Ciao ciao Dubai.

Volete parlare d'attualita', di sport o di argomenti che non hanno a che fare con i Genesis? Fatelo qui. Educazione e basso profilo sono obbligatori.

Ciao ciao Dubai.

Postby highinfidelity » 27 Nov 2009, 04:31

E' di oggi la notizia che il Dubai e' sull'orlo del dafault, ovverosia il caro vecchio "fallimento".

Devo dire che non piangero', in quanto si tratta di uno dei tanti paradisi per paperoni puttanieri devastatori del pianeta, con gia' nel carniere alcuni tra i progetti piu' allucinanti di tutti i tempi dal punto di vista ambientale come la mega-isola artificiale a forma di palma. Molto meglio quindi per l'umanita' e per il pianeta se il fallimento si concretizza.

Vorrei capire pero' da qualcuno che segue meglio la finanza in che modo questo fallimento potra' colpire il nostro paese. Siamo molto esposti con loro dal punto di vista finanziario? Che rischi ci sono?
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8079
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Ciao ciao Dubai.

Postby windshield74 » 27 Nov 2009, 04:44

Ho appena finito di leggere quest'articolo abbastanza chiaro ed esplicativo della situazione....

http://www.repubblica.it/2009/11/sezion ... ngodi.html

Dubai è il simbolo dell'assurdità e della stupidità umana, questa volontà di sfidare la natura creando una città in uno dei luoghi più inospitali del mondo...per cosa?
Tutto il mondo parla di green economy, sviluppo sostenibile e compatibilità ambientale e questi ti creano dal nulla il più grande ed inutile centro commerciale del mondo, luogo già di per se simbolo dell'uomo moderno.
Come scordare anche il mega centro dove è stata ricreata una pista da sci??????? In pieno deserto!!!!!!!!!!!!!!!!
[:0][:0][:0][:0][:0][:0][:0][:0]

Sono d'accordo con te High, se fallisse davvero non mi dispiacerebbe più di tanto, Dubai è un altro segnale lanciato all'uomo affinchè cambi rotta e si sposti sul sentiero di un'economia più decente...
Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand'ella altrui saluta, e invece è una maiala risaputa...
User avatar
windshield74
Lamb
Lamb
 
Posts: 2978
Joined: 08 May 2007, 12:56
Location: Italy

Ciao ciao Dubai.

Postby wondering clouds » 27 Nov 2009, 07:27

già.
Tuttavia ci sono centinaia di business men privati che per vivere in questi periodi di crisi ma anche molto prima, sono andati a vendere agli arabi e a fare tonnellate di grana.
Commercianti, imprenditori, un magna magna salva vita...[:D]

Ripercussioni ? può essere che chi vendeva lì poteva mantenere anche operai qui senza lamentarsi troppo...adesso piangerà il morto per ammazzare il vivo.[:-!]
Last edited by wondering clouds on 27 Nov 2009, 07:31, edited 1 time in total.
"A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare?"
(Antonio De Curtis)
wondering clouds
England Seller
England Seller
 
Posts: 792
Joined: 03 Sep 2008, 12:22
Location: Italy

Ciao ciao Dubai.

Postby Rosario » 27 Nov 2009, 09:14

Azzardo che le ripercussioni sul nostro paese potrebbero riguardare il prezzo del petrolio...ma è un azzardo,quindi..

Cmq sia un dato è certo: se è in crisi Dubai,ovvero la città più cara al mondo,con l'albergo più lussuoso al mondo,con in cantiere i progetti più strampalati del mondo...vuol dire che la crisi globale sta dando davvero delle mazzate allucinanti...
..He turns his head so slowly round...I cry out help before he can be gone...And he looks at me without a sound...
Rosario
England Seller
England Seller
 
Posts: 775
Joined: 09 Apr 2007, 13:16
Location: Italy

Ciao ciao Dubai.

Postby aorlansky60 » 27 Nov 2009, 10:00

Per quello che avrete già letto sull'argomento venuto alla ribalta, il Dubai è un piccolo emirato, non baciato dalla fortuna come i suoi vicini Abu Dai o Kuwait, in quanto non possiede giacimenti petroliferi in abbondanza all'interno del proprio territorio.

Esso, o per meglio dire il "signor Dubai" -nella figura del suo emiro, visto che tali emirati sono costituiti da società di tipo feudale paragonabile al ns medioevo- ha quindi pensato di creare ricchezza attirando capitali dall'estero.

