Pendragon a Stazione Birra

Date sfogo alla vostra arte letteraria commentando gli album piu' interessanti che avete ascoltato di recente.

Pendragon a Stazione Birra

Postby moonchild » 19 Oct 2008, 19:53

Non avevo mai visto i Pendragon dal vivo.
Non so se Stazione Birra sia un posto ideale per ascoltare musica ma entrare lì e trovarsi Clive Nolan praticamente di fronte può forse rendere al meglio l'idea di quanto di nicchia sia, se possibile, ancor più diventato il progressive.
Insieme ad altri "carbonari" come il sottoscritto mi avvicino gatton gattoni al tavolo dei cd e con malcelata soddisfazione rafforzo massicciamente la mia collezione in un sol colpo con un triplice acquisto: Not Of This World, Utrecht...The Final Frontier e Acoustically Challenged peraltro con dvd aggiuntivo...diciamo che rispetto a Fish della settimana scorsa mi è andata di lusso.
I tavoli praticamente sotto il palco non sono un bel vedere anche se capisco che chi organizza certi eventi deve in qualche modo rientrare e allora mi decido anch'io a sborsare l'obolo di una margherita con coca cola annessa...la coca cola a stazione birra, insomma un figurone[I8)].
Prima dei Pendragon si esibiscono tali Soul Secret duretti anzichè no almeno per i miei gusti mentre Barrett e compagnia fanno il loro ingresso intorno alle 22.40.

Si aprono le danze con un classico da The Window Of Life ovvero The Walls Of Babylon, la versione è quella priva dell'intro di pinkfloydiana memoria ed è chiaramente un peccato mentre l'incursione in Not Of This World con A Man Of Nomadic Traits ci trasporta su atmosfere più delicate che sfociano in uno dei più ammalianti riff che il pendragon sound abbia saputo produrre.
Si cerca di pescare un pò dappertutto cosicchè prima The Jewel e poi Believe vengono omaggiati per poi arrivare ad Eraserhead dal loro ultimo lavoro in una versione discretamente robusta.
The Window Of Life viene saccheggiato a piene mani ed è la volta di Nostradamus o Stargazer che dir si voglia, passano gli anni mal'effetto trascinante di questo brano non viene mai meno così come quello romantico e sognante di Breaking The Spell altra perla del mai troppo osannato album del 1993.
Naturalmente non può essere tralasciato The World e nello specifico la scelta ricade su The Voyager, il riff tastieristico che lo caratterizza è la prima cosa che cronologicamente ho conosciuto dei Pendragon, non nego che ancora oggi ascoltarlo mi emoziona ma credo che ognuno dei presenti si renda conto di vivere uno di quei momenti in cui si vola musicalmente altissimi.
Tra alti e bassi emozionali, i brani nuovi onestamente non riescono ancora a catturarmi, il concerto si avvia all'epilogo con i tre bis canonici.
Il primo è Masters Of Illusion ed è a mio parere il vertice della serata, Barrett, che già di suo tende ad essere accentratore, guadagna la scena in maniera perentoria riuscendo a rapire gli astanti con quel siderale assolo che ha fatto di The Masquerade Ouverture il loro apice compositivo (opinione personale sia chiaro).
Mai come in questo caso gli assenti hanno avuto torto, chiunque ami il prog o almeno quella componente romantica che lo contraddistingue non può non amare i Pendragon e chiunque ami i Pendragon non può non ascoltare almeno una volta nella vita Masters Of Illusion dal vivo.
Quel che segue contribuisce a tenere alto il tasso emozionale, Paintbox è almeno sussurrata un pò da tutti mentre 2 AM vede Barrett scendere tra il pubblico oramai catturato irreversibilmente da quelle atmosfere sognanti che più di tanti altri nel prog i Pendragon sono riusciti idealmente a rappresentare.

Guadagno soddisfatto l'uscita con il bottino dei tre cd stretti saldamente nelle mani e la piacevole sensazione che ti pervade ogni volta che ti rendi conto di far parte di una piccola nicchia che per una sera era forse al posto giusto e nel momento giusto.
Un saluto a tutti.
moonchild
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Postby Thomas Eiselberg » 20 Oct 2008, 07:18

Gran bella recensione, Moonchild[:)]

Continuo a pensare che Master of illusion e Nostradamus siano pezzi "deboli" e troppo pomposi, e che 2Am sia una piccola perla, ma sono dettagli.

