Genesis Forum Italia

Erano partiti il 16 luglio 1969: Armstrong, Aldrin e Collins.

Avevo tredici anni, e nella mia ingenuità scrutavo, in quei giorni, il cielo azzurro senza mai stancarmi, come se la navicella potesse concedersi leggiadra agli occhi di un ragazzino. Non me ne dolsi più di tanto: la sera, anzi la notte del 20 luglio la Rai ci regalò più di 25 ore di diretta, con Tito Stagno e Ruggero Orlando (mitici!!!) che si rincorrevano tra vere e presunte fasi d'allunaggio.

Il mistero, la storia dell'Uomo che cambiava, erano più forti del sonno del ragazzino che pur sempre ero. Ricordo che la diretta fu alternata a spezzoni di telefilm della serie "Ai confini della realtà" che contribuivano ad accrescerne il fascino.

Quasi alle 5 del mattino, Armstrong mise piede sul suolo lunare e pronunciò la storica frase:"That's one small step for a man, one giant leap for mankind". Un grande balzo per l'Umanità, dunque, che a quarant'anni di distanza rimane intatto nella sua bellezza ed unicità.

Che ricordo avete di quei giorni? Raccontatelo...

io avevo 9 anni e per me quell'anniversario ha un sapore particolare anche più di "MAN ON THE MOON" :

essendo figlio di immigrati in Francia, i miei genitori decisero che i tempi erano maturi per un ritorno
in Italia (per loro, per me fu un esordio totale in quanto nato in Francia), che avvenne proprio il 20 Luglio 1969 manco a farlo apposta! [:0]

A modo mio, il "viaggio" l'ho fatto anch'io! [:D]

ricordo arrivammo in stazione a Parma alle nove passata di sera ed ero stanco per il viaggio, andai a letto
presto e la famosa "diretta" me la persi completamente...

per me,
OGGI SONO 40 ANNI ESATTI CHE VIVO IN ITALIA [:D]

Io non c'ero allora, non ero neanche nell'idea dei miei genitori. Mio fratello e mia sorella però c'erano ma non hanno saputo mai totalmente farmi rivivere quel momento. Magari eccedo in fantasia e poesia ma immagino che allora arrivare sulla Luna significava avvicinare l'umanità a quegli scenari fantascientifici di benessere, di pace, di un mondo in armonia. A quarant'anni di distanza non solo quel mondo sembra essere sempre più lontano ma mi chiedo se sarà mai possibile. In piccolo ho toccato con mano come sia difficile e impraticabile la via della pace, della collaborazione tra esseri umani. Se si riesce a scannarci tra gente che in teoria dovrebbe andare d'accordo sulla base di una passione comune, figuriamoci quando si tratta di menti diverse, di culture diverse, di vissuto completamente diverso. Sono un'illusa e una profonda idealista e da qualche parte dentro di me dico che è possibile. Difficile ma possibile. E mi chiedo: ci sono rimasti ancora traguardi grandi come questi? "Mio padre ha visto il primo uomo andare sulla luna, e ora che è già il futuro più nessuno se ne cura..." (Neffa Il mondo nuovo) Già, è proprio così. Com'è possibile che abbiamo perso la speranza in un mondo migliore, intendo come umanità? Cosa è successo?


Scritto stamattina sul mio blog.

Io c'ero ed ero piuttosto piccola ma me la ricordo molto bene quella notte, tutti attaccati alla televisione, e iri sera rivedendo le immagini ma più che altro le voci di quel momento mi è tornato il ricordo che si era accantonato in un angolo, era in quel momento una cosa grandiosa esagerata, per noi bambini poi era talmente astratta come una favola.

Cosa è successo?

Semplice.

Sono prevalsi gli interessi individuali a livello di stati sovrani.

Negli anni '60 è apparso il miraggio di "un mondo migliore" per tutti puntualmente travolto dai duri anni 70...
ed il resto del proseguo non è stato certo migliore...

E' lecito chiedersi:

Era più importante "andare sulla luna" piuttosto che sconfiggere problemi quali malattie incurabili(anche ora)
fame nel mondo, miseria (40 anni fa eravamo a malapena 3 miliardi di esseri umani, ora abbiamo oltrepassato i
6 miliardi) e sproporzioni tra ricchi(occidentali) e poveri(africani)...

