quote:
Originally posted by picasa
la cera PONGO ( chi di voi la conosce ? ) o il DAS
quote:Salmacis, condivido molto il tuo discorso. Pero', almeno nella mia classe, e giusto attorno diciamo ai 14-15 anni, si parlava continuamente di suicidio. E' un'eta' molto delicata in cui si sommano tutta una serie di problemi che fanno pensare continuamente alla propria inadeguatezza di fronte alla vita. Non so gli altri ma noi a scuola subivamo ingiustizie continue. Ogni giorno i professori spostavano il limite dell'idiozia un po' piu' in qua. A cio' aggiungi la totale mancanza di indipendenza presso le famiglie, e magari un amore intenso per una compagna di classe che esce con gli universitari (stronza lei, ma bella forza anche loro...) e la frittata e' fatta. Tornando indietro col pensiero, mi stupisce che nessuno si sia mai buttato giu' dal ponte di Corso Vittorio come tante volte si era ipotizzato di andare a fare. Io personalmente mi distraevo spaccandomi il sedere sulla bici da corsa e spaccandomi le orecchie con i Genesis. Altri non avevano neppure quello. E' proprio un'eta' bastarda. E certamente il "progresso della societa'" [:-j] recente non ha fatto nulla, dico NULLA, per migliorarla.
Originally posted by Salmacis
voi al suicidio non ci pensavate nemmeno, forse, quando eravate ragazzi. perchè avreste dovuto?
quote:
originally posted by high
E certamente il "progresso della societa'" recente non ha fatto nulla, dico NULLA, per migliorarla.
quote:
Originally posted by thewickedlady
c'è una cosa che ho saputo, che ieri era il due di picche, cioè il giorno dei suicidi qualcuno di voi sa qualcosa?
quote:sono spesso stato " in polemica " con te . sono strafelice della tua condivisione del miom odo di educare . alla fine , quando si discute su cose sulle quali veramente ciascuno di noi può metterci del suo , ci si trova sempre d'accordo
Originally posted by Zeppelinquote:
Originally posted by picasa
la cera PONGO ( chi di voi la conosce ? ) o il DAS
Mamma mia se ci ho giocato col pongo e il das. Ma soprattutto con i Lego. Non quelli super-mega-tamarri-estremi, quelli rossi, gialli, grigi etc.
Parole stracondivisibili picasa. Quoto. E spero di insegnare tutto questo ai miei figli.[:)]
quote:Stracondivisione assoluta delle tue idee - che come hai visto su sono anche le mie . Un abbraccio
Originally posted by marcoleodori
Anch'io sono Padre di una meravigliosa Bambina di 9 anni. Che sta crescendo nel migliore dei modi. Non so quanto questo dipenda da noi genitori, ma sicuramente molto di quello che noi pensiamo, del modo in cui viviamo è arrivato in qualche modo a lei. Poi Federica ha anche dei doni suoi personali che si aggiungono a quello che noi siamo in grado di darle. Provengo da una famiglia in cui si è data sempre un importanza notevole all'educazione, ai valori della vita, al rispetto e nella quale, per fortuna mia e dei miei fratelli, siamo riusciti tutti a coltivare interesse per l'arte, per la lettura, per la cultura in generale. E' chiaro che questa situazione idilliaca non è la norma. Purtroppo nella quasi totalità dei casi ci sono figli abbandonati a se stessi, che non hanno il minimo conforto da parte dei Genitori, che non vengono seguiti nelle piccole/grandi difficoltà di ogni giorno, di ogni età. Perchè ogni età hai suoi problemi... a volte insormontabili per la fragilità dell'individuo che non è ancora formato. E' idiota per un genitore pensare che i problemi del proprio figlio siamo meno gravi dei propri, perchè se un genitore deve fare i conti con i soldi che non bastano, le bollette e tutto il resto è pur vero che è 'attrezzato' per sopportare un tale peso, mentre un bambino, un adolescente non hanno la stessa capacità di affrontare le difficoltà. Ma il problema è secondo me lo scarso livello di maturità nella maggior parte dei genitori con la conseguente scarsa attenzione nei confronti dei figli. Oggi c'è la necessità di lavorare in due per mandare avanti una