Def Leppard - Def Leppard.

Date sfogo alla vostra arte letteraria commentando gli album piu' interessanti che avete ascoltato di recente.

Def Leppard - Def Leppard.

Postby highinfidelity » 23 Feb 2016, 10:29

Dopo molti anni lungo i quali non avevo piu' seguito i Def Leppard, ho recentemente acquistato il 33 giri omonimo. Questo sebbene, a mio modesto giudizio, un album al quale gli artisti non si siano nemmeno sforzati di trovare un titolo come si deve sia un segnale non certo incoraggiante. [:D] In realta', un cugino mi aveva anticipato che i Def Leppard erano un po' tornati ai suoni dei bei tempi, e inoltre i brani sentiti passare in radio non mi sembravano malaccio.

Mi propongo quindi di prendere qualche buon appunto nei prossimi giorni e scrivere, come ormai e' diventata tradizione del forum, una recensione brano-a-brano. Nell'attesa cerchero' di tratteggiare in breve il cammino percorso fin qui dai Def Leppard, e soprattutto di motivare il perche' ad un certo punto decisi di abbandonare al suo destino un complesso che avevo idolatrato e amato incondizionatamente, di cui ammiravo la tecnica, la maniacale precisione, i cori polifonici (ci sara' una succosa novita' a questo proposito nella recensione!), che avevo visto numerose volte in concerto, di cui conoscevo a memoria nota per nota tutti gli album, e le cui canzoni avevo suonato dal vivo in lungo e in largo. La ragione e' purtroppo tragica nella sua lampante chiarezza: la morte di Steve Clark.

Il periodo d'oro dei Def Leppard a mio parere coincide col formarsi della coppia chitarristica dei Terror Twins: Steve "steamin" Clark e Phil "flamenco" Collen. Dopo due album con la formazione primigenia (On Through The Night e High'n'Dry, un po' acerbo il primo, molto molto bello il secondo) il chitarrista Pete Willis viene allontanato per insormontabili problemi di alcolismo e al suo posto subentra in formazione Phil Collen che affianca Steve Clark. Collen e Clark diventano immediatamente grandi amici e legatissimi anche nella vita al di fuori dal palco; chitarristicamente i due paiono completarsi a vicenda: tecnico, preciso ed impeccabile Collen, geniale, originale e imprevedibile Clark. Persino nella scelta delle chitarre: fedele agli strumenti vintage Clark, piu' incline ad impiegare strumenti contemporanei Collen. Viene cosi' a formarsi uno dei duetti chitarristici piu' celebri e meglio assortiti del rock e dell'heavy metal, una coppia di strumentisti in grado di mandare in visibilio il pubblico con le loro armonizzazioni e i loro botta e risposta dal vivo.

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Nel 1984 al batterista Rick Allen viene amputato un braccio all'altezza della spalla in conseguenza di un incidente stradale. Il complesso prende una decisione che non molti altri complessi avrebbero preso, e grazie alla quale si sono meritati il mio eterno rispetto: decidono di non sostituire Allen, ma attendono che riesca a mettere a punto in collaborazione con la Simmons una batteria elettronica avente una moltitudine di pedali, e che impari ad usarla con i piedi. Viene sviluppato in questo periodo il particolare suono di batteria che caratterizza il complesso, composto (soprattutto all'inizio) di suoni prevalentemente elettronici, charleston quasi privo di dinamica e figure ritmiche atipiche, caratteristiche di una batteria suonata con tre soli arti. Paradossalmente Allen, che fin li' era stato un batterista capace ma tutto sommato mediocre, in conseguenza dell'incidente diviene un'icona del rock dal sound inconfondibile.

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Purtroppo pero', mentre Phil Collen inizia ad intraprendere un percorso di allontanamento dagli eccessi della vita da palco che lo portera' addirittura al vegetarianesimo, Steve Clark non segue la stessa strada virtuosa del suo terror twin e si abbandona sempre piu' all'abuso di alcool. Nel 1991 viene trovato morto in casa, ucciso da una miscela di alcool e di antinfiammatori ed antidolorifici, questi ultimi in realta' assunti dietro prescrizione medica a causa di una frattura al costato. [:.-(]

La morte di Clark purtroppo non e' stata solamente una perdita umana ed il capolinea per i Terror Twins. Fin da subito e' risultato impietosamente evidente come i riff chitarristici piu' esaltanti e geniali fossero farina del suo sacco; un fatto se vogliamo un po' stupefacente considerando il suo carattere tendente al timido, che lo faceva rimanere sempre un po' in ombra e in disparte rispetto al resto del complesso (questa, almeno, la sensazione che ho sempre avuto).

