La lista nera del regime militare argentino

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La lista nera del regime militare argentino

Postby Magog » 23 Aug 2009, 06:47

BATTISTI, BAGLIONI, CARRA', CUTUGNO tra i cantanti italiani censurati dalla dittatura argentina

Mogol: «Intolleranza assurda». Boncompagni: «Forse fu per pruderie»
La lista nera: Battisti, Baglioni, Paoli vietati dai dittatori
Anche la Carrà e Di Bari tra i cantanti censurati dal regime militare argentino al potere dal '76 all'83

MILANO — «Canzoni il cui testo è considerato non adatto a essere diffuso dai servizi di radiodiffusione». Così il regime argentino del generale Jorge Rafael Videla, quello dei desaparecidos, aveva bollato una lista di 200 pezzi che era meglio non far sentire. Nella lista nera della dittatura finirono anche molti artisti italiani. A essere proibiti non furono i brani di protesta e impegno dei vari Guccini e De Gregori, ma quelli d'amore di Lucio Battisti, Claudio Baglioni, Raffaella Carrà, Gino Paoli e altri.

L'elenco è stato diffuso via internet dal Comfer, il Comitato federale della radiofonia argentina: sette pagine battute a macchina con i titoli censurati fra il 1978 e il 1983. Assieme a «Da Ya Think I'm Sexy?» di Rod Stewart, «Tie Your Mother Down» dei Queen, «Kiss, Kiss, Kiss» di John Lennon e Yoko Ono, «Another Brick in the Wall» dei Pink Floyd e «Cocaine» nella versione di Clapton, nell'elenco ci sono «Questo piccolo grande amore» di Baglioni, «Tanti auguri» della Carrà, «E penso a te» di Battisti, «Mia» di Nicola Di Bari, «La donna che amo» versione di Gino Paoli di una canzone di Joan Manuel Serrat, «Solo tu» dei Matia Bazar, «Un'età» scritta da Vandelli, Piccoli e Baldan Bembo per Mia Martini, «L'importante è finire» che in Italia creò qualche problema a Mina e «Si» di Toto Cutugno. «Ma noooo», commenta stupito Gianni Boncompagni, autore di «Tanti auguri», quella di «come è bello far l'amore da Trieste in giù». «Forse è un fatto di pruderie — aggiunge l'autore —.

Il successo di Raffaella in Argentina era spaventoso, di primissimo ordine. E lo vedo ancora oggi con i diritti che mi arrivano per quella canzone». Mai imbavagliato dalla Rai quando faceva «Alto Gradimento» o «Bandiera Gialla»? «All'epoca la censura era una commissione d'ascolto fatta da vecchi maestri che sceglieva se trasmettere o meno un disco in base a criteri soprattutto qualitativi. Arbore e io riuscimmo a convincere il direttore che era meglio lasciar decidere noi. Insomma, avevamo licenza di uccidere». Baglioni si ricorda dell'episodio: «Anche altri passaggi dell'album subirono censure. D'altronde anche in Italia era accaduto lo stesso. Spesso venivo male interpretato anche nelle interviste in spagnolo. Così decisi di imparare la lingua, per essere più libero e anche per poter leggere direttamente i poeti spagnoli e sudamericani». «E penso a te» fu uno dei successi della coppia Battisti-Mogol. «Provo a riflettere sul perché di quella scelta — analizza Mogol —. Il problema, forse, è che quelle parole venivano considerate un invito a distrarsi, a pensare ad altro... Ma nei regimi oppressivi si fanno cose folli e ogni forma di censura, esclusa quella che riguarda la pornografia, per me è intolleranza». La coppia Mogol-Battisti, però, venne sforbiciata anche da noi. «Forse era bigottismo, ma "Dio mio no" non poteva essere trasmessa dalla Rai». Scelte imperscrutabili, come nota anche il quotidiano argentino Clarin. Assieme a «canzoni di Armando Tejada Gómez e César Isella con temi rivoluzionari» c'erano anche «artisti più popolari e depoliticizzati».



