Il Mellotron e i suoi segreti

Strumenti musicali, tecniche e tecnologia del suono; inserzioni e richieste/offerte di collaborazioni; domande e risposte per addetti ai lavori.

Il Mellotron e i suoi segreti

Postby harlequin » 27 Jul 2022, 09:11

Buongiorno a tutti, ogni tanto entro a dare una sbirciatina. Mi fa piacere che il Forum sia ancora vivo, anche se forse qualcuno dei vecchi vivaci "animatori" è scomparso. Non so se nel Forum è presente ancora qualche strumentista appassionato di apparecchiature vintage: sto realizzando un piccolo lavoro sul Mellotron, strumento amato più dagli ascoltatori che dagli strumentisti, e cercavo degli esempi musicali dove non fossero impiegati i soliti timbri (3 violins, flauti, coro, violoncello). Inoltre quelle che erano delle deficienze tecniche (o stratagemmi pensati per superare alcune limitazioni tecniche) furono piegate alle esigenze espressive degli esecutori: ad es. la manopola che cercava di correggere le scordature impiegata per produrre dei glissati, come si sente in un brano come Legend of a mind dei Moody Blues. Ecco, se qualche appassionato conoscesse qualcun altro di questi trucchetti e volesse rispondermi...Grazie e buona estate a tutti.
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Re: Il Mellotron e i suoi segreti

Postby aorlansky60 » 28 Jul 2022, 06:53

[:)]

Sull'argomento trattato non posso dire "la mia" dato che non sono 'studiato' accademicamente parlando (gli darà fastidio leggere questo, per quello che ricordo di Lui...) [:D] e neppure un esecutore di qualsivoglia strumento musicale, è solo l'occasione per dare un caro saluto ad un amico compagno "di vecchio corso" (ed antiche scorribande di intrattenimento musicale) quale Harlequin [:)]

...Moody Blues, Mike Pinder... il primo tastierista (o uno dei primi in assoluto) del panorama Europeo del tempo (inutile citare gli USA, da quelle parti il Mellotron poteva essere uno 'spremi agrumi' quanto un 'trancia meloni'...) ad aver introdotto His Majesty "The Mellotron" che tanto colore e note darà alle migliori e più espressive pagine del Progressive Rock a partire dalla fine degli anni 60... "Days of Future Passed" del 1967, questo nella fattispecie il titolo dell'album dei Moody Blues destinato, per uso intensivo del Mellotron nella sua orchestrazione di base, a diventare un apripista del genere, con almeno 2 anni di anticipo sullo storico album d'esordio dei King Crimson ritenuto come l'inizio vero e proprio di un nuovo 'sotto' genere musicale in campo Rock.
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Re: Il Mellotron e i suoi segreti

Postby harlequin » 28 Jul 2022, 08:45

Ciao, Aor, come va? Spero bene. In effetti avevo chiesto qualcosa di più tecnico. :-) Una notizia interessante è che il Mellotron, per una storia lunga e complicata, in quegli anni poteva essere venduto solo in Inghilterra. Grazie comunque. Qui ci vuole Tommy o Vise o sua maestà Smiro, ma...
p.s. guarda che mi chiamo harlequin, con la minuscola :-D
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Re: Il Mellotron e i suoi segreti

Postby aorlansky60 » 28 Jul 2022, 08:58

OT

si, tutto bene a parte il caldo che detesto; sono dolente di essere io a dirtelo, purtroppo il caro Smiro non è più tra di noi.
per quanto riguarda 'la maiuscola' iniziale è quella che pongo sempre a tutti i nicks coi quali discorro, lo faccio per semplice 'buona educazione' nei loro confronti. Sento di doverlo fare... almeno un tempo si 'usava' così perchè così ci fu insegnato, anche prima (molto tempo prima...) dell'avvento della rete globale... [:)]

Tra i primi fruitori dello strumento ci furono anche i Beatles a quanto pare, quando lo ebbero 'per le mani' per la prima volta fin dalla fine del 1966 (il Mellotron era al tempo uno strumento nuovo appena apparso sul panorama musicale, ma costoso che pochi si potevano permettere... i 'nostri' quando registrarono "Trespass" lo noleggiarono usandolo col contagocce dallo studio di registrazione), ma tra di loro, eccetto forse il solo McCartney, nessuno possedeva la capacità di immaginare il potenziale nascosto dei nuovi "suoni" che poteva permettere lo strumento in oggetto in prospettiva di nuove composizioni musicalmente più complesse ed innovative rispetto al rock tradizionale; Harrison era fondamentalmente un chitarrista, lo stesso Lennon che adorava il Rock nelle sue matrici originarie (il Rock'n'roll) quando decise di arricchire i propri brani con suoni innovativi si affidò al suo produttore G.Martin... tra di loro solo McCartney possedeva quella sensibilità musicale necessaria per intuire il grande potenziale di quello strumento, solo che egli non era Mike Pinder (e neppure Anthony Banks)...
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Re: Il Mellotron e i suoi segreti

Postby harlequin » 28 Jul 2022, 11:06

Sì, scherzavo. Vero, i Beatles usarono il MK II che pesava sui 150 Kg, per l'intro famosa di Strawberry Fields, scritta ed eseguita da Paul. Però anche John Lennon si era fatto stregare dallo strumento e ne acquistò subito uno. Per quanto riguarda Mike Pinder aveva un asso nella manica: era stato impiegato presso la Mellotronics, proprio la casa che produceva i Mellotron, e per questo conosceva lo strumento e le sue deficienze tecniche meglio di tutti gli altri.
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Re: Il Mellotron e i suoi segreti

