I mini sintetizzatori Roland Boutique.

Strumenti musicali, tecniche e tecnologia del suono; inserzioni e richieste/offerte di collaborazioni; domande e risposte per addetti ai lavori.

I mini sintetizzatori Roland Boutique.

Postby highinfidelity » 06 Oct 2023, 15:01

Volevo segnalare agli altri musicisti del forum che la Roland da alcuni anni sta producendo una linea di repliche miniaturizzate di suoi sintetizzatori storici. Questa collana di prodotti è stata molto infelicemente chiamata Boutique (col termine boutique si intendono di solito soprattutto pedali per chitarre elettriche prodotti artigianalmente, con cablaggio in aria realizzato a mano eccetera, cosa che assolutamente non accade coi sintetizzatori Roland, che hanno certamente molti meriti ma non quello dell’artigianalità). Gli strumenti sono tutti digitali e quindi emulano il suono dei corrispettivi strumenti analogici, ma sono tutt’altro che un giocattolo (anche nel prezzo…) e la cura estetica posta nelle verniciature, nel riprodurre manopole e controlli che richiamino gli originali, è quasi commovente. Tutti incorporano un sequencer, che confesso di non essermi nemmeno preso la briga di imparare bene ad usare, ma che è senz’altro utile a chi è più in gamba di me.

Anche altre aziende (per esempio Korg) sono impegnate in operazioni simili, ma la differenza sostanziale è che i mini-strumenti Roland si possono montare su una piccola tastiera in comune a tutti, che però a differenza di quelle proposte dalla concorrenza non è solo uno sciocco simulacro: è una vera tastiera dinamica con sensibilità alla velocità, che pur essendo a tasti corti e un po’ più stretti del normale (l’equivalente della larghezza di un tasto in meno per ogni ottava) è veramente suonabile con un certo piacere. In ogni caso tutte le unità sono anche suonabili via MIDI. Una volta montato sulla tastiera, il mini synth è inclinabile in tre posizioni, fatto che richiamerà certamente alla memoria alcuni strumenti classici come ad esempio il Minimoog.

Ne sto pian piano acquistando qualcuno, man mano che escono modelli che a suo tempo non feci in tempo a comprare, o che mi avrebbero portato via troppo spazio per l’uso che ne avrei fatto, o che sono sempre costati una fortuna senza mai calare di prezzo. Ecco qualche foto e alcuni commenti:



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Il JU-06A replica i celebri sintetizzatori analogici Juno 60 e Juno 106 (si passa dall’uno all’altro spostando una levetta). I Juno erano sintetizzatori mono-oscillatore mono-inviluppo piuttosto semplici, ma con qualche tocco in più che li aveva resi molto versatili, come la possibilità da parte dell’unico oscillatore di generare più tipi d’onda contemporaneamente, e anche di arricchire il timbro generando una subarmonica più grave di un’ottava. Erano inoltre equipaggiati con un effetto chorus semplicissimo ma veramente splendido (a mio parere insuperato anche oggi), che diventerà un grande classico della Roland, un vero e proprio marchio di fabbrica. Tutti i controlli che generano il timbro sono disponibili a pannello, per cui a mio parere questo è uno strumento ideale per chi volesse avvicinarsi alla programmazione di sintetizzatori a sintesi sottrattiva.



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Il Vocoder VP-03 è naturalmente la replica del celebre Vocoder marcato Roland, strumento molto apprezzato e utilizzato anche da Tony Banks negli anni ’80. Questo strumento genera solo tre timbri: voce umana maschile, voce umana femminile, più un registro d’archi. L’imitazione dei timbri reali è solo molto approssimativa, ma tutti e tre i timbri sono veramente piacevoli all’orecchio e sono quindi spendibilissimi in qualunque situazione sonora come “tappeti”. La vera peculiarità dello strumento consiste però nel poter modulare detti timbri parlando o cantando in un microfono. Regolando opportunamente i parametri si possono generare suoni che vanno dal classico “coro accordato cantato” alla Tony Banks, fino alle meccaniche voci tenebrose degli inquietanti robot dei Kraftwerk. Lo strumento è venduto con un comodissimo microfono su asta flessibile che si può innestare in una presa Cannon direttamente sul pannello dell’apparecchio. La cura con cui sono stati riprodotti i pulsanti con spia LED, le manopole con testa in alluminio, per tacere degli slider illuminati, sono da non credere. Solo una potenza industriale come Roland può permettersi l’attenzione a queste minuzie, e poi mettere in vendita l’articolo a un prezzo comunque contenuto.



