la mazzata finale: vendere qualche puttanata tipo dei microchip ROM con brani musicali preincisi. Un'oscenita' ancora peggiore del CD e ancora piu' indistinguibile da una chiavetta di memoria con dentro file fatti di "aria" che si trovano gratis senza nessun problema, e che pertanto nessuno vorra' pagare.

DOPO, forse, se esisteranno ancora, si decideranno a tornare definitivamente al vinile. Soluzione dalla quale, secondo me, avrebbero fatto meglio a non spostarsi mai.

L'hanno gia' capito da alcuni anni, con molta piu' intelligenza, le etichette minori. Avrai sicuramente letto anche tu su La Stampa che la Carosello ha deciso di ristampare tutti i dischi di Vasco Rossi. Fin qui niente di strano: la vera notizia, ragion per cui il fatto era finito su un giornale a tiratura nazionale, era che saranno ristampati SOLO IN VINILE, perche' "gli ascoltatori vogliono comprare solo il vinile, il CD non lo vuole nessuno" (testuali parole del CEO di Carosello).
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Postby aorlansky60 » 27 Nov 2009, 06:00

ciao High [;)]

anche il tuo ultimo intervento è di una logica e coerenza direi GRANITICA; sono perfettamente d'accordo con Te in tutti i punti, con particolare risalto:


«c'è la necessità di tornare ad un supporto "FICO", che i clienti VOGLIONO, e che sono disposti a PAGARE in quanto "FICO". Ma non perchè io sia un nostalgico o perchè l'LP sia meglio, ma perchè è l'unica cosa (nel senso dell'ultima in ordine di tempo) che ha dimostrato di VENDERE, e vende perchè è BELLO, la gente LO VUOLE.»


Su questo concetto penso siamo TUTTI d'accordo, non solo Tu ed io ma anche tutti coloro che non hanno mai vissuto direttamente il periodo "analogico" essendo nati successivamente ed hanno avuto modo comunque di scoprire in qualche modo il supporto LP in tutta la sua bellezza ed oggetto come valore aggiunto...

il che mi collega ad un altro tuo pensiero:



«Tuttavia non vedo in alcun punto del tuo scritto dove ci sarebbe un "prodotto" che un acquirente "paga", ed è quello il punto chiave.»


Potrebbe (uso il condizionale perchè cerco di immedesimarmi nella testa dei "vecchi tromboni" [:D] come li definisci [;)] per cercarne di capire le mosse strategiche future per combattere il fenomeno della pirateria, ammesso che non sia una guerra ormai persa) essere la "scommessa" commerciale da parte dei centri di marketing delle majors coinvolgente anche l'industria di compenenti audio come dicevo prima:
OBBLIGARE NEL PIU' BREVE TEMPO POSSIBILE ad una migrazione tecnologica il consumo e veicolazione della musica riprodotta, non più tramite supporto fisico ma con ausilio di files. Tanto ormai le majors non hanno molto da perdere in quanto è evidente il danno progressivo recato loro dal fenomeno della pirateria.

Sono perfettamente d'accordo con Te nel NON individuare "un valore aggiunto" o "un oggetto" in «un oggetto che non c'è» rappresentato da un file "liquido", quindi potrebbe essere difficile convincere i consumatori a passare a questa tecnologia, ma SE LI OBBLIGHI DRASTICAMENTE (è per questo che parlavo di aspetto legale se attuassero questa mossa) IN BREVE TEMPO, i consumatori non si troverebbero nemmeno a potere attuare una scelta.

Penso questo in quanto il fenomeno della musica scaricata LEGALMENTE tramite files stà raggiungendo ultimamente proporzioni interessanti, con un trend di crescita negli ultimi 2/3 anni che era quello che le majors speravano potere vedere nelle vendite di CD.

È poi tutto da vedere l'aspetto QUALITATIVO di tali files, ma come sappiamo bene, coloro che li hanno scaricati non si sono molto preoccupati di questo aspetto, e se a me e Te e a tutto il gruppo di cosiddetti "audiofili" possono fare SKIFO, vi è anche da dire che come numero noi non siamo in grado di costituire fetta di mercato in grado di influenzarne molto la statistica, in quanto l'Fi-Fi stà diventando sempre più fenomeno di nicchia purtroppo.



