Quando i dischi si ascoltavano prima di comprarli.

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Quando i dischi si ascoltavano prima di comprarli.

Postby Watcher » 14 Jul 2010, 06:49

Mi rivolgo ai non più giovani.
Vi ricordate, tanti ma tanti anni fa, quando i negozi di dischi facevano ascoltare gli LP indipendentemente dall’eventuale acquisto?
Rivolti al titolare del negozio: “Buongiorno, vorremmo (eravamo di solito in due) ascoltare Led Zeppelin II”.
Si entrava in una stanzetta 3x3 isolata acusticamente, con porta a vetro; ci si accomodava su delle panche imbottite e rivestite in simil-pelle e ci si gustava, o meno, 40 minuti di musica … a gratis!
Non vorrei sbagliarmi, ma credo si potesse addirittura fumare! Tanto da far diventare quel loculo, dopo la sola “Whole Lotta Love” una specie di camera a gas.[:D]
Avevamo addirittura il coraggio, con fare serio, di uscire con la testa dalla stanzina, anche due o tre volte, per chiedere il brano successivo o per far alzare il volume.
Poi alla fine non si comprava nulla; no perché Led Zeppelin II non ci piacesse, anzi, ma perché soldi non ne avevamo.
“Grazie, ci pensiamo ….” – era il nostro commiato.

Non mi sembra che oggi come oggi sia più così.
Vedo negozi di musica attrezzati con cuffie dove fanno ascoltare CD da classifica tipo Pausini, Ligabue. Lady Gaga, etc. Non certo è permesso ai dipendenti del negozio togliere il cellophane dal l’ultimo CD di Frank Gambale (tanto per fare un esempio).
Oggi senz’altro ci sono altri mezzi per poter avvalorare la bontà di un album (ascolti da internet, recensioni immediate) ma una volta l’unico mezzo era quello che vi ho descritto.

Ps Led Zeppelin II lo comprai qualche settimana dopo, in un altro negozio, per 3.300 lire, risparmiando ben 50 lire. [^][:-D]
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Postby aorlansky60 » 14 Jul 2010, 08:30

Io ho iniziato ad acquistare LP quando questi costavano 3500 lire, quindi non troppo distante dai tempi che hai descritto, ma all'epoca(1973), nella mia città (Parma) nessun negozio che vendeva dischi era fornito delle "cabine" di cui parli... non so nelle grandi città italiane, ma credo che la possibilità di essere forniti anche della cabina chiusa fosse un retaggio degli anni 60...

ricordo anche la reticenza dei negozianti a fare ascoltare un LP (finchè si trattava di 45g non c'era problema, ma il dissigillare dal politene di protezione la copertina di un LP che ne era provvista, questo non lo facevano volentieri...)

Io per i miei primi passi in fatto di musica fui piuttosto impacciato; in genere ricordo che mi feci guidare da alcune riviste nemmeno troppo di settore... [:-I] ...esisteva anche il cosiddetto "tam-tam" tra amici...

nel 1974 quando avevo quasi 14 anni, non sapevo ancora cosa fosse un marchio chiamato "Genesis"...
(al limite, avrei potuto pensare al primo libro della Bibbia come menzionato dal nostro insegnante di religione alle medie...)

con "SELLING ENGLAND BY THE POUND" mi andò (molto)bene, praticamente acquistato "a scatola chiusa"; come unica traccia, avere sentito parlare dei "Genesis" in termini positivi due miei allora compagni di classe, cosa che mi spinse, forse per stare al passo coi tempi [:D] ad entrare in negozio chiedendo "l'ultimo disco dei Genesis"... quando lessi quel titolo chilometrico mi venne un colpo... [:-I] [:D]
...quando a casa aprii la doppia anta dell'edizione italiana e posai gli occhi sulle traduzioni dei testi di Armando Gallo, leggendo i primi versi di "Dancing with the moonlit knight" mi venne un colpo... [:D]

quando notai la foto sul retro copertina -Hackett & Rutherford seduti su sgabelli e chini sui rispettivi strumenti- se non avessi individiato delle chitarre avrei potuto pensare di avere sbagliato genere, quei due sembravano concertisti di musica colta più che musicisti rock... [:-I]

a scrivere queste cose e ricordare quei tempi come li ho vissuti -36 anni fà ormai- riesco a rendermi conto di come siano cambiati i tempi... [:(]

