Verso l'11% di disoccupazione

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Verso l'11% di disoccupazione

Postby genesisforever » 04 Oct 2009, 09:05

Ecco il prezzo che pahiamo (e soprattutto pagheremo) per avere accettato la globalizzazione:

«Un'ombra lunga sulla ripresa. La disoccupazione continuerà ad aumentare per mesi a venire».
Una battuta del direttore del Fondo monetario, Dominique Strauss-Kahn, ha messo a fuoco ieri il principale problema del dopo-crisi che sta emergendo rapidamente sul fronte dell'economia reale. Un problema sottolineato dai dati europei di giovedì e da quelli americani di ieri, in entrambi i casi i peggiori da molti anni a questa parte.
Il Fondo monetario prevede che il ritorno della crescita, ancora timido nei paesi industriali, non possa bastare a contenere l'aumento della disoccupazione, che dovrebbe continuare fino a tutto il 2010, quando è destinata, nelle previsioni dell'Fmi, a superare il 10% negli Stati Uniti e l'11% nell'area dell'euro.
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Postby Moonhead » 04 Oct 2009, 09:11

Ma va'!
Son tutte balle!
Siamo il paese con la ripresa migliore.
E tutti sti disoccupati che vadano a cercarsi un lavoro!





C'e' molta ironia nelle mie frasi sopra s'e' capito?[xx(][xx(]
Last edited by Moonhead on 04 Oct 2009, 09:11, edited 1 time in total.
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Postby Salmacis » 04 Oct 2009, 16:07

bene, ora sì che sono veramente contenta [:-!]
- Le ho lette le FAQ, tranquilla.
- Quindi il tuo ignorarle bellamente è intenzionale?
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Postby highinfidelity » 05 Oct 2009, 05:19

quote:
Originally posted by Moonhead

C'e' molta ironia nelle mie frasi sopra s'e' capito?[xx(][xx(]

L'ho sempre detto che sei un ANTI-ITALIANO!!!

VERGOGNA!!! VERGOGNA!!! VERGOGNA!!!





C'e' molta ironia nelle mie frasi sopra, s'e' capito? [xx(][xx(]
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Postby Moonhead » 05 Oct 2009, 05:31

[:-D]
sempre sti topic x komunisti fatti da komunisti!!!

A parte gli scherzi meditiamo su tutto cio'. X me il "bello" deve ancora venire...

[V]
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Postby aorlansky60 » 05 Oct 2009, 07:10

Se è vero, come dimostrato dalla statistica, che in tutte le crisi economiche che hanno attraversato il mondo occidentale dai primi del Novecento -passando per la Grande Depressione del 1929 oltre ad altre fasi negative meno drammatiche ma comunque significative- che il mondo finanziario è sempre il primo ad essere colpito e ad anticipare l'uscita dal tunnel e quello dell'economia reale in ritardo rispetto al primo come tempi e conseguenze, il fenomeno si stà ripentendo puntuale anche per questa crisi ed in questa fase attuale i tempi peggiori per la gente normale si devono ancora vedere, purtroppo. E non è un problema solo italiano ma che coinvolge il mondo intero, almeno quello industrializzato sul quale questa crisi è caduta come un macigno.

Si è voluto drogare l'economia pensando di fare soldi e profitti(da parte dei soliti filibustieri arrembanti della finanza, da vedersi soprattutto nei managers degli istituti bancari USA e UK non a caso quelli più colpiti dall'onda di riflusso e perdite monetarie) non su valori reali e produttivi, il buon sano concetto del LAVORO di un tempo, ma facendo leva esclusivamente sulla finanza, innescando al consumo ingiustificato una massa di utenti mondiali, erogando prestiti "a go-go" ed incentivando al consumo più sfrenato, attivando poi pacchetti finanziari che facevano leva sui prestiti erogati, una cosa micidiale grottesca e ridicola! I risultati sono che una volta crollato il castello di carta, quello che ci si ritrova è un mondo occidentale che di fatto da "liberale" si è visto trasformato "comunista" e "statalista" (una vera disdetta e smacco per un paese di filosofia LIBERALE come gli USA) visti e considerati gli enormi esborsi di capitali pubblici messi in atto per tamponare le falle e le follie della finanza privata - cifre nell'ordine di migliaia di miliardi di US $, una roba da far tremare le vene ai polsi solo a pensarla e di cui QUALCUNO a livello di generazioni future prima o poi si dovrà fare carico, perchè il debito pubblico di paesi guida dell'economia, primi fra tutti proprio gli USA, è schizzato a valori da paura mai conosciuti in passato. Ed il nostro non fa eccezione.


