AC/DC - Udine 19 maggio 2010....I was there....

Date sfogo alla vostra arte letteraria commentando gli album piu' interessanti che avete ascoltato di recente.

AC/DC - Udine 19 maggio 2010....I was there....

Postby windshield74 » 21 May 2010, 07:36

Ahhhh le passioni...mannaggia a loro, se non ci fossero la vita sarebbe più grigia e monotona, è vero, ma almeno oggi, a distanza di due giorni dalla trasferta concertistica, sarei un po’ più sveglio e produttivo.
Ma tant’è, già da qualche giorno avevo in mente di scrivere le memorie di questo evento musicale (concerto degli AC/DC), logicamente passato in sordina sui principali organi di informazione (anche se il concerto a sbafo se lo sono visti i manigoldi…), anche perché è stato molto più di un concerto….ma di questo parlerò un’altra volta per non tediarvi.
Allora, come diceva Frengo e Stop….LA FREDDA CRONACA.

Dopo una giornata passata in macchina e una sosta al bed & breakfast dove abbiamo poi dormito (non c’è più il fisico per tornare da Udine alle 2 di notte…), verso le 19 entriamo dentro….il posto è infame, in cima alla tribuna coperta dove il suono era un pastone indecifrabile, ma il colpo d’occhio dello stadio era qualcosa di favoloso.
Quarantasettemila persone dentro e, pare, alcune migliaia fuori senza biglietto...
Faccio in tempo a vedere la fine del set di Maurizio Solieri, applaudito e rispettato dal pubblico, ma purtroppo non saprei dire come sia stato né cosa abbia propost....
Vabbè, penso, ora ci sono Le Vibrazioni. Non faccio in tempo a pensarlo che subito li vedo passare sotto di me nel prato insieme a Pino Scotto; dopo cinque minuti eccoli li sul palco e beccarsi l’accoglienza più pesa mai vista dal sottoscritto: 46999 persone (meno io) che fischiano il gruppo reo di essere un po’ troppo leggerino e con un cantante odioso (quest’ultima la condivido). Ma loro, da bravi professionisti, se ne fregano e ci danno dentro con i primi quattro pezzi (anche qui non mi chiedete cosa hanno cantato) incuranti dei fischi e degli “scemi scemi” gridati dal pubblico nonché di un mega striscione con sopra scritto “FATE CACARE”. Forse se l’aspettavano quest’accoglienza ed è per questo che ad un certo punto chiamano sul palco lui, un pioniere del metal in Italia, il grande Pino Scotto!!!! Subito parte il suo omaggio a R.J.Dio e tutti e cinque si lanciano in una cover di…..Stargazer? Tarot woman? Long live rock’n’roll? Heaven and hell? Stand up and shout? Macchè, Rock’n’roll dei Led Zeppelin!!! Cosa c’entri con Dio non lo so, ma viene bene ed il pubblico apprezza sancendo una tregua fino a fine concerto, anche se poi il cantante un bel vaffanculo pare lo abbia detto alla fine...

