Raimondo Simonetti: Pink Floyd- La Folle Logica.

Date sfogo alla vostra arte letteraria commentando gli album piu' interessanti che avete ascoltato di recente.

Raimondo Simonetti: Pink Floyd- La Folle Logica.

Postby rkive » 15 Jul 2021, 16:34

Ho acquistato (sicuramente a caso) questo interessante libro che considera la musica dei Pink Floyd da un punto di vista estetico- filosofico.

L'autore ripercorre la storia della band proponendo uno schema che definisce "il periodo barrettiano e quello watersiano rispettivamente come periodo epico e periodo etico; uno caratterizzato dalla centralità del suono, l'altro dal recupero della forma-canzone di natura autoriale".

Alla fine viene analizzato anche il periodo di Gilmour, definendolo come "periodo emotivo", dove è stata cercata una "restaurazione...del rapporto tra testo e musica a vantaggio di quest'ultima".

Il libro è maneggevole e può essere letto mentre si ascolta tutta la discografia e filmografia della band, da The Piper At The Gates Of Dawn a The Endless River, da Live At Pompei a The Wall! [:)]
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Re: Raimondo Simonetti: Pink Floyd- La Folle Logica.

Postby Duke59 » 16 Jul 2021, 07:59

rkive wrote:Ho acquistato (sicuramente a caso)


La frase

Ho acquistato (sicuramente a caso)

sembra un verso ripreso dal periodo barrettiano del gruppo. [:D]

A parte le battute sembrerebbe un libro interessante.
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Re: Raimondo Simonetti: Pink Floyd- La Folle Logica.

Postby rkive » 16 Jul 2021, 21:54

Simonetti ha intitolato due capitoli prendendo una famosa frase di Kant, che secondo me riassume bene il percorso artistico dei Pink Floyd! [8D]

Barret, il cielo stellato sopra di sé.

Waters, la legge morale dentro di sé.

Per l'ultimo periodo di Gilmour, l'autore non trovato una frase kantiana ad effetto, ma penso che non fosse nelle intenzioni di David, Nick e Richard aggiungere qualcosa di nuovo nella già straordinaria arte della band. [:-|]
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Re: Raimondo Simonetti: Pink Floyd- La Folle Logica.

Postby highinfidelity » 19 Jul 2021, 18:20

Mah. Non essendo un fan integralista dei Pink (mi piacciono, sì, ma CUM GRANO SALIS e ben conscio di tutti i loro limiti) io i tre periodi li colloco diversamente.

Primo periodo: Barrett. Diciamo "esperimenti interessanti" in mezzo a canzoni mediamente brutte e quasi sempre molto mal suonate. Alcuni fan della prima ora (o che si spacciano per tali) hanno (o simulano d'avere) molta nostalgia per questa formazione, ma personalmente non riesco proprio a capirli.

Secondo periodo: Gilmour, nel senso che in questa prima fase prevale la sua arte su quella di Waters, e personalmente è il periodo che di gran lunga prediligo, quello più bilanciato, quello più piacevole.

Terzo periodo: Waters, nel senso che il buon Roger comincia a strabordare e ad assumere comportamenti dittatoriali; alcune cose veramente memorabili, altre di una pesantezza e di una noia micidiale fino all'arrivo all'inevitabile capolinea.

Andrebbe aggiunto un quarto periodo, quello della formazione a tre o per meglio dire a due e mezzo: difatti non ho mai capito perché Wright, che a mio parere è l'artefice principale del suono dei Pink, in A Momentary Lapse Of Reason sia trattato come un session man di lusso e non compaia nemmeno in foto. Personalmente Momentary Lapse, contro cui s'erano scagliate le peggiori critiche dei soliti tromboni nostalgici, mi è sempre piaciuto molto e quando uscì mi sembrò un mezzo miracolo. Division Bell noiosetto con qualche spunto interessante qua e là. Poi onestamente mi pare si salvi poco. L'ultima pubblicazione in pratica era una presa in giro, una sorta di raccolta di avanzi di Wright non completati.
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Re: Raimondo Simonetti: Pink Floyd- La Folle Logica.

