Phil Collins - Going back

Date sfogo alla vostra arte letteraria commentando gli album piu' interessanti che avete ascoltato di recente.

Phil Collins - Going back

Postby Thomas Eiselberg » 17 Sep 2010, 07:55

A me il soul e l'r&b non piacciono. Questo lo metto subito in chiaro.
La musica della Motown non mi è mai interessata, gli anni '60 non mi sono mai andati giù, l'andamento canzonettaro e scanzonato non fa per me ecc.

Questo per dire che già ascoltando l'album per la prima volta sono partito con tutti i pregiudizi del mondo, e quando si parte con tali premesse credo che il giudizio finale non possa essere per forza di cose positivissimo.
A me il progetto di cover anni '60 già non convinceva e l'ho ripetuto più volte, anche se per giudicare bisogna ascoltarli i dischi, e quello ho fatto.

Phil questo tipo di musica ce l'ha nel sangue, si sente, chi conosce la sua discografia solista se ne accorge subito: un esempio su tutti si può avere ascoltando "Heatwave". Impossibile per me non provare a cantarci su "Shout out, shout it out, shout loud, ooo" (Heat on the street, da But seriously).[:-I]
Se però nei suoi dischi solisti questa passione si unisce a brani dall'impatto più pop-rock, in questo album invece abbiamo un r&b duro e puro, non se ne esce, o piace o non piace. A me non piace.

Non è un caso che già dai primi ascolti i brani che mi abbiano colpito di più siano quelli meno scanzonati, meno allegrotti, dove secondo me Phil offre una prova "gustosa", che dopo le tante parole sul suo conto sinceramente non mi sarei aspettato.
Prendiamo la title track, impossibile non rimanere indifferenti: Phil da il meglio di se e da al pezzo uno spessore che davvero fa venire in mente i vecchi tempi (quelli di Face value per intenderci).[8:-x]
Altro brano (quello che mi piace di più) molto molto gradevole è "Blame It On The Sun", dove ancora una volta la prova vocale di Phil mi sembra molto convincente (ascoltare il ritornello soprattutto).[:)]

"Never Dreamed You'd Leave In Summer" ha quel gusto alla "Why can't it wait till morning" che la rende familiare e perfetta per la vocalità di Phil, così come "Standing in the Shadows of Love" e "Girl" si distinguono tra i pezzi più allegrotti per una bella interpretazione del nosto Phil.[:)]

Il resto non mi dice nulla, o quasi. Molti pezzi non riesco proprio ad ascoltarli, altri mi sono indifferenti, però di una cosa sono sicuro: la cosa che rende belli i pezzi che mi piacciono di più è la voce di Phil, e anche i pezzi che trovo indigeribili hanno come unica nota positiva proprio la sua ugola (Something About You). Non è più quello di un tempo, ma riesce nel miracoloso intento di nobilitare dei pezzi che mai mi sarei sognato di ascoltare, sui quali avevo dei pregiudizi immensi, eppure sono riuscito a trovare dei pezzi che mi piacciono. Per me è un mezzo miracolo, un mezzo miracolo compiuto da un artista che dice di volersi ritirare.

I brani suonano bene, sono impeccabili, a mio avviso Phil suona molto più naturale e a suo agio di quanto le sue interviste lascino intendere, l'unico (insormontabile) difetto è che questa musica a me non piace.[V]

Per curiosità dopo aver ascoltato Going Back ho messo su "Mirrorball", "Listening wind" e "My body is a cage", così (come si dice) a sfregio[:D], per vedere l'effetto che fa.
Purtroppo mi ha fatto un buon effetto: quei tre brani hanno una magia tutta particolare che Going back non ha in nessun brano, e non è qualcosa legata a Phil o a Peter.
Sono dei brani ben costruiti, dei quali apprezzo già gli originali, in più cantati da una delle mie voci preferite. Peccato che il resto (a parte Apres moi) sia troppo troppo noioso.

Scratch my back e Going back però sono due album incomparabili, diversissimi, lo si capisce proprio ascoltamdoli in successione: condividono soltanto il fatto di essere due album di cover, e il non avermi convinto (per motivi diversissimi e in modo diverso) fino in fondo.

Insomma a sto giro sto con i Gabrieliani[:D], mi piace di più il progetto di Peter (non è un confronto, è solo espressione di quanto purtroppo io preferisca un certo tipo di musica ad un altro), anche se per me (e qui fatemi fare per una volta il talebano[:D]) l'ultimo vero grande album della famiglia Genesis sapete qual'è, e chi ce lo ha gentilmente concesso.[:D]
No, perchè con questa diatriba millenaria tendiamo sempre a dimenticarcelo[:D]

Quanto a Phil mi sa che non posso neanche dire "sarà per la prossima", purtroppo, mi auguro che non sarà così, perchè lo dico sinceramente Going Back è un buon prodotto per l'intento che si prefigge e nel suo genere non sfigura affatto (capisco perfettamente che chi ama questo tipo di musica lo trovi godibilissimo, e secondo me è un grande passo in avanti rispetto a Testify).
Mi dispiacerebbe moltissimo se tutto finisse qui, anche se sto parlando di un album che non mi esalta affatto: tutto è cominciato con Phil, in quel lontanissimo (per me) 1993 con la cassetta di Both sides, quando ancora di musica sapevo meno di zero.[:(]

Non metto nessun voto, mi limito soltanto a dire: grazie lo stesso Phil.[:)]
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Phil Collins - Going back

Postby marco » 17 Sep 2010, 08:05

Però ragazzi questo disco riesce a farti prendere la giornata nel modo giusto in una maniera strepitosa.....[:)]
..io lo ascolto prima di andare a lavoro,e parti con un altra marcia,provatelo![;)]
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Phil Collins - Going back