I giovani di allora non avevavo le possibilità cui godono i giovani di oggi -mi riferisco all'immediatezza delle notizie come alla disponibilità di offerta su più fronti, anche alternativi alla musica stessa- ...forse è per questo che noi giovani di allora(avendo meno) riuscivamo davvero a godere appieno di quel poco che avevamo?...
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Postby mgozzy » 14 Jul 2010, 17:14

No, i negozi di dischi dove andavo io non facevano nulla del genere.
Io pero lo faccio adesso, grazie a Francis.[;)]
Capannelle: "Dimmi un po' ragassuolo tu conosci un certo Mario, che abita qua' intorno?"
Bambino: "Qui' de Mario ce ne so' cento!"
Capannelle: "Oh si, va bene...ma questo l'e' uno che ruba..."
Bambino "Sempre cento so'!!!" (da "I soliti ignoti")
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Postby highinfidelity » 15 Jul 2010, 04:26

Onestamente non ricordo di negozi in Torino in cui ci fossero proprio cabine d'ascolto. Si poteva, in alcuni, ascoltare i dischi ma solo sull'impianto della sala. In altri (la maggior parte) c'era una musica fissa di sottofondo trasmessa da qualche radio di bassa lega.

Devo dire pero' una cosa: non l'ho mai considerata una possibilita' particolarmente utile e non ne ho quasi mai usufruito, almeno per il genere musicale che trattiamo normalmente su questo forum. Personalmente ho avuto bisogno di decine di ascolti per farmi "entrare in testa" anche i dischi di rock progressivo che oggi apprezzo di piu'. Mi spingo a dire che i dischi che hanno necessitato di piu' tempo per essere compresi ed assimilati sono quelli che in seguito mi hanno stufato di meno o non mi hanno stufato affatto. Quindi un ascolto fugace in negozio sarebbe stato del tutto inutile, anzi forse mi sarei fatto una pessima idea di dischi che ho poi adorato lungo tutto il corso della vita.
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Postby aorlansky60 » 15 Jul 2010, 05:54

HIGH ha scritto:

Personalmente ho avuto bisogno di decine di ascolti per farmi "entrare in testa" anche i dischi di rock progressivo che oggi apprezzo di piu'. Mi spingo a dire che i dischi che hanno necessitato di piu' tempo per essere compresi ed assimilati sono quelli che in seguito mi hanno stufato di meno o non mi hanno stufato affatto.

queste parole mi spingono ad approfondire il mio intervento di ieri riguardo a "SELLING ENGLAND BY THE POUND" e sui GENESIS .

Come dicevo: il disegno di copertina, quel titolo così lungo ed enigmatico, la traduzione dei testi di Armando Gallo, la foto di retro copertina... tutte queste sensazioni provate prima di ascoltarne la musica mi portarono a pensare di trovarmi al cospetto di un oggetto piuttosto particolare...

L'ascolto del primo brano dell'LP andò anche oltre la mia immaginazione del momento. Per un quattordicenne "alle prime esperienze musicali" -dove queste erano state curiosamente due LP di altrettanti ex-Beatles più una manciata di 45g- l'ascolto di una proposta così raffinata mi sparò dritto nel cosmo. [:)]

Fu necessario solo qualche ascolto per sintonizzarmi meglio e godere appieno di quelle complesse "delicatesse" musicali, ma il primo ascolto fu illuminante a rendermi conto di quello che avevo per le mani(ed orecchie): una proposta così RAFFINATA(quando penso alla musica dei Genesis è uno dei primi aggettivi che mi vengono in mente) come difficilmente riuscire a pensare di potere aspirare a qualcosa di meglio.

SELLING ENGLAND costituì il mio passepartout d'ingresso nel mondo del prog; assimilato questo, ero (quasi) pronto a tutto.

Ed in effetti, quando pochi mesi dopo -agosto1974, certe emozioni non si dimenticano più- mi decisi ad acquistare un disco che mi era capitato tantissime volte davanti agli occhi scartabellando LP nei negozi, incuriosendomi non poco per quel particolare dipinto di copertina -NURSERY CRYME- bastò il primo ascolto per convincermi che mi trovavo di fronte uno dei dischi più belli ed importanti della storia!... [8:-x]

(nel mio personale immaginario, questo LP è rimasto tale ed immutato da allora fino ad oggi) [^]

Con il rock e con il prog in particolare, grazie all'educazione fornitami da SELLING ENGLAND, in seguito difficilmente "sbagliavo" al primo colpo: la prima impressione era quella a suggerirmi se un disco era "grande" oppure mediocre...

