Un'iniziativa politica, ma forse ne parlerò poi.

Volete parlare d'attualita', di sport o di argomenti che non hanno a che fare con i Genesis? Fatelo qui. Educazione e basso profilo sono obbligatori.

Un'iniziativa politica, ma forse ne parlerò poi.

Postby Carlo Maria » 06 Nov 2010, 20:01

M'azzardo? Sì, dai. [:)]
Ho letto i topic chiusi di recente e mi stupisco e m'imbarazzo sempre per la colpevole assenza con cui vivo una realtà come questo forum, in cui bazzico da anni (e con estremo piacere).
Amo i forum, li preferisco di gran lunga ad altri strumenti di socializzazione virtuale tipo chat, social network, msn, skype et similia perché hanno un "lento fluire", si può lasciar depositare una discussione per mesi o anni per poi tornarci con persino maggior calore e perché resta uno storico (hacker turchi permettendo) di quanto si è scritto: questa documentazione per me è la maggior fonte d'interesse in quanto mostra il grado di maturazione personale, l'evoluzione di pensiero del singolo, che mai è immutabile quanto ciascuno di noi crede.
Vorrei fare un esempio: in un altro forum (dedicato ai fumetti), che frequento da ormai 10 anni, quando m'iscrissi ero un ventiduenne berlusconiano, studente di giurisprudenza con fiducia nel mondo del lavoro, una chioma lunga 60 cm, metallaro convinto. Come sia capitato che ora io sia un calvo trentatreenne, amante del rock, nettamente di sinistra e lavoratore in un frustrante call center credo lo possa solo capire chi ha vissuto giorno per giorno il venir meno di alcune mie speranze ed il crescermi dentro di nuove aspirazioni e ideali, nel tentativo di dar un diverso baricentro alla mia vita ed alla mia personalità. [;)]

E' un lungo preambolo a cui ora ne seguirà un altro, ne chiedo scusa, [:)] ma serve per introdurre una discussione a stampo politico e so, frequentando da anni appunto l'ambiente dei forum, che sia una dei pochissimi argomenti (quasi l'unico) a scaldare gli animi al limite della zuffa. E ciò è incredibile, se si pensa al bassissimo interesse che la politica attiva suscita nelle generazioni più giovani (e non solo)! Una volta, trent'anni fa, tutti facevano politica o sindacato, l'attivismo era uno dei principali marchi di fabbrica, come diceva Gaber in un celebre brano: "La libertà non è star sopra a un albero / Non è neanche il volo di un moscone / La libertà non è uno spazio libero / Libertà è partecipazione".
Come si sia giunti a questa realtà è una domanda che trova la stessa risposta che sopra ho dato all'esemplificazione del mio cambiamento personale: bisogna aver vissuto i tempi. Ogni singola reazione di sfiducia dinnanzi alla politica si è sedimentata in molti (nella maggior parte) creando a mio avviso una sorta di patina impenetrabile, una specie di scudo che consenta ai cittadini di avere una difesa impermeabile alle brutte notizie che il governo (d'ogni colore) ci ha abituato a ricevere.

Ricordo, per esempio, che quando nacque il PD io scrissi un brano rap dalla rima molto scolastica (non sono né un musicista né un autore [;)] ) che potrei anche aver postato già pure qui, ma che nel dubbio vi reinserisco perché secondo me può darvi un'idea della mia personalità e di alcune attese deluse che provai ed espressi. La chiamai "Incubo":


