Erano partiti il 16 luglio 1969: Armstrong, Aldrin e Collins.
Avevo tredici anni, e nella mia ingenuità scrutavo, in quei giorni, il cielo azzurro senza mai stancarmi, come se la navicella potesse concedersi leggiadra agli occhi di un ragazzino. Non me ne dolsi più di tanto: la sera, anzi la notte del 20 luglio la Rai ci regalò più di 25 ore di diretta, con Tito Stagno e Ruggero Orlando (mitici!!!) che si rincorrevano tra vere e presunte fasi d'allunaggio.
Il mistero, la storia dell'Uomo che cambiava, erano più forti del sonno del ragazzino che pur sempre ero. Ricordo che la diretta fu alternata a spezzoni di telefilm della serie "Ai confini della realtà" che contribuivano ad accrescerne il fascino.
Quasi alle 5 del mattino, Armstrong mise piede sul suolo lunare e pronunciò la storica frase:"That's one small step for a man, one giant leap for mankind". Un grande balzo per l'Umanità, dunque, che a quarant'anni di distanza rimane intatto nella sua bellezza ed unicità.
Che ricordo avete di quei giorni? Raccontatelo...