Postby maomac 2 » 19 Jul 2021, 19:38

In Momentary Laps of Reason Wright non compare come membro del gruppo in quanto era stato licenziato da Waters durante le registrazioni di The Wall e c'era una clausola sul contratto che non avrebbe più potuto far parte del gruppo. Quindi in quel periodo c'erano in ballo le beghe legali per la divisione da Waters e far comparire nella formazione anche Wright avrebbe fatto partire un'altra causa legale. Nella rimasterizzazione del 2019 le parti di Wright sono state reinserite e compare come membro del gruppo (giustizia fu).
Comunque prima di leggere qualsiasi altro libro sui Pink Floyd io consiglio di leggere prima Inside Out l'autobiografia del gruppo fatta da Nick Mason, tutti gli altri libri sono supposizioni e tanto aver sentito dire, su questo ne sono quasi certo in quanto se non si è capito sono un fan accanito dei Pink Floyd e negli anni ho letto di tutto e di più, tanto che conservo ancora i numeri di Ciao 2001 che parlano dei Pink Floyd e dei Genesis. Si sa in quei anni era l'unico modo per sapere qualcosa della musica che a noi piaceva tanto.
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Re: Raimondo Simonetti: Pink Floyd- La Folle Logica.

Postby rkive » 20 Jul 2021, 15:48

maomac 2 wrote:Comunque prima di leggere qualsiasi altro libro sui Pink Floyd io consiglio di leggere prima Inside Out l'autobiografia del gruppo fatta da Nick Mason, tutti gli altri libri sono supposizioni e tanto aver sentito dire...

Premetto che i Pink Floyd è l'unica band che ho più album dopo i Genesis (quelli più "popolari" cioè Atom Heart Mother, The Dark Side, Animals, The Wall, Delicate Sound Of The Thunder), sono daccordo in parte sul tuo consiglio di lettura.

Se desidero consocere i rapporti personali e musicali di una band, è meglio leggere una autobiografia.

Se devo farmi un'idea in generale, preferisco un libro di un autore che si è documentato, ad esempio Simonetti cita Inside Out di Nic Mason.

Colgo l'occasione per chiederti cosa ne pensi di questa dichiarazione di Roger Waters citata da Simonetti: "A Momentary Lapse Of Reason è un disco fatto apposta per suonare, a livello superficiale, come il pubblico si aspetta che suoni un disco dei Pink Floyd."

I brani di quest' album nel live Delicate Sound li trovo più che onesti e piacevoli da ascoltare. [;)]
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Re: Raimondo Simonetti: Pink Floyd- La Folle Logica.

Postby maomac 2 » 20 Jul 2021, 19:54

Quello che ha detto Waters dopo la sua uscita sono parole dettate da una profonda invidia e cattiveria, in quanto non riteneva che gli altri membri del gruppo fossero capaci di fare più della musica e se ci fai caso i dischi sotto la guida Gilmour riprendono il tipico sound pinkfloydiano poi possono piacere o non piacere è una cosa soggettiva. Se si ascoltano i dischi di Waters dopo la sua uscita sono una palla infinita, l'ultimo inguardabile fin dalla copertina. Ultimamente Waters ha dichiarato che sta scrivendo la sua autobiografia dove sapremo tutta la verità, io ne dubito sarà il suo punto di vista e non farà altro che sminuire l'apporto degli altri membri del gruppo e sicuramente visto il soggetto con offese deliranti. Dal mio punto di vista nei Pink Floyd non solo Barret è andato fuori di testa per colpa della droga, ma anche Waters ha avuto dei problemi di stabilità dovuti alla perdita del padre che lo ha portato con il tempo al delirio di onnipotenza.
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Re: Raimondo Simonetti: Pink Floyd- La Folle Logica.

Postby highinfidelity » 22 Jul 2021, 10:32

maomac 2 wrote:i dischi sotto la guida Gilmour riprendono il tipico sound pinkfloydiano poi possono piacere o non piacere è una cosa soggettiva. Se si ascoltano i dischi di Waters dopo la sua uscita sono una palla infinita, l'ultimo inguardabile fin dalla copertina.


Concordo con quanto affermi, anzi in un certo senso è la stessa cosa che scrivevo un paio di giorni fa. Personalmente ho sempre prediletto gli apporti di Gilmour (e Wright) al suono pinkfloydiano, ma grandi cose sono nate anche dalle tensioni contrapposte di Gilmour e Waters, come spesso succede quando poli di segno contrario generano forze ed energia interagendo. Poi - e qui mi è un po' difficile capire come sia potuto accadere, forse le monografie che citate in parte lo spiegano - con Animals l'apporto di Gilmour diviene improvvisamente secondario e Waters per qualche ragione che non riesco ad afferrare (crisi artistica di Gilmour?) viene lasciato libero di spadroneggiare; si apre così un periodo dei Pink fatto più di ombre che di luci almeno per quanto mi riguarda. Tornano a piacermi incondizionatamente proprio con A Momentary Lapse Of Reason; anche se, forse anche a causa di un'età non proprio più verdissima, la loro ispirazione non dura a lungo.