famiglia ed i genitori finiscono per essere del tutto assenti. Parcheggiano i figli dove possono, se possono, non ci parlano, non li seguono, non conoscono le loro difficoltà, i successi, gli insuccessi, le infatuazioni, le aspirazioni, i desideri. Li abbandonano davanti ad un televisore che offre un quadro distorto della realtà e non pensano mimimamente alla quantità immane di problemi che i ragazzi devono affrontare ogni giorno uscendo di casa. Io non sono figlio di persone che hanno subìto la cocente delusione di una rivoluzione mai avveratasi negli anni 60/70. I miei genitori erano già in altre faccende affaccendati in quegli anni e con tre figli (ed un'età già matura) non avevano il tempo di pensare alla contestazione. Io quel periodo l'ho vissuto come sfondo alla mia infanzia ed adolescenza e se non mi ha lasciato traumi particolari è perchè alle spalle avevo una famiglia solida. Molti invece, come dice Nadia, hanno trasferito quel loro senso di sconfitta sui propri figli. Hanno cercato invano di rompere gli schemi senza proporre un modello alternativo per crescere i propri figli. Quindi il vero problema è lo stato di abbandono in cui versano i nostri figli senza adulti accanto pronti ad intervenire nei momenti difficili con una carezza, una parola di conforto. Il sentirsi inadeguati, un sentimento non ricambiato, il non riuscire a far parte del gruppo possono risultare fatali per delle piccole persone indifese. Scordiamoci quindi il nostro bisogno esasperato di affermarci, di vivere la nostra vita e torniamo a pensare a loro. Mettiamoli al primo posto nella nostra vita e facciamogli sentire sempre che ci siamo, che ad ogni passo falso ci sono sempre Mamma e Papà pronti a fornire anche il più piccolo aiuto e cerchiamo anche di trasmettergli quelle piccole, sane e semplici cose con le quali una volta si riusciva a vivere in modo più che dignitoso. Non lasciamoli in balia della tecnologia... ogni tanto portiamoli a giocare su un prato per fargli vedere la bellezza di un tramonto, un lago, il mare e le cose forse potranno essere diverse...
P.S. Chiaramente so già che da qui a qualche anno avrò molti più problemi. Sarà dura anche per noi che siamo riusciti ad avere un rapporto costruttivo con nostra figlia...
quote:e aggiungo una cosa sempre a proposito della TV . Dal 1984 , anno del mio matrimonio , quindi ben 25 anni fa , ho iniziato ad incontarre su canale 5 Beautiful , una soap opera monumentale - dura appunto da venticincque anni . bene. quella trasmissisone è di una pericolosità indicibile : non ci sono scene violente . non c'è sangue , non c'è terrore ma , in un ambiente ricco , ovattato , tutte le basi " morali " affettive sono continuamente sconvolte , con gente che si sposa il marito , poi uno , due cognati , poi il padre deil marito, figli che si sposano con la seconda moglie del loro padre , rapporti sessuali extraconiugali che avvengono solo perchè si è un pò tristi magari proprio perchè il marito è in fin di vita e ci si consola subito con un amico e così via .il messaggio che ne deriva E' SUBDOLO - e neanche poi tanto - ma è veramente devastante . forse è meglio una scena di violenza che magari un ragazzino può realizzare essere veramente una cosa lontana dalla realtà che quella maniera viscida di vivere . stendo poi un velo pietoso sui vari reality compreso il GF di cui , non avendo mai visto una . dico una puntata intera - non pooso esprimere giudizi . Quindi quando da ragazzini ci approcciavamo alla TV Aldo fabrizi e Totò ci insegnavano il rispetto del concetto di famiglia e quindi , anche magari in piccola parte , anche per questo siamo cresciuto con dei valori che sicuramente sono diversi, per non dire migliori , di quelli attuali.
Originally posted by aorlansky60
KIA ha scritto :
Purtroppo qui in Valtellina/Valchiavenna(dove abito io) c'è una grossa percentuale di suicidi,ne abbiamo discusso varie volte durante assemblee di istituto oppure in classe.