Come?

Affidandosi al mercato immobiliare e trasformando la sua terra in una immensa "City Hotel a 10 stelle" in grado successivamente di attirare tourismo elittario da ogni parte del mondo.

Se ci pensiamo bene, è più o meno quanto realizzato da un paese come la Svizzera, povera di materie prime, che nei secoli ha saputo creare un impero fatto di ricchezza depositata nelle sue banche, in grado di attirare depositari da ogni parte del mondo, da cui trarre continuamente profitto, interessi, etc mediante investimenti tra i più diversificati.


Cos'è che ha rotto il giocattolo? (nel Dubai, la Svizzera è ancora solida...)

Il crollo dei prezzi del mercato immobiliare interno (ad oggi -50% rispetto a soli 2 anni fà), lo stesso mercato immobiliare che ha costituito la miccia per l'esplosione avvenuta due anni fà negli USA che ha successivamente coinvolto tutto il mondo nella crisi economica globale più grave dai tempi del 1929.

Ora, il grado di rischio per gli investitori -istituzionali e non- è dato ovviamente dal volume di partecipazione in quel "buco" stimato in 60 miliardi di US $ (potrebbero essere anche di più).

Pare che al momento, nei 40 miliardi di esposizione accertati in cui figurano banche Europee(le solite Inglesi soprattutte, ma anche Francesi e Tedesche) non siano coinvolte banche Italiane di cui ancora una volta dobbiamo lodare la relativa poca dinamicità, peculiarità che le ha in qualche modo salvate dal Ciclone "subprime"(per fortuna che, a differenza dei ns vicini Francesi Inglesi Svizzeri Tedeschi Olandesi Belgi Spagnoli, il ns paese non ha avuto bisogno di immettere neppure 1 € di soldi pubblici per salvare alcun istituto di credito in crisi, perchè per come eravamo e siamo messi a livello di finanza pubblica, se ce ne fosse stato bisogno ora eravamo praticamente SALTATI PER ARIA).


Ma questo non è tutto.

Il rischio maggiore è costituito da quanto i grossi volumi di capitali arabi noti come Fondi Sovrani a cui il Dubai non fa eccezione sono inseriti a livello di partecipazione nella finanza occidentale; non ci dobbiamo dimenticare che è grazie soprattutto ad Arabi e Cinesi e relativa ricchezza che il mondo economico globale come lo conosciamo non è precipitato in una autentica Catastrofe solo un anno fà.

Il Dubai potrebbe essere costretto a liquidare in breve tempo buona parte della propria ricchezza vincolata in partecipazioni societarie ed azionarie, in modo da finanziare il proprio debito.

Questo potrebbe significare che per es. il 20% della Borsa di Londra attualmente in mano a questi fondi sovrani sarebbe messo in vendita molto rapidamente...

Per legge di mercato, quanto una improvvisa massa di liquidità inonda la piazza, il mercato può crollare col rischio di trascinare nel vortice una vendita isterica collettiva.

Lo stesso discorso che potrebbe avvenire se tutti quanti noi, in paranoia economica, nello stesso giorno decidessimo di recarci allo sportello e chiedere all'istituto bancario tutti i ns soldi...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy

Ciao ciao Dubai.

Postby Rael1978 » 29 Nov 2009, 08:18

Credo che la Torre di Babele sia arrivata troppo in alto.[:D]

Se non soffrite di vertigini date un'occhiata qua : [:0]

http://www.youtube.com/watch?v=oWVLzVhn ... re=related
Rael1978
Lamb
Lamb
 
Posts: 1285
Joined: 07 Mar 2008, 14:12
Location: Italy

Ciao ciao Dubai.

Postby highinfidelity » 30 Nov 2009, 05:37

Ho sentito in radio che tra i paesi piu' esposti in assoluto c'e' il Regno Unito. La cosa e' preoccupante in quanto si tratta di un paese in costante crisi lavorativa e sociale gia' da trent'anni almeno, e gia' tra i piu' duramente colpiti dalla crisi economica corrente. Ormai la Sterlina viene cambiata pressoche' in parita' con l'Euro, e non vedo come si possa invertire questa tendenza. Mi chiedo quante mazzate dovrenno ancora prendere prima di rinunciare all'idea dell'indipendenza della loro moneta, che sara' anche un concetto a loro tanto caro ma che li sta letteralmente trascinando in un baratro.

