La situazione in Siria

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La situazione in Siria

Postby windshield74 » 07 Nov 2012, 11:46

Apro un topic per ciò che sta succedendo in Siria.
Allora, quello che ci giunge dai vari mezzi di informazione parla di un dittatore che non ne vuol sapere di lasciare il potere, di un esercito che, per combattere i ribelli, uccide civili un giorno si e l'altro pure e di, appunto, un esercito di ribelli eroici che si battono per la libertà.
Poi l'altro giorno parlo con una cliente e, tra una cosa e l'altra, salta fuori che lei fino allo scorso anno viveva in Siria per lavoro (insegnava italiano).
Incuriosito chiedo come sta davvero la situazione, al netto di quello che ci viene riportato dai media.
Allora lei si infervora, non con me ovviamente e ci tiene a spiegare che:
-) I ribelli non sono affatto ribelli ma solo mercenari provenienti dai paesi limitrofi e sono i maggiori responsabili delle morti tra i civili (a quanto mi ha detto arrivano nei villaggi e compiono stragi senza risparmiare donne, bambini e anziani).
-) Dietro ci sono gli Stati Uniti ed anche l'Arabia Saudita, che hanno tutta l'intenzione di rovesciare l'attuale situazione, favorendo poi l'ascesa di fanatici religiosi stile talebani. Un po' come successe nell'Iran di Khomeini (fino ad allora uno stato laico) e in Afghanistan.
-) Gli Stati Uniti hanno i soliti interessi petroliferi, l'Arabia quello di instaurare dittature religiose con zero diritti soprattutto per le donne.
-) Il regime attuale non sarà una la democrazia più avanzata del pianeta, ma secondo questa signora (che in fin dei conti c'ha abitato 20 anni) rimane un paese laico che garantisce molti più diritti rispetto a molti altri stati confinanti.
-) Infine, ma lo avrete già capito, le informazioni che ci arrivano sono completamente distorte.
Questo è ciò che mi ha detto.
Se qualcuno di voi sa altro e volesse contribuire....
Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand'ella altrui saluta, e invece è una maiala risaputa...
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Re: La situazione in Siria

Postby chvfrc » 07 Nov 2012, 12:12

ammetto di essere ignorante in materia, ammetto però che ho sempre pensato questa cosa. A mal pensare...
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Re: La situazione in Siria

Postby aorlansky60 » 13 Nov 2012, 09:55

"Dietro ci sono gli Stati Uniti ed anche l'Arabia Saudita, che hanno tutta l'intenzione di rovesciare l'attuale situazione, favorendo poi l'ascesa di fanatici religiosi stile talebani. "

Questo fatico a comprenderlo.

Sia Arabia Saudita che USA(parti in causa in comune, ed assai stretta, è bene ricordarlo...) hanno tutti gli interessi a non destabilizzare quell'area, considerato che la Siria confina con... Israele.

Ora, Israele è il maggiore e più fidato alleato degli USA in quell'area. E sappiamo bene quanto astio(per non dire altro) incorra tra Israele e Stati Arabi limitrofi, vicendevolmente, per causa "religiosa" di antiche radici, prima ancora che storico/politica...

Un ascesa del tipo "religioso radicale" stile "talebano" in Siria inervosirebbe non poco gli Israeliani (che già lo sono da tempo, peraltro, e non solo loro in quell'area...)

Considerato il tutto, mi sembra una strategia -se fossero proprio quelli, gli intenti perseguiti- assai pericolosa se vista in prospettiva di quello che potrebbe innescare successivamente...
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Re: La situazione in Siria

Postby highinfidelity » 13 Nov 2012, 11:24

Concordo con Alain: questa signora, forse nella foga di volerne sapere piu' di tutti gli altri, forse per una sua simpatia personale verso Assad, forse per vantaggi economici e sociali che ha avuto dal suo regime, ha rimescolato tanti fatti e alla fine ha detto cose completamente prive di senso.