«DOPO, forse, se esisteranno ancora, si decideranno di tornare definitivamente al vinile. Soluzione dalla quale, secondo me, avrebbero fatto meglio a non spostarsi mai...
...la Carosello ha deciso di ristampare tutti i dischi di Vasco Rossi. Fin qui niente di strano: la vera notizia, ragion per cui il fatto era finito su un giornale a tiratura nazionale, era che saranno ristampati SOLO IN VINILE, perche' gli ascoltatori vogliono comprare solo il vinile, il CD non lo vuole nessuno»


Potessero tornare indietro, considerando quanto è successo storicamente in 30 anni dal lancio del supporto digitale soprattutto per quanto riguarda il fenomeno delle copie illegali, convengo con Te che loro per primi non avrebbero dubbi, NON SI SAREBBERO MAI ALLONTANATI DAL VINILE, però mi chiedo anche quanto questa scelta sarebbe andata a cozzare contro il logico corso del progresso tecnologico dettato anche da scelte logistiche.

Al di là che faccia skifo o meno dal punto di vista audio se paragonato al metodo analogico(questa è una faccenda lasciata a noi appassionati), produrre in digitale a livello musicale apporta tutta una serie di benefici e risparmi per i produttori: pensiamo solo alla difficoltà di lavorare un vinile, inciderlo, pensiamo al suo packaging di copertina e a tutti i costi annessi di questi processi; un LP occupa più spazio di un CD, quindi maggiori difficoltà di trasporto e stockaggio.

So bene che per un audiofilo questi aspetti non sono significativi, ma in termini di processo produttivo lo diventano sensibilmente per una casa discografica, che vede nel supporto di plastica del CD un enorme risparmio produttivo.


Concludo pensando alle tue ultime parole :

"gli ascoltatori vogliono comprare solo il vinile, il CD non lo vuole nessuno"


con le quali non posso che convenire al 100%, ma se guardo all'evoluzione tecnologica che ha seguito il 900, a tutti i livelli e in tutti i settori, mi rendo conto che L'UOMO NON E' MAI TORNATO INDIETRO SULLE SUE SCELTE al di là di come esse siano state determinate(molto spesso dalla praticità ma soprattutto dall'aspetto economico finale) per cui al giorno d'oggi dopo che per 30 anni l'industria ha pianificato e reso standard tutto l'apparato digitale in campo musicale nei suoi vari processi, dalla registrazione fino alla trasmissione verso l'utenza finale con il "dannato supporto di plastica" (il CD), seriamente mi chiedo come e quali esigenze(forse proprio quella di riguadagnare fette di business da togliere alla pirateria) potrebbero indurre l'uomo per la prima volta (o quasi) a rinnegare se stesso e tornare massicciamente verso una pratica(quella analogica) che seppure pregevole nel suo potenziale -assai più del CD per i consumatori ed appasionati finali-
è ormai vecchia e vetusta se confrontata allo standard del processo di produzione industriale del CD...

e resta da vedere QUANTI della massa di consumatori mondiali che fanno il mercato e che -oltre a migliaia di files compressi nei propri computers- già posseggono decine e centinaia di CD e che hanno dimostrato di preferire la comodità del dischetto argentato rispetto alla qualità del vinile, SARANNO RICETTIVI AD UN RITORNO AL VINILE in modo tale da farlo ritornare nuovamente come supporto standard musicale.
[:)]
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Postby fr.arcuri » 27 Nov 2009, 17:23

ho letto molto divertito la discussione nei giorni scorsi, soprattutto la teoria dell'homo sapiens di high che fondamentalmente condivido.

non sono intervenuto perchè non ho trovato lo spunto fino a che non mi sono imbattutto in audioreview di questo mese che riportava l'esistenza di questa cosa:

http://punto-informatico.it/2743297/PI/ ... e-usb.aspx

http://www.ibs.it/disco/5099969944963/b ... s-usb.html

mi piacerebbe sapere high cosa ne pensa: questo oggetto appaga le voglie dell'homo sapiens? [:-D]

EDIT DI SABATO:

l'equazione vinile=bene e vd=male non è sempre esatta.

il cd è svantaggiato in partenza dato il campionamento a 44KHz, ma file digitali a 192KHz dovrebbero non farlo rimpiangere il vinile.