In casa nostra invece e' da un po' che non sento piu' quelle vocine stridule che inneggiavano al ritorno delle nostre lirette da pezzenti. Come mai? Forse entrare nell'area Euro non e' stata una decisione poi tanto sciocca? Forse c'e' una persona che ha fortissimamente voluto l'Italia nell'Euro e andrebbe ringraziata?
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8079
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Ciao ciao Dubai.

Postby wondering clouds » 30 Nov 2009, 06:35

quote:
Originally posted by highinfidelity


In casa nostra invece e' da un po' che non sento piu' quelle vocine stridule che inneggiavano al ritorno delle nostre lirette da pezzenti. Come mai? Forse entrare nell'area Euro non e' stata una decisione poi tanto sciocca? Forse c'e' una persona che ha fortissimamente voluto l'Italia nell'Euro e andrebbe ringraziata?



Siccome non mi intendo di economia, mi piacerebbe sapere perchè secondo te è stato un vantaggio convertire le lirette in euro, senza convertire anche gli stipendi e adeguare la conversione in maniera ligia e senza creste di gallo. Cosa puntualmente non fatta, mai controllata, lasciata andare così, alla napoletatana.
Per me la crisi delle classi una volta medie ora proletarizzate è partita da lì. Ma potrei sbagliarmi.
"A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare?"
(Antonio De Curtis)
wondering clouds
England Seller
England Seller
 
Posts: 792
Joined: 03 Sep 2008, 12:22
Location: Italy

Ciao ciao Dubai.

Postby highinfidelity » 30 Nov 2009, 06:46

Gli stipendi veramente sono stati convertiti con estrema precisione, al centesimo addirittura.

Se non sono stati fatti controlli sull'aumento dei prezzi la ragione e' da chiedere a berlusconi: nel 2001 c'era lui al governo. Chiedilo a lui.

In quale modo comunque, secondo te, mantenere la lira avrebbe avuto un effetto protettivo? Secondo te paesi come la Cina avrebbero acquistato la lira come valuta pregiata e bene rifugio? Saremmo riusciti a rimanere a galla cosi', perche' Cina e Stati Uniti avrebbero acquistato la potentissima lira per difendersi dalla fluttuazione di una monetucola come il dollaro? E infine come avremmo fatto a non fare la fine dell'Argentina, paese molto piu' vasto, molto piu' ricco di risorse naturali, terra e bestiame del nostro, e anche meno indebitato, e che ha fatto la fine che sappiamo tutti?
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8079
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Ciao ciao Dubai.

Postby wondering clouds » 30 Nov 2009, 07:07

si ho sbagliato, infatti volevo dire il raddoppio del costo dei beni (tutti)e l'inabilità a gestire il costo della vita...
ma prtrp non sono così addentro alla materia.Le spiegazioni sulla cina e l'argentina non mi parlano molto: non le capisco.

Nel 2001 non c'era neanche lontanamente l'avvisaglia di alcuna crisi,
me solo un'inspiegabile"incu...ta" per gli italiani.
Prima avvisaglia negli ipermercati: crisi negli acquisti delle acque in bottiglia.
1 euro = 2000 lire
2 euro = 500 lire (effetti psicologici !!!)
Era il prezzo necessario per entrare in Europa ? e continua ad essere pagato, mi pare.
"A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare?"
(Antonio De Curtis)
wondering clouds
England Seller
England Seller
 
Posts: 792
Joined: 03 Sep 2008, 12:22
Location: Italy

Ciao ciao Dubai.

Postby highinfidelity » 30 Nov 2009, 08:00

quote:
Originally posted by wondering clouds

Era il prezzo necessario per entrare in Europa ?
No: era il prezzo per non finire come l'Argentina.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8079
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Ciao ciao Dubai.

Postby genesis » 30 Nov 2009, 16:04

quote:
Originally posted by highinfidelity

E' di oggi la notizia che il Dubai e' sull'orlo del dafault, ovverosia il caro vecchio "fallimento".

Devo dire che non piangero', in quanto si tratta di uno dei tanti paradisi per paperoni puttanieri devastatori del pianeta, con gia' nel carniere alcuni tra i progetti piu' allucinanti di tutti i tempi dal punto di vista ambientale come la mega-isola artificiale a forma di palma. Molto meglio quindi per l'umanita' e per il pianeta se il fallimento si concretizza.