Per verificarlo, visto che la signora ci dice che ci beviamo come dei gonzi le notizie distorte dei giornali, consultiamo una fonte informativa che distorta lo e' sicuramente, e anche molto, ma nel senso opposto a quello presunto dei giornali: resistenze.org.

http://www.resistenze.org/sito/te/po/si ... 011816.htm

Con un linguaggio che sembra uscire direttamente dai ciclostile degli anni '70, il documento ci informa che sicuramente gli Stati Uniti hanno interessi commerciali in zona (e fin qui lo sapevamo anche noi), che armano e finanziano i ribelli (sai che novita'), idem per Turchia e Arabia Saudita (e anche qui lo capiscono anche i bambini, non serve certo leggere giornali distorti), ma non c'e' nemmeno una riga sui vantaggi che agli USA arriderebbero da una deriva religiosa integralista dell'area, la quale e' quindi cio' che appare di primo acchito: un ragionamento assurdo.

Non una riga sul fatto che la ribellione sarebbe un movimento minoritario, ne' sul fatto che i ribelli siano i principali fautori delle stragi di popolazione.

Anzi nell'articolo, che ripeto proviene da una fonte che e' sempre "contro" tutto a prescindere, viene candidamente ammesso che (cito) <<il popolo siriano ha le sue ragioni per opporsi al regime di Assad>>. Piu' di cosi'...

Insomma, giornali o non giornali, sentite (lette) le due opposte campane, io ne deduco che Assad non e' la brava persona d'ampie vedute che la signora vuole farci credere.
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(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Re: La situazione in Siria

Postby aorlansky60 » 13 Nov 2012, 12:38

ma infatti, se si osservano con occhi attenti i dati che abbiamo per valutare, risulta chiaro ed evidente che all'Arabia Saudita, uno Stato Musulmano moderato, non convenga assolutamente accendere focolai in un aerea già di per se "ultra-sensibile" con la prospettiva di non riuscire più a controllare il possibile evolvere di un escaltion potenzialmente pericolosa come quella, a saperla leggere con occhi nemmeno troppo lungimiranti...

L'Arabia Saudita è il primo fornitore mondiale di petrolio per portata estratta dal proprio territorio, e grazie a quello si è costruito(da decenni) lo status di ricchezza con il quale governa il mondo occidentale, grazie alla protezione militare assicuratole dal partnerariato con gli USA (un rapporto dal quale entrambi hanno raccolto enormi benefici nel tempo...).

All'Arabia Saudita(parlo naturalmente di chi la governa e la dirige) non conviene per niente che l'area medio-orientale diventi una polveriera oltre quella che è già potenzialmente... perchè di polveriera stiamo parlando.

Anche un bimbo di 1ma elementare sa bene che Israele è da tempo fedele alleato USA (e che quest'ultimo ha dislocato sul suo territorio un numero imprecisato di testate nucleari a scopo strategico... vi ricordate quanta fatica hanno dovuto sudare gli USA nella prima guerra del golfo per impedire agli Israeliani di lanciare alcune testate, come erano pronti a fare, verso l'Irak di Saddam Hussein che nel frattempo li bombardava con gli "scud"-vettori di medio/corto raggio a testata convenzionale-???

Un escalation del mondo Arabo circostante innescato su base religiosa di tipo radicale (rivolta ovviamente alla base delle popolazioni, quelle maggiormente strumentalizzabili...) verso l'antagonista storico (Israele) porterebbe ad eventi che nemmeno il più avveduto stratega potrebbe immaginare... le guerre non fanno altro che interrompere proficui rapporti commerciali/finanziari tra le nazioni, e nella posizione in cui si trova l'Arabia Saudita, interrompere lo stato di cose attuale che la vede prosperare è la cosa più lontana ed inimmaginabile cui potrebbe aspirare e volere...

Attenzione, però... Se si sposta invece l'obiettivo mirandolo verso quelle frange più integraliste del mondo Arabo, sia per fazioni che per Stati Sovrani (e qui non si può non pensare all'Iran di Ahmadinejad) allora la prospettiva di valutazione cambia totalmente... [:-I] [:-|]
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