io stamane ho ascoltato la nuova versione di unfprgettable fire degli u2 e sono scioccato.
gli ultimi album che ho acquistato oltre questo sono acf di tony e in the court.
e se penso anche al box verde non posso che concludere che le ultime realizzazioni sono fantastiche dal punto di vista sonoro, segno che la realizzazione dei CD è adesso al suo meglio.
fra partentesi sempre su audioreview si dò un quasi dieci alla parte tecnica della versione del quarantennale di red, sbilanciandosi nel dire che si tratta di uno dei cd più bensuonanti di tutti i tempi.
vedremo, l'ho appena ordinato su play.com

ma credo che un music server linn con la mia musica preferita a 192KHz possa bastarmi [;)]
Last edited by fr.arcuri on 28 Nov 2009, 09:03, edited 1 time in total.
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Postby highinfidelity » 30 Nov 2009, 05:02

Ciao Francesco, ti ringrazio per la curiosa segnalazione. Per ora questo tipo di oggetto, sia per prezzo di vendita che per contenuto, e' in pratica un gadget per ricchi collezionisti di mezz'eta': lo fanno capire sia il contenuto (dischi vecchi come minimo di trent'anni) che la forma (una mela) che il prezzo allucinante. Per cui non se ne potranno trarre auspici, sia che le vendite siano positive sia che si traducano in un flop.

L'idea stessa del gadget a mela potra' essere difficilmente ripetuta: ti immagini le case degli acquirenti piene di oggetti di tutte le forme e colori appoggiati ovunque, al posto di dischi o CD in bell'ordine in biblioteca? No, non e' una via perseguibile su grandi numeri; si puo' fare qualche volta all'anno per raschiare le tasche dei collezionisti piu' accaniti e danarosi ma non in modo sistematico.

Per venire all'ultimo punto, posso anche essere d'accordo che la fedelta' di alcuni prodotti recenti sia molto elevata. Se ci fai caso, io personalmente non faccio mai gare a "cosa suona meglio", mi limito a dire: "questo vendeva e piaceva, quello no". Poi, eventualmente, il fatto che un LP suoni meglio di un CD e costi meno fa "buon peso" nel ragionamento.

Tuttavia, ammesso anche che SACD o dvd-audio battano l'LP (non staro' qui a disquisire), ormai e' troppo tardi: per vent'anni circa e' stata condotta una strategia ribassista volta a inzeppare le case di baracchette che suonano malissimo: dal cubo Philips ai coordinatini compattini fino alla dock station per Mp3, tutti oggetti peggio suonanti della radio della nonna, che se non altro aveva un suono caldo e piacevole (e scusate se e' poco, di questi tempi). Per cui ormai c'e' una totale diseducazione al buon ascolto e un'altrettanto totale educazione a prelevare "a ufo" cio' che serve.

A questo punto: come lo spieghi a uno che e' abituato a spendere un centinaio di euro per un lettore Mp3, zero euro per il "software" e che per di piu' ha le orecchie foderate di prosciutto che farebbe meglio a spendere 40-50 euro a SACD piu' qualche migliaio di euro per il lettore? Lo fai sganasciare dalla risate, e' una battaglia persa in partenza. Ormai, dopo decenni spesi ad affossare la qualita', e' IMPOSSIBILE fare leva sulla qualita' di un prodotto come argomento di vendita.

Dall'altro lato hai invece un piccolo esercito di persone che sono DAVVERO disposte a spendere per un disco, anche somme notevoli, PURCHE' pero' glielo si faccia trovare stampato in vinile. Il segreto della "rinascita" (sarebbe meglio dire "non-morte") del vinile e' tutto qui: e' piaciuto, piace e continua a piacere.