Non saprei veramente cosa dire.... sono quelle cose che ti lasciano così, che ti fanno riflettere e ti fanno domandare:"perchè l'ha fatto?" "soffriva così tanto?" "nessuno si è accorto che stava male?" .
Le ultime parole sono quelle che devono fare maggiormente riflettere, in effetti; uno dei mali oscuri della
nostra epoca sembra essere l'incomunicabilità tra le persone o almeno la grande complicazione ad
aprirsi verso il prossimo -che siano amici intimi o familiari- per manifestare la propria sofferenza
interiore e chiedere aiuto, ma anche un clima di generale indifferenza verso coloro che manifestano
problemi a livello personale...
coloro che liquidano la faccenda con un laconico "...hai tutta la vita davanti..." non capiscono per niente la
psicologia degli adolescenti : se per un adulto un problema adolescenziale sembra puerile, vissuto da un
adolescente è spesso una montagna insormontabile.
Bisognerebbe ASCOLTARE DI PIU, ed attentamente PER CAPIRE REALMENTE;
e dare maggiore significato per quello che ad un adulto sembra "niente" ma per un giovane rappresenta "tanto"; questo significa semplicemente dare più tempo alle
persone che ci sono vicine; se poi queste persone sono i ns figli dovrebbe essere praticamente un DOVERE;
se ci pensiamo, è il tempo speso meglio perchè costituisce un arrichimento anche per noi stessi...
Quoto integralmente la parole di PICASA;
noi spesso diamo scarsa importanza ai contenuti televisi e non ci rendiamo conto come dicevo nel mio precedente
post di quanto una giovane mente sia malleabile e plasmabile di fronte a certi contenuti trasmessi dalla TV del
giorno d'oggi... ai tempi di PICASA e del sottoscritto la TV trasmetteva proprio quanto descritto da PICASA,
scene e contenuti molto diversi rispetto a quelli della media attuale...
"non avevamo internet nè il PC ma disegnavamo , coloravamo e impastavamo la cera PONGO ( chi di voi la conosce ? ) o il DAS .Non c'era la possibilità di isolarsi , se volevi giocare DOVEVI farlo con un altro ."
quel "se volevi giocare DOVEVI farlo con un altro" è fondamentale e rappresenta il nocciolo attorno al quale
ruota tutto il ragionamento circa la comunicabilità/incomunicabilità; ecco perchè sostengo che i gadgets messi
a disposizione dalla moderna tecnologia per il consumatore in realtà non hanno fatto altro che allontanare
tra esse le persone...
ps io preferivo il PONGO [:D][;)], mamma mia quante invenzioni ci siamo costruiti i miei amici ed io con quella
pasta!!! Non avere a disposizione "giochi già fatti" come playstation e internet TI OBBLIGAVA A FAR GIRARE LA
MATERIA GRIGIA ANCHE DA PICCOLO per inventare e costruire, insieme ai tuoi amici... molto molto propedeutico se
ci si pensa...
quote:
Originally posted by darkerstar
Ma il soggetto del suicidio, ma chi lo vuol fare, la persona in questione dov'è?