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Il JD-08 è la replica dello JD-800, sintetizzatore tuttofare di Tony Banks negli anni ’90. Si tratta forse dell’ultima risposta dei sintetizzatori analogici contro lo stradominio dei sintetizzatori digitali, che a breve col loro piattume finiranno per soffocare qualunque interesse di pubblico e musicisti verso la sintesi del suono. Oltre alle consuete forme d’onda tipiche dei sintetizzatori analogici, gli oscillatori del JD-800 possono generare anche una buona varietà di onde più complesse, sostanzialmente campionate, utilissime soprattutto per migliorare la sintesi di attacchi e transienti degli strumenti reali (il JD-800 genera ad esempio dei timbri di pianoforte molto piacevoli e ben spendibili su una vasta estensione di ottave). A valle degli oscillatori, però, il timbro è modificabile con i classici filtri risonanti e modulatori tipici dei sintetizzatori analogici, che all’epoca moltissimi tastieristi pratici di sintesi sottrattiva erano abituati a maneggiare. Il JD-800 consente infine di sovrapporre quattro timbri, miscelabili tra loro a piacere (anche al volo in modo dinamico) mediante quattro slider raggruppati nella sezione “palette”: una vera e propria “tavolozza” sonora. Risulterà chiaro che si tratta di un sintetizzatore estremamente potente e versatile, in grado di generare timbri dalla forma d’onda molto elaborata ed anche evolvente in modo complesso. Osservare come in Roland si siano presi la briga di replicare anche la sezione “diagonale” in alto a sinistra che caratterizzava fortemente il design di questo sintetizzatore, è uno di quei particolari che commuove noi maniaci di queste cose.

Qui il link alla pagina ufficiale Roland della serie Boutique:

https://www.roland.com/it/promos/roland_boutique/
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Re: I mini sintetizzatori Roland Boutique.

Postby Duke59 » 07 Oct 2023, 10:35

Grazie Marco, non ero a conoscenza di questa interessante iniziativa Roland.

Ho dato un'occhiata veloce e devo dire che sono tentato dall'acquisto del Vocoder, di cui ho visto il filmato demo e che trovo capace di cose straordinarie (mi è venuta in mente la bellissima e vocoder-centrica "Sheba" di Mike Oldfield, dove tra l'altro suona Collins alla batteria).

https://youtu.be/ECzAcR_R4EA?si=8VlSR37DVf2YTdQr

Approfondirò certamente l'argomento
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Re: I mini sintetizzatori Roland Boutique.

Postby highinfidelity » 07 Oct 2023, 20:19

...ed ecco che ha risposto l'unico forumista da cui mi sarei aspettato una risposta a questo thread, ammesso che una risposta arrivasse affatto.... [:D]

In effetti tra tutti il Vocoder è quello che ha più utilizzabilità in assoluto: essendo uno strumento semlpice già in partenza, la versione "mini" non è per nulla sacrificata nei controlli, e anche la tastiera da due ottave può rivelarsi sufficiente senza nemmeno ricorrere a collegamenti MIDI. Purtroppo è già fuori produzione, ma a parte che si trova ancora nuovo in alcuni negozi (non a prezzi "popolari" purtroppo) non dovresti in ogni caso avere problemi a trovarlo usato pari al nuovo, come alla fin fine ho fatto io.

Se invece ti fosse utile la tastiera completa (che poi in realtà ha solo tre ottave), ti segnalo anche che Behringer ha attualmente in produzione una vera e propria "fotocopia a colori" del Vocoder Roland, a un prezzo incredibile, roba che forse non ci compri manco il materiale sfuso. Non l'ho provato di persona ma numerosi recensori che non faticherai a trovare su YouTube l'hanno molto apprezzato. Qui la pagina del prodotto sul sito Behringer:

https://www.behringer.com/product.html?modelCode=P0CQP
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(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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