Occorre però essere giusti: va riconosciuto a Waters di avere impostato la sua carriera su basi completamente nuove, che non scopiazzano dal passato e non cercano facili nostalgie. Quando avevo ascoltato Radio Kaos mi ero reso subito conto che non assomigliava in nulla, ma veramente in nulla, al vecchio sound dei Pink Floyd e non strizzava per niente l'occhio ai vecchi fan facendo loro risentire suoni ed atmosfere nelle quali si sarebbero facilmente ritrovati.
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Re: Raimondo Simonetti: Pink Floyd- La Folle Logica.

Postby rkive » 22 Jul 2021, 15:04

Secondo Simonetti dopo il successo di The Dark Side, la band non voleva speculare sul successo dell' album; quindi servivano idee nuove per non rischiare di ripetersi.

La "soluzione" sembra sia venuta da Waters, che decise che servisse una svolta poetica definitiva: "le proprie vicende e le proprie ansie...saranno l'oggetto degli album". (riassumo da Simonetti).

Ora se questo ha funzionato con Wish You Were Here, con Animals Waters si è interstardito in un album di invettive politico-sociali, che solo lui poteva cantare.

Quindi sono stati presi alcuni outtakes di Wish You Were Here, adattandoli a questo concept così duro.

Con The Wall addirittura Waters si identifica con il protagonista-martire, dove con un "processo" decreta la sua fine da rockstar e di conseguenza la fine (secondo lui) dei Pink Floyd.***

*** Spero di non aver scritto delle "cavolate"!? [&:-S]
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Re: Raimondo Simonetti: Pink Floyd- La Folle Logica.

Postby Thomas Eiselberg » 22 Jul 2021, 17:38

Stessa cosa anche per me.
Cosí come High trovo che abbiano composto ottimi album ed altri molto sopravvalutati, in tutte e tre le incarnazioni (ingenuo ma genuino Piper, mattonesche alcune cose successive con Barrett, ottimo Meddle e molto buono Atom, molto sopravvalutati seppur contenenti buone cose DSOTM e Wish you were here, molto molto bello Animals, l'ultimo vero grande album del gruppo, mentre The wall troppo incostante, pessimo The final cut, gradevoli e non di piú gli ultimi 2).
Insomma li apprezzo ma li ho sempre trovati troppo incostanti per piacermi fino in fondo, capaci di picchi notevoli ma anche di momenti che trovo troppo piatti e noiosi.

Insomma a parte Animals (che per me é uno dei loro dischi migliori) sostanzialmente la penso allo stesso modo.

Pure io direi che tra tutti i componenti ho sempre preferito Gilmour, non come dinamiche interne nelle quali non entro non essendo un grande conoscitore delle stesse (ma mi sono fatto una mia idea), ma proprio a livello musicale. Il suo tocco é inconfondibile e i suoi assoli sono la prima cosa che mi viene in mente quando penso ai Pink Floyd
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Re: Raimondo Simonetti: Pink Floyd- La Folle Logica.

Postby Duke59 » 23 Jul 2021, 08:51

Thomas Eiselberg wrote:Stessa cosa anche per me.
Cosí come High trovo che abbiano composto ottimi album ed altri molto sopravvalutati, in tutte e tre le incarnazioni (ingenuo ma genuino Piper, mattonesche alcune cose successive con Barrett, ottimo Meddle e molto buono Atom, molto sopravvalutati seppur contenenti buone cose DSOTM e Wish you were here, molto molto bello Animals, l'ultimo vero grande album del gruppo, mentre The wall troppo incostante, pessimo The final cut, gradevoli e non di piú gli ultimi 2).
Insomma li apprezzo ma li ho sempre trovati troppo incostanti per piacermi fino in fondo, capaci di picchi notevoli ma anche di momenti che trovo troppo piatti e noiosi.

Insomma a parte Animals (che per me é uno dei loro dischi migliori) sostanzialmente la penso allo stesso modo.


Concordo, anche io considero Animals il loro picco creativo, l'album in cui il cinismo di Waters, la chitarra di Gilmour - qui meno sognante dell'usuale - e la creatività di Wright giungono al loro miglior compromesso. Sebbene non sia privo di momenti per me troppo statici - ad esempio alcune parti di Dogs con la batteria talmente lenta da sembrare un metronomo messo a 58 bpm - contiene anche alcune perle fantastiche come l'intro e il finale di Sheeps, l'intera Pigs con il suo assolo di talk-box da brividi, il giro armonico principale di Dogs per non dire dei testi da antologia.
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Re: Raimondo Simonetti: Pink Floyd- La Folle Logica.

Postby Thomas Eiselberg » 23 Jul 2021, 10:48

Totalmente d'accordo [:)] [^]
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