quote:quali sarebbero le banalità ? di fronte ad un evento del genere chiedersi perchè è normale , cercare """un colpevole """ è normale .tenta il suicidio è una persona di per sè fragilissiima : di chi la colpa ? necesariamente dell' " esterno " ( Scuola , famiglia , genitori , amici )? A volte dici vengano lamciati segnali che non vengono raccolti ? e chi lo dice ? ci si può suicidare perchè si è grasse quando la TV propone il " magro è bello ", ci si può suicidare perchè non si ha la "" maturità "" per organizzare un lutto o una sepaarzione da un fidanzato , ci si potrebbe suicidare perchè non si hanno le Hogan come magari tutti gli amici del gruppo cui si apaprtiene , Chi lo sa mai perchè . però , anche se chiaramenet quando questi fatti ci toccano da vicino assumono valenza diversa dalle stesse notizie magari aprrese distrattamnete dal telegiornale , non prendiamoci colpe specifiche se non ce le abbiamo , una giustificazione la si può trovare per tutto : potresti dedicare tutat la tua vita ai tuoi figli , insegnarili valori , non far loro mancare neanche il superfluo e poi magari per una delsuione amorosa tentano il suicidio : e a queste che interpretazione daresti . questi episodi sonos empre esistiti . Ricordo tanti anni fa quando lavoravo al SERT insiemme a psicologi e assistenti sociali per il sostegno ai tossicodipendenti . Credimi , non si può avere una idea , se non fai una esperienza simile alla mia , quanti luoghi comuni sui Tossicodipendenti, tutti poveretti figli di separati , in scarse condizioni economiche ecc.. cecc : ti prego di credermi , almeno il 70% dei 1500 TD che all'epoca... - parliamo del 1994 - , giravano per taranto dichiaravano che si drogavano per puro piacere , non c'erano problematiche familiari e sociali particolari , e tutto questo emergeva anche dal colloquio con le famiglie , famiglie tranquille come la maggior parte delle nostre . questo esempio per dire che non sempre tutto ha una causa spiegabile , una responsabilità .
Originally posted by darkerstar
E a me invece è sembrato di leggere le solite banalità che si dicono quando succede un evento di questo genere. E francamente ne ho un pochino a nausea. Ma posso sbagliarmi eh...
quote:
Originally posted by thewickedlady
ci sono buone notizie,le hanno tolto il coma farmacologico, e la ragazza si è svegliata ha riconosciuto la mamma e poi le amiche che erano vicine, non so quanto questo possa farci sperare ad un miracolo ma forse è possibile.
quote:come riferito sopra, nella mia esperienza diretta con i tossicodipendenti . nessuno di loro voleva autodistruggersi ma solo provare piacere . Per il mio modo di vedere queste persone non hanno e non devono ricevere alcun tipo di giustificazione per quello che fanno .
Originally posted by thewickedlady
io penso invece che la personalità che può arrivare al suicidio sia un soggetto estremamente fragile e negativo, predisposto alla depressione e non può nascere da un evento improvviso, l'evento è solo il fattore scatenante ma nella sua testa ci sono già da tempo situazioni di autolesionismo o continua depressione dal quale non riesce ad uscire, e questo secondo me fin dall età infantile, perchè non sono state create le basi di autostima, di reazione alle difficoltà, di amore nella vita, di socializzazione ecc.
E il suicidio si pùò attuare in diversi modi, anche la droga può essere un modo per suicidarsi, il non amarsi in fin dei conti è un lento suicidio.
Chi ha queste basi forti riesce ad affrontare le difficoltà nella scuola, con i compagni, il ragazzo che la lascia, non si impallina davanti al computer a guardare cose che possono ridurla un automa, non si fa fregare dalla televisione, e cerca un dialogo per tirare fuori e non tiene tutto dentro.
Non sono una psicologa e magari ho detto un sacco di pirlate ma è quello che ho potuto apprendere nel mio percorso di vita.
quote:gesto splendido . speriamo solo che i nostri figli - io ne ho due di 21 e uno di 16 anni- non ritengano questo messaggio troppo " melenso " e anacronistico per il tempo in cui vivono : ma un tentativo fa fatto : brave alle insegnanti per il gesto , sperando però che poi che provino ad applicare nel quotidiano il messaggio di maria teresa con il loro esempio di educatori - e qui magari nutrirei qualche dubbio .
Originally posted by thewickedlady
Volevo raccontare del gesto di una delle insegnanti della classe, e quindi di mia figlia che per la chiusura dell'anno scolastico ha regalato a tutti i ragazzi una piantina grassa nel suo vasetto con una poesia allegata, che è questa:
La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è una promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è la vita, difendila
.
Madre Teresa di Calcutta.
Io l'ho trovato un gesto stupendo soprattutto dopo quello che è successo e mi piacerebbe poter premiare gli insegnanti che oltre a farlo come lavoro lo fanno con passione ed amore questo mestiere, grazie!
Users browsing this forum: No registered users and 7 guests