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Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 02 Sep 2010, 19:45
by harlequin
Io non ho partecipato al trattato di filologia su Watcher perchè lo Smairo è un folle. Quello voleva inserire in partitura anche i graffi del disco originale e i lamenti dei musicisti[:D]
e anche perchè, come ben sanno quelli che mi conoscono da più tempo, io non ascolto spesso i brani che mi piacciono molto, figuriamoci se mi metto a smanettare sul disco arrestando il brano ogni secondo per la vostra soddisfazione;[:D]Mai! quindi questo è quello che ricordo di One for the Vine.
L'intro per comodità si può scrivere in 5/4 (in realtà è un due+tre, ma non ce ne frega niente). In chiave non metterei nulla, come al solito, anche se la tonalità di approdo è il rem.
Si tratta di un pedale di la (la nota più grave) su cui passano un lam (anche la nota più acuta è un la) e un sol7 (nota più acuta sol).(Questo accordo si presta a diverse interpretazioni, ma io lo leggo così). Lo ripete per quante volte sapete, fino a quando una bella cadenza perfetta con ritardo della sensibile ci fa capire dove diavolo sta andando: la7 con la al basso e il re che scende sul do#.
Il tempo è diventato un canonico 4/4 e arriviamo come detto in rem.
Inizia la melodia, che è molto lineare, diatonica, senza nessun cromatismo. E qui sta il bello, perchè una melodia si può armonizzare in tanti modi diversi e lui lo fa alla sua maniera. Già il secondo accordo non c'entra un tubo con la tonalità di rem: è un Mib M con 7 + e con una fa (la nona)al basso, poi si passa a un sib M con 7+ e la terza al basso (il re), poi ad un umile solm (quarto grado di rem che ci fa capire che vuol tornare al punto di partenza) col basso che scende al fa, al mi b e torna sul rem.
Ripete i primi tre accordi, ma stavolta c'è una sorpresa, perchè al quarto accordo se ne va in una tonalità lontanissima: solb M con 7+ e con la 9 (lab); cambia il tempo solo per una battuta, che per semplificare potremmo scrivere in 9/8, con gli accordi che sono Solb (col sib come nota più acuta), reb col fa al basso, reb col mib al basso (la nona) e una quarta aggiunta (il solb); una sola battuta in 2/4 con reb che va a finire su un sibM con 7+ e la quinta al basso (il fa); torna al rem approfittando solo delle note in comune tra i due accordi (ben tre). Le cadenze classiche tradizionali sono molto rare in Bengs, una è quella iniziale di cui sopra.
Per oggi basta così;[:-!] Un consiglio a tutti quelli che suonicchiano (che son tanti); penso a Hog, a marco, ecc...
un pezzo così vi frega perchè il tempo sembra lento, ma in realtà non lo è, ed è per questo che non riuscite a gustarvi le sottigliezze; quando provate gli accordi lasciateli risuonare, così se ne capisce la bellezza. UFFFFF

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 05:13
by Tommy Banks
E qui ci scappa il brindisi con lo shampagnino portato da Aor!

Queste note vanno pensate immaginariamente con il capitano Harl a castello che illustra su una lavagna con la bacchetta in mano (nell'altra la coppa del suddetto champagne), il cappello da mago ed il mantello di Wakeman!


Speriamo che il messaggio obliquo passi....