Un esempio su tutti:
"RELAYER" [:(] ...mi convinse poco già dal 74... ho provato ad affinarne l'ascolto in tutti questi anni, ma esso non è mai riuscito ad uscire dalla prima condizione che mi diede...
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Postby Watcher » 15 Jul 2010, 05:55

High ha detto:
Personalmente ho avuto bisogno di decine di ascolti per farmi "entrare in testa" anche i dischi di rock progressivo che oggi apprezzo di piu'.
-------------------------------------------------------------------

L’esempio che ho portato, uno dei pochi che ricordo, riguardava l’album dei Led Zeppelin, un album che credo non abbia bisogno di molteplici ascolti per decretarne la bontà. Imho
I riff di J.Page, i suoi assoli, la voce di Plant e la potenza di Bonham avevano un impatto positivo e immediato sulle nostre giovani orecchie. Tieni presente che stiamo parlando del 1969, ero poco più che una ragazzino interessato ad ascoltare nuova musica anche alternativa a quella che ci avevano proposto soprattutto i Beatles negli anni precedenti.
In quegli anni si viveva di pane e musica e non si parlava d’altro.
Entrare nella cabina e “rubare”, anche per poco, una novità musicale ci dava molta soddisfazione.
Verissimo che la musica prog non era, almeno a quel tempo, di immediato impatto.
Confesso che appena uscì Foxtrot e lo ascoltai non mi piacque per niente,[I8)]però quelle nuove sonorità avevano creato in me curiosità e desiderio di farmele riproporre.

Chi l’avrebbe mai detto che Foxtrot sarebbe diventato, a distanza di quasi quaranta anni, e senza ombra di dubbio, l’album che mi piace di più in assoluto?
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Postby aorlansky60 » 15 Jul 2010, 07:21

Watcher ha scritto:

"Verissimo che la musica prog non era, almeno a quel tempo, di immediato impatto."


mmmhhh.... [:-I] ...forse...

secondo me, la cosa è alquanto personale e non può essere generalizzata.

Torno a considerare quanta importanza abbia avuto il fatto di avere conosciuto ed assimilato un opera quale SELLING ENGLAND BY THE POUND in giovane età, per la mia evoluzione di gusti musicali nel tempo.

La seconda fu per me NURSERY CRYME che si rivelò, come ho detto, immediato amore totale ed incondizionato.

Trespass stranamente incontrò qualche difficoltà nel piacermi immediatamente, ma fu una questione risolta in pochissimi ascolti.

FOXTROT mi piacque da subito.

questa la mia scaletta cronologica di conoscenza con le opere dei GENESIS, ma poi fu la volta di "AQUALUNG", "DIAMOND DOGS", "WELCOME", "BUDDAH AND THE CHOCOLATE BOX", "THE DARK SIDE OF THE MOON", "RED", "THE POWER AND THE GLORY", "FRAGILE", "CLOSE TO THE EDGE", "THE LAMB LIES DOWN ON BROADWAY" in ordine di successione, e a parte pochissimi stenti(alcune cose di THE LAMB in particolare), ricordo che tutti questi dischi mi piacquero enormemente fin dal primissimo ascolto.

Gli unici a rivelarsi ostici per me, li avrei compresi ed assimilati solo più tardi, furono in effetti i primi 4 LP dei VAN DER GRAAF GENERATOR, oltre ad alcuni LP dei King Crimson quali "Islands" "Lizard" e "Larks tongues in aspic" di certo -almeno per me- più "difficili" musicalmente rispetto a "RED" che fu quello col quale conobbi i Crimson...

Ricordo che anche "ATOM EARTH MOTHER" si rivelò complicato ai primi ascolti, specie la suite, però era da considerare che tutti i titoli che ho elencato li conobbi praticamente a 14/15 anni, con pochissima esperienza musicale alle spalle; anzi, questi dischi (quasi tutti) esclusivamente di prog costituirono la mia "prima solida base" musicale con la quale misurare tutto il resto... [:D]

accadde così che -a torto o a ragione- per me tutto quello che non era raffinato come il prog scendeva di interesse... quindi tutto l'hard rock, SABBATH e PURPLE in particolare, oltre naturalmente a tutto il resto del "musak" inglese di quel tempo che ormai sdegnatamente non prendevo nemmeno più in considerazione... [:D]
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Postby Watcher » 15 Jul 2010, 08:36

Aor ha scritto:
FOXTROT mi piacque da subito.

