Archeologia sonora USA URSS nel 1982

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Archeologia sonora USA URSS nel 1982

Postby Duke59 » 12 Mar 2022, 18:56

Era il 1981, vivevo ancora ad Asti - mia città natale - ed avevo iniziato a suonare con degli amici in un gruppetto rock che avrebbe cambiato diversi nomi: DINAMO --> EXILLES --> BATON ROUGE.

Volevamo fare musica pop-rock di nostra composizione, facendo ovviamente riferimento alle nostre passioni musicali personali di quel momento: Beatles, Deep Purple, Genesis, Iron Maiden, Led Zeppelin, Rush, Pink Floyd, Who, Joe Jackson ma anche Area, Battiato, Garbo, Finardi, Banco, Orme, ecc..

In questi giorni stavo rimestando tra vecchi fogli e vecchie registrazioni di quel periodo della mia vita
e mi sono imbattuto in una delle nostre canzoni di allora che parlava della guerra fredda .

Il testo lo scrissi io nel 1981 e parla della contrapposizione tra Stati Uniti e Unione Sovietica, che in quel periodo vide crescere le preoccupazioni per una possibile guerra nucleare.

Rileggere oggi, alla luce degli avvenimenti attuali in Ucraina, quelle parole mi ha fatto un certo effetto.

Le cose sono cambiate, ma certi meccanismo restano uguali.

Il termine USA giocava ovviamente sul doppio significato di United States of America e imperativo presente del verbo usare. Oggi si dovrebbe cambiare il titolo con USA RUSSIA, anche se metricamente verrebbe meno bene.

Ho caricato il pezzo su Youtube per poterlo condividere con alcuni vecchi amici ritrovati grazie a facebook, per cui posso mettere anche qui il link nel caso qualcuno volesse ascoltare il reperto per farsene un'idea. [Non aspettatevi nulla di eclatante o di progressive, è un semplice brano pop-rock]

Occorre poi tener conto che la registrazione venne fatta durante le prove mettendo un unico microfono sospeso al centro della cantina, quindi in totale monofonia ed è di qualità scarsa, tipo bootleg, anche se le ho dato una mezza ripulita con un equalizzatore... L'esecuzione è sporca, un po' approssimata e con alcuni errori di esecuzione ... ma sopperisce parzialmente con l'entusiasmo un po' punkeggiante. [:D]

Inoltre è anche un modo per ricordare il mio amico e cantante Antonello che purtroppo è mancato nel 2014.

https://youtu.be/hstChzXZgwI

USA URSS

Due facce
di un'unica medaglia
Due facce
più o meno brutte uguali

Preparano la guerra
in nome della pace
ma in nome della guerra
fan quello che gli piace

Usa Urss
Se non vuoi più cantar canzoni
Usa Urss
Se vuoi provar le radiazioni
Usa Urss ...
Usa Urss
e il bello è ancora da venire

Schierate
sul campo di battaglia
le armi
ci fanno un po' paura

ma loro mel-odiosi
ci parlano di pace
e in nome della guerra
fan quello che gli piace

Usa Urss
se vuoi vestire grigioverde
Usa Urss
Stavolta chi vince è uguale a chi perde
Usa Urss
Usa Urss
E il bello è ancora da venire ....
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Re: Archeologia sonora USA URSS nel 1982

Postby aorlansky60 » 13 Mar 2022, 09:42

@ Duke

davvero niente male il testo! (non ho ancora ascoltato la canzone da 'iutub')

"Se vuoi provar le radiazioni..."

Un assaggio, [:-|] le provammo tutti noi europei occidentali (non solo 'loro' in Ukraina, allora parte dello stato sovrano URSS) seppure 'in piccola dose' rispetto ai russi, dal 26 Aprile 1986... [:-I]

ma è quel "E il bello è ancora da venire " che risuona davvero 'profetico' [:-I] nel 1981 (scritto ancora prima di "Russians" di Sting)... il solo fatto di 'disporne', di quell' arsenale nucleare in numero elevatissimo di testate e vettori, non è solo uno spauracchio da usare come deterrente verso l'avversario... essendoci di mezzo l'uomo a volte penso che 'la tentazione' non solo a mostrare i muscoli ma a passare alla vie di fatto è sempre purtroppo incombente. [:(] Il problema (e il guaio) è che l'uomo non impara mai dai propri errori per trarne lezione ma dimentica molto (troppo) in fretta. [:(]