Cos'ho sognato?
Cos'era quella luce alla fine del cammino?
Cos'era quel sussurro che mi sfiorava piano?
Distante immaginavo il Sole del Mattino
Mi pareva davvero di viaggiare lontano
Nel sogno ero felice, gridavo ad alta voce
Cantavo, scherzavo, correvo verso la luce
Pensavo: "Che bello, finalmente siam tornati
Ai tempi di una volta, quando si girava armati".
Non sono un violento, mai stato un rivoltoso
Eppure sembro il solo a non chiamar "dannoso"
Un decennio di speranza, vissuto tra valori
Chiamati fratellanza, unione e portatori
Di grandi risultati -aborto e matrimonio-
Da tutti ormai scordati, perché c'è il mercimonio
D'anime e coscienze, vendute a basso costo:
Gettoni e presenze in programmi in cui il tuo posto
E' quello in prima fila, a urlare i tuoi casini
Davanti a tizi semiseri che si fingono vicini.
La luce, dicevo, la luce era il mio sogno
Ma più mi avvicinavo, meno m'andava a genio.
Bianco: un colore che porta alla memoria
Il fantasma di un cetaceo sepolto dalla storia!
Le voci, i suoni e i canti che sentivo
Provenivano da gente riciclata dell'Ulivo
Allegri, felici, mostravano con gioia
Il grande risultato di far tirar le cuoia
All'ultimo residuo barlume di utopia
A quella speranza, che forse è solo mia,
In un mondo più giusto, basato sulla filia,
E non sul riformismo e sull'economia.


Ecco, così mi sono perso per strada... ho aperto il topic per raccontarvi di un progetto politico (più che altro sociale, però) che, in piccolo, stiamo cercando con impegno di metter su a Torino e però mi sono smarrito sull'onda di qualche ricordo.
Allora correggo il titolo, mi riprometto che, se vi va e non v'annoio, ci torno su e vi racconto ciò di cui volevo parlare, ma intanto non mi dispiace lasciarmi cullare dal ticchettio delle mie mani sulla tastiera e di fornirvi brevi frammenti di me.
Ahimé, un po' confusi, ma non ho mai brillato per linearità e vi chiedo di sopportarmi così: in effetti arriva un momento in cui sapere d'una persona che apprezza più i fan dei Genesis che il gruppo stesso può non bastare, se si frequenta un posto per starci. [I8)] [8:-x][;)][:p]
Buona notte,
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Postby Carlo Maria » 07 Nov 2010, 10:51

Ma!
Accidenti a me: ho sbagliato sezione! [:0]
Volevo postare in L'ultima spiaggia, davvero non so come possa essermi confuso. [V]
E' possibile spostare o devo chiudere e riaprire?
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Postby Phoberomys » 07 Nov 2010, 11:11

Ma bella [:0], me pari Guccini!

Non scherzo, è davvero ben scritta, complimenti. [:)]

A livello letterario, eh, perché non sono molto d'accordo col contenuto - ti e vi risparmio quello che penso io dei Poveri Derelitti [:p] e della sinistra in genere perché per giudizi simili, una volta, ci si sfidava a duello e partivano faide secolari. [;)]
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Postby smiroldo » 07 Nov 2010, 15:39

spostato in ultima spiaggia [:)]
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Un'iniziativa politica, ma forse ne parlerò poi.

Postby Carlo Maria » 07 Nov 2010, 15:44

quote:
Originally posted by smiroldo

spostato in ultima spiaggia [:)]



Merci! [;)]
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Postby Salmacis » 07 Nov 2010, 16:20

molto bella, e molto bello il post in generale [:)]
- Le ho lette le FAQ, tranquilla.
- Quindi il tuo ignorarle bellamente è intenzionale?
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Postby Zeppelin » 08 Nov 2010, 11:01

A vent'anni, metallaro, capellone e berlusconiano!?!?!
C'è qualcosa che non mi torna...[:-D][:-D][:-D]
D'agrande faro il scritore
Guardate qua!
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Postby Salmacis » 08 Nov 2010, 15:07

ahahahahahah [:-D][:-D][:-D][:-D][:-D]
- Le ho lette le FAQ, tranquilla.
- Quindi il tuo ignorarle bellamente è intenzionale?
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Postby Carlo Maria » 08 Nov 2010, 18:09

Yes! [:)]
E non rinnego niente, anche se al giorno d'oggi sono suscettibile nei confronti degli ipertricotici! [:p]