Io dissi:
Confesso che appena uscì Foxtrot e lo ascoltai non mi piacque per niente…

-----------------------------------------------------------------

Eh,eh! Pensa Aor se fossimo stati amici a quel tempo che belle discussioni e disquisizioni avremmo fatto noi due!

Mi sembra di aver capito che il tuo primo impatto con i Genesis fu con SELLING e che solo più tardi ascoltasti FOXTROT, o mi sbaglio?

Ho preferenza per Foxtrot rispetto a Selling, sebbene di poco, e allo stesso tempo li reputo due album molto diversi tra loro; differenza più marcata rispetto a quella che c’è tra Nursery Cryme e Foxtrot stesso.

Selling è più immediato: Dancing with …che apre l’album è un piacevole pugno sullo stomaco che difficilmente può non far presa a chi l’ascolta per la prima volta.
In Foxtrot Watcher of the Skies è più ostica, meno diretta. Parlo sempre per me.

Pensa a Foxtrot come al tuo primo approccio con le sonorità dei Genesis. Lo avresti apprezzato ugualmente? O meglio, ti sarebbe piaciuto subito?

Probabilmente nel caso mio, abituato in quel periodo ad ascoltare un altro tipo di rock, vedi Zeppelin o simili, il passaggio ebbe una sua componente traumatica.

Come al solito siamo andati in super OT (ormai è il marchio di fabbrica dei miei topic, vedi i G senza PG cioè G4), qui le cabine non c’entrano niente![;)][:-D]
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Postby aorlansky60 » 15 Jul 2010, 11:07

Watcher, [;)]

comincio a pensare che questo topic stia assumendo connotati troppo seri ed importanti per rimanere relegato in ambito "ultima spiaggia"... [:D]

In effetti, sono e rimarrò sempre convinto -prima ancora della straordinaria bellezza e consistenza musicale dell'album- di quanto si sia rivelato importante per me SELLING ENGLAND BY THE POUND.

Lo conobbi nel marzo 74 -praticamente lo ricordo come fosse oggi-[:D] mentre in agosto di quell'anno conobbi NURSERY CRYME, poi in settembre acquistai TRESPASS ed in ottobre FOXTROT.

I Genesis furono il primo gruppo prog che esplorai seriamente... a 14 anni!

Quella conoscenza musicale trasformò effettivamente la mia vita di ascoltatore ed appassionato di musica.

Non posso dire come sarebbe stata la storia se avessi ascoltato prima uno anzichè l'altro -cioè FOXTROT prima di SELLING- ma ho ugualmente le idee molto chiare in proposito.

SELLING ENGLAND è l'album più raffinato -per composizione e tecnica esecutiva- mai prodotto fino a quel momento dalla band.

Trovo invece NURSERY CRYME e FOXTROT molto più "sanguigni" come sound che li caratterizza rispetto all'astrattismo e all'etereo che regnano in SELLING ENGLAND.

TRESPASS è invece l'espressione di una genuinità ancora in limbo e pronta ad esplodere in tutta la sua immaginazione e potenza, come fedelmente dimostrato dal proseguo della storia.

Piuttosto, come ho già detto, cominciando ad amare appassionatamente il prog, mi allienai tutto il resto, a cominciare proprio dall'hard rock, incapace di darmi quelle emozioni e quegli scenari che il prog era in grado di creare nella mia mente.

Penso soprattutto a Black Sabbath e Deep Purple.