Chiudo con una nota di colore che e' uno specchio dei tempi: due settimane fa ho fatto la spesa presso un discount LD; tra le varie offerte della settimana c'era nientemeno che una CATASTA di giradischi di basso prezzo (sui 35 euro, mi pare di ricordare). Ovviamente un prodotto senza alcuna pretesa, ma significa che persino le grandi catene si muovono. Come a dire: nel nuovo millennio i giradischi vendono come il pane... [;)]
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Postby fr.arcuri » 30 Nov 2009, 10:54

se ricordi qualche tempo fa, parlando della pirateria musicale, mi ero già espresso sul fatto che la "cura" era pubblicare album solo in vinile per cui la copia digitale era comunque dissimile dall'originale.

sono contento che il vinile stia tornando di moda anche in catene di largo consumo come mediaworld o saturn.

ma ancora non siamo al punto in cui se voglio comprare un disco in vinile vado e lo compro: bisogna accontentarsi di quello che si trova, a prezzi altissimi.

io poi ho qualche dubbio sulla nuova generazione di ascoltatori dell vinile: il giradischi è un subsistema delicatissimo all'interno del sistema hi-fi e la sua regolazione o la scelta dei trasduttori era una cosa che si costruiva con l'esperienza e con l'aiuto di amici.

ora probabilmente si parte da zero e quindi mi sa che sono davvero poco i giradischi ben settati nelle varie case.

molto più materialmente, io vedo più album nei negozi, qualche giradischia sia di pregio che di qualità infima, ma non vedo un accessorio importantissimo: il tavolino porta elettroniche.

qiondi ancora la situazione è un pò fluida per cui sto alla finestra: se è come penso e spero l'anno prossimo di questi tempi mi riconvertirò anch'io all'analogico.

tornando al gadget penso alla discografia dei rolling stones in una penna usb a forma di lingua.

noi dei genesis saremo svantaggiati come al solito perchè la nostra penna usb avrà la forma di una falciatrice.

ma mai come i fans degli zeppelin .... [:D]
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Postby Birdy G » 30 Nov 2009, 13:18

Commento a lato:

il CD non è brutto!

Confezioni dinamiche in tutte le fogge lo rendono un arnesino delizioso. Il progetto grafico di un CD non ha nulla a che invidiare a quello dell'anziano cugino vinile, va solo pensato appositamente. La confezione del CD è inadatta solo ad ospitare le riedizioni dei vinili, che erano pensate graficamente GRANDI. (1 Es. su tutti: Voyage of the Acolyte, la cover che peggio si presta all'adattamento. Non si capisce niente!)

A me il CD e le sue confezioni piacciono molto come oggetti.

Detto ciò, mi azzitto e continuo a leggere il vostro interessante dibattito sulla musica solida e liquida.
Last edited by Birdy G on 30 Nov 2009, 13:19, edited 1 time in total.
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Postby Birdy G » 30 Nov 2009, 14:02

...però viene in mente un commento che vado a sviluppare:

se è vero che, come qualità:

file compresso < CD < vinile

è anche vero che la differenza non è mostruosa.

Il mio hi-fi è decentemente suonante anche se vecchio (cd denon ampli sony casse b&w non mi dilungo), e sicuramente molto superiore alla media dei riproduttori casalinghi più comuni.
La resa acustica del vinile (quando non avevo ancora rotto il giradischi, che comunque era poco più che un entry level) era più o meno equivalente a quella del CD. La resa acustica dei file compressi è dignitosissima, anche se qualitativamente inferiore ai CD di riferimento da cui viene il rippaggio. Senza il CD di riferimento, probabilmente qualche file compresso potrebbe ingannarmi.

Questo sul mio buon stereo. Superiore alla media degli impianti installati nelle case della gente.

Da tutto questo risulta chiaro che per la maggior parte degli utenti il file compresso basta e avanza, e che se i file in vendita in rete diventeranno lossless saranno in pochi a esserne felici, la maggior parte non se ne accorgeranno.

E noi ancora a parlare del ritorno del vinile, dei limiti del CD e della mancata vita del SACD? Grasso che cola se sopravviverà un qualche supporto fisico.
Ci può salvare solo il Natale e il pacchetto regalo con dentro il disco. Perchè è troppo brutto regalare un credito itunes.
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Postby fr.arcuri » 30 Nov 2009, 16:54

l'mp3 suona timbricamente corretto. ecco il perchè del suo successo.

quello che elimina sono le informazioni sulla posizione e lo "spazio" fra gli strumenti. informazioni inutili ascoltando in cuffiette mentre si corre, in macchina o dalle casse del computer.

informazioni che costituiscono il vero succo dell'alta fedeltà, quella chimera per cui l'impianto che suona "scompare" e rimangono i suoni nella loro dimensione più naturale possibile.
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Postby highinfidelity » 01 Dec 2009, 04:23

quote:
Originally posted by fr.arcuri

ora probabilmente si parte da zero e quindi mi sa che sono davvero poco i giradischi ben settati nelle varie case.

