Un libro di estetica del rock

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Un libro di estetica del rock

Postby Citizen of HopeandGlory » 05 May 2008, 16:55

Diciotto o diciannove anni fa (non ricordo bene) scrissi un libro che fu stampato (ahimé) da un piccolissimo editore improvvisato. Quando l'agile volumetto uscì dalla tipografia mi accorsi che era stato disastrato dai refusi. Mi opposi alla sua circolazione e quindi diventò un libro fantasma. L'editore improvvisato mi regalò tutte le inutili ed inservibili copie. Io le misi ad ammuffire in un pacco e lì stanno da tutto quel tempo. Perché vi racconto questa storia? Perché il libro che avevo scritto (e pensato già anni prima) era il primo libro che trattava della musica rock sotto l'aspetto estetico cioè trattava una materia molto esclusiva e difficile sarebbe a dire la filosofia della musica (della musica rock, in questo caso). All'epoca, si trattava sicuramente del primo libro che in Italia trattava questo argomento. Domani ho un incontro con un editore che vuol ristampare il libro (tecnicamente si tratta di una ristampa, anche se, di fatto, è come se il libro uscisse per la prima volta). Non ho ancora deciso se approntare un'edizione aggiornata oppure se lasciare il testo così come era diciannove anni fa. L'unica novità che ho deciso di introdurre è la dedica; sarà dedicato ai Genesis, singolarmente cioè uno per uno; Peter, Phil, Tony ecc. Vorrei chiedervi un piccolo aiuto; per caso, sapete se in tutti questi anni sono usciti in lingua italiana testi che trattano lo stesso argomento?
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Postby Parcu » 05 May 2008, 17:05

Io non posso esserti di aiuto mi dispiace...Però davvero complimenti,spero che abbia successo[:)][;)]
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Postby Raven » 06 May 2008, 13:22

In bocca al lupo. Occhio agli editori, sono davvero degli squali.
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Postby Dalex_61 » 11 May 2008, 08:55

Ciao Citizen. Non mi risulta che esistano testi esattamente su quel tema, però non ho letto tutto quello che c'è in circolazione e spesso, come anche tu ricordi, piccoli editori hanno pubblicato volumi interessanti di cui quasi nessuno sa. [J-,]

In lingua francese, invece, c'è un magnifico testo - decisamente incentrato sul prog inglese - che affronta anche temi di estetica musicale, specialmente dal punto di vista tecnico. L'autore è un docente musicologia dell'Università di Liegi. Se ti può servire, ecco i dati:

Christophe Pirenne, "Le Rock progressif anglais (1967-1977)", Librairie Honoré Champion, Paris, 2005.

Se puoi leggerlo (non credo esistano traduzioni) fallo: è incredibilmente dettagliato. [:)]
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Postby Citizen of HopeandGlory » 11 May 2008, 18:42

Grazie per la segnalazione. Ma tu l'hai letto, gli hai dato uno sguardo? Dal titolo non mi pare un libro di estetica musicale, ma solo di storia e di critica musicale come ce ne sono tantissimi ormai.Io sto facendo delle ricerche su Internet, ma un vero e proprio testo che tratta del rock sotto l'aspetto dell'estetica filosofica non mi pare di averlo ancora trovato.
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Postby Moog » 18 May 2008, 19:00

Scusa Citizen of H&G, cosa significa parlare di rock sotto l'aspetto dell'estetica filosofica? E' un pò riflettere sul perchè mi piace questo piuttosto che quest'altro? O cosa?
Grazie e scusa per la gnuranza[:D][;)]
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Postby Citizen of HopeandGlory » 20 May 2008, 00:20

Caro Moog,
non è facile spiegare in due parole cos'è l'estetica musicale. Si può dire che l'estetica è una branca della filosofia che tratta dell'arte sotto un profilo filosofico. All'inizio era la trattazione filosofica sul "bello", poi man mano si è intrecciata con tutta una serie di discipline filosofiche (e non filosofiche) come la metafisica, l'etica eccetera. Naturalmente, non esiste una sola estetica, ma tante teorie estetiche. Perché una musica vale sotto l'aspetto filosofico? Qui subentrano le varie teorie estetiche, che sono ovviamente in conflitto tra loro. Il mio discorso sull'estetica del rock parte dall'immenso lavoro del filosofo Adorno che purtroppo disprezzava il rock (ma ancora prima il jazz) in quanto, come scriveva lui, non-arte. Io ho cercato di dimostrare che le teorie di Adorno sotto molti aspetti sono datate ed ampiamente superate ed ho cercato di rivalutare molto il rock (ma anche il jazz, il folk, il blues). I motivi per cui il rock può avere o non avere un valore estetico possono essere tantissimi. In sostanza è anche un riflettere sul perché ti piace questo o quello, ma non perché tu ne ricavi un godimento soggettivo, cioè non secondo quelli che comunemente crediamo che siano i motivi per cui quella musica valga qualcosa o meno. Per questo motivo non bisogna neppure confonderla (l'estetica) con la critica musicale. Alcune teorie estetiche come quella di Adorno possono anche essere del tutto indifferenti al 'piacere' che la musica può dare (e questo è il guaio di molte correnti estetiche del passato) per cui il bello 'estetico' del linguaggio comune (la musica che ci sembra bella e che ci piace) può anche avere ben poco a che fare con l'estetica filosofica dove magari ciò che conta di più è quello che viene da molti filosofi definito come "il valore di verità dell'opera d'arte". La differenza tra una riflessione estetica sulla musica e tutti gli altri discorsi che comunemente investono le nostre preferenze musicali consiste nella qualità molto alta delle argomentazioni, spesso legate non alla storia della musica ma alla storia del pensiero filosofico ed ai suoi 'specialismi'. Non so se sono stato capace di darti un'idea, ma ci ho provato lo stesso.
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Postby Moog » 20 May 2008, 16:03

Grazie per l'approfondita spiegazione. Ho fatto un pò fatica a seguirti e devo riconoscere che l'argomento è molto più complesso di ciò che mi aspettavo. Personalmente ho un rapporto con il concetto di estetica della musica (un brano, un album, un genere musicale) nel senso di riconoscimento soggettivo del bello in se, perchè ne ricavo appunto godimento. Lo stesso vale in genere per tutte le forme d'arte (non capisco Adorno), senza Gabriel non ci sarebbe Supper's Ready, senza Lennon-McCartney non ci sarebbero A day in the life e Yesterday e così via... questa roba si chiama arte, per me[:)]
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