Io sono un "realista". L'ho sempre scritto e sostenuto.

non credo alle chiacchiere del mondo politico -non solo italiano- che cerca di infondere ottimismo pur riconoscendo che è l'unica cosa che può e che deve fare in questa fase delicatissima...

Io credo nei numeri, nella statistica e nella Storia nei suoi svolgimenti.

Ormai già da certo tempo, tutti gli esperti dell'economia, anche i più irriducibili ed ottimisti, sono concordi nel definire l'attuale crisi economica come la più grave che abbia colpito l'occidente dal 1929; bene, quest'ultima si è risolta faticosamente attraverso 10 anni di miserie economiche culminati poi con una "cosetta da nulla" rappresentata dalla II Guerra Mondiale, proprio per l'inasprirsi delle misure protezionistiche messe in atto dai vari governi dei paesi forti del tempo, prima conseguenza della crisi... Ma davvero qualcuno crede che la crisi attuale possa già definirsi "superata" come qualcuno va sbandierando??? siamo solo a poco più di due anni dal suo innesco, agosto 2007 quando si percepirono all'orizzonte le prime falle rappresentate dai cosiddetti "mutui a forte rischio" (i famigerati SUBPRIME termine diventato familiare anche a chi non si è mai occupato di economia)...

In una società di stampo capitalistico, tipica come quella in cui viviamo, mantenuta in piedi dai consumi, se 2+2=4 c'è qualcosa che non mi quadra circa il fatto che la crisi sarebbe ormai "terminata".

Le società industriali che impiegano personale devono produrre per vendere.

Ma se manca la domanda viene meno il bisogno di produzione, che si deve arrestare.

E' quello che stiamo assistendo da almeno un anno e mezzo in tutti i comparti dell'industria votata ai beni di consumo, primo tra tutti quello dell'auto.

Se la gente perde il lavoro non ha soldi per sostenere l'economia. Ha appena il minimo per mantenersi in vita grazie agli ammortizzatori sociali che grazie a DIO hanno tenuto, almeno fin'ora. Se tutta questa gente si trova poi impelagata con mutui e prestiti vari contratti a suo tempo che non è più in grado di onorare, il problema si rigira poi verso quegli istituti che hanno erogato i prestiti e che ben presto si ritrovano con un pugno di mosche in mano, accuendo ulteriormente le perdite, è un giro vizioso che può non aver termine, oltre al fatto che ancora oggi molti istituti bancari conservano a concorrere nei propri bilanci societari veri e propri pacchetti "spazzatura"(sempre figli del solito schema) che non valgono un soldo, per un valore stimato dall'FMI(Fondo Monetario Internazionale) come oltre 3mila miliardi di US $ a livello globale, una cifra da rabbrividire...


Ecco il perchè tutti i magazzini di prodotti finiti di qualsiasi genere sono pieni di merce invenduta.
Ed ecco perchè le industrie lincenziano o devono ricorrere a cassa integrazione, non hanno bisogno di produrre perchè è crollata la domanda.

E se, come riportato da molti istituti prima fra tutti il FMI la disoccupazione è destinata a salire ancora nel 2010(a livello globale), come si spera che l'economia possa migliorare grazie a consumi di conseguenza in ulteriore calo?


ps
Un mese fa ho letto un dato DA PAURA relativo all'Italia: oltre a tutti i problemi economici già in atto, poco più di 700 Comuni Italiani sarebbero "impelagati" con prodotti cosiddetti "derivati" promossi anni fa dalle banche(sempre quelle...) per un totale di 27 miliardi di € di debiti(articolo del Sole24Ore)... per un paese come l'Italia questa cifra rappresenta un volume da robusta manovra finanziaria, forse anche due...
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Postby genesisforever » 05 Oct 2009, 07:29

Già, un amico ex-direttore di banca mi ha assicurato che quando scoppierà lo scandalo dei derivati acquistati dal comune di Napoli sarà "peggio di una esplosione del Vesuvio".
Ormai è solo questione di tempo....
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Postby wondering clouds » 05 Oct 2009, 07:37

la gente piange perchè svende le case e dice: me la tengo . non mi conviene.
E se si decurtassero di un terzo almeno i prezzi di tutti i beni che vengono prodotti ?
magari qualcuno comprerebbe. Più di qualcuno.
Per me il cambio lira euro (1 euro uguale mille lire) è stato e continua ad essere il disastro dell'italia.
O si raddoppiano gli stipendi o si dimezza il costo dei beni.