Vero purtroppo il discorso sul prog come fenomeno ormai di nicchia, e vedendo chi riempie gli stadi oggi questo mette tristezza.
[:.-(][!:-!]
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Postby flak » 22 Oct 2008, 07:15

Grazie Moonchild,
ho dovuto rinunciare proprio all'ultimo momento al concerto ed ero curioso di sapre com'è andata.

Dalla tua recensione immagino sia stata una bella serata, anche se avrei sperato in una scaletta leggermente diversa. A differenza di te, infatti, ho smesso di seguire i Pendragon con Masquerade, che considero il loro primo passo falso.
Gusti a parte, mi pare che da World e Jewel (i miei preferiti), si sia attinto pochino.
In ogni caso, che i Pendragon siano ancora in giro mi fa piacere e spero che la prossima volta non mancherò.

Ciao!
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Postby moonchild » 22 Oct 2008, 09:14

A parte le normali preferenze che ognuno di noi può avere è certo che dischi come The World e The Jewel siano risultati un pò penalizzati d'altronde i Pendragon s'identificano ormai da tempo con Barrett e presumo che anche le scalette seguano le sue direttive.
Personalmente in un concerto dei Pendragon non prescinderei mai, per fare un esempio, da un brano storico come Alaska che a mio parere è un pò , con tutte le cautele dell'accostamento, la loro Firth Of Fifth però vallo a spiegare a Barrett[:)]
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Postby flak » 22 Oct 2008, 09:40

quote:
Originally posted by moonchild

...
Personalmente in un concerto dei Pendragon non prescinderei mai, per fare un esempio, da un brano storico come Alaska che a mio parere è un pò , con tutte le cautele dell'accostamento, la loro Firth Of Fifth però vallo a spiegare a Barrett[:)]



D'accordo al 100% [:)]
Alaska è bellissima!
Ciao e grazie
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Postby Thomas Eiselberg » 22 Oct 2008, 10:11

Non posso che quotare, Alaska è il mio brano preferito dei Pendragon[:p]
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Postby smiroldo » 23 Oct 2008, 14:12

Alaska è stupenda [8:-x][8:-x][8:-x]
ma tutto the jewel è magnifico [:)]
peccato che è l'unico disco veramente indimenticabile che abbiano fatto [:-I] IMHO, ovviamente...
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Postby Alius » 24 Oct 2008, 05:42

Quoto Smiro al 100%. Lo ascoltavo proprio ieri, per me è un capolavoro all'altezza dei migliori della storia del prog. I dischi successivi sono discreti, alcuni ottimi ma ben lontani da questi livelli (IMHO)

Inutile dire che per me il DVD "Past and Presence" (dove ripropongono tutto "Jewel" live 20 anni dopo) è fonte di goduria immensa... [:p][:p]
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Postby Thomas Eiselberg » 24 Oct 2008, 07:35

Bellissimo quel Dvd, lo rivedo sempre con piacere.
Coloro che amano i primi Pendragon poi non possono chiedere di meglio[:p]
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Postby The Knife » 24 Oct 2008, 17:36

Non dico che the jewel non mi piace...però a mio gusto 'the window of life' è superiore...e anche notevoli trovo 'believe' e l'ultimo, 'pure', che mi sta entrando in testa sempre di più[;)]
chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso.
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Pendragon a Stazione Birra

Postby Dalex_61 » 26 Oct 2008, 06:54

Oh... che bella recensione! Grazie, Moonchild! [:)]
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Postby madonna fiammetta » 28 Oct 2008, 05:39

Bella recensione, il concerto è stato stupendo, non posso che essere d'accordo visto che ero li.
Io amo i Pendragon di un amore viscerale, anche se non sono convinta che solo The jewel e The world siano i loro album migliori.
Io propendo per The masquerade overture e soprattutto per il magnifico The window of life e per la bellissima Walls of Babylon che, per me, è la loro Firth of fifht (perdonami Moonchild caro), finora ancora niente ha superato la bellezza di quella canzone o brano a che dir si voglia.
Sentirlo dal vivo come apertura del concerto è stato stupendo, anche se mancando l'intro qualcosa si è persa. Non fa niente, alla fine il concerto è stato stupendo e loro sono stati magnifici.
Barrett poi si è concesso in toto, è il vero mattatore del gruppo e a parere mio è anche una persona simpatica.
Peccato per chi se li è persi, la prossima volta cercate di esserci, vi assicuro che ne vale la pena.
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