Ricordo, a proposito di quest'ultimi, furiose discussioni alle superiori [:D] tra gli amanti del prog da una parte e quelli dell'hard rock dall'altra, due fazioni praticamente incompatibili!... [:-D]


Cominciai a cambiare idea sull'hard rock nel 79, allorchè mi avvicinai ai Led Zeppelin tramite "Led Zeppelin III"... [:p]

senza saperlo e per caso, ero andato a mirare quello che più si confaceva ad un ingresso nel mondo del dirigibile per uno che proveniva dal prog...

ma il vero colpo di fulmine con Page&C fu per me "Four rules"(Led Zeppelin IV) con i due famosi brani del lato 1 "Battle of evermore"(splendida, straodinaria!) e naturalmente "Stairway to Heaven"...

e soprattutto "HOUSE OF THE HOLY" [:p] per me -controcorrente rispetto agli estimatori degli Zeppelin- uno dei più grandi dischi in assoluto di tutta la storia del rock.
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Postby highinfidelity » 16 Jul 2010, 11:34

quote:
Originally posted by aorlansky60

comincio a pensare che questo topic stia assumendo connotati troppo seri ed importanti per rimanere relegato in ambito "ultima spiaggia"... [:D]
Promosso a "melody maker dei poveri"... [:D]
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Postby intermediario » 16 Jul 2010, 11:49

Si, Melody maker "dei poveri" va benissimo pensando a quanti soldi avevo da spendere quando andavo ad elemosinare gli ascolti e poi mi vergognavo ad uscire senza comprare niente...[I8)][I8)][I8)]
Memorabili l'ascolto integrale di Welcome back my friends di ELP in un negozietto di Padova nel 1974, con salottino divanetti e tutto il resto, e l'anteprima di Trick of the tail nel 1976 nella cabina di Nannucci a Bologna.[:p]
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All of the cars
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Postby andreariderelli » 18 Jul 2010, 06:03

come no!

mi ricordo ancora, qui a roma, consorti in via giulio cesare!

io non avevo una lira ed ero assetato sia di classica che di rock.

e mi ricordo pure di due signore, sorelle, una si chiama mary e da tantissimi anni hanno un negozio - l'allegretto - di una gentilezza unica.

mi fecero ascoltare in cabina più dischi loro di un juke-box!

che tempi!
ciao! [ ...andrea riderelli... ]

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Postby Watcher » 20 Jul 2010, 05:28

Ah, bene!

Prima degli interventi di intermediario e andrearidarelli pensavo di essere il solo ad aver ascoltato musica a scrocco.

Mi sembrava quasi impossibile fosse una caratteristica esclusiva dei negozi di dischi nel Veneto. Ma a quanto pare anche a Roma …

Poi, in breve tempo, le cose cambiarono. Il gioco non valeva la candela. [;)][:)]
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Postby The Knife » 23 Jul 2010, 06:35

Capitava anche a me di ascoltare gratis negli anni 70....se devo essere sincero capita ancora adesso, se avete occasione di passare a San Donato Milanese, da 'Zig Zag' vi fanno ascoltare i CD prima dell'acquisto, spesso poi nessuno acquista ma questa è rimasta una costante da allora[:D]...piuttosto c'è da dire che probabilmente non ero registrato molto bene io, ma a volte acquistavo soltanto perchè di un disco mi piaceva la copertina...in questo modo ho scoperto gli Yes, i Jethro Tull gli Aerosmith di Toys in the attic....
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Postby ruggero » 26 Oct 2010, 12:35

io l'ho fatto verso la fine degli anni 90, dove c'era un bello stereo con un paio di cuffie ma sale d'ascolto non ne ho mai viste... forse nelle grandi città c'erano.
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Postby aorlansky60 » 05 Nov 2010, 06:00

riprendo questo topic per fare una considerazione che riesce a spiegare come -purtroppo- stanno cambiando i tempi...

il topic parla delle "cabine" audio dei negozi di dischi... retaggio e ricordo degli anni 50 e 60, forse...

beh, nel 2010 e nella realtà(Parma) che ho sott'occhio da 40 anni (36 da quando sono anche appassionato di musica), più delle "cabine" stanno diventando merce rara i negozi di dischi...

In una città -comunque di provincia- che nel fulgore degli anni 70 contava numerosi punti vendita ultra qualificati, tutti quelli storici, tranne uno, sono scomparsi nel tempo.

Oltre a questo che ancora resiste, ne esistono solo altri due "di un certo livello", per il resto estinzione e deserto totale.

Alcuni anni fa aveva aperto in una via del centro un grosso punto vendita, facente parte di una catena di distribuzione rinomata, con grandi prospettive... già chiuso, il che la dice lunga sul calo di vendite dei supporti musicali, e su come, appunto, siano cambiati i tempi.

