Steve Hackett - Out of the tunnel's mouth

Date sfogo alla vostra arte letteraria commentando gli album piu' interessanti che avete ascoltato di recente.

Steve Hackett - Out of the tunnel's mouth

Postby Thomas Eiselberg » 14 Nov 2009, 18:27

Visto che non è stata ancora scritta una recensione del "Nostro" in questa sezione, lo faccio io.

Dopo svariati ascolti ecco cosa penso dell'ultimo lavoro di Steve

1)Fire in the moon - Mi è piaciuta fin da subito, fin dal primo ascolto, sicuramente una delle cose migliori dell'album. Ha un non so che di Marillion/Pendragon musicalmente parlando: un brano quasi new-prog dove sicuramente la strofa è migliore rispetto al coro che costituisce il ritornello.
L'assolo è meraviglioso. (Voto 9,5)

2)Nomads - Buon pezzo, che unisce l'acustico all'elettrico in maniera riuscita. Non un capolavoro assoluto ma risulta piacevole per tutta la sua durata: dall'inizio spagnoleggiante fino alla chiusura più grintosa.
(voto 7,5)

3)Emerald and Ash - Pezzo dall'inizio meraviglioso: atmosfere magiche e sognanti, in puro stile Hackett. Anche la voce orami si adatta perfettamente ai pezzi, ed il nostro sa come sfruttarla al meglio (riascoltando Cured si può notare l'enorme differenza riposta nella cura delle armonie vocali rispetto al passato).
Seconda parte più oscura e "disturbante": amando io anche l'Hackett più dark[:D] non posso che sorridere di fronte a tale svolta del pezzo, che muta completamente registro (in pieno stile prog), anche se capisco che a molti possa non convincere del tutto.
La prima parte comunque è sicuramente più accattivante della seconda. Altro brano da goduria pura insomma[:p]
(Voto 9,5)

4)Tubehead - Un pezzo che per ora non mi convince: un inizio simile a Los Endos, con un seguito piuttosto simile a Mechanical bride, ma senza lo stesso retrogusto jazzato. E' comunque un pezzo breve e non è del tutto malaccio, magari poteva essere sviluppato meglio.
(Voto 5,5)

5)Sleepers - Capolavoro assoluto dell'album: inizio sognante da pelle d'oca, con una melodia commovente e riuscitissima. Ricorda (forse anche perche è presente) certi lavori di Anthony Phillips tipo Slow dance.
Seconda parte molto più rabbiosa, con un buon lavoro alla chitarra e cori riuscitissimi. Livello qualitativo elevatissimo per tutta la sua durata, mentre forse Emerald and Ash perde qualcosa nella seconda parte. Insomma per me per ora è "il brano" di Out of the tunnel's mouth. Voto 10[:p]

6)Ghost in the Glass - Mi ricorda Blue child (contenuta nell'album precedente), e unisce bene l'acustico della prima parte alla seconda parte "elettrica". Bello il lavoro alla chitarra, anche se per il momento mi piace di più Blue Child. (Voto 6,5)

7)Still Waters - Il solito pezzo blues, che però stavolta appare decisamente più riuscito rispetto a quelli contenuti negli album precedenti. L'Hackett blues non mi fa impazzire (Blues with a feeling è l'album che amo meno della sua discografia), e non è quindi tra le mie cose preferite dell'album, però... (Voto 6,5)

8)Last Train to Intanbul: pezzo molto piacevole, simile a Waters Of The Wild del precedente album, con delle ottime atmosfere. Molto piacevole, con degli ottimi inserti di sax. (Voto 7,5)

Media 8-

Un album insomma molto più compatto e omogeneo dei due che lo precedono, anche se purtroppo molto più breve.
L'Hackett eclettico e magari strabordante di To watch the storm e di Wild orchids è qui tenuto a bada, anche se io preferisco che abbondi, anche quando magari inserisce nei suoi lavori delle stranezze (tipo Marijuana, Assassin Of Youth[:D]).
Non sono mai sazio della sua musica, e i poco più di 40 minuti dell'album in questione non mi sembrano abbastanza.

Insomma il giudizio è più che positivo (i voti ovviamente non sono definitivi, ma soggetti a modifiche dettate dal tempo): visti i tempi, visto che ormai nel campo musicale dire qualcosa di nuovo è praticamente impossibile, e le condizioni nelle quali Steve ha sfornato questo nuovo lavoro, sarebbe assurdo chiedere di più[:)]
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Postby fr.arcuri » 15 Nov 2009, 11:54

non ho ascoltato il disco ma mi sa che stavolta l'hai proprio cannata la recensione caro tommasino.

ho ascoltato solo fire of the moon e mi riporta alle atmosfere di una misconoscita band un tantino più vecchiotta dei marillion e dei pendragon che sono "sicuro" questi due gruppi non abbiamo mai ascoltato.

è da dieci netto senza discussione alcuna [;)]
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Postby Magog » 15 Nov 2009, 13:28

ancora non ho sentito nulla ma quei 9.5/10 [:0] ......... ti sei fatto prendere dall'entusiasmo, vero? [:-I]
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Postby Thomas Eiselberg » 15 Nov 2009, 16:25

Per Francesco: non lo so se ho "cannato" la recensione, ma a me a tratti "Fire on the moon" ricorda cose come "This strange engine" dei Marillion, o "Indigo" dei Pendragon.
Il gruppo misconosciuto sarebbero i Genesis?[:D] Steve in quale gruppo suonava, è come dire che Gilmour ricorda i Pink Floyd.

