l'ennesimo disastro italiano...?

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Postby Salmacis » 11 Sep 2010, 09:08

http://it.finance.yahoo.com/notizie/eco ... bff63.html

che ne pensate? personalmente, da un lato lo trovo un po' troppo catastrofico, nel senso che non è detto che si continui su questa linea (in 50 anni può succedere di tutto). dall'altro, mi chiedo: quanta responsabilità hanno in tutto questo l'economia italiana, la disoccupazione, il precariato (senza stabilità, come facciamo a metter su famiglia?) e la società moderna ("macchè, c'è tempo per avere figli, ho solo trent'anni, mi voglio divertire") caratterizzata dal divorzio facile, dalla precedenza alla carriera (il che ci rimanda al punto precedente...) e dalla "guerra tra i sessi" ("le donne sono tutte tr**e/gli uomini sono tutti str***i")?

vai col lissio [:D]
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Postby Zeppelin » 11 Sep 2010, 10:05

Sicuramente la società moderna incide sull'economia. E credo che un cambiamento radicale di alcuni comportamenti delle persone porterebbe ad un beneficio anche a livello economico.
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Postby Moonhead » 11 Sep 2010, 11:32

quote:
Originally posted by Zeppelin

un cambiamento radicale di alcuni comportamenti delle persone porterebbe ad un beneficio anche a livello economico.



Ovvero la missione impossibile per l'italiano medio. [:-I]
La violenza non raggiunge mai la dignita' di ideologia, anche quando cerca giustificazioni in asserite necessita' rivoluzionarie: essa e' sempre e comunque urgenza di potere, esibizione individualista. (cit. Faber)
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Postby Zeppelin » 11 Sep 2010, 13:10

Sì appunto.
Solo così possiamo permettere a gentaglia come Andreotti di stare al potere per una vita. Che vergogna...
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Postby tool65 » 12 Sep 2010, 10:47

Penso anche io che sia un pò troppo catastrofico, c'è da considerare il fatto che ,si voglia o no stiamo diventando (molto lentamente e con tutte le difficoltà che sappiamo) multirazziali e quindi ci sarà una compensazione.
I fattori che influiscono sono di tipo culturale.... le famiglie italiane tendono a essere molto "protettive" compensando la tendenza delle istituzioni a garantire sempre meno aiuti.

Purtroppo le priorità dei nostri politici non sono quelle relative ai problemi della società ma si preoccupano di tagliare orizzontalmente senza "disturbare" troppo i piccoli o grandi interessi di pochi.

La classe dirigente politica e imprenditoriale italiane sono lo specchio l'una dell'altra ...nepotismo, poca innovazione e poca flessibilità (quasi inesistente in italia il telelavoro o il part time)e questo non incentiva sicuramente le persone a mettere su famiglia..sopratutto per le donne che lavorano.

Oramai ci hanno abituato ad uno standard di vita medio che è fuori dalla realtà (incrementare i "consumi" !!) e non si riesce a mettere
via niente come facevano i nostri genitori...

...per quanto riguarda la guerra dei sessi...spesso le tr...
vanno con gli str...e a volte si sposano pure !!!
[;)][;)]
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Postby intermediario » 13 Sep 2010, 08:24

Per la verità nel quartiere dove vivo si vedono un sacco di carrozzine e passeggini...mi torna strano tutto questo calo delle nascite...
La cosa certa è che facciamo figli più tardi ed abbiamo meno propensione al rischio. Oggi gli stranieri ragionano come noi 50 anni fa, prima si fanno i figli e poi si vedrà come mantenerli; mentre noi li facciamo sempre più tardi per essere sicuri (o quasi) di farcela e di avere un reddito abbastanza stabile.
Probabilmente la grossa differenza sta nel fatto che se faccio un figlio a 40 anni, nel frattempo ho "perso" una generazione.
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Postby Salmacis » 13 Sep 2010, 08:33

...che non è roba da poco. un divario così grande tra un genitore e un figlio preferirei evitarlo, ma è un parere del tutto personale.
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Postby tool65 » 13 Sep 2010, 08:56

quote:
Originally posted by Salmacis

...che non è roba da poco. un divario così grande tra un genitore e un figlio preferirei evitarlo, ma è un parere del tutto personale.



...assolutamente condivisibile, a meno che non ti capiti ...
Il problema è che se ci si sposa (o si comincia a convivere) tardi si arriva senza accorgersi intorno ai 35....la donna a 35 anni non ha le stesse percentuali di avere successo (per la procreazione) come a 20.
Quindi aumentano di molto percentuali di infertilità o di genitori - nonni...
Questo sta accadendo un pò in tutti i paesi industrializzati..
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Postby Salmacis » 13 Sep 2010, 09:10

eh lo so. vorrà dire che se entro i miei 28 - 29 al massimo - ancora niente, faccio da sola!
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Postby tool65 » 13 Sep 2010, 11:40

le donne dicono sempre cosi :

1) non mi vuole nessuno...
2) Sono sfortunata con gli uomini...
3) etc....

