Prezzo vinile nuovo

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Prezzo vinile nuovo

Postby vise60 » 14 Dec 2023, 10:09

Buongiorno a tutti [;)]
Ieri mi sono fatto un giretto in una libreria di una grossa catena ed era un po' che che non avevo avuto modo di trascorrerci qualche minuto , per cui la tappa obbligata e' come sempre ricaduta sul reparto dischi , con enorme sorpresa non ho potuto non notare che il prezzo dei vinili nuovi in poco tempo e' schizzato alle stelle ,ristampe di Genesis , Steely Dan ,Led Zeppelin ,U2 ad oltre i 35 euro per LP [:0] [:0] [:0] addirittura Steve Hackett Genesis Revisited Band & Orchestra a 62 euro [:0] , ho controllato su Amazon e devo dire che i valori non si discostano di molto, ma come e' sto fatto ? Possibile che anche in questo mercato appena che la richiesta aumenta qualcuno sia subito pronto ad approfittarne? Anziche' invogliarne l'acquisto stanno nuovamente decretando la fine del vinile nuovo ? Meno male che ci sono ancora i mercati dell'usato ...
Ricordo bene che sul finire anni settanta e primi anni ottanta la spesa per un singolo LP era intorno alle 5000 Lire che rivalutandole al giorno d'oggi corrisponderebbero a circa 13 Euro ...mah
Qualcuno sa dare una spiegazione che non sia quella della solita speculazione seppur in un mercato come questo marginale?
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Re: Prezzo vinile nuovo

Postby maomac 2 » 14 Dec 2023, 20:25

Mi ricordo benissimo quando i vinili costavano 5000 lire, prova a vedere quanto costava un litro di benzina a quei tempi e la risposta te la dai solo sui prezzi che hanno oggi i vinili. Per quando riguarda i mercatini dell'usato in proporzione alla qualità che trovi costa meno un vinile nuovo.
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Re: Prezzo vinile nuovo

Postby highinfidelity » 15 Dec 2023, 18:31

A parte che, come giustamente sottolinea Maomac, l'inflazione reale in italia è sempre aleggiata tra il doppio ed il decuplo di quella "programmata" e "rilevata da ISTAT", quindi in realtà quelle 5000 non corrispondono ai 13€ odierni (sarebbe bello!), occorre anche dire che stiamo confrontando prodotti completamente diversi.

Di quei dischi a poco prezzo ne ho comprati parecchi anch'io all'epoca. Tanto per cominciare il prezzo era salito a 11000 lire, pari appunto a un'inflazione superiore al 100%, cifra comunque che rimase stabile per alcuni anni. Ma la differenza sostanziale stava nel contenuto: dischi sottili come il cellophane per alimenti, copertine ridotte all'osso (se erano ad anta apribile, sistematicamente venivano trasformate in anta singola) e nessun inserto: se la fodera interna era stampata, magari con le liriche, si metteve al posto una bella busta bianca senza tanti complimenti.

Delle vere porcherie insomma. Si diceva all'epoca che alcuni di questi dischi delle linee economiche fossero addirittura ripressati a caldo riciclando vecchi dischi da macero, fatto che molti anni dopo ho verificato essere purtroppo vero, con risultati audio che è facile immaginare. Purtroppo anche alcuni miei dischi dei Genesis appartengono a queste linee: li tengo per pura nostalgia in quanto magari mi ricordo persino del giorno esatto in cui li acquistai, e dove, e in compagnia di chi, ma non sono nemmeno lontanamente accostabili ad una edizione di prestigio attuale.

Tutto questo poteva andare bene finché i dischi erano paccottiglia da vendere alla tonnellata. Adesso è vero il contrario: defunto il CD (che comunque, pur non avendo più nessun mercato, da nuovo costa regolarmente ben oltre i 20€!!!) il long playing è slittato ad essere un prodotto per intenditori o collezionisti esigenti. Le linee economiche proprio non esistono più: persino le collane della De Agostini di cui ogni tanto parliamo e che si vendono in edicola (a meno dei 20€ del CD!!!), sono stampate su 180 grammi di vinile vergine, con copertine ad anta apribile molto ben stampate, e c'è pure una rivista allegata!

Ma naturalmente la qualità ha un costo, ed ecco che talvolta si arriva ai prezzi che hai segnalato.

Concordo con Maomac anche sul fatto che spessissimo, per dischi di un certo pregio collezionistico ed in buone condizioni, sull'usato si pagano cifre veramente astronomiche. Di fronte a questi scenari anch'io mi butto volentieri sulle ristampe, che se ben fatte non fanno quasi mai rimpiangere l'originale, e a quel punto coi loro 30€ di prezzo o quel che è, sembrano addirittura a buon mercato! [O:-)]
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Re: Prezzo vinile nuovo

Postby aorlansky60 » 16 Dec 2023, 09:44

I miei primi ricordi di costo di un LP singolo sono quelli di 3500 Lire ad album (fine 73 da quando iniziai ad acquistare i miei primissimi 33g) [:D] ma tale situazione durò molto poco, dato che quell'anno (autunno-inverno per la precisione) coincise con la famigerata "crisi petrolifera" indotta dai produttori Arabi ed originata dal conflitto bellico contro Israele (che quelli della mia generazione ricordano bene) con la conseguenza che l'anno seguente l'inflazione aumentò sensibilmente trascinandosi dietro forti rincari di prezzi al consumo di TUTTI i PRODOTTI (non solo dei dischi...)

