Peter Gabriel plays live highlights

Date sfogo alla vostra arte letteraria commentando gli album piu' interessanti che avete ascoltato di recente.

Peter Gabriel plays live highlights

Postby rkive » 06 Apr 2019, 09:59

Ci sono tutti gli hit e i brani più "oscuri" di Peter, prima del successo commerciale di "So".
E'un live un pò "remixato", ma così è più facile ascoltare Peter, la sua band e...il suo pubblico.
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Re: Peter Gabriel plays live highlights

Postby rkive » 16 Apr 2019, 13:35

Lato A alternza di brani veloci-lenti.
Lato B 4 hit in una cornice di 2 brani "ipnotici".

I have the touch: Partenza travolgente.
Family snapshop: Primo brano "oscuro".
D.I.Y.: veloce e migliore della versione in studio.
The family and the fishing net: Secondo brano ancora più oscuro.
I go swimming: Fine "liberatoria" della prima parte.
San Jacinto: Inizio "ipnotico" della seconda parte.
Solsbury hill: Inno di Peter "evergreen".
No self control: più lento della versione in studio.
I don't remember: Hit a colpi di chitarra.
Shock the monkey: Hit e "duetto" con il pubblico.
Humdrum: preparatorio al gran finale:
Biko: Inno "manifesto" e congedo da "brividi".
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Re: Peter Gabriel plays live highlights

Postby rkive » 29 May 2019, 14:54

Appendice.
Plays Live è una sintesi dei primi 4 album di Peter.
Se qualcuno vuole approfondire, c'è la cover band di Jerry Marotta The Security Project.
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Re: Peter Gabriel plays live highlights

Postby rkive » 14 Jan 2021, 21:47

Errata Corrrige! [:)]

Leggo su Dusk n.42, in occasione della ristampa in vinile del doppio album Plays Live:

"(l'abominio del cd singolo Highlights andrebbe dimenticato)".

Come al solito avrei dovuto saperlo... [;)]
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Re: Peter Gabriel plays live highlights

Postby highinfidelity » 16 Jan 2021, 15:54

rkive wrote:"(l'abominio del cd singolo Highlights andrebbe dimenticato)".


[:D]

Ormai, quando si pensa a Peter, si pensa solo in trapassato remoto. [O:-)]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Re: Peter Gabriel plays live highlights

Postby rkive » 17 Jan 2021, 14:27

rkive wrote:Lato A alternza di brani veloci-lenti.
Lato B 4 hit in una cornice di 2 brani "ipnotici".

I have the touch: Partenza travolgente.
Family snapshop: Primo brano "oscuro".
D.I.Y.: veloce e migliore della versione in studio.
The family and the fishing net: Secondo brano ancora più oscuro.
I go swimming: Fine "liberatoria" della prima parte.
San Jacinto: Inizio "ipnotico" della seconda parte.
Solsbury hill: Inno di Peter "evergreen".
No self control: più lento della versione in studio.
I don't remember: Hit a colpi di chitarra.
Shock the monkey: Hit e "duetto" con il pubblico.
Humdrum: preparatorio al gran finale:
Biko: Inno "manifesto" e congedo da "brividi".

Della serie errare umano, perseverare... [:D]

I Have The Touch.
Inizio travolgente dove abbiamo l'idea di come sarà la musica che ci attende:
la batteria di Jerry Marotta e il basso di Tony Levin sono i protagonisti, la chitarra di David Rhodes dà alcune linee guida, le tastiere di Larry Fast sono il magico sottofondo.
Peter Gabriel canta "Shake those hands, shake those hands- Give me the thing I understand" e fa capire il suo rapporto quasi "mistico" con il pubblico.

Family Snapshot.
Brano lento che diventa poi più veloce, dove si racconta l'attentato ad un uomo politico.
Nella malinconica conclusione, Peter Gabriel s' immedisima nella solitudine del killer che ricorda la sua triste infanzia.

D.I.Y.
Atmosfera quasi rock per l'inno D.I.Y. "Don't tell me what I will do, 'cause I won't ".
Più veloce dell'originale, ma il bello di Plays Live è che tutti i brani hanno un energia diversa e meno "sofisticata" della versione in studio.

The Family and the Fishing Net.
Brano drammatico dove la vita di coppia si trasforma in rito voodoo... [&:-S]
Vows of sacrifice, headless chickens- Dance in circles, they the blessed- Man and wife, undressed by all Their grafted trunks in heat possessed.
Le lyrics di Peter Gabriel sono molto dark, daltronde era il periodo di Security!

I Go Swimming.
Forse è la canzone più debole, anche se molto rock e divertente (ma in un concerto ci vuole un brano così per il pubblico)!
Il testo è quasi uno spot per chi vuole praticare il nuoto, ed è una buona conlusione per l'ascolto della prima parte di Highlights

San Jacinto.
Le tastiere di Larry Fast sono in primo piano, poi la parte ritmica e il canto di Peter Gabriel ci danno quell'atmosfera "indiana" come la Monument Valley dei mitici film western.

Solsbury Hill.
Che dire è il nostro inno e non ci stancheremo mai di ascoltarlo.
Anche se totalmente diverso dalla versione in studio, ma sappiamo che il Peter Gabriel di Melt e Security aveva abolito quasi ogni punto di riferimento con la musica pop.