Postby Salmacis » 17 Sep 2010, 09:00

quoto marco, l'album mi ha fatto lo stesso effetto, mette un sacco di allegria [8:-x]
mi spiace che non ti abbia convinto fino in fondo, tom, ma è molto bello da parte tua dire onestamente che è un buon prodotto ma è a te che non piace per gusto personale [:)] effettivamente quello influisce, fa molto direi: a me questo tipo di musica ha sempre fatto questo 'effetto sveglia', quindi il fatto che ci sia phil è un'aggiunta [:)]
- Le ho lette le FAQ, tranquilla.
- Quindi il tuo ignorarle bellamente è intenzionale?
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Phil Collins - Going back

Postby Thomas Eiselberg » 17 Sep 2010, 09:08

Ma infatti, sono contento che a molti piaccia, vuol dire che Phil è tutt'altro che bollito[:)]

Purtroppo è una cosa legata ai gusti personali: ad esempio tutti sanno quanto amo la musica di Steve, e può averci messo tutto l'amore ed il feeling di questo mondo, ma Blues with a feeling lo trovo insopportabile[:D]

Purtroppo in un album di cover il gusto personale influisce tantissimo, è la cosa più importante, e se sei allergico ad un certo tipo di musica...

Comunque ribadisco che ci sono alcuni brani che mi piacciono, e proprio in questo senso Phil ha fatto un mezzo miracolo
Figuriamoci a chi già apprezza quel tipo di musica[;)]
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Postby Starless74 » 17 Sep 2010, 10:01

Esatto: è un album di cover in perfetto stile d'epoca. Se lo stile d'epoca Motown non piace (a me non entusiasma), non c'è verso di farsi piacere l'album. Per gli amanti del genere, probabilmente è un ottimo disco.

Quanto al confronto con SMB: Il corrispettivo gabrielliano non è SMB, lo sarebbe semmai un ipotetico album di cover di Otis Redding, tanto per intenderci.
"Andare indietro" (goin' back) alle proprie radici e scambiare pezzi con artisti ancora in attività sono semplicemente due binari differenti, che non si incontrano.
Sta al gusto personale preferire l'uno o l'altro, ma il confronto in questo caso mi pare non proponibile, semplicemente perché senza senso.
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Phil Collins - Going back

Postby Thomas Eiselberg » 17 Sep 2010, 10:14

E io che ho detto: tra i due album non c'è confronto[:-I][:D]

Quando uscì il disco di Peter dissi che quando anche quello di Phil sarebbe uscito avrei detto quale dei due preferivo (visto che molti facevano paragoni inutili e insulsi prima del tempo): adesso che ho ascoltato entrambi ho detto cosa penso dei due progetti (non a caso ho parlato di progetti), cioè che non mi esaltano ma preferisco (per un fatto di maggior vicinanza ad i miei gusti) quello di Peter. Stop. Non mi sono sognato di fare nessun confronto, e l'ho scritto a chiare lettere.[;)]
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Phil Collins - Going back

Postby tradax » 17 Sep 2010, 11:55

Ottima recensione, onesta e priva di pregiudizi; a me il disco pare invece godibile e divertente, ripeto non un capolavoro, ma di questi tempi dalla "famiglia" G. non ci si può aspettare veremente niente di più, a parte Hackett, l'ultimo disco di musica "originale" risale ormai al 2002 di UP...

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Phil Collins - Going back

Postby graziano » 17 Sep 2010, 13:11

SE VOLETE BATTERE LE MANI E STAR ALLEGRI, MA CON ALCUNE BALLAD CHE SPEZZANO UN PO' IL RITMO, GOING BACK. PER GLI AMANTI DALL'ALBUM BUSTER E YOU CANT HURRY LOVE... PER I PROGGER EVITARE...

SE VOLETE SUICID... OOOPS[:D] SE VOLETE QUALCOSA DA CAMERA(IN TUTTI I SENSI),RIFLESSIVO, E SIETE IN PERIODO CUPO, SCRATCH MY BACK. AVVERTENZE: NON ASCOLTATELO IN AUTO O PRIMA DI ADDORMENTARVI... EFFETTO SONNIFERO...
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Phil Collins - Going back

Postby laviolettinadeigenesis » 18 Sep 2010, 15:03

Lo sapevo Thomas che mi saresti piaciuto in ogni caso!!!

Ma perchè non scrivi recensioni per qualche rivista?[;)]
Magari al posto di quegli insulsi giornalisti che recensiscono i dischi da cani,o senza averli nemmeno ascoltati oppure non parliamo di quando partono già pieni di pregiudizi...

Mi è piaciuto molto quello che hai detto di Phil.
Poi, sono sincera anche a me in un disco dove ci sono così tanti brani (io ho preso l'edizione da 25) è ovvio che non tutte e 25 mi piacciono allo stesso livello.
E poi ad essere sincera anch'io le canzoni che apprezzo di più sono quelle lente che non quelle ritmate e leggere!
Il Phil "intimista" è adorabile!![8:-x]
"Going back" è stupenda, da brividi!
La poesia è una pittura che si muove e una musica che pensa.

....why don't you touch me,
why don't you touch me, touch me now, now, now, now, NOW!!!!!

SENZA GENESIS, NOI NON SAREMMO.
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Re: Phil Collins - Going back

Postby rkive » 16 Apr 2019, 17:12

18 brani sono troppi, il numero ideale è 10.
Scelgo quelli Holland-Dozier, perchè Phil li ammira.
Infine, 3 brani extra che piacciono a me.

Ecco il risultato:

Heatwave.
In my lonely room.
Take me in your arms.
Papa was a rolling stones.
Standing in the shadow of love.
Jimmy Mack
Something about you.
Love is here but now you're gone.
Going to a go-go.
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