Detto questo non sono d'accordo con Vise quando dice "meno male che ci sono ancora i mercatini dell'usato" dato che ho avuto pessime esperienze [:-j] con alcuni vinili acquistati in quei siti che mi hanno indotto a diffidarne fortemente (l'ho detto e ripetuto molte volte: OCCHIO! State attenti: non potete sapere da quale 'razza di ARATRI' spacciati per 'puntine di lettura' [:-I] quei dischi sono stati letti durante la loro vita, e una volta compromessi diventano irrecuperabili... se suonati da una TESTINA HI-FI questa ne rileverà all'ascolto impietosamente ogni minimo danno subito... non un bell'ascolto... [:(-(] )

Concordo in buona parte con le considerazioni di HIGH nel suo intervento: se è la qualità audio quella che si cerca, i vinili attuali di ultima stampa (quasi sempre stampati con materia prima di QUALITA' e a 180gr) sono assolutamente da preferire a "pseudo" materiale usato anche se magari questi conservano un fascino di vecchia e antica stampa provenienti da quei bei tempi andati (e in questo caso, come già rilevato da High, da preferire assolutamente stampe originali UK e USA rispetto alle pietose stampe italiane del tempo, sia per quanto riguarda la copertina che la qualità del vinile)...
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Re: Prezzo vinile nuovo

Postby vise60 » 16 Dec 2023, 14:31

Certo ragazzi [;)] quando parlo di rincari la mia analisi tiene conto dell'inflazione reale e di tutto quello che abbiamo attraversato economicamente negli ultimi decenni , me ne sono accorto ,pero' in questo caso in negativo, dall'importo della pensione che mi viene accreditata [:-I] [:-I] non fanno eccezione i vinili nuovi e posso comprenderne il rincaro, ma vi e' sicuramente da fare una distinzione tra LP usciti di recente rimasterizzati ,che possiedo, per i quali visto il lavoro che e' stato fatto vale la pena spendere qualcosa in piu' e semplici ristampe, a tal proposito vi porgo un esempio ,ma ne potrei fare altri

Aqualung dei Jethro Tull rimasterizzato da Steven Wilson che suona da Dio, su Amazon ora in sconto a 31 Euro (ne costerebbe 37.90) per il quale mi sento di dire che sarebbero soldi spesi bene [;)]
Aja degli Steely Dan,stesso canale di acquisto,dalle notizie che si leggono ,semplice repress, ristampa, 39.95 Euro ,aldila' del lavoro artistico sublime, consigliatissimo ,un vero e proprio gioiello che tutti dovrebbero possedere a parere personale, sul suo acquisto stavolta sarei del parere contrario in quanto si parla di semplice ristampa ad un prezzo esagerato

In virtu' di queste situazioni ecco perche' preferisco i mercati dell'usato che frequento da molti anni ed ora me li fanno preferire ancora di piu' ,al loro interno non dimentichiamolo vi sono comunque venditori anche di dischi nuovi ed incellofanati [;)] [;)] con cui ci si puo' confrontare e perche' no trattarne il prezzo, per quanto riguarda l'usato e' chiaro che avere la possibilita' di verificare il prodotto controllando solchi ,copertina se e' ristampa e via via tutto il resto ti mette al riparo da possibili fregature e poi diciamocelo che maneggiare un vinile è sempre una gradevole sensazione [;)]

Anche la piattaforma di Discogs e' una risorsa sicuramente su cui contare ma pure qui ho verificato che ultimamente i prezzi sono lievitati ,inoltre vi e' l'incognita del fatto che il venditore puo' considerare il proprio prodotto migliore di quello che e' dandogli una valutazione piu' alta e le sigle attribuite Mint,Near Mint ,Very Good e via dicendo sono molto "interpretabili" in piu' vi e' il costo legato alla spedizione che dall'Italia di solito si aggira mediamente sugli 8-10 euro
Ci sarebbe una ulteriore possibilita' di acquisto ponderato affidandosi al caro e vecchio negozio di dischi,ma questa e' un'altra storia [:-I] [;)] [;)]
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Re: Prezzo vinile nuovo

Postby highinfidelity » 04 Jan 2024, 12:47

vise60 wrote:le sigle attribuite Mint,Near Mint ,Very Good e via dicendo sono molto "interpretabili"


Su queste ignobili sigle già mi sono espresso in passato... [xx(] In teoria non sono molto interpretabili perché la descrizione, se uno la cerca (ma chissà se tutti lo fanno), è veramente minuziosa e non lascia molto spazio ai voli di fantasia.

Il vero problema è che c'è un inspiegabile rescaling verso l'alto, per cui spesso la descrizione non coincide un gran che, oppure differisce totalmente, dal senso del linguaggio comune. Per esempio una descrizione fino a Very Good - implica che il disco potrebbe avere scritte o dello scotch da qualche parte e che potrebbe saltare. Quest'ultimo in particolare è per me un difetto assolutamente inaccettabile che degrada automaticamente qualunque disco al rango di Poor.

In pratica tutte le categorie da VG- inclusa in giù equivalgono a "spazzatura da non comprare assolutamente", quindi non si vede quale sia l'utilità di avere una classificazione così frammentata e minuziosa per dischi che afferiscono tutti quanti alla categoria "monnezza". A mio parere già da Fair in sù dovrebbero essere magari brutti da vedere ma ascoltabili senza particolari problemi.
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