molto più materialmente, io vedo più album nei negozi, qualche giradischia sia di pregio che di qualità infima, ma non vedo un accessorio importantissimo: il tavolino porta elettroniche.
Sfido: se l'acquirente e' uno da Mp3 + cuffiette il giradischi puoi piazzarlo anche sulla lavatrice. Con tutti i "wobble" e gli artefatti dei file compressi, quando se ne accorge? [:-j]
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Postby highinfidelity » 01 Dec 2009, 04:30

quote:
Originally posted by Birdy G

Confezioni dinamiche in tutte le fogge lo rendono un arnesino delizioso.
Eh va beh Birdy, grazie al fischio! Tu quando pensi "CD" pensi ai CD dell'ultima generazione, quelli fatti apposta per richiamare l'estetica del disco in vinile di vent'anni prima. Cosi' non vale: la gara e' truccata! Per piu' di vent'anni ci siamo dovuti sorbire porcherie in scatolette di plastica che si rompono appena le tocchi, con dentro il loro patetico librettino-ino-ino che non si riesce a sfilare senza strapparlo e che si pinza nella cerniera quando chiudi la scatoletta-plastichetta! QUELLO e' il CD! Il resto e' una scimmiottatura di altre cose.
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Postby Birdy G » 01 Dec 2009, 05:56

è vero high, i miei primi cd non erano il massimo. Però anche gli inizi del vinile erano la busta di cartone con il buco in mezzo [:)]

A tutti noi è partita la bestemmia ogni volta che, avendo a che fare con delle plastiche un po' troppo 'cheap', ci si sia rotta in mano una custodia.
Inoltre è vero che quando sfoglio i miei vinili mi viene sempre voglia di appenderli al muro (e a questo proposito, carina questa cornice apribile: link http://www.artvinyl.com/) e i cd no.

Io non metto in dubbio il fascino del vinile, però il cd non mi fa schifo, anche nel semplice jewel case (di plastica decente). Unisce una buona fruibilità a delle dimensioni non eccessivamente ridotte, che permettono di avere una bella resa dell'oggetto.
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Postby aorlansky60 » 01 Dec 2009, 06:07

purtroppo la mia assenza nel weekend non mi ha consentito di continuare attivamente l'interessante discussione,
comunque in ordine:



"il cd è svantaggiato in partenza dato il campionamento a 44KHz, ma file digitali a 192KHz dovrebbero non farlo rimpiangere il vinile."
scritto da FRANCESCO

questo "sembrerebbe" essere vero, secondo i dati di targa promessi dal SACD e DVDaudio, però non sempre in Hi-Fi e in acustica i dati puramente numerici da laboratorio di misura (che empiricamente farebbero presumere una vittoria netta da parte di una proposta tecnica su un altra) hanno ragione, e la casistica di oltre ventanni di confronti parla chiaro; non si spiegherebbe altrimenti la naturalezza di emissione che è capace di proporre un front-end analogico di un certo livello ben tarato quando messo a confronto con un sistema di lettura digitale.


FRANCESCO prosegue :
"ma credo che un music server Linn con la mia musica preferita a 192KHz possa bastarmi"

Sono d'accordo: l'aspetto qualitativamente VINCENTE di un "files-server" in grado di riprodurre files digitali di alta qualità(24bit di risoluzione nativa, banda estesa di risposta in frequenza e campionamento a 192KHz) è che annulla il supporto fisico meccanico rappresentato dal CD che a sua volta deve essere letto da una unità ottica laser, eliminando drasticamente il problema meccanico derivante dalla rotazione elevata del supporto stesso che all'atto della resa finale è in grado di nuocere non poco -almeno così sembra(ho letto nel recente passato di gente che ha provato a far leggere un file di alta qualità da memoria transitoria, lo stesso formato wav ottenuto dal CD, ottenendo risultati finali impensati ed un miglioramento drammatico se paragonato alla stessa traccia su CD).

Un altro aspetto di non poco conto di una macchina del genere è la reperibilità del software, quasi immediata se paragonata agli scaffali dove siamo soliti riporre i ns supporti sia LP che CD...