Quando venne diffusa la notizia che i Def Leppard avevano ingaggiato niente meno che Vivian Campbell e sarebbero andati avanti, tirai un sospiro di sollievo. Ebbi anche il privilegio di assistere ad un piccolissimo concerto milanese in cui il nuovo chitarrista veniva sostanzialmente "presentato" al pubblico italiano per sondarne la reazione, che a dire il vero fu entusiastica (piccolo inciso: oggi ad un concerto del genere ci si potrebbe andare solo se si fosse amici intimi di qualche bagarino camorrista; all'epoca bastava far la fila per assistere ad eventi irripetibili come quello). Tuttavia il sollievo fu di breve durata. Nonostante infatti ancora oggi Vivian mi piaccia molto e mi sia simpatico, sia come chitarrista che come persona che come presenza sul palco, apparve immediatamente chiaro che come compositore ormai non era nemmeno piu' alla frutta: era gia' al fernet. Forse aveva dato tutto quello che aveva con Ronnie James Dio, forse c'era e c'e' tuttora anche qualche problema col contratto che i Def Leppard gli sottoposero (diro' di piu' su questo punto nel corpo della recensione), ma per una ragione o per un'altra il suo contributo fu e continua ad essere minimo.

Dopo il discreto Adrenalize, contenente (non a caso) ancora molto materiale composto da Clark nelle settimane precedenti la sua morte, venne quindi dato alle stampe Slang, il vero banco di prova della nuova formazione. Purtroppo si tratto' di un album indiscutibilmente orrendo, senza se e senza ma, seppure forse non in tutto per colpa dei Def Leppard: e' noto difatti che la produzione fece pressioni affinche' il complesso virasse verso il grunge allora tanto di moda, cosa che i Def Leppard ovviamente non sapevano fare, e una delle tante ragioni per cui personalmente ho sempre visto il grunge come il fumo negli occhi...

A torto o a ragione, dopo il trauma di Slang non acquistai piu' i loro dischi successivi. Mi fermo quindi qui, ma se qualcuno che li ha fedelmente seguiti anche in anni piu' recenti (Thomas? [:-I] ) volesse raccogliere il testimone ed introdurre brevemente gli album successivi a Slang per portarci cronologicamente al nuovo "Def Leppard", sarebbe il benvenuto! [:)]

Vi do quindi appuntamento ai prossimo giorni, ma non senza un omaggio alla memoria di Steve Clark nel venticinquennale della sua morte: la strumentale Switch 625 da High'n'Dry, suo capolavoro assoluto secondo me. Riposa in pace Steve, non sai quanto mi hai fatto sognare. [/:-|]

https://www.youtube.com/watch?v=MS70QWFns8s
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Re: Def Leppard - Def Leppard.

Postby Thomas Eiselberg » 23 Feb 2016, 13:01

Bella retrospettiva, devo dire che tra i gruppi hair-metal del periodo i Def leppard non mi hanno mai particolarmente colpito (a parte i pezzi famosi e conosciuti), sarà per la voce del cantante (che non mi piace più di tanto), sarà per una certa commercialità del sound (strano perchè il metal melodico non mi dispiace affatto)...
Pur avendo provato a farmeli piacere non ci sono mai riuscito, chi lo sa, prima o poi ci riuscirò. [;)]
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Re: Def Leppard - Def Leppard.

Postby highinfidelity » 23 Feb 2016, 13:36

Strano... Avrei giurato che ti piacessero alla follia! Ma cosa hai scoltato (intendo dire seriamente, con concentrazione) di loro?

E' vero che i Def hanno scritto un sacco di hit schiacciasassi (belle e pure di qualita'), pero' tutto sommato i brani che a me alla lunga distanza piacciono di piu' sono le classiche "perle nascoste", come ad esempio la gia' citata Switch 625 oppure Lady Strange (pezzo da cui peraltro i Cult pescheranno a piene mani, ma proprio con l'ausilio di canne d'altura, reti a strascico, tonnare e turbosoffianti [:D] ) oppure ancora Billy's Got a Gun...
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Re: Def Leppard - Def Leppard.

Postby Duke59 » 23 Feb 2016, 21:46

Non ho mai sentito nulla dei Def Leppard, a parte forse qualche involontario ascolto radiofonico non identificato [I8)] , per cui proverò a colmare la lacuna anche per togliermi la curiosità che il tuo post ha generato. Attendo comunque la recensione di questo album.
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Re: Def Leppard - Def Leppard.

Postby highinfidelity » 24 Feb 2016, 09:33

A questo punto allora qualche "consiglio per l'ascolto" di bongiorniana memoria... In pratica si tratta del "trittico centrale", il loro apice creativo secondo me (ma direi secondo tutti: sono i dischi che li hanno resi - giustamente - famosi in tutto il mondo).

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High'n'Dry (1981) E' l'ultimo album in cui Steve Clark e' affiancato dal vecchio chitarrista Pete Willis. Il timbro generale del disco e' ancora quello cupo, compatto e un po' oscuro di molto heavy metal primigenio, pre-Eddie-Van-Halen potremmo dire, e a livello timbrico ricorda moltri altri dischi pionieristici di complessi del periodo (per esempio 7800° Fahrenheit dei Bon Jovi). Ancora 2-3 anni e nessuno suonera' piu' in quel modo. La copertina, com'e' facile capire, e' un lavoro della Hipgnosis. Alle chitarre del complesso manca ancora "qualcosa", ma i pezzi veramente belli sono moltissimi; su tutti High 'n' Dry (Saturday Night), Bringin' On the Heartbreak, Switch 625, You Got Me Runnin', Lady Strange. Come si intuisce facilmente, il brano On Through the Night e' un riciclo del disco omonimo precedente, che paradossalmente fini' per conservare proprio quel titolo nonostante la canzone fosse stata scartata! Dopo il successo di Pyromania il disco venne ristampato aggiungendo una versione remix di Bringin' On the Heartbreak (che quindi appare due volte, una su ciascun lato) e Me & My Wine che era stata il lato B di un singolo.

