Corea
Posted: 09 Apr 2013, 11:01
Mentre in altri lidi del forum discutiamo di argomenti più frivoli e stimolanti per i ns gusti, vorrei (purtroppo, ma devo) ricondurre una certa attenzione verso quello che sembra essere diventato l'argomento del giorno (o della settimana) con prospettiva di "escalation" purtroppo ancora sconosciuto nella sua reale portata ma dal potenziale (letteralmente) esplosivo :
avrete già capito che stò parlando della crisi Coreana, quella tra nord e sud dei due stati sovrani ma in particolare della (brutta)piega che potrebbe prendere la vicenda oltre questi due confini per il comportamento del leader di una delle due (quella del nord), che sembra voler giocare una partita a poker saggiando le mosse della comunità diplomatica internazionale, con una strategia che mi ricorda quella messa in atto 80anni fà da uno che aveva i baffetti; la differenza è che allora quest'ultimo poteva disporre di armamenti in linea col proprio tempo, seppure evoluti, ma comunque ancora "tradizionali" per definizione, mentre il folle di turno attuale pare disponga, secondo gli ultimi rapporti occidentali, di "alcuni kg di materiale fissile" con i quali riuscire a realizzare "una o più" testate nucleari; se a questo aggiungiamo che i vettori testati con successo dalla corea del nord possono vantare un raggio d'azione utile di 3000km con una certa precisione balistica (ma stanno testando da tempo evoluzioni di vettori in grado di raggiungere almeno il doppio di questa distanza a parità di portata utile), possiamo ben comprendere come il problema non sia per niente banale, o come l'ha definito ieri lo stesso Putin "in grado di far passare il disastro di Chernobyl come una favola per bambini"...
La Nord-Corea è, per chi non lo sapesse, uno dei 9 membri del "club nucleare" al 2012, quel ristretto novero di stati sovrani in grado di vantare il possesso dell'arma nucleare sotto forma di una o più testate utili dispiegabili tramite vettori realizzati allo scopo (ICBM, bombardieri e sommergibili); ovviamente la Nord-Corea non ha mai aderito al "trattato di non proliferazione nucleare" per cui non si conosce precisamente il numero di ordigni in suo possesso (a differenza di USA, Russia, Cina, Francia e UK, le prime 5 potenze internazionali ad essere riuscite a munirsi dell'arma nucleare che sottoscrissero l'accordo già nei lontani anni 70).
La strategia d'uso tipica dell'arma nucleare stà iniziando a mostrare i limiti già descritti in passato da alcuni esperti in fatto di materia bellica moderna:
nel caso posseduta da due blocchi contrapposti (come peraltro la storia ha già dimostrato) nessun problema;
se la proliferazione aumenta, nel caso venga ad essere detenuta da stati sovrani con democrazie stabili e credibili, per di più schierate in uno dei due blocchi di cui accennavo prima (caso tipico Uk e Francia aderenti alla NATO) ancora nessun problema;
nel caso invece che la proliferazione arrivi ad interessare stati sovrani dubbi -per stabilità politica interna e credibilità internazionale- vedasi i casi di India, Pakistan e... Corea, allora la faccenda si complica. Notevolmente. Proprio come stà accadendo ora.
Se avete fatto i conti, avrete notato che ne ho citati 8... ne manca una : quella è Israele, un altra che non ha aderito al trattato di non proliferazione, ne ha mai confermato o smentito il possesso di ordigni nucleari; si sa per certo comunque, che essa dispone di una centrale in grado di produrre scorie di materiale fissile, primo passo per realizzare un ordigno nucleare; l'altra cosa che si sa per certo è che gli USA riusciranno a farla rimanere calma (è già accaduto con la prima guerra del golfo, 1991) fino ad un certo punto, fino a quando magari un altro (folle) che porta baffetti attualmente non avrà portato a termine il proprio programma di espansione nucleare, decidendo subito dopo di andare a solleticarne la pazienza...
Capirete che siamo seduti e viviamo su un autentica POLVERIERA...
avrete già capito che stò parlando della crisi Coreana, quella tra nord e sud dei due stati sovrani ma in particolare della (brutta)piega che potrebbe prendere la vicenda oltre questi due confini per il comportamento del leader di una delle due (quella del nord), che sembra voler giocare una partita a poker saggiando le mosse della comunità diplomatica internazionale, con una strategia che mi ricorda quella messa in atto 80anni fà da uno che aveva i baffetti; la differenza è che allora quest'ultimo poteva disporre di armamenti in linea col proprio tempo, seppure evoluti, ma comunque ancora "tradizionali" per definizione, mentre il folle di turno attuale pare disponga, secondo gli ultimi rapporti occidentali, di "alcuni kg di materiale fissile" con i quali riuscire a realizzare "una o più" testate nucleari; se a questo aggiungiamo che i vettori testati con successo dalla corea del nord possono vantare un raggio d'azione utile di 3000km con una certa precisione balistica (ma stanno testando da tempo evoluzioni di vettori in grado di raggiungere almeno il doppio di questa distanza a parità di portata utile), possiamo ben comprendere come il problema non sia per niente banale, o come l'ha definito ieri lo stesso Putin "in grado di far passare il disastro di Chernobyl come una favola per bambini"...
La Nord-Corea è, per chi non lo sapesse, uno dei 9 membri del "club nucleare" al 2012, quel ristretto novero di stati sovrani in grado di vantare il possesso dell'arma nucleare sotto forma di una o più testate utili dispiegabili tramite vettori realizzati allo scopo (ICBM, bombardieri e sommergibili); ovviamente la Nord-Corea non ha mai aderito al "trattato di non proliferazione nucleare" per cui non si conosce precisamente il numero di ordigni in suo possesso (a differenza di USA, Russia, Cina, Francia e UK, le prime 5 potenze internazionali ad essere riuscite a munirsi dell'arma nucleare che sottoscrissero l'accordo già nei lontani anni 70).
La strategia d'uso tipica dell'arma nucleare stà iniziando a mostrare i limiti già descritti in passato da alcuni esperti in fatto di materia bellica moderna:
nel caso posseduta da due blocchi contrapposti (come peraltro la storia ha già dimostrato) nessun problema;
se la proliferazione aumenta, nel caso venga ad essere detenuta da stati sovrani con democrazie stabili e credibili, per di più schierate in uno dei due blocchi di cui accennavo prima (caso tipico Uk e Francia aderenti alla NATO) ancora nessun problema;
nel caso invece che la proliferazione arrivi ad interessare stati sovrani dubbi -per stabilità politica interna e credibilità internazionale- vedasi i casi di India, Pakistan e... Corea, allora la faccenda si complica. Notevolmente. Proprio come stà accadendo ora.
Se avete fatto i conti, avrete notato che ne ho citati 8... ne manca una : quella è Israele, un altra che non ha aderito al trattato di non proliferazione, ne ha mai confermato o smentito il possesso di ordigni nucleari; si sa per certo comunque, che essa dispone di una centrale in grado di produrre scorie di materiale fissile, primo passo per realizzare un ordigno nucleare; l'altra cosa che si sa per certo è che gli USA riusciranno a farla rimanere calma (è già accaduto con la prima guerra del golfo, 1991) fino ad un certo punto, fino a quando magari un altro (folle) che porta baffetti attualmente non avrà portato a termine il proprio programma di espansione nucleare, decidendo subito dopo di andare a solleticarne la pazienza...
Capirete che siamo seduti e viviamo su un autentica POLVERIERA...