[:(]
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Postby Starless74 » 05 Nov 2010, 07:20

Quoto Alain nonché Orlanski [:D]

Tutta colpa della musica "liquida".
Persino a Roma Ladrona è un miracolo che resistano i reparti CD delle varie Feltrinelli.

Uniche rarissime eccezioni:
«L'Allegretto» della sig.ra Mary (un must assoluto per appassionati di classica a Roma) [^]
«Dark Star» che è un covo per nostalgici del vinile e dei '70 in particolare. Credo ormai caso unico in tutta la città.
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Postby highinfidelity » 05 Nov 2010, 08:19

quote:
Originally posted by Starless74

...covo per nostalgici del vinile e dei '70 in particolare. Credo ormai caso unico in tutta la città.

Non direi. A Torino ce ne sono almeno cinque, tutti floridi ed ottimamente forniti, ma ne esistono sicuramente altri che non conosco.

In altre parole: sono spariti i negozi di CD, non i negozi di dischi.

E permettetemi di chiudere con un infantile GLIEL'AVEVO DETTO!!!
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Postby Starless74 » 05 Nov 2010, 10:51

Buon per Torino, io intendevo caso unico su Roma... («in tutta la città» cioé in tutta Roma, non «in tutte le città») [;)]
Last edited by Starless74 on 05 Nov 2010, 10:54, edited 1 time in total.
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Postby highinfidelity » 05 Nov 2010, 11:22

Dubito. Se a Torino ce ne sono cinque, a Roma ce ne sono minimo dieci.
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Postby Watcher » 05 Nov 2010, 14:25

Effettivamente i negozi di dischi stanno scomparendo.
Sarà colpa di internet, sarà colpa anche che i guadagni sono sempre più bassi fatto sta che in una città di medie dimensioni come la mia, negozi di dischi li contiamo sulle dita di una mano.
Aprire un’attività commerciale del genere comporta investimenti non da poco, e questi investimenti se li possono permettere solo “dinosauri” come Feltrinelli, Ricordi e pochi altri.
“Bè, allora mi specializzo, solo musica rock!” No, troppo poco …facciamo ..rock e fusion!
Dieci anni fa, un ragazzo ci provò. Grandissimo appassionato di blues (ed anche ottimo chitarrista) aprì un’attività di vendita CD e LP esclusivamente inerente a questo genere musicale. Da lui trovavi tutto a riguardo: da John Lee Hooker a Steve Ray Vaughan tanto per fare due nomi.
Otto mesi dopo passai di là e trovai il cartello affittasi. [:-I]
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Postby Paz » 05 Nov 2010, 16:41

Sissì, è decisamente colpa di internet. Avrei trovato tre motivi che possono essere considerati 'principali'
- Io sento e vedo un sacco dei miei compagni le canzoni e gli album li prendono da eMule e simili.
- Oggi su youtube c'è tutto, e non ci vuole certo un genio informatico per scaricare i video ed eventualmente isolare l'audio.
- Con la tremenda diffusione di iPod ed MP3 si possono comprare i file mp3 direttamente da siti come ibs, Apple, e sempre da siti come ibs puoi ordinare i cd, e questi ultimi ti arrivano direttamente a casa: più comodo di così!

Be', non ci avevo mai fatto caso, ma di negozietti di dischi (cioè che vendono solo quello) ce n'è davvero pochi.
Chiudi gli occhi...

Apri gli occhi...

Ringrazia chi vuoi!
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Postby Harold Barrell » 06 Nov 2010, 13:53

Paz... Lo sai che io uso tantissimo il giradischi? [:D]
Ho in vinile tantissima buona musica... Tutto "ereditato" (cioè ottenuto per usucapione) da mio papà [:-D]
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Quando i dischi si ascoltavano prima di comprarli.