Ringrazio Nadia e Davide per il giudizio d'apprezzamento! [:)]
Allo stesso Phoberomys, replico: se leggi attentamente sono certo che troverai anche nelle mie parole un chiaro giudizio negativo nei confronti del PD. Quando scrissi quella canzone, dal testo palesemente dilettantesco, ma dal contenuto onesto e sincero, ero anche abbastanza soddisfatto per alcuni riferimenti che ero riuscito a celare al suo interno: laddove parlo del bianco come di un colore che riporta alla memoria un cetaceo defunto, faccio un riferimento sottinteso alla Balena Bianca, cioè la Democrazia Cristiana. Insomma, già criticavo la presenza di gente come la Binetti, tra le fila di un partito che voleva assurgere ad alternativa progressista per il paese.

Rammento ancora con profonda partecipazione il periodo agosto-settembre del 2003, cioè quello in cui cambiai schieramento politico, non prima di aver revisionato tutto il mio schema di valori e quanto ritenevo corretto a livello politico. L'elemento scatenante di questa vera e propria crisi è presto detto: all'età spudorata di 26 anni, iniziai a lavorare! [:D][xx(]
Dopo aver tentato per anni, senza successo, di completare la facoltà di giurisprudenza e dopo essermi invece smarrito (questo pienamente e con gusto) tra i meandri goderecci della vita universitaria, i miei mi posero davanti ad una scelta: o mi cercavo un lavoro oppure m'avrebbero saccagnato come un tappeto da scuotere e poi avrei cercato un lavoro. Optai per la prima [:D] e mi ritrovai a fare l'operaio metalmeccanico. Per otto mesi soli, però, perché poi i 5 imprenditori diversamente capaci (politically correct [:D] ) fecero fallire il prestigiosissimo marchio e mandarono per strada i 700 dipendenti.

Il mio orientamento politico è il frutto, come per ciascuno di noi, della mia sensibilità, delle mie letture, del mio tentativo di farmi un'opinione personale accurata. Negli ultimi anni, per esempio, un libro che mi ha colpito tantissimo è Shock Economy, di Naomi Klein. E' un saggio che consiglio caldamente a tutti: narra della creazione della scuola economica di Chicago e di come, con questa teoria economica aggressiva, gli Stati Uniti abbiano dominato il mondo per 50 anni, risultando implicati in tutte le principali dittature del sudamerica.
Tanto per cambiare, questo libro mi sensibilizzò a tal punto, che decisi che ne avrei tratto un concept album, dedicando un brano a ciascuno dei capitoli del testo, a partire dalla sconvolgente apertura, che l'autrice dedica ai biechi, alienanti e nazisti esperimenti psicofisici che il governo fece su persone la cui unica colpa fu quella di essere irrequiete e asociali per gli standard dell'america perbenista anni cinquanta. [:.-(]
Insomma: ripresi in mano una matita e misi giù altri testi.
Il primo brano mi venne di nuovo ritmato in stile rap, mentre il secondo (quello che ora vi posto) era totalmente diverso e le influenze ve le taccio perché sarebbe risibile accostare il nome di qualche professionista ai miei tentativi.
Il testo mi è venuto impegnativo e forse pesantuccio, ma l'argomento non è certo tra i più allegri: è il brano dedicato alla dittatura argentina. Un punto mi aveva colpito tantissimo: mentre gli uomini della resistenza, padri e figli, cercavano disperatamente nella lotta e nell'impegno civile di ostacolare il vergognoso e sanguinoso regime dei generali, le donne invece cominciarono a radunarsi in piazza. Non potevano esprimere dissenso verso la dittatura o altrimenti avrebbero fatto l'orrenda fine dei mariti e dei figli (desaparecidos) e allora, in un orrendo silenzio carico di significati, s'organizzarono in modo diverso: giravano in cerchio in piazza, tenendo alto sopra le proprie teste le foto dei volti dei familiari scomparsi. Una diversa sensibilità di fronte al lutto della dittatura.
Il brano l'ho intitolato:

"Giro in cerchio (Plaza de Madres)"

Il 16 di maggio
L'ho baciato sulla fronte
Avessi saputo di non rivederlo
L'avrei stretto forte a me.
Ventott'anni fatti da un mese,
Una moglie, un figlio neonato,
Il lavoro da operaio,
Il suo impegno in sindacato.
Tutto ciò che ora resta
Di quel ragazzo sempre allegro
E' questa foto in bianco e nero
Che ora alzo sopra la testa.