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 05:22
by marbian
Ecco, suonare quell'apertura in solb dopo i tre accordi illustrati da Harl è qualcosa che a me appaga sensi e spirito...[:D][;)]...ed è solo l'inizio...[^]

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 09:52
by Starless74
ah, i tastieristi... analitici come certi informatici [:D][:D]

Scherzo, è un piacere leggervi quando si scende così in dettaglio! [:)]

Apro una parente [:-D]. Credo (e spero) che stiamo costeggiando un punto fondamentale, probabilmente segnalato già altrove: Tony Banks ha nelle mani+testa+cuore (cit. Fripp [;)]) una padronanza dell'armonia pari soltanto ai colleghi jazzisti; a differenza di questi ultimi però, il nostro, anziché "applicare" modi e sostituzioni secondo i principi dell'improvvisazione, sperimenta nuove progressioni con un approccio "classico", cioè compositivo nell'accezione tradizionale pre-Miles Davis: non una creazione spontanea con infinite variabili date regole fisse, ma una scrittura ragionata, unica e definitiva su ogni pezzo per melodia ed armonia. C'è una sola "maniera" di eseguire molte composizioni di Banks (prescindendo da suoni e tocco): cambi per sbaglio una quinta al basso e uccidi il brano. Può sembrare limitante, forse lo è per chi ha come riferimento -chessò- John Coltrane, ma è ciò che consente miracoli - e ce ne sono un bel po' - come quel Solb citato da Harle e Mario.
Ed è anche ciò che mi fa inc***are ancora di più quando (per puro accidente) ascolto Driving The last Spike [;)]

Chiusa parente, la linea di nuovo agli esperti! [:)][:)]

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 10:20
by marbian
Starless!
citazione intelligentissima e che condivido pienamente: è proprio l'approccio "matematico-architettonico" alla composizione di Tonino che mi ha sempre affascinato, ogni elemento deve essere al posto giusto, sennò l'edificio crolla...[:D] l'ho amato immensamente per questo e proprio come te l'ho odiato per Driving...[;)]

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 11:44
by harlequin
Propongo di cambiare l'aggettivo da "complessa" a "ricca", scommetto che vi piace anche di più.
Spero di non perdere tempo qua sopra a scrivere cose che marbian o Tommy sanno già; si sta cercando di dimostrare cura, ricchezza, ispirazione (non complessità)di un autore (non diciamo "compositore" va, che qualcuno dce che azzardiamo paragoni...).
Dunque da quel sibM col fa al basso si passa alla tonalità di Fa M ma non direttamente su questo accordo, ma sul suo quinto grado, cioè il doM con sesta aggiunta (il la), poi si passa ancora a un sib con fa al basso; viene ripetuta altre due volte, poi si passa a un lam7, solm7, poi ancora solm7 con la settima al basso (il fa), fam9 con la settima al basso (mib), reb, fam, sibm, poi finalmente un accordo di settima diminuita (reb al basso, e su sib, mi, sol). Questo accordo farebbe pensare che finalmente si arriva sul faM o un fam, ma va a finire sulla relativa maggiore di quest'ultima :il labM (perchè siccome il philippo canta "seguitemi", deve essere perentoria, vigorosa.[:D]
per oggi basta va; ma interessa qualcuno? non lo faccio per me o per marbie che lo sa già, ma per i curiosi che vogliono approfondire; ci sono o no?
A proposito si possono incollare gli spartiti da Finale (non mi prendete in giro, è l'unico programma che so usare), così scrivo le note direttamente? Ho paura che così non si capisca un c....o.[:D]

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 12:07
by Tommy Banks
Vai pure con Finale.

Comunque sarebbe da pubblicizzare meglio, qui nelle pagine di bengs vengono in pochi. ora lo linko...

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 12:24
by Salmacis
fondo i due topic e sposto direttamente in 'genesis', è inutile tenere aperte due discussioni sullo stesso tema. qui il post di tommy (che saluto!):
quote:
Uno dei capolavori fuoriusciti dalla penna di Tony Banks.
Ringrazio tutti quelli che vorranno partecipare, a questa discussione.
Dopo scriverò l'analisi sull'arrangiamento e sui suoni.

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 12:25
by aorlansky60
quote:
Originally posted by Tommy Banks

E qui ci scappa il brindisi con lo shampagnino portato da Aor!



data l'elite del discorso, in effetti, non posso fare altro... [:(]


quote:
Originally posted by Tommy Banks


Queste note vanno pensate immaginariamente con il capitano Harl a castello che illustra su una lavagna con la bacchetta in mano (nell'altra la coppa del suddetto champagne), il cappello da mago ed il mantello di Wakeman!