Sembra così semplice e nessuno ha mai pensato a farlo.
Non capisco proprio perchè. Si rimetterebbe in moto l'economia.
Sinceramente non riesco a dermi ragioni plausibili per tale scempio commesso, fatto senza testa, o con ragioni a me del tutto ignote.

Chi pensava di fare il furbo adesso si sta un po' rosicchiando le dita, perchè ha annichilito i suoi potenziali acquirenti...o forse ha già il suo vitalizio che gliene può fregar di meno dell'italia e dell'italiani...

qualcuno che ha un po' di sale in zucca in materia mi sa spiegare perchè nessuno ha controllato i controllori ?[:0]
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Postby intermediario » 05 Oct 2009, 08:08

La globalizzazione (possibilità di muovere persone, prodotti ed informazioni facilmente ed a basso costo) è sì un’opportunità commerciale, ma è iniqua. Porta ad una distribuzione sbagliata dei redditi e delle risorse.
I lavoratori possono solo spostare se stessi, con tutte le difficoltà economiche ed affettive che comporta, e sperare di guadagnare un pò di più in altri Paesi.
Gli imprenditori possono spostare le loro produzioni con una relativa facilità ottenendo guadagni molto superiori in altri Paesi.
Gli investitori finanziari possono spostare i loro soldi in una frazione di secondo ottenendo guadagni e perdite assolutamente demenziali. E quando si tratta di perdite si ricordano dell’esistenza degli Stati e vengono a battere cassa “altrimenti il sistema economico crolla”.
Non parliamo di partiti e politici, che non sono altro che dipendenti di imprenditori e finanzieri.
Così facendo la ricchezza si concentra sempre di più nelle mani di poche persone e questo distrugge l’economia; con una società composta dal 10% di ricchi che non sanno come spendere i loro soldi e da un 90% di persone con problemi di sopravvivenza, non so di quale economia si possa parlare. Rischiamo di diventare tutti come il Kuwait: un po’ di lusso sfrenato con la fame intorno.
Per me non ci sarà nessuna ripresa “spontanea”…fino a quando potremo campare sui residui della ricchezza costruita nei decenni scorsi la gente non avrà voglia di andare in piazza a farsi sparare dalla polizia. Quando questo 90% sarà alla fame vera, ci sarà da menare le mani.

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Postby aorlansky60 » 05 Oct 2009, 08:32

La Storia infatti narra che quando la maggioranza del popolo non ha da "riempire lo stomaco", i "nodi vengono al pettine" con tutta la loro drammaticità...
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Postby Duke59 » 05 Oct 2009, 18:19

Purtroppo sto rischiando di entrare anche io nuovamente in quest'infausta percentuale. (scongiuri... scongiuri)

Hewlett Packard/EDS taglia i consulenti a livello europeo (alcune migliaia di persone) e il mio contratto co.co.pro. che doveva durare fino al 31 Dicembre e che poteva trasformarsi in assunzione a tempo indeterminato, verrà invece chiuso anticipatamente al 31 ottobre p. v.

Anche se è vero che nessuno è insostituibile, dove lavoro ormai da 1 anno e mezzo ero diventato un punto di riferimento, e il fatto che io debba andarmene rischia di creare una situazione di caos piuttosto pesante.

Ma i tagli sono stati decisi da HP a livello europeo e sembra sia assolutamente impossibile fermare questa decisione.

Personalmente rischio perciò di andare verso il 100% di disoccupazione [:0][:-!], anche se confido di riuscire a trovare velocemente un'alternativa (almeno spero)[:-I].
Il tifo (calcistico, musicale, politico, religioso)
è ... una MALATTIA DISTRUTTIVA.


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Postby Moonhead » 05 Oct 2009, 18:31

Te lo auguro davvero di tutto cuore!
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Postby Duke of Mar » 05 Oct 2009, 18:40

In bocca al lupo, Guido [;)]
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Postby highinfidelity » 06 Oct 2009, 04:49

quote:
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O si raddoppiano gli stipendi o si dimezza il costo dei beni.
Sembra così semplice e nessuno ha mai pensato a farlo.
Non capisco proprio perchè. Si rimetterebbe in moto l'economia.
Sinceramente non riesco a dermi ragioni plausibili per tale scempio commesso, fatto senza testa, o con ragioni a me del tutto ignote.

La ragione e' semplicissima: il calmieramento forzato dei prezzi (o l'aumento pilotato degli stipendi, che specularmente e' la stessa cosa) innescano una spirale inflattiva incontrollabile e sono quindi IMPOSSIBILI in un'economia di mercato che voglia rimanere tale.

