by aorlansky60 » 26 May 2010, 05:53
il "federalismo"(non solo fiscale) era ed è uno dei punti forti del programma della lega nord, tramite il quale questa forza politica ha "accalappiato" molti voti e consensi al nord.
la lega nord è anche l'ago della bilancia nella maggioranza di governo attuale, E SA DI ESSERLO, forte e consapevole anche dei risultati conseguiti nelle ultime elezioni regionali.
berlusconi -insieme al fido Letta- finora ha dovuto "mediare" pazientemente per calmierare i bollori dei leghisti.
Certamente, nel caso il federalismo (per ora è stato emanato solo quello demaniale, pare) non andasse in porto negli intenti prospettati, si aprirebbe una frattura insanabile nella attuale coalizione di maggioranza alla guida del paese.
Questo nella logica delle cose che regolano gli equilibri all'interno della coalizione di centro destra.
Da parte mia, aggiungo i dubbi sul concetto di federalismo applicabile in questo paese, se non altro nei tempi di applicazione.
Cito solo i "numeri" relativi al settore sanità che l'Istat ha reso noto recentemente:
Nel paese, per l'anno 2009, solo poche regioni hanno bilanci in attivo in questo settore, e si tratta di Piemonte, Lombardia, EmiliaRomagna, Toscana e Marche.
TUTTE LE ALTRE, comprese le "nordiche" Valle D'Aosta, Veneto, Trentino, Friuli, Liguria, e giù a scendere fino alla Sicilia posseggono bilanci DA PAURA, con "exploit" spettacolari toccati dalle regioni Lazio e Campania che hanno ammucchiato un "rosso" rispettivamente di 1,5 e 1 miliardi di euri.
In totale, il "rosso" di bilancio del settore sanità in Italia per il 2009 ammonta a 3,5 miliardi di euri, dei quali per l'80% sono responsabili regioni del centro sud (fonte dati ISTAT).
Ora, se si applica il federalismo fiscale, e in tempo breve come auspicato dagli "amigos" leghisti, è chiaro che le regioni del sud - SI BADI, HO CITATO SOLO IL SETTORE SANITÀ, MA LE NOTE DOLENTI RIGUARDANO ANCHE MOLTI ALTRI SETTORI- e non occorre essere laureati in economia e commercio per comprenderlo, VANNO LETTERALMENTE A FONDO, con il pericolo di inasprire ulteriormente la separazione tra la ricchezza di cui gode il paese al nord e lo stato di degrado che si presenta al sud.
Peggio ancora, si tratterebbe di creare come risultato una zavorra ai piedi che Bruxelles e la CE per prime non ci consentirebbero di attuare, in quanto insostenibile e destabilizzante per i conti di bilancio europei.
Ora, rispetto al passato, dobbiamo rendere conto dei nostri numeri ad un autorità superiore alla sovranità stessa del ns paese, visto che l'italia ha voluto aderire alla "moneta unica"...
Questo, prima ancora di analizzare i "perchè" dei problemi del sud che hanno portato a questo stato di cose.
Da parte mia, capisco le inkazzature di quelli del nord, comuni virtuosi compresi, che non si capacitano del fatto che tramite i loro tributi versati "a Roma" si debba in qualche modo sostenere anche il sud, però tutti ci dobbiamo chiedere a questo punto se vogliamo un Italia unita o un paese verso la frattura, come accaduto anni orsono tra Slovacchia e Rep.Ceca, con la differenza che quest'ultima si è realizzata tramite plebiscito popolare ed in modo pacifico, mentre la divisione che si prospetterebbe dagli sviluppi derivanti dal federalismo voluto "a tutti i costi" potrebbe rivelarsi tutt'altro che pacifico ed assai doloroso, in questo paese...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...