Ecco perchè tutto sommato la soluzione "liquida" potrebbe essere gradita sia ai cultori del buon suono(che sono ormai minoritari) che a quelli per i quali le priorità sono altre(la maggioranza dell'utenza), e la strada intrapresa da LINN sembrerebbe avvalorare questa tesi; resta da verificare quanti altri costruttori decideranno di migrare il proprio "target" come ha scelto LINN, nel qual caso la cosa più che un semplice indizio si rivelerebbe come un vero e proprio cambiamento epocale.

Aggiungo che i tempi sembrano ormai maturi per attuare un cambiamento simile e farlo digerire all'utenza(che di fatto da 10 anni almeno, dalla nascita dell'mp3, ne ha fatto una pratica quasi standard). I dati di vendita dei suppporti fisici in costante progressivo calo sono lì a dimostrarlo.

E non sembra un caso che il CD, sia come supporto registrato che come lettori, abbia raggiunto in questo momento il massimo del potenziale tecnico, proprio come accadde 25 anni fà quando il vinile era dato per morente e sia le registrazioni che i sistemi di lettura analogici raggiunsero il vertice della resa assoluta, quasi a palesare un parallelo storico per quanto dovrebbe presto accadere(morte del CD e dei supporti digitali).



MARCO(High) ha scritto:

"ormai c'e' una totale diseducazione al buon ascolto e un'altrettanto totale educazione a prelevare "a ufo" cio' che serve.

...come lo spieghi a uno che e' abituato a spendere un centinaio di euro per un lettore Mp3, zero euro per il "software" e che per di piu' ha le orecchie foderate di prosciutto che farebbe meglio a spendere 40-50 euro a SACD piu' qualche migliaio di euro per il lettore? Lo fai sganasciare dalla risate, e' una battaglia persa in partenza. Ormai, dopo decenni spesi ad affossare la qualita', e' IMPOSSIBILE fare leva sulla qualita' di un prodotto come argomento di vendita.
"


SONO COMPLETAMENTE D'ACCORDO CON QUESTE SUE PAROLE. [:)]


Peraltro, basta osservare la tendenza della gente e le vendite di supporti musicali e prodotti audio.
Un esempio su tutti:
il giorno dopo la pubblicazione recente dell'intero catalogo BEATLES rimasterizzato, "in giro"(...) era già disponibile il tutto "rippato" sia a 320Kb che in formato "flac" per i più esigenti... ed ho detto tutto.

Ormai il dato di fatto è che "in giro" si trova praticamente TUTTO, anche l'impensabile, al solo costo dell'abbonamento telefonico con il provider internet.

Ho avuto modo di ascoltare alcuni brani del suddetto catalogo riprodotti tramite sk audio di un pc e passanti per un sistemino amplificato a 3 altoparlanti(sub+satelliti) dal costo di 40€ ed il risultato è impressionante, tale da soddisfare almeno il 90% dell'intera utenza, almeno quello figlio della generazione del digitale che non ha mai sentito veramente il buon suono uscente da un impianto audio ben tarato. Se poi pensi al costo finale non c'è storia.

Ecco perchè sono in accordo con HIGH quando dice che "la via è tracciata da tempo", lo ha dimostrato il fatto che l'utenza che gradisce il CD -o ancora meglio l'mp3- ha snobbato completamente SACD e DVDaudio relegandoli al cimitero degli obsoleti, dimostrando ulteriormente che la fetta di utenza attenta alla buona e corretta riproduzione musicale è in netta minoranza rispetto alla massa. Gli ultimi 10 anni di dati in merito parlano chiaramente.


-----------------------------------------------------------------------------



FRANCESCO ha scritto:

"il giradischi è un subsistema delicatissimo all'interno del sistema hi-fi e la sua regolazione o la scelta dei trasduttori era una cosa che si costruiva con l'esperienza e con l'aiuto di amici."


BIRDY G ha scritto:

"La resa acustica del vinile (quando non avevo ancora rotto il giradischi, che comunque era poco più che un entry level) era più o meno equivalente a quella del CD."



Purtroppo, la maggiorparte dell'utenza mondiale, da 40 anni, ha avuto in casa giradischi di medio bassa qualità; per tutta questa fascia di utenza, il salto al CD è stata pratica tutto sommato indolore.