..di solito è l'anticamera di una nuova storia....[;)][;)]


fare da soli .......in casi estremi soluzione possibile.....ma poco divertente !!!! [:D][:D]
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Postby Salmacis » 13 Sep 2010, 13:56

...e chi l'ha detto... [;)][;)][;)]
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Postby Zeppelin » 13 Sep 2010, 14:05

L'ha detto il mio polso destro. Lui non si diverte per niente![:D]
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Postby tool65 » 13 Sep 2010, 14:23

[:D][:D][:D] problemi anche alla vista ? ah ah ah !!
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Postby highinfidelity » 14 Sep 2010, 05:19

La notizia non e' nuova, ed e' ovviamente vera. Non dimostra pero' cio' che si intende insinuare ogni volta che la si riporta, ovvero che gli italiani sono dei pecoroni che non vogliono fare figli (costruiamo asili gratis sotto casa come in Svezia e stabilizziamo tutti i contratti precari, poi ne riparliamo), ma solo che un sistema economico capitalistico puro, "alla selvaggia", non e' assolutamente in grado di fare alcuna pianificazione.

Qualunque persona di buon senso comprende che una popolazione, in uno stato (ma anche un pianeta) con un territorio limitato, non puo' crescere a dismisura. E noi, ovviamente, siamo una nazione iperpopolata in quanto ancora scontiamo i risultati demografici di politiche fascio-cattoliche demenziali (premi alle "massaie rurali" con venti figli, un milione di baionette da mandare al macello, machismo da mezza tacca, ostacoli d'ogni tipo alla pillola anticoncezionale, ostacoli d'ogni tipo alla pillola del giorno dopo).

Va da se' che, NON POTENDO crescere per sempre in eterno a dismisura, PRESO ATTO che la popolazione e' in calo (entrambi FATTI inequivocabili) da almeno tre decenni si sarebbero dovute porre in atto misure per una decrescita pilotata che consentisse soprattutto alla popolazione di reddito medio-basso di superare il periodo di transizione senza ridursi in uno stato di poverta' estrema.

Viceversa ogni volta che si accende la radio o la TV si sente solo ripetere, a mo' di disco rotto: "bisogna crescere", "fortunatamente e' ripartita la crescita", "il governo si impegnera' al massimo per garantire la crescita" ecc ecc ecc.

Esattamente il contrario di cio' che serve.
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(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Postby intermediario » 14 Sep 2010, 05:59

Secondo me la crescita economica e demografica non vanno di pari passo; anzi direi che nei paesi più ricchi i genitori si sentono in obbligo non solo di mantenere i figli ma di garantire loro un certo status sociale. Se non si sentono in grado di farlo, rimandano le nascite.
Credo che sia un fattore più culturale che economico. E dal punto di vista culturale c'è differenza fra chi fa parte dei ceti meno ricchi perchè ad es. è immigrato (e non si vergogna affatto a chiedere sussidi pubblici per mantenere la famiglia) e magari le giovani coppie che vengono da una famiglia benestante ma incontrano i problemi che dici tu (mancanza di asili, lavori precari), probabilmente questi ultimi saranno molto più perplessi a correre rischi. Da questo punto di vista la cosa peggiore è la povertà "di ritorno".
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Postby wondering clouds » 23 Sep 2010, 09:36

io mi sono un po' rotto le balle di sentire al lupo al lupo per la sovrappopolazione mondiale...
ma ci siete mai stati in America ?
Io sì. Ci sono milioni di ettari di terra non abitata.
Eccerto che se vai in una megametropoli non c'è spazio.
Fate la cortesia: il benessere non è il metro con cui si misura la fecondità. Direi che è il contrario.
Un' equazione statistica più attendibile è piuttosto questa:
"Meglio sto economicamente, meno sono disposto a sacrificare tempo e denaro per far figli, piuttosro penso a godermi la vita."

Ergo, la presenza di maggior carrozzine si questi tempi è buon segnale di ricrescita degli italiani. A dispetto del portafoglio vuoto,
.. e a discapito dei tristi o manipolatori (vedetevela voi) giornalisti di regime multicolore, che scrivono "preghiere nichiliste mattutine" per i disgraziati che li leggono dopo poco che si son alzati per andare a lavorare.
Mi dispiace. I giornali non mi fregano più a interpretare la storia come vogliono loro.
Con le statistiche; altro grande bluff per meritarsi la pagnotta alle trasmssioni varie su cosa dice e chi quanti dicono cosa...basta.
Hanno i c.....i
Last edited by wondering clouds on 23 Sep 2010, 09:38, edited 1 time in total.
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Postby highinfidelity » 23 Sep 2010, 10:58

Non so onestamente dove tu abbia visto le "maggiori carrozzine" di recente. Il saldo del 2009 e' stato di -22806 italiani. Persone morte non sostituite da nessun nuovo nato.
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