...vi offendete se, [:-I] oltre alla cassa di Dom Perignon, porto anche il mio fido lettore mp3, magari ascoltando "In memory of Elizabeth Reed" e tutto il "Fillmore concert" degli Allman Brothers, intando che il capitano tiene la conferenza?... [:-I]

[:D]

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 12:31
by harlequin
Chi si è permesso di spostare il topic???[!:-!]
Ehm, Tommy, mi dici come accidenti si fa? agg pagienza...
Aor, nobile cavaliere (ti piace il medioevo, no?), invece son sicuro che data la tua grande curiosità, saresti ben attento, anche perchè più che parole ci sarebbero note musicali, mannaggia la banda!!

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 14:03
by Fly
ma è un topic solo tecnico
o è possibile postare le proprie
impressioni d'ascolto?

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 14:12
by Tommy Banks
quote:
Originally posted by aorlansky60

Allman Brothers, ... [:-I]





solo se porti lady gaga![:D]

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 14:14
by Tommy Banks
quote:
Originally posted by Fly

ma è un topic solo tecnico
o è possibile postare le proprie
impressioni d'ascolto?



Aperto a tutte le impressioni d'ascolto.



E' solo vietata la parola "di maniera"!
[:D]

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 14:49
by Fly
quote:
Originally posted by Tommy Banks

Aperto a tutte le impressioni d'ascolto.






Ah, ok Tommy…
Allora, premetto che questa è solo la mia personalissima opinione…
opinione che si basa su ricordi del passato, quando appena sedicenne andai
nel mio solito negozio di dischi e comprai W&W con evidente emozione,
per poi tornare di corsa a casa e mettere il disco sul giradischi…
sono solo impressioni di ascolto che non vogliono mettere minimamente in
discussione ne la tecnica compositiva ne la tecnica esecutiva… ci mancherebbe...

L’inizio sembra un po leggerino, comunque carino…
l’entrata della voce di Phil conferma le mie iniziali impressioni…
arriva il ritornello… oh, finalmente i Genesis… bello, bello davvero…
una successione di accordi come solo loro sanno fare…
il tutto si ripete e ci possiamo veramente accontentare…

arriva la parte strumentale, un classico dei Genesis… di solito sono faville…
oh mio Dio, che succede?… ascolto una accozzaglia di note che sembrano buttate lì per caso…
ma ragazzi, ma che è sta roba… Steve, anche tu… che mi combini…
quasi non credo alle mie orecchie… non c’è una successione di accordi
che mi rimanga impresso nella mente… dove sono le parti strumentali alla FOF,
alla The Cinema Show… niente di niente, sono quasi scioccato…
riprende il cantato, il motivetto e poi il bellissimo ritornello…
ecco, il ritornello… Phil lo canta, mi pare, per almeno 3 volte, in tutto circa 2 minuti…
troppo poco in un pezzo di 10 minuti… ennò ragazzi, non ci siamo… non ci siamo proprio…

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 15:49
by Hogweed
Grande Harle!!!

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 16:28
by Romeo
Caro, caaaarisssimo Fly, ....ma il GRANDIOSO finale l'hai dimenticato??[;)]

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 17:32
by Fly
quote:
Originally posted by Romeo

Caro, caaaarisssimo Fly, ....ma il GRANDIOSO finale l'hai dimenticato??[;)]



no Romeo, no...
è che, forse per la prima volta, avrei
dovuto parlar male di Steve...
ed io odio parlar male di lui

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 03 Sep 2010, 20:51
by Romeo
[:0][:0][:0]

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 04 Sep 2010, 06:19
by Tommy Banks
quote:
Originally posted by Salmacis

fondo i due topic e sposto direttamente in 'genesis', è inutile tenere aperte due discussioni sullo stesso tema. qui il post di tommy (che saluto!):



Ok. Saluti contraccambiati salmacina!