Postby Paz » 06 Nov 2010, 16:40

Io uso di rado anche lo stereo...peró ascolto tantissima musica con l'iPod, così mi risparmio la fatica di girare il vinile quando è finita la traccia...(vi ho già detto che sono mooolto pigra?)
Oltretutto mio padre è gelosissimo dei suoi dischi, e magari me li fa ascoltare qualche volta col giradischi, ma di lasciarmi usare il giradischi...e poi se tu l'hai usucapito vuol dire che tuo padre non lo usava da parecchio, no?
L'ultimo problema è che io quando mi innamoro di un brano finisco per ascoltare a palla anche solo un singolo pezzetto del suddetto, e finirei per rovinare solo una parte dei dischi e...boh, troppo casino.
Il giradischi è per intenditori (complimenti!), non per pelandroni come me[;)]
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Postby Harold Barrell » 06 Nov 2010, 17:04

Ovviamente anche io ascolto musica in mp3, e uso tanto il mio N78 [:)]
Beh in quanto a pigrizia dubito che riusciresti a battermi... [:D]
Sinceramente quando prima di andare a dormire metto su Selling, devo fare uno sforzo ENORME per scostare le coperte e girare il disco quando finisce... [:-D]
A volte non ce la faccio proprio e mi addormento.... [:D]
Mio papà lo ha sempre usato il giradischi, ma o si è impigrito o si è stufato. Da 5-6 anni non lo usa proprio. Lo uso solo io [:D]
PS: i complimenti perchè uso il giradischi?? Naaah è troppo... Svengo [:-D][:-D][:-D][:-D]
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Postby Paz » 07 Nov 2010, 13:35

Io per demoni non saprei neanche da dove cominciare...se fossi appena più inesperta confonderei tranquillamente un giradischi con una di quelle robe per fare le crêpes (ma solo perchè sono neri e tondi tutti e due xD)[:-D]

Io prima di dormire ascolto seven stones o horizons...mi piacciono troppo...mi imbacucco nelle coperte e metto la playlist con quelle due canzoni a palla...

P.s.: mio padre invece lo usa ancora relativamente spesso. Tu hai detto che tuo padre non lo usa più da 5-6 anni: ma non ce ne vogliono almeno 20 per usucapire?[:D][:D]
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Postby Harold Barrell » 07 Nov 2010, 14:21

quote:
Originally posted by Paz

..... non ce ne vogliono almeno 20 per usucapire?[:D][:D]



Questo è un colpo basso [:-D]
Dai, per il giradischi bastano 5! [:D]
Anche perchè come faccio a usarlo da 20 anni se ho adesso ne ho 16?? Haha [:-D][:-D]
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Postby Starless74 » 07 Nov 2010, 14:29

quote:
Originally posted by Paz

...se fossi appena più inesperta confonderei tranquillamente un giradischi con una di quelle robe per fare le crêpes (ma solo perchè sono neri e tondi tutti e due xD)[:-D]



Citazione da «Il meraviglioso mondo di Amelie»? [8:-x][8:-x]
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Postby vise60 » 08 Nov 2010, 16:05

L'ho gia' raccontata...
1977 mi regalano un bel impianto stereo compatto Philips [:0] [:0] [;)] radio ,musicassette,registratore e piastra giradischi ,tutto ok purtroppo mi manca il disco....
Non era una vera e propria stanza per l'ascolto,ma entrando in negozio mi avvolge il suono stereo di una musica che non avevo mai ascoltato, bellissima....[:0] [8D] [8D]
Afterglow ultimo brano di W&W ,appena in tempo....fossi arrivato qualche minuto in ritardo....
Bella musica,ci sono le traduzioni, 5000 lire spese bene,gentilissima la commessa ,previo ascolto sara' cosi anche per i prossimi vinili[;)]
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Postby Paz » 09 Nov 2010, 13:16

quote:
Originally posted by Starless74

quote:
Originally posted by Paz

...se fossi appena più inesperta confonderei tranquillamente un giradischi con una di quelle robe per fare le crêpes (ma solo perchè sono neri e tondi tutti e due xD)[:-D]



Citazione da «Il meraviglioso mondo di Amelie»? [8:-x][8:-x]
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Se no, consiglio di affittarlo/scaricarlo/rimediarlo e guardarlo! [;)]



Mi spiace deluderti: non è una citazione. Ma ti prometto che mi procureró il film al più presto.

Ma vise60, quindi W&W è stato il tuo primo disco? Dev'essere stato bello sentire una musica così entrando in un negozio...

X Harold: esattamente, che cosa sarebbe un N78?
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Postby Harold Barrell » 09 Nov 2010, 14:35

quote:
Originally posted by Paz

X Harold: esattamente, che cosa sarebbe un N78?



Nokia N78, è il mio cellulare. Ha un'ottima qualità audio.
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Postby highinfidelity » 10 Nov 2010, 05:07

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