Quando Armstrong ha affermato : E' UN GRANDE PASSO PER TUTTA L'UMANITA'... chissà cosa ne pensava allora
(come adesso) il povero sfortunato nato in africa senza futuro e costretto a morire di fame...

Pensiamo se tutte le risorse del pianeta fossero destinate non verso gli armamenti e la ricerca tecnologica
dirottata per usi e scopi militari, ma a sanare i problemi che ho esposto più su, questo si che sarebbe un
"grande passo avanti per tutta l'umanità"... ma mi rendo conto che si tratterebbe anche della più grande UTOPIA
da realizzare...

anch'io ero idealista e sognatore... ma la realtà vera è che l'uomo va verso un unica strada già scritta, che
è quella dei profitti economici, per se, la propria famiglia, il proprio clan, la propria nazione.

Tutto il resto passa in secondo piano.

A meno che di tanto in tanto non intercorrano allarmi più grandi (ecologia, surriscaldamento del pianeta) a
farci considerare che sotto certi profili, siamo davvero tutti uguali, esseri umani sullo stesso pianeta. Ed anche su certi campanelli d'allarme non siamo nemmeno tutti concordi - recentemente la Cina ha affermato di disconoscere il problema ed andare per la propria strada...

quote:

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Originally posted by aorlansky60
anch'io ero idealista e sognatore... ma la realtà vera è che l'uomo va verso un unica strada già scritta, che
è quella dei profitti economici, per se, la propria famiglia, il proprio clan, la propria nazione.

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sarei anche d'accordo con te in parte, il problema è che quando le risorse finiranno, finiranno per tutti. E in quel momento tutti i soldi del mondo non serviranno proprio a nulla.

Io ero piuttosto piccolo e i miei non mi permisero di assistere alla diretta in piena notte, ma recuperai il mattino seguente in differita. [:|]

Quell'impresa non si è più ripetuta per chissà quanti motivi (la fine della guerra fredda, le varie crisi economiche, la mancata cooperazione internazionale...), ma essenzialmente è finita un'epoca (anni '60 e fino al 1974) di ottimismo per il futuro. Tutti eravamo convinti allora che nei decenni a venire le cose sarebbero andate sempre meglio in ogni campo, dalla scienza all'economia, dalla tecnica ai diritti civili. In quel quadro ci vedevamo già pronti alla conquista dei pianeti e delle stelle, terre da colonizzare o semplicemente da esplorare. E' in quel periodo, non lo dimentichiamo, che il rock è diventato progressivo. Poi le cose sono cambiate, la luna è rimasta lì da sola e il rock è tornato semplicemente rock. [:-I]

Un OT di scarso interesse.

Ho cambiato il mio avatar: circa un anno fa fu chiesto ai membri del forum di differenziare i propri simboli e io rinunciai al mio caro "...And Then There Were Three..." che era già adoperato da diversi iscritti.

Ora non lo vedo più così spesso e me lo riprendo.

Fine OT. [;)]

Io avevo solo 9 anni e non l'ho vissuto come te, ma ricordo quell'uomo che discese dalla scaletta e si posò sul suolo lunare,
e quella bandiera che non sventolava, ripetuta centinaia di volte alla tv anche negli anni successivi.
Nella mia testa di bambina, non riuscivo a capire fino in fondo l'importanza di quel fatto,
mi sembrava un film di fantascienza, di quelli in bianco e nero che mandavano spesso a quei tempi.
Chissà perchè non si è mai più ripetuta un'impresa simile

http://www.kenrockwell.com/tech/00-new-today.htm

se volete qualche foto di quell'evento ecco il sito di un noto divulgatore fotografico che sul suo blog ne offre diverse.

onestamente ancora non so decidermi se sono vere oppure no: c'è una grossa letteratura sul fatto che sulla luna non ci siamo mai andati.

ecco poi un'altro sito ben fatto

http://wechoosethemoon.org/

io da una settimana non faccio altro che guardare il national geographic ed asolto solo jimi hendrix e doors [:)]

Spero di vedere lo sbaroc su Marte [:D]