Postby harlequin » 28 Jul 2022, 14:00

Ma...aspetta un attimo. Vuoi dire che Smiro non è più nel Forum o qualche altra cosa?
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Re: Il Mellotron e i suoi segreti

Postby aorlansky60 » 29 Jul 2022, 04:44

Purtroppo, per quanto riguarda il caro Smiro si tratta 'di quell'altra cosa' alla quale tutti noi, prima o poi, siamo destinati. [:|]
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Re: Il Mellotron e i suoi segreti

Postby harlequin » 29 Jul 2022, 16:22

Si può solo rimanere in silenzio.
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Re: Il Mellotron e i suoi segreti

Postby highinfidelity » 02 Aug 2022, 13:53

Ciao Harlequin, ben ritrovato!

Purtroppo anch'io non saprei cosa dirti di "curioso" sul Mellotron che tu non abbia già potuto trovare in rete per conto tuo. Come tutti gli altri, difatti, non ho mai posseduto questo strumento nella sua versione "fisica".

Forse il modo migliore per ascoltare i suoi suoni è acquistare (oppure passare a trovare qualcuno che ha acquistato [:D] ) una versione virtuale del Mellotron. Non ho idea se magari se ne trovino anche da scaricare gratis in modi più o meno leciti: ho già difficoltà sufficienti a suonare gli strumenti fisici che possiedo per cui non mi sono mai informato adeguatamente su queste cose, ignoranza mia.

La leggi la collana di articoli "Bankstatement" su Dusk? Purtroppo viene pubblicata in modo molto irregolare, e quando un numero è pieno è la prima cosa a saltare. Ad ogni modo ci sono molti appunti anche sul Mellotron, e ricordo che vengono citati anche banchi di nastri usati una volta sola (magari perché disponibili presso lo studio di registrazione) e poi mai più.

Il "Macca" ogni tanto si sollazza a ritirare fuori il suo mellotron e a darne una dimostrazione (tra parentesi il Macca è convinto che il Mellotron suoni anelli di nastro, mentre sono segmenti che si riavvolgono). Qui c'è un filmato particolarmente divertente e ben riuscito in cui mostra anche un uso "non accademico" della manopola dell'intonazione simile a quello da te descritto:
https://www.youtube.com/watch?v=tTKPW92ndUA

Questo invece un breve filmato-documentario della Pathé in cui viene illustrato lo strumento, probabilmente l'hai già visto e sicuramente l'avevo già postato sul forum in altre occasioni, comunque è sempre istruttivo e divertente:
https://www.youtube.com/watch?v=HdkixaxjZCM
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Re: Il Mellotron e i suoi segreti

Postby harlequin » 02 Aug 2022, 22:04

Ciao High, grazie.. Sì, i video li conoscevo già perché circolano in rete. Invece quella rubrica di Dusk forse è proprio quello che sto cercando. Ma come si possono consultare i vecchi numeri?
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Re: Il Mellotron e i suoi segreti

Postby highinfidelity » 03 Aug 2022, 10:27

Ho l'impressione che se hai in mente di scaricarti gratis i vecchi numeri stai fresco: Mario Giammetti ha un'idiosincrasia tutta sua contro internet, in parte anche logica e comprensibile, in parte irragionevole. Comunque dubito fortemente che li troverai.

L'autore di questa collana di articoli si chiama Tommaso Rivieccio. Non ho il suo indirizzo e-mail ma magari puoi provare a contattarlo tramite fessibuk o qualche altra diavoleria simile. Immagino che Rivieccio abbia dei suoi file relativi agli articoli pubblicati; se chiesti con opportuna gentilezza potrebbe decidere di girarti almeno quelli già pubblicati. Immagino inotre che una persona che si è costruita tutta questa esperienza sui sintetizzatori, abbia poi piacere di conversarne con un altro appassionato. [:)]

Per quanto mi riguarda, essendo un (modestissimo, per carità) misto tra musicista, programmatore di sintetizzatori, tecnico del suono, tecnico hi-fi e audiofilo, considero questa collana di articoli di Rivieccio tra le cose migliori mai pubblicate su Dusk. (Altri magari avranno sbadigliato leggendole alla veloce, o le avranno saltate a piè pari non capendo nemmeno cosa c'era scritto, il che giustificherebbe l'irregolarità con cui vengono stampate). Se fossi in contatto con lui cercherei di spronarlo a raccoglierle in una monografia, espandendo per bene i concetti oltre i limiti di spazio di un articoletto (che per definizione non deve andare oltre le 3-4 pagine), migliorandone la chiarezza, e corredandole di tante belle immagini. [8D]
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Re: Il Mellotron e i suoi segreti

Postby harlequin » 03 Aug 2022, 10:34

Grazie intanto, ma tu usi anche programmi come Max o Supercollider?
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Re: Il Mellotron e i suoi segreti

Postby highinfidelity » 03 Aug 2022, 11:29

No assolutamente no. Solo hardware. Quello che possiedo bene, il resto pace.

Simulazioni, emulazioni e compagnia mi danno l'impressione di essere in ufficio a lavorare, con la differenza che lì mi pagano.
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