"ma in nome della guerra fan quello che gli piace"

un verso bello quanto realista: la produzione di ARMI di ogni tipo (dalle più leggere a quelle più pesanti) costituisce UNA TORTA di PROFITTI da 1800 miliardi di $ l'anno (milleottocento miliardi) su scala globale;
a costruire questa TORTA di BUSINESS sono soprattutto 3 Stati :
USA CINA e RUSSIA (che ho elencato in ordine di fatturato complessivo); sempre in questo ordine, questi 3 Stati sono anche i principali ESPORTATORI di ARMI a livello globale. Chi ha orecchie intenda (ciò che voglio dire)... [:-j]
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Re: Archeologia sonora USA URSS nel 1982

Postby rkive » 13 Mar 2022, 10:49

Forse perchè in un altro post accennavi che vi capitava di eseguire le cover di Vasco Rossi o per le mie scarse conoscenze musicali il sound mi sembra simile.

Il testo un pò naif ma eravate agli inizi. [:)]
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Re: Archeologia sonora USA URSS nel 1982

Postby Duke59 » 13 Mar 2022, 12:09

rkive wrote:Forse perchè in un altro post accennavi che vi capitava di eseguire le cover di Vasco Rossi o per le mie scarse conoscenze musicali il sound mi sembra simile.

Il testo un pò naif ma eravate agli inizi. [:)]


[:D] Vasco fu una brevissima parentesi, causata da un altro batterista che in seguito mollò la musica e divenne fotomodello [:-D]
Quello che suona qui, Fabrizio, era davvero bravo; solo che allora fummo abbastanza stupidi da accorgercene solo dopo che ci ebbe lasciati a causa di un litigio (evitabilissimo) per questioni non musicali. Ci furono alcuni sbagli da parte nostra nei suoi confronti mentre lui era davvero un bravo ragazzo e un ottimo batterista amante dei Deep Purple e degli Iron Maiden; eravamo troppo giovani e un po' arroganti per riconoscerlo.
L'ho capito solo dopo.
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Re: Archeologia sonora USA URSS nel 1982

Postby Duke59 » 13 Mar 2022, 12:16

aorlansky60 wrote:@ Duke

davvero niente male il testo! (non ho ancora ascoltato la canzone da 'iutub')



Grazie. Un tentativo di affrontare un tema all'epoca molto sentito (e anche oggi, ahimè) ... proprio in quel periodo si stava uscendo dalla fase in cui si pensava che le canzoni potessero cambiare il mondo (cantautorato anni '70, rock di protesta e punk) per avviarci verso la fase estetizzante degli anni '80, in gran parte orientata al synth pop e al metal.

In seguito ho capito che le canzoni non cambiano la realtà o la visione politica di chi le ascolta ma al massimo - quando non si rifugiano nella pura fantasia - la riflettono.
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Re: Archeologia sonora USA URSS nel 1982

Postby rkive » 13 Mar 2022, 12:44

Avendo il pallino per Edoardo Bennato, ci sono degli album tipo I Buoni e I Cattivi o La Torre Di Babele quasi profetici.

Per non parlare del brano Uffa' Uffa', anche se scritta per la crisi petrolifera degli anni '70.
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Re: Archeologia sonora USA URSS nel 1982

Postby highinfidelity » 14 Mar 2022, 15:09

Beh, niente male Guido! Il testo magari andava ancora limato un goccio ma ci sono molte idee interessanti. La registrazione, se è stata fatta con un solo microfono "live", è incredibilmente buona!

Purtroppo anch'io in questi giorni non faccio che pensare a come la paura e il pericolo ma anche la noia per una situazione che non cambia mai continua a venire sempre dalla stessa zona del pianeta. Sono passati dalla servitù della gleba dello zar alle purghe e ai gulag di Stalin alla guerra fratricida dell'assassino Putin. Niente: si vede che era destino che si trascorressero le nostre intere vite così.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Re: Archeologia sonora USA URSS nel 1982

Postby aorlansky60 » 15 Mar 2022, 08:50

"...una situazione che non cambia mai che continua a venire sempre dalla stessa zona del pianeta."


Questa condizione è solo recente, solo poco più di un secolo (una piccola frazione nell'intera storia dell'Uomo), nei vari millenni che hanno visto avvicendarsi in Terra diversi Regni ed Imperi al vertice.