Il perche' nessuno ha controllato e' altrettanto facile a spiegarsi, pero' per farlo dovrei parlarti bene di quanto aveva previsto il Primo Governo Prodi e molto male di quanto ha cancellato il secondo governo berlusconi, e questa e' una cosa che recentemente fa molto irritare i nostri amici "diversamente democratici".

Chiudo facendo osservare che le banche, ovvero le entita' che questa crisi l'hanno voluta, creata e pilotata ad arte arricchendosi a dismisura mandando in rovina i lavoratori che avevano loro affidato i risparmi, sono poi state rifinanziate dal nostro governo con una iniezione di soldi proveniente dai contributi e cioe' dai lavoratori medesimi, che quindi hanno perso DUE VOLTE. Non solo: ma ora i Comuni sono tutti indebitati fino al collo con swap, derivati e altre porcherie, e quindi quei soldi che silvio e giulio hanno regalato alle banche verranno a mancare quando quei debiti dovranno essere ripianati. Cioe' abbiamo pagato DUE VOLTE lo stesso debito, e per di piu' l'abbiamo pagato essattamente a chi l'ha creato.

Questo e' il risultato di vent'anni di c.d. "pensiero unico", quello per cui ormai anche nelle fabbriche si sente dire "basta con gli scontri sociali: finanzieri imprenditori e operai sono tutti dalla stessa parte della barricata" e si va a votare lega o altri partiti per analfabeti.

Paradossalmente sono stati molto piu' "comunisti" gli Stati Uniti: le banche le hanno fatte fallire e buonanotte al secchio. Della serie: "volevate il libero mercato? Eccovelo qui: godetevelo tutto quanto". Se non altro sono stati coerenti fino in fondo.
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Postby wondering clouds » 06 Oct 2009, 05:57

quote:
Originally posted by highinfidelity
La ragione e' semplicissima: il calmieramento forzato dei prezzi (o l'aumento pilotato degli stipendi, che specularmente e' la stessa cosa) innescano una spirale inflattiva incontrollabile e sono quindi IMPOSSIBILI in un'economia di mercato che voglia rimanere tale.
...Il perche' nessuno ha controllato e' altrettanto facile a spiegarsi...


Ecco invece preferirei una riflessione in più su questo tuo asserto.
cos'è una spirale di inflazione incontrollabile ?
Che cosa devi controllare ?
Il mercato va se la gente compra. Se compra allora si può continuare a produrre beni e quindi c'è lavoro e guadagno per imprese, impresari e lavoratori.

E poi sviscera pure la tua interpretazione sul perchè sia tanto facile spiegarsi il non controllo dell'euro.
A me viene in mente solo una miopia di fondo, da parte di tutte le categorie che hanno potuto speculare.
Siamo tutti legati, abbienti e meno abbienti.
Il mondo non è di chi ha più grana.
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Postby aorlansky60 » 06 Oct 2009, 06:53

Negli USA durante l'ultimo anno e mezzo sono "saltati" alcune decine di istituti di credito locali e minori, il caso più eclatante è stato indubbiamente quello di Lehman bros.

Evidentemente gli alti vertici dell'economia USA necessitavano di una "preda sacrificabile" di un certo livello quale Lehman appunto per gridare in Senato a Washington che si era prossimi alla fine del capitalismo e del libero mercato se non si deliberava a dare robusti aiuti pubblici al mondo della finanza americana agonizzante un anno fà. Questo mi sembra il motivo per il quale hanno salvato e statalizzato istituti quali Freddy Mac e Funnie Mae, che da sole supportavano quasi 10.000 miliardi di US $ di mutui e prestiti vari opportunamente(sic)[:-j] "cartolarizzati", oltre ad AIG stessa, legata a condone ombelicale tramite pacchetti "spazzatura" a banche di mezzo mondo, in particolare Tedesche, Inglesi, Spagnole, Olandesi e Francesi...
Non potevano permettersi di non "tenere a galla" e fare naufragare anche queste tre società, avrebbe potuto portare ad un vero e proprio collasso dell'economia mondiale, anticamera della FINE.

Un altro guaio è che operata la cura non si sono ancora stabilite REGOLE !!!

Lo stesso piano di salvataggio approvato dal senato USA addossa tutti gli oneri e rischi connessi alla collettività tramite aiuti statali, lasciando inalterate regole precedenti che hanno portato a questa catastrofe finanziaria!

Ridicolo.

Chissà cosa ci riserva il futuro.
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