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Pyromania (1983) Inizia la sequenza di dischi aventi per titolo malattie piu' o meno immaginarie. Il disco fu inciso proprio a cavallo dell'allontanamento di Pete Willis e dell'ingresso di Phil Collen, col risultato che molti brani sono ancora a firma Willis e molta chitarra ritmica risulta suonata da quest'ultimo (e da Steve Clark, naturalmente), mentre gran parte degli assoli sono di Collen. Si formano i Terror Twins, il suono si fa improvvisamente piu' aperto e arioso e i cori che renderanno giustamente celebri i Def Leppard, grazie anche alla bella voce del neoarrivato Collen, iniziano a rifulgere. Stranamente pero' l'incisione e' tutt'altro che audiophile, con una distorsione ed uno scadimento qualitativo molto evidenti soprattutto in alcuni brani (anni fa, pensando che cio' fosse dovuto a un cattivo pressing, riacquistai Pyromania in costosissimo CD... solo per ritrovarmelo con gli stessi difetti uguali identici!!!). Il disco e' in pratica un'involontaria raccolta di hit, uno di quei rari dischi completamente privi di qualsiasi punto debole o filler piazzati li' tanto per alzare il minutaggio. Dovessi proprio elencare le canzoni piu' imprescindibili, direi Photograph, Too Late for Love, Foolin, Billy's Got a Gun. Forse e' il loro album migliore in assoluto.

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Histeria (1987) Tra il terribile incidente a Rick Allen, la sua riabilitazione e tournée interminabili, i Def Leppard impiegano ben cinque anni prima di pubblicare un nuovo disco. Naturalmente il materiale composto e' moltissimo, tanto che il disco dura oltre 62 minuti, che all'epoca era un record assoluto per un 33 giri (e faceva incavolare non poco chi cercava di registrarselo su una cassetta C60... [:D] ). E' il disco caratterizzato al massimo dal sound dei Terror Twins e dalla nuova batteria elettronica "a pedali" di Rick Allen. Nonostante sia un disco di enorme successo planetario, non e' un disco "facile" secondo me, e cosi' come accade con molte opere del progressive, necessita di essere ascoltato molte volte ed assimilato prima di poter essere apprezzato. Tra i brani piu' accessibili Animal, Pour Some Sugar on Me, Armageddon It, Hysteria e Love Bites, una delle ballad piu' belle di tutti i tempi. Ma forse il meglio si trova (come spesso capita) nei brani meno accessibili, come per esempio Gods of War.
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Re: Def Leppard - Def Leppard.

Postby Thomas Eiselberg » 24 Feb 2016, 12:24

highinfidelity wrote:Strano... Avrei giurato che ti piacessero alla follia! Ma cosa hai scoltato (intendo dire seriamente, con concentrazione) di loro?


Proprio quelli che dovrebbero essere (a detta della critica e dei fan) gli album migliori: Pyromania e Hysteria. [:D]
Non so, a parte la voce che come ho detto proprio non mi piace mi sembrano dischi composti da hit piuttosto commerciali, infarciti di riff e ammiccamenti (Photograph ad esempio non l'ho mai sopportata), con poche cose davvero dure o grezze al punto giusto. Ecco se per la critica sono uno dei maggiori gruppi metal del periodo, a me per sound e tipo di canzoni ricordano più gruppi come gli Europe, i Bon Jovi o i Dokken: metal molto addolcito, fatto per le classifiche e pure piacevole ma privo (per me) di grandissimi spunti. Ma come detto conosco solo questi due album e non mi metto certo a criticare chi li adora, capisco perfettamente che possano piacere parecchio, anche perchè come ho scritto io stesso apprezzo questo tipo di musica in generale. [;)]

Ogni tanto ci riprovo ad ascoltarli sperando che scatti "la scintilla", chi lo sa, forse prima o poi...

Comunque ti faccio i complimenti per aver rispescato questo gruppo e aver scritto questa interessante retrospettiva, ste cose mi piacciono un sacco. [:)]
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Re: Def Leppard - Def Leppard.

Postby highinfidelity » 24 Feb 2016, 13:39

Thomas Eiselberg wrote:con poche cose davvero dure o grezze al punto giusto. Ecco se per la critica sono uno dei maggiori gruppi metal del periodo, a me per sound e tipo di canzoni ricordano più gruppi come gli Europe, i Bon Jovi o i Dokken

Tutti gruppi che infatti a me piacevano. [:D]

Potresti pero' provare a sentire High'n'Dry: e' sicuramente un disco piu' duro e grezzo dei seguenti.
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