La Russia non è sempre stata così (a questo alto livello di potenziale pericolo per gli Stati ad essa confinanti, intendo dire); fino all'800 la Russia era vista dal resto dell'Europa occidentale come 'un gigante buono assopito' di poca importanza, al quale ogni tanto qualcuno cercava di stuzzicare il sonno (ci provarono ad invaderla prima gli svedesi, poi Napoleone, tutti quanti senza successo) e al quale ogni tanto qualcuno chiedeva aiuto (come l'Inghilterra, per organizzare le sue diverse coalizioni 'anti-napoleoniche'), ma è indubbiamente dalla rivoluzione bolscevica dell'Ottobre del '17 che la Russia ha radicalmente cambiato 'connotati' rispetto ai secoli precedenti, agli occhi del mondo esterno ad essa. Il comunismo staliniano ha fatto il resto -dagli anni '20 in poi- delineando una netta frattura tra il modo di concepire "lo Stato" (con relativi ordinamenti organizzativi e gerarchie di comando) portando la Russia in una [profondamente] diversa filosofia concettuale amministrativa rispetto a quella 'democratico liberale' di stampo 'occidentale'.

L'ulteriore grande salto di qualità per la Russia (dal punto di vista della sua importanza come Stato sovrano sulla faccia della Terra) si è rivelato quello di arrivare a possedere anch'essa "L'ARMA" definitiva del XXmo Secolo, dalla fine degli anni 40 (portandola così in compagnia degli USA quali unici Stati a detenere ordigni nucleari nei propri arsenali; nel 'club' sarebbero ben presto entrati a far parte anche UK, Francia e...Cina). Da quel momento, pur essendo totalmente svincolata dai mercati finanziari occidentali e da ogni forma di commercio economico verso l'esterno dei propri confini (ritornerà ad esserlo solo dalla fine degli anni 90, dopo i 10 anni di transizione susseguenti il crollo della URSS, quale assestamento che impose nuova organizzazione di poteri e nuovi personaggi al vertice, tra i quali un certo Vladimir Putin...) e non contando praticamente nulla sul piano economico internazionale (la sua divisa sovrana -il rublo- era nulla, in confronto di $ USA o £ Inglese), il suo status di dominio riconosciuto a livello mondiale è stato rivestito esclusivamente dal suo FORMIDABILE APPARATO MILITARE, inferiore a nessuno tranne [forse] solo a quello degli USA.

Con la fine dell'URSS e la privatizzazione delle società legate all'estrazione e vendita di idrocarburi (finite in mano a personaggi ed ex funzionari di partito tra più 'svegli' e spigliati vicino al potere) la Russia si è aperta al mercato esterno diventando un formidabile fornitore di PETROLIO e di GAS, grazie ai quali ha raccolto negli ultimi 20anni ingenti quantità di $, assai più preferibili al rublo come valuta di riserva (il PETROLIO si paga in $ ovunque nel mondo), al contempo questo fattore ha decretato la più ampia differenza classista a livello mondiale: al presente poco più di 100 personaggi russi detengono quasi il 50% dell'intera ricchezza del Paese (i famigerati 'oligarchi') mentre i restanti 150 milioni di abitanti vivono di fatto in povertà, la classe 'media' non esiste neppure, di fatto la Russia è diventato il primo Paese al mondo per disparità di ricchezza.

Ora non intendo giudicare 'quale dei due sistemi sia meglio', dico solo che se mi venisse rivolta la domanda "ma tu in quale sceglieresti di vivere?" sceglierei senza dubbi quello 'occidentale' pur consapevole che anch'esso è pieno di contraddizioni, lacune e paradossi.
Il che mi porta alla solita, laconica conclusione : l'Uomo non è e non sarà mai capace di governare se stesso e la propria specie in maniera ottimale.

La storia dell'Uomo testimonia che i Regni e gli Imperi al vertice di comando in Terra si avvicendano:
hanno un proprio inizio, un periodo di splendore e di prosperità, un declino e poi una fine.

Nel momento in cui viviamo, il vertice del potere è occupato dagli USA, e a me -assai più della Russia come possibile pretendente alla "poltrona N.1"- preoccupa la CINA :

prima di tutto perchè vanta 1,4 miliardi di esseri umani (al cui confronto i 150 milioni di cittadini russi sono nulla, peraltro buona parte dei quali dissidenti il governo attuale),
poi perchè si tratta di uno Stato governato da un regime totalitario estremo (al contrario della Russia, in CINA o ti adegui e ti inchini al SISTEMA di VERTICE, altrimenti il SISTEMA ti elimina immediatamente, senza tanti dubbi ne rimpianti),
infine perchè i cinesi posseggono un know-how di alto livello su ogni tipo di tecnologia rivolta verso l'uso pratico.