Ore 21 termina il set de Le Vibrazioni...
Ore 21:30 si spengono le luci...un boato riempie l’aria, il solito cartone animato con donnine discinte ed Angus nel ruolo di macchinista aumenta l’ansia per questa attesa spasmodica finchè dalla pedana circolare nel mezzo dello stadio, collegata al resto del palco da una rampa (mi ricorda qualcuno...), ecco che spunta fuori lui, Angus Young, 55 anni suonati, la solita divisa da scolaretto e la solita voglia di darci dentro fino alla fine….si parte con “Rock’n’roll train” dall’ultimo album Black ice ed il pubblico va in delirio….Brian Johnson ha sempre meno voce ma compensa con tanta passione e tanto sbattimento su e giù per il palco (dopo due canzoni era già sudato...a 63 anni suonati!!!!!!!!). Gli altri dietro sono il vero motore: il metronomo umano Malcolm Young alla chitarra, mai una nota sbagliata o un accordo fuori tempo, il bassista Cliff Williams che suona sempre due note ma con una potenza micidiale e poi Phil Rudd alla batteria, sigaretta in bocca e via con il 4/4. Si passa poi ad una serie di classici dell’hard rock che tanti altri artisti che si pavoneggiano come divi si sogneranno mai di scrivere, da una “Hell ain’t a bad place to be” sempre potente come nel 1977 quando c’era il compianto Bon Scott alla voce, ad una “Back in black” in cui Angus si dimena da far paura (ed anche le tante ragazze presenti...), per passare poi a “Dirty deeds done dirt cheap”, composta quando io avevo uno o due anni e che tutto lo stadio cantava a squarciagola, compresi i tanti ragazzini presenti al concerto, nati magari dopo che io li avevo visti per la prima volta nel 1991 e già allora qualcuno li definiva dinosauri...poveretti!!!!!!!
La scenografia è grandiosa, un grande palco, un impianto luci da paura ma logicamente non è uno spettacolo pensante alla Peter o raffinato come quello dei Genesis a Roma; è tutto gigantesco ma alla fine lo spettacolo è lui, Angus Young con la sua andatura a paperella presa da Chuck Berry, la sua testa che non sta mai ferma ed i suoi sempre più pochi capelli che rivelano davvero quanto sia invecchiato...qui conta l’energia allo stato brado, non ci sono effetti, ci sono chitarre con il volume fisso sul 10, una voce come la carta vetrata ed una batteria elementare...il resto viene da se, ma l’energia sprigionata da questi vecchietti è impressionante!!! Già nel 2001 rimasi stupito di come avevano suonato, siamo nel 2010 e lo stupore permane...
Lo show continua, arriva il bluesaccio sporco di “The Jack” dove si raggiunge l’apoteosi con il solito spogliarello di Angus, alto un metro e cinquantotto e poco più, un fisico da paura (nel vero senso della parola) eppure sempre capace di prendersi in giro fingendo di essere un sex simbol. Da li in poi suona in pantaloncini sudando copiosamente per il resto del concerto mentre ci sono 14 o 15 gradi...lo facessi io il giorno dopo sarei a letto con la broncopolmonite. E poi scende la mitica campana di “Hell’s Bells”, seguita a ruota da una vitaminica “Shoot to thrill” con tutto lo stadio a battere le mani , la classica “You shook me all night long” finchè non appare dietro lei, la “dolce” Rosie immortalata da Bon Scott in “Whole lotta Rosie” (Non era una gran bellezza, non era poi così secca ma lui se la portò ugualmente a letto…..), la sempre eterna “Tnt” e si chiude con la maratona di “Let there be rock”...
Cinque minuti di riposo e poi eccoli di nuovo sul palco con il loro inno “Highway to hell”...proprio alla fine ecco che spuntano fuori i cannoni e allora lì si capisce che siamo arrivati in fondo. Parte “For those about to rock” e la malinconia mi prende sempre di più, capisco che questo sarà il loro ultimo tour perché hanno i loro anni e suonare questa musica diventa sempre più complicato, ma l’idea che non avrò più l’occasione di rivederli mi rattrista…per fortuna un mega errore di Phil Rudd che manda tutti fuori tempo (con Malcolm Young disperato nel tentativo di far rientrare tutti a tempo...c’è riuscito!!!!) mi desta dalla mia tristezza e mi fa godere gli ultimi attimi del concerto, con un Brian Johnson con la maglia azzurra che alla fine grida “Forza Italia”...
L’ultimo rintocco di cannone, i fuochi artificiali e poi via, il concerto è finito...

In definitiva, se questo è un tour d’addio, e molto probabilmente lo sarà, è il miglior saluto che ci potessero dare….tanta energia, il solito impegno al 110%, tanta umiltà e poca voglia di tirarsela (per la cronaca io dalla tribuna li ho visti arrivare dietro il palco….con un pulmino, mica con 5 limousine!!!).
Forse è questo il segreto del loro successo e tanti gruppi dovrebbero imparare da loro.
Ma però, non so perché, è da ieri che sono convinto che alla fine non sarà l’ultimo tour….magari tra dieci anni rifaranno un altro tour ed un altro album….ed io sarò lì, sempre pronto in prima fila a battere il piede e a perdere la voce...
E come diceva il grande Bon Scott...LET THERE BE ROCK!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Postby Zeppelin » 21 May 2010, 07:49

Non ascolto gli Ac-Dc, ma li apprezzo per la loro vena schiettamente rock. Il racconto di Wind mi ha fatto venire i brividi, perchè è riuscito a farmi immedesimare nello spettatore che assiste ad un concerto del genere.
Sentirti dire che questo sarà probabilmente l'ultimo tour rattrista anche me, perchè stiamo perdendo sempre più pezzi. Tutto quello che ci rimane sono gruppi effimeri come le Vibrazioni.
D'agrande faro il scritore
Guardate qua!
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Postby Salmacis » 21 May 2010, 11:54

c'è stato il mio ex, era sotto al palco grazie al pass speciale, sta in estasi mistica da 2 giorni e non fa che piagnucolare [:D]
- Le ho lette le FAQ, tranquilla.
- Quindi il tuo ignorarle bellamente è intenzionale?
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Postby windshield74 » 26 May 2010, 13:04

Riguardo alla grandezza degli AC/DC, leggete questo resoconto da parte dei ragazzi di "AC/DC Italia", ne vale la pena....

http://www.acdc-italia.com/pages/stockholm_meeting.htm

[:)][:)][:)][:)]
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