Chiunque messo in grado di ascoltare quanto è capace un lettore analogico di fascia medio alta(tarato correttamente) tramite un LP neppure troppo "audiophile" rimane letteralmente a bocca aperta. Il vinile aveva ed ha ancora un potenziale elevatissimo, il problema è che per arrivare a toccare tutto il suo potenziale occorre investirci molti soldi e cura, molti di più di un lettore digitale (il cui prodotto è lì pronto ad ad essere usato appena dopo essere tolto dall'imballo), cosa che la maggiorparte della gente non è disposta ad accettare.

La maggiorparte della gente attualmente è sensibile a due fattori: comodità e risparmio.

Un file "liquido" risponde pienamente a queste esigenze prioritarie.

Anche se recentemente il tempo ha dato un pò di ragione al vinile, dato troppo presto per morto 20 annni fà, secondo me la sua rinascita è piuttosto illusoria, in quanto sono convinto che esso rimarrà appannaggio di un settore di nicchia.

Aggiungo un altra nota negativa: un giradischi meccanico di buona qualità era un investimento economico che durava una vita. Il mio attuale REGA PLANAR 9 ha ormai 12 anni e va che è una meraviglia. I Thorens degli anni 70 erano oggetti indistruttibili se trattati con cura; un mio parente usa ancora lo stesso TD160 che gli regalò il padre oltre 30 anni fà; i SONDEK LP12 come i vari SISTEMDEK II e IV degli anni 80 vanno ancora che è una meraviglia -un mio amico usa ancora lo stesso Sistemdek II che gli vendetti nell'86... Lo stesso mio amico possiede peraltro anche il tanto vituperato Technics SL1200 dagli anni 80 che non perde un colpo...

la domanda è:
potremo dire la stessa cosa della generazione digitale ed elettronica degli apparecchi che l'industria ci propina oggi?
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Postby highinfidelity » 01 Dec 2009, 06:09

quote:
Originally posted by Birdy G

Però anche gli inizi del vinile erano la busta di cartone con il buco in mezzo [:)]
Ti confondi con i 78 giri, i dischi in vinile degli esordi avevano delle stupende copertine illustrate in cartoncino triplo peso e politenate che secondo me sono ancora oggi il massimo della bellezza, per quanto non avessero la fantasia di molte copertine che si sono poi viste negli anni '70.
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Postby Birdy G » 01 Dec 2009, 07:17

mi arrendo [;)]
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Postby Tommy Banks » 01 Dec 2009, 10:02

Infatti fare una chiavetta dei Beatles è stata una chiavata![:-D]
O insomma fai una bella serie di LP,altrimenti chi è il pirla che si compra una chiavetta con i supporti FLAC quando puoi averlo a gritisse?
Chi se ne frega della chiavetta??????[:D]
Esponi la chiavetta? [:D][:D][:D][:D]
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Postby highinfidelity » 01 Dec 2009, 10:37

Sintetico ma non di meno efficace. [:D]
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Postby fr.arcuri » 01 Dec 2009, 11:39

ehm, ho appena preso la mia chiavetta dei beatles:

ma non è a forma di mela.

è una kingstone data traveler da 8 Gb, credo viaggi sui 25 euro [:-I]
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Postby aorlansky60 » 01 Dec 2009, 12:46

per quanto riguarda la "APPLE" USB:


la chiavetta è "simpatica" [:)]

il prezzo (proposto in italia) ridicolo, [:-|] allo stesso costo ci si porta a casa il cofanetto di 14 CD rimasterizzati... [:-j]

altra "riserva" da parte mia: la tenuta nel tempo dei dispositivi "flash memory" non ancora del tutto noti... [:-j]
(uno spende ora 290€ per ritrovarsi magari tra qualche anno con la chiavetta difettosa o simile...)[:(]


...a me -parafrasando un trio comico napoletano in auge negli anni 80- [:D] 'mma para na' strun.... [:-D]
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Postby Supper s Ready » 01 Dec 2009, 17:36

quote:
Originally posted by fr.arcuri

l'esistenza di questa cosa:

http://punto-informatico.it/2743297/PI/ ... e-usb.aspx

http://www.ibs.it/disco/5099969944963/b ... s-usb.html


Questa è prorpio una ca...
Una vera cazza...
Una grande, gigantesca, strepitosa cazz**a ! [:D]