Sapendo che gli USA faranno DI TUTTO per non essere scalzati dalla posizione che occupano, e che i Cinesi porteranno metodicamente avanti il proprio piano operativo per superare gli USA, temo che lo scontro per l'avvicendamento USA -> CINA al vertice non potrà che portare ad un conflitto bellico, credo anche che questo avverrà in un futuro in cui io avrò già lasciato la vita terrena.
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Re: Archeologia sonora USA URSS nel 1982

Postby Duke59 » 15 Mar 2022, 14:51

aorlansky60 wrote:Ora non intendo giudicare 'quale dei due sistemi sia meglio', dico solo che se mi venisse rivolta la domanda "ma tu in quale sceglieresti di vivere?" sceglierei senza dubbi quello 'occidentale' pur consapevole che anch'esso è pieno di contraddizioni, lacune e paradossi.
Il che mi porta alla solita, laconica conclusione : l'Uomo non è e non sarà mai capace di governare se stesso e la propria specie in maniera ottimale.


Esatto AOR,
questo è il ragionamento che faccio anche io ... va bene tutta la teoria del mondo, ma davanti alle azioni ogni ipocrisia finisce per crollare.
Solo le azioni ti dicono cosa pensa davvero una persona
Le azioni non mentono ...

E collegando in qualche modo questo argomento al topic del post, alcuni anni dopo la nostra canzoncina uscì il brano di Sting "Russians" (per esattezza nel 1985).

Ebbene ricordo ancora la faccia stupita di un mio collega di lavoro, comunista convinto e amante dei Police e di Sting, che dopo aver apprezzato per mesi quella (bella) canzone si prese un giorno la briga di tradurne il testo.

Quando comprese che la canzone non era un'ode al regime sovietico, come lui aveva immaginato, ma una critica all'aggressività politica e militare dell'URSS rimase di sasso.
-----

Ma che vuol dire? Sting dev'essere impazzito? ...
Come si permette di scrivere parole del tipo
"Il signor Krushchev ha detto: "Vi seppelliremo"
Io non condivido questo punto di vista
Sarebbe davvero una cosa ignorante da fare
Se anche i russi amano i loro figli" ?
Mi è crollato un mito.

-----
E così mentre in molti (giustamente) si manifestava in piazza contro i crimini degli odiati Amerikani, ci si è al contempo dimenticati di manifestare anche contro i crimini dell'Imperialismo URSS e del liberticidio cinese; colpa dello strabismo ideologico in voga durante quegli anni che ci fece sorvolare su troppe cose.
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Re: Archeologia sonora USA URSS nel 1982

Postby aorlansky60 » 15 Mar 2022, 18:38

@ DUKE

Condivido tutto quanto hai scritto.

Il problema -che è anche la mia forte perplessità in merito alla faccenda- è che in entrambi i due sistemi "Est" e "Ovest" (ex URSS e USA, ai cui livelli può ritenersi affiancata la Cina ultimamente) negli alti vertici gerarchici degli ambienti militari domina una filosofia di pensiero che ancora calcola e fà proiezioni circa "quale potrebbe essere un ragionevole numero di perdite accettabili" in caso di conflitto nucleare, il che è semplicemente demenziale e porta a concludere che "entrambe le parti hanno fortemente torto"... [X-P]

Quando penso che gli USA spendono annualmente 700 miliardi di $ del proprio bilancio pubblico esclusivamente per il settore DIFESA, che Putin investe la maggior parte degli introiti annuali (decisamente elevati) sulla vendita di idrocarburi all'estero per finanziare il suo apparato militare in continua evoluzione (lasciando le briciole ai suoi 150 milioni di cittadini), e che questa rincorsa 'senza senso' alle armi va avanti da decenni e andrà avanti ancora per chissà quanto tempo (quando potrebbe essere utilizzata in ben altri modi e per scopi decisamente più nobili ma qui entriamo nel campo dei 'sognatori'), abbiamo la prova della follia in corso da parte della specie umana. [:(]

Meno male che la Musica (e la passione per essa) ha almeno lenito in qualche modo questi cattivi pensieri. Che tuttavia sono ritornati di forte attualità per quanto stiamo vedendo accadere in Ukraina. [:(]
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