Vorrei capire pero' da qualcuno che segue meglio la finanza in che modo questo fallimento potra' colpire il nostro paese. Siamo molto esposti con loro dal punto di vista finanziario? Che rischi ci sono?



No, non piangere.
Comunque secondo me Berlusconi e i suoi amici ci sono dentro fino al collo, quei capitalisti di m...a.
Quindi un buon colpo per gli angeli protettori del pianeta e dell' umanità come te.
Per quanto mi riguarda non sono un conoscitore della finanza e ho il conto in rosso.
struggling down the slope, there's not much hope.
genesis
Foxtrotter
Foxtrotter
 
Posts: 255
Joined: 08 Jan 2009, 14:45
Location: Italy

Ciao ciao Dubai.

Postby highinfidelity » 01 Dec 2009, 05:02

quote:
Originally posted by genesis

Per quanto mi riguarda non sono un conoscitore della finanza e ho il conto in rosso.
Bene. Ecco: io, se fossi come te, mi premurerei per prima cosa di capire da che parte sto, dove mi colloco come uomo. Perche' lo spettacolo del cane che lecca la mano che lo bastona e' veramente patetico.

Dunque: ho il conto costantemente in rosso e i grandi imprenditori e i maghi della finanza creativa mi rompono il sedere continuamente. Quindi, in che area mi colloco? Sono un grande capitalista e finanziere, oppure sono tra gli ultimi, quelli che tirano la carretta? Perche' forse, e dico FORSE, se si e' tra quelli che tirano a fatica la carretta, non e' propriamente sintomo di intelligenza votare i grandi finanzieri dell'economia creativa che ti rompono il sedere continuamente.

Dopodiche', se ritieni che invece sia intelligente dare sempre piu' potere a chi ti rompe il sedere continuamente, vai pure avanti cosi' e tanti auguri.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________

In dubbio, consultate le FAQ
User avatar
highinfidelity
ADMINISTRATOR
ADMINISTRATOR
 
Posts: 8079
Joined: 02 Jul 2003, 23:54
Location: Torino

Ciao ciao Dubai.

Postby aorlansky60 » 01 Dec 2009, 07:14

HIGH ha scritto:


"In casa nostra invece e' da un po' che non sento piu' quelle vocine stridule che inneggiavano al ritorno delle nostre lirette da pezzenti. Come mai? Forse entrare nell'area Euro non e' stata una decisione poi tanto sciocca? Forse c'e' una persona che ha fortissimamente voluto l'Italia nell'Euro e andrebbe ringraziata?"




La "lira" come moneta rappresentava per il ns paese un ottimo "trucco" da usare sapientemente(come in effetti più governi succedutisi nel tempo hanno messo in atto come misura).

Il ns paese, per prodotto economico, è fatto in larga misura di imprese manifatturiere che esportano all'estero (In questo siamo secondi solo alla Germania a livello EU).

In un momento come questo, potere disporre di una moneta svincolata dal sistema centrale (come lo siamo aderendo all'EURO) opportunamente da svalutare (il famoso "trucco" di cui parlavo prima) per riottenere competitività con l'estero e ridare impulso alle esportazioni poteva rivelarsi una mossa vincente.

Con l'adesione all'Euro e con tutto quanto comporta questa scelta, questa prassi non è più praticabile.

Il risvolto della medaglia è che però con l'Euro siamo entrati a far parte di un sistema piuttosto forte in grado di garantire la stabilità all'intero sistema nei suoi aderenti ... finchè esso sarà sostenibile.

Mi spiego:
In questo particolare momento, aree mediterranee quali Italia Spagna e Grecia -tutte appartenenti alla zona "euro"- hanno debiti pubblici e soprattutto un rapporto DEBITO/PIL da PAURA; mi chiedo per quanto tempo i "nordici", cioè quelli più avveduti e giudiziosi, parlo soprattutto dei Tedeschi ma anche dei Francesi che costituiscono insieme la base fondamentale dell'Europa, vorranno ancora sostenere il sistema prima di invitarci ad uscirne...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
User avatar
aorlansky60
Lamb
Lamb
 
Posts: 9185
Joined: 30 May 2006, 07:17
Location: Parma, Italy


Return to L'ultima spiaggia

Who is online

Users browsing this forum: Google [Bot] and 12 guests