Giro in cerchio, silenziosa,
Non un urlo di protesta
Con le altre madri al fianco,
Come a dire "adesso basta".
A migliaia i nostri figli
Son scomparsi nella notte
Come candidi bei gigli
Calpestati dalla morte.

Mio marito mi ha spiegato
Che la colpa è del sistema
E che l'appoggio americano
Ha consentito questa pena,
Ma io penso a un corpo freddo,
Seppellito in tutta fretta,
Sotto poca terra smossa,
Senza nome, croce e messa
E vorrei allora urlare
Il suo nome ad alta voce,
Reclamare le sue spoglie
Dare loro almeno pace.

Giro in cerchio, silenziosa,
Non un urlo di protesta
Con le altre madri al fianco,
Come a dire "adesso basta".
A migliaia i nostri figli
Son scomparsi nella notte
Come candidi bei gigli
Calpestati dalla morte.



E ora prometto che la prossima volta, dopo avervi stra-rotto con le mie confessioni autobiografiche e i miei modesti tentativi cantautoriali [:-D] , arriverò al punto, vi parlerò della mia fede politica e vi esporrò l'iniziativa sociale (e teatrale) che abbiamo in mente. [:)]
Un abbraccio a tutti,
Carlo Maria
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Postby Phoberomys » 08 Nov 2010, 18:18

CM, mai letto Solgenitsyn?
E Varlam Šalamov? [:-I]
"Che cosa accomuna i Genesis ai Black Sabbath? Il fatto che per un certo periodo entrambi i gruppi, come cantante, hanno avuto Dio" - Langres Livarot.
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Postby aorlansky60 » 09 Nov 2010, 08:10

Giorgio Gaber (cit.) :

"La libertà non è star sopra a un albero /
Non è neanche il volo di un moscone /
La libertà non è uno spazio libero /
Libertà è partecipazione".



parole SACRE.

La "libertà" non è un semplice diritto che si acquisisce dalla nascita; essa va costruita, perseverata e mantenuta con dedizione, tramite alta partecipazione e vigilanza da parte di tutti.

Proprio quello che non accade attualmente, almeno in questo paese, ed è proprio ciò di cui necessita un "regime" come quello berlusconiano (o come lo può essere qualsiasi altro) per stabilirsi e vivacchiare su sonnolenti assopiti elettori, fermo considerato che svegli ed attenti approfittatori, che votano un governo come questo, abbondano anche...

...

l'America, già, già... ed il suo ruolo nell'ultimo secolo...

parliamo del potere economico occidentale più formidabile in assoluto, quello in grado di fare da traino a tutte le economie mondiali, insediatosi almeno dall'inizio del XXmo secolo, e che ha definitivamente oscurato le mire imperialiste dei due paesi cardini nel nucleo "bianco" della culla europea, Francia ed Inghilterra...

Ma il ruolo di guida nel pianeta va valutato più in profondità, ed è una lotta che scava più nel profondo di quanto possiamo credere...

..."the Arabs and the Judes"...

Chi sono i più potenti nel mondo?

Arabi per via del petrolio... Ebrei (la cui comunità insediata negli USA da tempo è forte e POTENTE ed in grado di influenzare la politica americana oltre ogni ns immaginazione...) per attività finanziarie...

ai quali ultimamente si è aggiunto un ulteriore incomodo: quello di 2 miliardi di "occhi a mandorla".

Uno scacchiere dagli sviluppi davvero imprevedibili.
Nel contesto di uno scenario come quello che ultimamente ha visto una grande crisi economica globale, dove le tensioni possono essere all'ordine del giorno, soprattutto quando si tratta di difendere i propri singoli interessi senza guardare in faccia nessuno, proprio come quando i tempi sono quelli di "vacche magre"...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
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