https://www.genesis-news.com/c-Steve-Jo ... -s395.html
Dopo Tribute (Bach- Segovia) ho voluto ascoltare questo album acustico su Satie (1826-1925).
Il protagonista è il flauto di John Hackett mente la chitarra di Steve è principalmente un accompagnamento (quindi non và cercata più di tanto).
Gnossienne 3-2-1.
Posssiamo considerarli un tutt'uno.
A differenza di Bach, le melodie di Satie non sono facili da seguire, perchè sembrano quasi accennate (a parte Gnossienne 1), però dopo alcuni ascolti si riescono ad imparare.
Gymmopedie 3-2-1.
Anche qui sempre le considero come un unico brano diviso in tre parti.
Il flauto è sempre il protagonista, però le arie sono meno catchy.
No. 1 - Airs à faire fuir I-II.
Cambio di registro e in meglio, addirittura anche la chitarra di Steve non è un semplice accompagnamento. Le melodie sono più dinamiche e non difficili da seguire.
No. 2 - Danse de travers.
Qui c'è solo la chitarra (finalmente!?).
Il brano lento e romantico, non mi sembra lontano dalle acoustic stuff del nostro Steve.
In aiuto per l'ascolto, nella versione in vinile finisce il lato A.
Idylle à Debussy, Aubade à Paul Dukas, Méditation à Albert Roussel.
Il lato B inzia con questi tre brani molto brevi di sola chitarra, anche per giustificare il nome di Steve nel titolo dell'album.
Gnossienee 4-5-6.
Torna il flauto di John e le melodie alla Gnossienne che già conosciamo, ma
questa volta molto più piacevoli (anche per quanto riguardo la chitarra).
Nocturnes No. 1-2-3-4-5.
Iniaziano i notturni e per nostra fortuna le melodie non sono "statiche" come quelle di Gnossienne e Gymmopedie.
Finisce l'album che dura quasi 1 ora (forse un pò troppo), quindi consiglierei ascoltarlo metà alla volta (come sul vinile) oppure solo le singole parti, meglio se tre alla volta.