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 06 Sep 2010, 08:28
by Tommy Banks
quote:
Originally posted by Fly
quasi non credo alle mie orecchie… non c’è una successione di accordi
che mi rimanga impresso nella mente…






Questa tua nota dimostra la grande innovazione che ha portato questo brano nell' universo Genesis.

E l'analisa di Harlequin ti dimostra l'enorme sfida nel campo della armonia di questo capolavoro dell'ingegno umano.[;)]

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 06 Sep 2010, 10:06
by marbian
Dai HARL,è tempo di continuare il percorso iniziatico tra le pieghe più recondite delle architetture Banksiane...[:-I][:-j][:-D][:D][;)]...si insomma, butta giù altri accordi, ma, soprattutto,continua a svelare il pensiero, la grande sperimentazione armonica di Tonino nostro, che, si badi bene, nasce molto più che dalla musica classica da certe influenze di geniali autori pop.

Non prendetemi per matto, ma in OFTV io per esempio ci sento pure Burt Bacharach...[:D]

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 06 Sep 2010, 12:03
by Raven
Discussione interessantissima, peccato non poterci dedicare molto tempo... Mi accontenterò di leggere i vostri commenti e di dare il mio umile contributo, quando e se pertinente.
One for the vine è una delle composizioni più complesse dal punto di vista dell'architettura complessiva del brano.
Composizione in cui si trovano numerose impronte digitali di Banks nell'armonia: una su tutte, l'utilizzo a profusione degli accordi di settima aumentata...
Se qualcuno vuole aprire anche un topic sull'analisi di In the cage io ci sono...

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 06 Sep 2010, 16:28
by Starless74
Io, come si suol dire, la butto là (e rilancio)...
Forse all'analisi musicologica dei pezzi si potrebbe dedicare una sezione a sé del forum.
Vantaggi a mio avviso:
1) Gli interessati (musicisti prevalentemente, ma non solo) potrebbero consultarla più agevolmente - un brano, un topic - ...
2) ...senza occupare lo spazio comune anche ai non-interessati (di alcuni dei quali mi è sembrato di percepire una lieve insofferenza [:-I]).
3) Si distinguerebbe tra analisi (musicologica, quindi tecnica, che non necessita di giudizio) e critica (estetica, anche soggettiva e "di cuore"): "quanto mi piace 'sto pezzo".
Scambi del tipo:
- «x» ha accordi semplici da eseguire per un musicista.
- chi se ne importa, a me piace.
non hanno senso in quanto non operano la distinzione di cui sopra.

Spero con ciò di non urtare la sensibilità di amministratore / moderatori (facile proporre, quando non si deve disporre) o di membri anziani; non è mia intenzione, appena arrivato, rompere già i c...[;)] [:)].

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 07 Sep 2010, 08:17
by harlequin
Non continuo se non mi riportano il topic di sopra; questo non è un'analisi per marbian, Tommy o Smairo; E' per tutti, altrimenti non ha senso, che la scrivo a fare? Che me frega a me?[:D][:D]

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 07 Sep 2010, 08:35
by Starless74
Non mi fate inc***are Harle, eh! [:D][:D]

Mannaggia la marina (analisi di One for the Vine)

PostPosted: 07 Sep 2010, 09:59
by Tommy Banks
quote:
Originally posted by harlequin

Non continuo se non mi riportano il topic di sopra; questo non è un'analisi per marbian, Tommy o Smairo; E' per tutti, altrimenti non ha senso, che la scrivo a fare? Che me frega a me?[:D][:D]



Sciamo scesi ai piani bassi...[:D]
Però anche Watcher era in questa sezione.
Non so per una sezione ad hoc,ho paura rimarremmo in 3 a scrivere.
Invece il pensiero obliquo....[;)]