No Self Control.
Molto più lenta e cupa dell'originale di Melt, ma daltronde era l'unico modo per sostituire le marimbas di Morris Pert e la voce magica di Kate Bush.

I Don't Remember.
Qui è la chitarra di David Rhodes che scandisce il ritmo, forse uno dei brani più semplici e originali di Peter Gabriel.
Chissà se il "Non mi ricordo" si riferisce ad una famosa band dove in passato era stato il cantante. [:)]

Shock the Monkey.
Non so perchè molti non impazziscono per questo brano, che per me è emozionante quasi come Solsbury Hill.
E poi è stato un ritorno alle origini di Peter Gabriel, vedi il volto dipinto da scimmia come si vede nella copertina dell'album!

In The Humdrum.
In Peter Gabriel Car era la mia ballad preferita e mi fa piacere che sia presente anche in questo Highligths.
La parte finale musicalmente è più chiara e questo è il pregio delle versioni live.

Biko.
Inno conclusivo dove Peter Gabriel canta con il cuore ed emoziona il pubblico che si unisce nel coro finale.
Il successo di Biko porterà la musica di Peter Gabriel verso direzioni strumentali (world music) che diverranno
(ahimè) realtà da Passion in poi. [:(]
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Re: Peter Gabriel plays live highlights

Postby Duke59 » 18 Jan 2021, 20:56

Plays live fu l'ultimo album in cui il mio ammirometro segnava ancora 100/100 per Gabriel.

Nonostante i suoi due primi album solisti li avessi trovati zoppicanti, con il III e il IV la mia stima per Gabriel si era cementata.

Plays live, nostante i suoi abbiondanti ritocchi, era il punto di arrivo di quella fase ... quella con Jerry Marotta e Larry Fast.

Andai anche a vedere uno show del tour di IV che, sebbene mi avesse parzialmente deluso, non intaccò la mia ammirazione.

Non lo sapevo ma sarei rimasto assai sorpreso dal lavoro successivo di Peter.

Quando arrivò Sledgehammer non volevo crederci. Io che avevo persin fatto una cover di "Family and fishing net" registrando tastiere e batteria elettronica con un mio amico alla voce solista, restai sbalordito dalla svolta "commerciale" di PG e mi senttii un po' "tradito". Il mio ammirometro scese a 70/100 (perchè comunque non si può negare che So sia un ottimo album, ma quelle avventure a metà tra musica elettronica, pop e ritmi tribali erano scomparse). Da allora pur ammirando PG e frequentando spesso i suoi show, alcuni dei quali notevoli, non riusciì più ad apprezzarlo tanto quanto prima.

Quindi Plays live segna un netto spartiacque nel mio rapporto con Gabriel, e lo ricordo con grande affetto (anche se saranno 25/30 anni che non lo ascolto).
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Re: Peter Gabriel plays live highlights

Postby highinfidelity » 19 Jan 2021, 11:15

Tanto per cambiare [;)] mi trovo d'accordo con quanto scrive Duke: i primi due album, soprattutto ascoltandoli lustri fa, a mio parere anche bilanciando gli episodi più riusciti con quelli meno riusciti raggiungevano un onesto 7 ma niente più. In particolare, rispetto a quanto s'era sentito con i Genesis, mi sembravano un'involuzione pazzesca per Peter Gabriel. Oggi visto l'appiattimento generale li si riascolta molto più volentieri, ma onestamente, anche in prospettiva, non capisco come si potesse gridare al genio ascoltando quei due dischi.

Molto più bello e compatto III, interessante IV anche se sempre molto pesante da ascoltare, tuttavia per quanto mi riguarda più nulla raggiungerà la bellezza di quanto fatto da Gabriel con i Genesis.

Se già - come forse qualcuno ricorderà da discussioni precedenti - acquistai i dischi di Gabriel in forte ritardo, Plays Live lo acquistai talmente tardi da poterlo considerare un'acquisizione "recente": è ben noto infatti il mio disinteresse verso le registrazioni dal vivo. La mia copia è simpatica perché, oltre ad essere una prima stampa, porta incollato in quarta di copertina un biglietto d'accesso al concerto di quella ormai leggendaria tournée - la data del Palasport di Torino, martedì 30 settembre 1980 - alla quale il fortunato proprietario precedente si era evidentemente potuto recare. Beato lui.

Devo dire che è un bel disco che si ascolta volentieri, anche perché come già detto da voi raccoglie il meglio dei primi quattro, e quindi il gioco è facile! Come con tutti i live però, quando la canzone è identica a quella in studio mi viene da pensare "bah è uguale ma si sente peggio, che senso ha?", quando invece è pesantemente rimaneggiata non riesco a non pensare "uh ma senti che pasticcio, ma la fa così apposta o è solo che non è capace? Un'ora che aspetto questa canzone e me la fan sentire passata al tritacarne", dal che appunto la mia scarsa propensione alle registrazioni dal vivo. [:D] Sicuramente un limite mio. [:D] Particolarità notevole di cui mi sono reso conto è che il disco (stiamo sempre parlando di prima stampa originale, non di nuovi pasticci in CD) suona divinamente su certi impianti Hi-Fi in certe collocazioni ambientali, mentre suona oscenamente asfittico in altri ambienti ed altri contesti. Non ho ancora capito bene perché: è normale e giusto che si percepiscano differenze di questo tipo, ma qui stiamo parlando di differenze gigantesche, veramente inusualil, non so se qualcun altro ha osservato la stessa cosa.
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