da Il BLOG Censurato


la lista dei brani in formato pdf

http://www.mediafire.com/download.php?x4yxajzdzyg
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Postby Phoberomys » 23 Aug 2009, 14:05

Madre Teresa muore e va in paradiso.
Appena arrivata, gli angioletti la portano in un accogliente, sfarzoso salone in cui le migliori persone che abbiano mai vissuto socializzano tra loro, sgranocchiando i cibi più lussuosi e sorseggiando vini prelibati.
Ci sono santi, filantropi, benefattori, politici illuminati, scienziati che con le loro scoperte hanno contribuito al bene dell'umanità.
E a un tavolo riccamente imbandito, vestito di una sfavillante uniforme, c'è il dittatore argentino Videla.
Madre Teresa non crede ai suoi occhi: indignata, si produce in tali escandescenze che, per calmarla, San Pietro decide di farla conferire nientemeno che con Dio.
Nemmeno al cospetto dell'Onnipotente la santa sembra calmarsi:
- "Che ci fa in Paradiso quel tiranno sanguinario? Non ha forse affamato il suo popolo negandogli le più elementari libertà?"
- "Certamente egli ha molto peccato"
- "E non ha fatto sparire la sua gente, incarcerando e torturando gli oppositori?"
- "Ne siamo a conoscenza: nulla può sfuggirci"
- "E allora come avete potuto, Signore, ammetterlo al Vostro cospetto per l'eternità?"
- "Vede, Madre, noi l'avremmo volentieri destinato all'Inferno, ma pur con tutte le innumerevoli atrocità da lui compiute, non abbiamo potuto farlo.
Gli è bastata un'unica buona azione per compensare tutti i suoi peccati."
- "E quale azione potrà mai essere così positiva da cancellare le azioni di un simile mostro?!?"
- "Semplice: ha proibito al suo popolo l'ascolto di Claudio Baglioni".
"Che cosa accomuna i Genesis ai Black Sabbath? Il fatto che per un certo periodo entrambi i gruppi, come cantante, hanno avuto Dio" - Langres Livarot.
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Postby Magog » 23 Aug 2009, 16:02

haaa! se si fossero fermati alla censura di Baglioni !!! [:-I]
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Postby Duke59 » 23 Aug 2009, 16:41

[:-I] Però Baglioni a Peter piace [:-|]
Il tifo (calcistico, musicale, politico, religioso)
è ... una MALATTIA DISTRUTTIVA.


(Io)
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Postby Hogweed » 23 Aug 2009, 16:58

E anche a me!!![:)]
There's an angel standing in the sun, and he's crying with a loud voice!!!!


Non sarebbe male leggere le FAQ
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Postby aorlansky60 » 26 Aug 2009, 11:48

quel regime di destra conferma la regola -come quello greco ed altrettanto di destra "dei colonnelli" che negli anni 60/70 proibì i Beatles, oppure quello sovietico che fece prima vietando praticamente "tutto" in musica meno l'inno ufficiale di partito- che qualsiasi REGIME (non importano colore o ideologia) che pretende di governare le scelte "culturali" per il proprio popolo è da considerarsi semplicemente "idiota" o più scientificamente come una manifestazione di mera e distorta prevalicazione tipicamente umana.

Da parte mia non accetterei neppure un regime che imponesse la pratica e l'ascolto dei soli GENESIS o BEATLES, perchè la sola idea di costrizione verso il prossimo mi fa letteralmente ribrezzo.

tornando agli argentini, da notare anche la particolare "stupidità" di quelle menti ottuse nel vietare canzoni innoque come quelle di artisti italiani... da chiedersi di cosa avevano paura celato in quelle canzoni? ma si sà, la paura è proprio il sentimento che fa nascere regimi, prima ancora dell'odio e degli interessi privati.
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
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