(Bell'oggetto da collezionisti, ma prezzo sparato)
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'Cos I cannot contain my emotions...
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Postby fr.arcuri » 01 Dec 2009, 17:56

quote:
Originally posted by Birdy G

è vero high, i miei primi cd non erano il massimo. Però anche gli inizi del vinile erano la busta di cartone con il buco in mezzo [:)]

A tutti noi è partita la bestemmia ogni volta che, avendo a che fare con delle plastiche un po' troppo 'cheap', ci si sia rotta in mano una custodia.
Inoltre è vero che quando sfoglio i miei vinili mi viene sempre voglia di appenderli al muro (e a questo proposito, carina questa cornice apribile: link http://www.artvinyl.com/) e i cd no.

Io non metto in dubbio il fascino del vinile, però il cd non mi fa schifo, anche nel semplice jewel case (di plastica decente). Unisce una buona fruibilità a delle dimensioni non eccessivamente ridotte, che permettono di avere una bella resa dell'oggetto.






una cosa orribile è l'aspetto che la cornice dei jawel case assumono dopo che li hai per un pò di tempo: diventano polverosi e non li pulisci più.
danno un'idea di sporco.

molto meglio le nuove confezioni cartonate ma in questo concordo con high: imitazione pura [;)]
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Postby highinfidelity » 02 Dec 2009, 04:55

quote:
Originally posted by aorlansky60

altra "riserva" da parte mia: la tenuta nel tempo dei dispositivi "flash memory" non ancora del tutto noti... [:-j]
(uno spende ora 290€ per ritrovarsi magari tra qualche anno con la chiavetta difettosa o simile...)
Curiosamente non avevo pensato a questo aspetto, ma e' tutt'altro che trascurabile. La concetrazione dei media e' sempre pericolosa: sia che si tratti di una ROM sia che si tratti di una memoria flash, in caso di guasto non si perde "un disco": TUTTO quello che hai finisce dritto nel cesso.

Ragione in piu' per considerare 'sta benedetta chiavetta non "la nuova alternativa", ma un gadget per collezionisti e buontemponi imbottiti di grana.
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Postby aorlansky60 » 02 Dec 2009, 09:35

Non abbiamo nemmeno la certezza decantata della "indistruttibilità del CD" come ce la volle vendere la propaganda del tempo quale opera di convicimento per farci migrare dall'LP, figurarsi questi congegni di tipo "flash-memory" !!!... [:-j]

Una cosa che ho già scritto qui in passato:

per esperienza personale, non ho mai stressato eccessivamente un vinile; quelli più vecchi che posseggo dagli anni 70 e che sono stati suonati da una serie impressionante (per numero) di testine & bracci suonano ancora bene. Pochi scricchiolii e cariche varie, poco fruscio ed un suono nel complesso ancora più che naturale negli estremi di banda(forse le alte frequenze avranno perso parte del potenziale, così come il mio apparato uditivo...). Preciso che ne ho sempre avuto la massima cura.

La stessa cura che ho mantenuto nel maneggiare e conservare i CD, che però non mi ha preservato dall'incontrare fastidiosi ed irritanti problemi, quali diversi casi di supporti divenuti illeggibili nel tempo per cause varie:

la maggiorparte, una dozzina, per un misterioso processo di opacizzazione del lato superiore (quello non a contatto con l'ottica laser), altri invece per la comparsa di strane bolle e macchie nella superficie masterizzata. [:(]
Tutti CD originali acquistati a prezzo non indifferente, per un totale di una quindicina almeno differenziati per paesi di provenienza -soprattutto olanda e italia però-(tutta la discografia del PERIGEO che mi sono trovato a dovermi ricomprare...) che da tempo mi hanno cominciato a fare dubitare fortemente su quella che doveva essere una delle peculiarità vincenti del supporto digitale(durata illimitata), almeno sulla carta. [:-|]
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Postby Tommy Banks » 03 Dec 2009, 06:44

Sono fortunato in questo,in quanto dei miei circa 500 CD nessuno mi ha ancora dato problemi.
Invece un mese fa mi è morto il lettore Sony che avevo comprato nel 1984!!!
E' durato pure tanto ed adesso cari amici apro un post dove vi chiedo quale lettore prendere..[:D]
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