E' ovvio che ci sia un forte retrogusto Genesis[;)]

Io invece volevo sottolineare la presenza di queste atmosfere quasi new-prog (insomma meno articolate e più intime, per quanto comunque prog, rispetto ai Genesis).

Poi magari avrò detto una stupidata, ma l'impressione che il brano mi da è quella[:D]

Sul voto: 9,5 non mi sembra lontanissimo dal 10.[:D]

Per Magog: forse mi faccio prendere dall'entusiasmo quando parlo di Steve (sicuramente), ma il lavoro merita davvero, non fosse altro che per 3 o 4 pezzi davvero bellissimi, che a tratti ricordano i primi Genesis e alcune cose di Phillips.
Certo forse alcune cose non saranno digeribili da tutti, ma c'è davvero dell'ottima musica in questo album[;)]
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Postby Hogweed » 15 Nov 2009, 16:41

Bravo Thomas, l'aspettavo una tua recensione!!![;)]
Sono d'accordo con te, forse meno entusiasta, ma tu sei un grande fan, un fan speciale e ci sta![;)]

Mag, non ti preoccupare, è un bel disco, a mio parere non è un capolavoro epocale, però c'è dell'ottima musica[;)]!
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Postby fr.arcuri » 15 Nov 2009, 16:43

il "cannato" era proprio riferito al fatto che hai scambiato un pezzo da dieci con uno da un misero 9,5 [:D]

tornando seri io sento fire on the moon un pezzo molto genesisiano proprio nell'armosfera, nella progressione.

dalla tua recensione esce fuori che l'album presenta un paio di pezzi ancora migliori quindi il disco va da se che è bello.

spero di trovarlo al più presto.
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Postby Thomas Eiselberg » 15 Nov 2009, 17:03

Anche se condizionato dall'entusiasmo del fan ho cercato di essere abbastanza obiettivo: 8- come voto all'album non mi sembra sproporzionato, fosse per me avrei dato dieci[:-D]

Ovviamente i voti ai singoli brani sono ultrasoggettivi, e fatti sempre confrontandoli con gli ultimi dischi di Steve.

Francesco: il 10 a Fire on the moon ci può stare, ma volevo premiare Sleepers che in questo periodo non mi riesco a togliere dalla testa.
Se Fire on the moon ti evoca ricordi genesisiani, lo faranno sicuramente (magari non per tutta la loro lunga durata) anche Emerald and Ash e soprattutto la sopracitata Sleepers[;)]
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Postby francy1361989 » 15 Nov 2009, 18:11

Hai ragione su Sleepers, un pezzo a dir poco stupendo, stessa cosa può dirsi per Fire On the Moon...condivido anche il tuo giudizio su Tubehead come pezzo meno riuscito del disco, anche se è abbastanza corta, quindi non resta troppo pesante...direi un lavoro di altissimo livello, che acquista ancora più valore se si tiene conto delle condizioni in cui è stato realizzato.
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Steve Hackett - Out of the tunnel's mouth

Postby Magog » 25 Nov 2009, 19:06

boia..........mi è già venuto a noia!!!! [:-j]
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Postby Hogweed » 26 Nov 2009, 14:01

Ho paura che sia successo anche a me, a parte Fire in the Moon, Nomads e Emeral and Ashes, il resto già inizio a saltarlo...[:(]
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Postby Thomas Eiselberg » 26 Nov 2009, 15:38

Credo che sia normale, io non ascolto mai un disco ogni giorno, altrimenti pure Selling mi verrebbe a noia.

Sono piuttosto vario, anche con i dischi che ho acquistato da poco cerco di diluire gli ascolti.

Non sono il tipo che riascolta due o tre volte consecutive un pezzo o un album che gli piace, i dischi con i quali ho adottato questo metodo mi hanno annoiato subito (poi è normale che per ogni persona il discorso è diverso).

Out of the tunnel's mouth continuo a ritenerlo un buon disco, ma Wild Orchids e To watch the storms mi sembrano più completi.
Forse il fatto che sia troppo breve non è un punto a suo favore (come ho già detto in precedenza).
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Postby Hogweed » 26 Nov 2009, 16:12

Sono d'accordo con te[;)].
Dopo l'uscita l'ho ascoltato 3 o 4 volte e già le cnzoni sopra citate le salto...
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Postby Magog » 28 Nov 2009, 17:59

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg

Credo che sia normale, io non ascolto mai un disco ogni giorno, altrimenti pure Selling mi verrebbe a noia.



testato.....non mi succede!!![;)]
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Postby Thomas Eiselberg » 02 Dec 2009, 07:38

Recensione interessante, a parte le prime righe[:-I][:D]

http://www.arlequins.it/pagine/articoli ... sp?ch=4286
Last edited by Thomas Eiselberg on 02 Dec 2009, 07:39, edited 1 time in total.
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Postby Duke of Mar » 02 Dec 2009, 12:00

Concordo sul fatto che ci troviamo di fronte al miglior disco della produzione recente [^]
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Postby theknife » 02 Dec 2009, 15:07

lontano mille miglia dal prog però è il suo 5° miglior album di sempre dopo i primi 4, periodo 75/80...molto ben prodotto peraltro...
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Postby Moonhead » 02 Dec 2009, 15:40

quote:
Originally posted by theknife

lontano mille miglia dal prog però è il suo 5° miglior album di sempre dopo i primi 4, periodo 75/80...molto ben prodotto peraltro...



[^]
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