by Betelgeuse » 07 Jul 2009, 19:34
Non sapevo dell'esistenza di questo topic, dedicato a uno dei miti assoluti degli anni 90[:0]
Non perdevo un numero di Cuore per nessunissima ragione al mondo...quanti ricordi[:.-(]. Ero, quello che si dice, un cuorista[:D]
Uscito, per i primi tempi ( 89/91 ), come allegato gratuito all'Unità, si sgancia poi dallo storico quotidiano ex comunista, per vivere una vita autonoma, altrettanto splendida di quella attaccata al vecchio cordone ombelicale. Siamo all'inizio del 91, un periodo drammaticamente coincidente con la prima guerra del Golfo.
C'è ancora la direzione di Michele Serra: il giornale è davvero incantevole, il giornalismo che si fa è veramente Superiore, anzi direi che Cuore, insieme al Manifesto e a pochissimi altri, è l'unico giornale che dà veramente la notizia.
Collaborano nomi come Piergiorgio Paterlini,Andrea Aloi, Fabio Fazio, Vincino, Vauro, grandi nomi, grandi pensatori, grandi coscienze della sinistra italiana. Il giornale segue con grande passione critica il tramonto del Partito Comunista Italiano e la conseguente nascita del PDS, ma anche con interrogativi, con comprensibile palpitazione. Ci si interroga se si è al capolinea del Grande Sogno o se si è davvero alla presenza di una più grande opportunità.
Naturalmente si sorride, anche, anzi, si ride di gusto, in alcuni casi.
Ci sono rubriche indimenticabili, come " Mai più senza ", " Niente resterà impunito " e soprattutto " Il giudizio universale ", in cui si dovevano indicare le tre cose per cui vale la pena vivere: per qualche settimana furono nella top-ten i Genesis, tra l'altro con un buon bottino di punti, ma altre risposte date erano veramente, alcune, esilaranti, a dir poco.
Poi venne la direzione di Claudio Sabelli Fioretti. Il settimanale virò verso un giornalismo più di denuncia, con inchieste, alcune anche molto serie, che ebbero anche un discreto risalto.
L'aspetto puramente da " scoop " delle notizie ebbe il sopravvento rispetto alla satira, il giornale inoltre cambiò formato, venne introdotto anche il colore, insomma si ebbe l'impressione di un certo " imborghesimento ", con conseguente calo delle vendite. In realtà mai come in questo periodo " Cuore " è stato così bello e riuscito: però non funzionò perchè agli occhi degli aficionados, perse la sua caratteristica originaria, che dava l'impressione che il giornale provenisse dalla " base ".
Poi la fine, nel 1996, inizio dell'era dell'Ulivo, tra l'altro. Seguono un paio di tentativi di rinascita, purtroppo falliti.
E' stata comunque, quella di " Cuore ", una bellissima parentesi di Grande Giornalismo.
Last edited by
Betelgeuse on 07 Jul 2009, 19:51, edited 1 time in total.